Il vescovo di Padova si scusa

Aveva accompagnato alla porta il cronista presente a messa per documentare la sua visita nella piccola parrocchia di Monterosso. […] Ieri, la diocesi ha mandato una nota di scuse. ‘Monsignor Antonio Mattiazzo – si legge – si scusa con Gianni Biasetto per quello che puo’ essere apparso un attacco personale. E sottolinea che il suo desiderio e la sua intenzione principale per quanto riguarda la vicenda che ha interessato la comunita’ di San Bartolomeo – con il ben noto riscontro mediatico, non sempre avvalorato da reali motivazioni di cronaca – erano e sono quelli di consolidare il clima di serenita’ nella comunita’ parrocchiale. In particolare monsignor Mattiazzo insiste sulla necessita’ di garantire che la celebrazione dell’Eucaristia sia sempre un atto spirituale e religioso, senza interferenze mediatiche strumentali, come spesso si e’ verificato e non solo nel caso di Monterosso’. ‘Al mondo dell’informazione – continua la nota – a cui non viene negato il diritto di cronaca ne’ la liberta’ di stampa, l’arcivescovo chiede l’attenzione costante alla ricerca della verita’, la verifica e l’attendibilita’ delle fonti, affinche’ sia sempre tutelato il diritto dei cittadini a un’informazione corretta, anche quando si tratta della vita delle comunita’ cristiane’.

Testo integrale sul sito AGI

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11 commenti

juan valdez

Che gran democraticatico è ‘sto arcivescovo! Noto con giubilo e gaudio che non nega la libertà di stampa, ma sottolinea che bisogna sempre verificare l’attendibilità delle fonti.
Siamo arrivati all’assurdo. Prima sbatte fuori da una chiesa un giornalista e poi chiede alla stampa di verificare, perchè non era il livore verso chi gli ha sputtanato un prete a muoverlo, ma il desiderio che tutto si svolgesse con la spiritualità e il rispetto che l’Eucaristia richiedono.
Beh….Mattiazzo è un funambolo ma purtroppo cade dal filo!!

Massi

“Al mondo dell’informazione… l’arcivescovo chiede l’attenzione costante alla ricerca della verità”… e, naturalmente, se è svantaggiosa per la Chiesa, a tenersela per sé… per non turbare “il clima di serenità nella comunità parrocchiale”… “con il ben noto riscontro mediatico, non sempre avvalorato da reali motivazioni di cronaca” (decise da lui).

sti.ca1970

La solita vecchia solfa: è bene che il gregge dei pecoroni non sappia, sennò qualcuno comincia ad aprire gli occhi.

juan valdez

Spero che il server funzioni stavolta. Per farla breve il prelato si arrampica veramente sugli specchi e in più mostra di quanta poca democraticità gli si possa far carico. Avrebbe fatto meglio a stare zitto e a prendere atto che questo non è il modo di rapportarsi con i fedeli e in generale con il resto della gente che non la pensa esattamente come lui.

Roberto Grendene

diciamocelo: la presenza del giornalista alla funzione religiosa in qualita’ di cattolico praticante puzza. Sara’ stato li’ per ascoltare l’omelia, come minimo, e farci un articolo.
Chi officiava ha pero’ sbagliato: invece di intimare ad una persona specifica di allontanarsi dalla chiesa, avrebbe dovuto dire: “solo chi e’ qui per autentica fede e crede in cio’ che racconto puo’ rimanere, se ne esca chi lo fa perche’ cosi’ fan tutti o per altre ragioni”.
Ipotizzo pero’ che la chiesa si sarebbe svuotata.

Roberto Grendene

Daniela

è vero, la giustificazione è ancor peggiore dell’atto che si è voluto giustificare, forse sarebbe stato meglio se il vescovo avesse tenuto la bocca chiusa

San Gennaro

Che un (arci)vescovo pubblichi le proprie scuse a una persona (non a un superiore) non mi pare cosa da poco. Se poi c’è gente che simpatizza con Frajese che prende a calci Gabriele Paolini, io simpatizzo anche con Mattiazzo, benché vescovo: se non altro dimostra (a modo suo) di “avere le p…”: altro che politici e amministratori nostrani…

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Aldissimo

sbaglio o questo arcivescovo è quello che appare in un video su YouTube dell’UAAR, in occasione di una visita pastorale ad una scuola?

Stefano Bottoni

Come avevo postato in precedenza, il prelato aveva alzato l’indice, il giornalista avrebbe dovuto alzare il medio. Ma il giornalista è e resta una pecorella. Incapace di ribellarsi al lupo. Così come tutti i presenti al fatto, che avrebbero dovuto alzarsi e andarsene sdegnati (alzando a loro volta il suddetto dito).
Ma tant’è… Il prelato ha offerto delle finte scuse (non certo all’interessato), e allora tutto bene, tutto a posto…

OT:
Solo oggi ho potuto comprare “Il matematico impertinente” di Odifreddi, e al momento attuale ne ho lette solo le prime 80 pagine, ma comunque…
CHI NON LO LEGGE UN PAPA-BOY E’! E’!
CHI NON LO LEGGE UN PAPA-BOY E’! E’!

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