Emanuela Orlandi sarebbe stata uccisa e il suo corpo, rinchiuso dentro un sacco, sarebbe stato gettato in una betoniera a Torvaianica. La rivelazione è della donna che ebbe una relazione con il boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis, detto Renatino, e che è stata sentita nelle scorse settimane dalla squadra mobile e dai magistrati che conducono le indagini. La donna, ex moglie del calciatore della Lazio Bruno Giordano, ha detto anche che la ragazza sarebbe stata prelevata per ordine di mons. Marcinkus, all’epoca il presidente dello Ior, la banca vaticana. E nel suo racconto avrebbe parlato anche di una cena a casa di Giulio Andreotti. Intanto, la sorella della giovane, tuttavia, fa sapere che non crederà a questa nuova versione fino a che non avrà la possibilità di verificare le prove dell’avvenuto omicidio. «Non dò credito a nulla di quello che viene detto in queste ore – è il commento di Natalina Orlandi – finchè non si accerta per davvero quello che è accaduto e lo si possa provare».
«UN MESSAGGIO A QUALCUNO» – Il coinvolgimento di Marcinkus, secondo quanto riferisce l’agenzia Agi, è una delle ultime rivelazioni che la supertestimone ha fatto durante un colloquio investigativo con i dirigenti della squadra mobile, avvenuto il 14 marzo scorso. Sempre secondo quanto apprende l’Agi, alla specifica domanda, tramite chi Renato era stato delegato a prendere Emanuela, la donna risponde: «tramite lo Ior…quel monsignor Marcinkus…Renato ogni tanto si confidava». Sulle motivazioni del sequestro, afferma poi: «stavano arrivando secondo me sulle tracce di chi…perchè secondo me non è stato un sequestro a scopo di soldi, è stato fatto un sequestro indicato. Io ti dico monsignor Marcinkus perchè io non so chi c’è dietro…ma io l’ho conosciuto a cena con Renato…hanno rapito Emanuela per dare un messaggio a qualcuno». La testimone sottolinea di non sapere chi materialmente prese Emanuela: «Quello che so è che (la decisione, ndr) era partita da alte vette…tipo monsignor Marcinkus…È come se avessero voluto dare un messaggio a qualcuno sopra di loro. Era lo sconvolgimento che avrebbe creato la notizia». La donna fa un paragone con la morte di Roberto Calvi: «gli hanno trovato le mani legate dietro, perchè tu mi vuoi dare un messaggio».
«GUERRA DI POTERE» – In un colloquio successivo, del 19 marzo, la donna aggiunge: «Renato, da quello che mi diceva, aveva interesse a cosare con Marcinkus perchè questi gli metteva sul mercato estero i soldi provenienti dai sequestri». La teste, sentita successivamente dal procuratore aggiunto Italo Ormanni e dai pm Andrea De Gasperis e Simona Maisto, ipotizza come ragione della scomparsa della giovante una «guerra di potere»: «Io la motivazione esatta non la so – dice ai magistrati -, però posso dire che con De Pedis conobbi monsignor Marcinkus. Lui era molto ammanicato con il Vaticano, però i motivi posso immaginare che fossero quelli di riciclare il denaro».
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L’articolo integrale è consultabile sul sito de Il Corriere della Sera; da segnalare inoltre alcuni libri dedicati alla questione: Vaticano. Un affare di Stato. Le infiltrazioni, l’attentato. Emanuela Orlandi, di Ferdinando Imposimato; Mistero Vaticano. La scomparsa di Emanuela Orlandi, di Pino Nicotri; Vaticano rosso sangue. Dalle trame dell’agente G al rapimento di Emanuela Orlandi. Cento anni di casi irrisolti all’ombra di San Pietro, di Sandro Provvisionato e Vittorio Di Cesare.
Un altra rogna del passato risolta dal magistero infallibile di Bendetto………….MIRACOLO!
Dio non ha banchieri per essere precisi
Marcinkus era il solito falso cristiano che stava sotto la gonna del papa per motivi tutt’ altro che spirituali, non mi stupirebbe che abbia comandato un omicidio
Giusto, un soggetto inesistente non può possedere niente, tantomeno un banchiere.
Ma il papa esiste..
non mi stupirebbe se questo fosse vero, anche se i dubbi sull’attendibilità di questa teste sono parecchi, a quanto ho sentito.
Marcinkus in ogni caso, ne ha combinate talmente tante, che solo la mafia vaticana e’ riuscita a salvarlo dall’arresto.
@Aldo
Hai letto il libro di Ferruccio Pinotti, “poteri forti”, sulla morte di calvi e lo scandalo dell’ambrosiano? Lì vi è spiegato bene il coinvolgimento diretto del vaticano. Saluti.
grazie per il consiglio.lo leggerò
@stica1970
Mmm anche se non fosse vero per quel mi concerne cattolico=criminale. Chi sostiene veramente un simile assciazione criminale di anime prave non merita altro titolo.
Come al solito tutte queste storie che si dicono, si vociferano e si sussurano da anni, vengono fuori, è l’italia un paese a sovranità limitata, un paese teocratico e che non potrà mai divenire civile finchè non si libererà dello staterello che se ne sta in mezzo a Roma e sparso con i suoi tentacoli in ogni paese con i suoi devoti sudditi.
Alzatevi e svegliatevi che anche gli dei erano immortali
Sindona,Marcinkus, se no erro erano i manovratori dello Ior tanto cari a Paolo VI..comunque anche io consiglio a tutti di leggere “poteri forti”, ma anche il libro “mistero vaticano” di Pino Nicotri (edizioni Kaos) sulla vicenda della povera ragazza. E anche “chi l’ha visto?” soprattutto nelle edizioni del 20005 parlò del caso e fece un chiaro riferimento a Marcinkus e alle trame vaticane.
Proviamo a mettere insieme degli elementi, così per fantasticare.
Secondo l’amante di De Pedis a Marcinkus piacevano le ragazzine minorenni.
Secondo l’amante di De Pedis la sua banda riforniva l’arcivescovo di ragazzine.
Il padre della Orlandi era dipendente e cittadino vaticano, quindi conosceva Marcinkus.
De Pedis è sepolto in territorio Vaticano, in una basilica con extraterritorialità.
Una telefonata anonima a “Chi l’ha visto” disse “Se volete risolvere il caso di Emanuela Orlandi guardate nella tomba di Renatino De Pedis…”.
Il Vaticano si è sempre opposto ad ogni intervento sulla tomba del criminale.
Diffidando sull’esservi una giustizia divina speriamo in quella terrena (ma anche qui la vedo male).
certo che questo è pane per i vostri denti…la calunnia è il vostro habitat…(naturalmente quando si parla della Chiesa ogni maldicenza è bene accetta..) ma vi rendete conto che state impersonando quanto Gesù aveva predetto 2000 anni fa..(hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi…)
Certamente Marcinkus non era uomo a servizio esclusivo di Cristo e ciò è molto grave per un ordinato.Ricordo che il filo che regge tutte queste trame è la massoneria ente od istituzione incompatibile con la cattolicità.
Secondo me il problema è tutto personale.
Quella povera sciroccata, che a cinquant’anni vive in una comunità terapeutica, e che confonde penosamente i nomi e le facce, per la prima volta in vita sua ha letto un libro. E l’esperienza l’ha sconvolta.
Solo che quel libro era uno dei soliti thriller storico-religiosi che vanno per la maggiore da qualche anno.
saluti
Lisa
@ GIANNI
Vai sul sito http://www.liberliber.it e scaricati gratuitamente l’e-book “Gesù Cristo non è mai esistito” (a prescindere, è un sito che consiglio a tutti di visitare).
Leggilo, con mente aperta.
Poi ne riparliamo.