Il gay pride di Bologna e la partecipazione del Pd

Quello che chiedono tutti, indistintamente, è che finalmente si torni a parlare dei temi portanti del Pride nazionale che sfilerà sabato a Bologna, i diritti civili di omosessuali e trans: lo fa Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, lo fanno esponenti del centrosinistra. Ma è proprio Mancuso, allo stesso tempo, ad alimentare il fuoco della polemica e a riportare la discussione su un piano politico: il Pd bolognese ha dato da tempo il suo appoggio alla manifestazione, mentre da Roma tutto tace.
A due giorni dall´evento inizia la conta dei sostenitori ufficiali. Seguendo la linea della Provincia, anche la Regione in parte si smarca, scegliendo di dare il patrocinio a singoli appuntamenti (come dibattiti e iniziative) ma non alla manifestazione nel suo complesso: come mancherà sabato il gonfalone di Palazzo Malvezzi, così non ci sarà il simbolo di viale Aldo Moro. Ma è un´altra assenza a pesare di più: lamenta Mancuso che una posizione ufficiale del Partito democratico nazionale non sia ancora arrivata. Condizione strana, «visto che dal 1994 a oggi i Democratici di sinistra ci hanno sempre sostenuti, e ora il Pd si trova ad essere l´unico partito di opposizione, e per giunta opposizione parlamentare, a essere rimasto in silenzio». Un silenzio che per il presidente di Arcigay sta diventando assordante e colpevole. «Sia chiaro, noi non abbiamo chiesto adesioni formali ai partiti quest´anno perché vogliamo parlare dei diritti civili, delle nostre battaglie, senza indossare bandiere politiche. Il movimento gay non può essere strumentalizzato, né da sinistra né da destra». Eppure richiama in maniera ufficiale il partito di Walter Veltroni ad appoggiare la manifestazione e trascina nel dibattito anche la neocorrente dalemiana Red, prendendo a prestito un motto morettiano: «Massimo D´Alema adesso si dice ancora più di sinistra. E allora dica davvero qualcosa di sinistra», dica sì, in sostanza, al Pride 2008.
Tace il vertice del Pd nazionale, ma di qualche voce (distinta, singola) arriva eco fino a Bologna. Sono la deputata Paola Concia e il ministro-ombra per le Pari opportunità Vittoria Franco a voler smorzare i toni della polemica e a tentare di riportare la discussione sui binari giusti. «Ma quale silenzio assordante», commenta a caldo Concia. «Il Pd nazionale sarà presente a Bologna, io e Vittoria Franco ne siamo le rappresentanti istituzionali.
L´adesione del Partito democratico c´è, eccome se c´è. Di queste polemiche non si sente davvero il bisogno, soprattutto in una città come Bologna che accoglie questo evento come dovrebbe avvenire in tutta Italia. Stiamo portando avanti una battaglia che con il Governo di oggi si preannuncia lunga e difficile: non dobbiamo dividerci, dobbiamo aiutarci». Della stessa opinione anche il ministro-ombra Vittoria Franco: «Bizzarra davvero la posizione di Aurelio Mancuso. Il Pd nazionale sarà a Bologna perché nel nostro manifesto di valori è compresa l´importanza della lotta per i diritti di tutti».

L’articolo di Micol Lavinia Lundari è tratto dal sito de L’Espresso

16 commenti

Stefano Bottoni

Mi fa piacere che il PD bolognese appoggi e partecipi alla manifestazione, ma purtroppo non mi stupisce che i vertici romani si defilino. Sono simili (perdonatemi il confronto, ma mi sembra pertinente) al Torino allenato dall’ultima gestione di Mondonico, che perdeva 2-0 e stava in difesa, per non prenderne altre, anzichè reagire come invece la tradizione del tremendismo avrebbe imposto.

piersky

Concia:”L´adesione del Partito democratico c´è, eccome se c´è.” Certo, infatti la Binetti non sta più nella pelle, come tutti gli ex Margherita. Rutelli è a Bologna da una settimana per aspettare il Gay Pride.

Certi politici vivono in un mondo cmpletamente a parte, oppure pensano che la gente è totalmentre stupida! Come fanno la Concia e la Mancuso a dire sciocchezze del genere 🙁

Paguro

la Binetti non vede l’ora che inizino i progrom contro i gay per dire “il PD c’è!” 🙁
Ormai siamo alla frutta… quello dei diritti civili sarà un argomento tabù

silvio

No!
Se un esponente del PD volesse partecipare a titolo personale, ha tutto il diritto.
Ma se si presentasse con una bandiera sarebbe meritevole di sputi.
Non può essere accettabile, per un partito che ancora si definisce di centro-‘sinistra’,
Aver nel suo interno correnti legate al più bieco clericalismo, con posizioni, se non dichiaratamente, evidentemente omofobiche.
Tutta quest’ ipocrisia solo per mantenere unità con la corrente cattolica, ma si vergognino, qui si tratta di diritti umani.
Mi spiace che il parte del movimento Gay si aspetti ancora qualcosa da quel partito,
ma non essendolo non mi permetto di dare a nessuno consigli su come condurre
la sua lotta, ma solo appoggiarla.
Silvio

stefano

il pd dovrebbe avere più rispetto per i teodem.
ora chi glielo dice alla ciliciata che il suo partito d’appartenenza sta dalla parte dei gay che lei considera contronatura?

🙂 e questi sarebbero di sinistra…pala e piccone a lavorare.

vico

iscritto al pd e all’uaar, domani sarò al gay-pride, ovviamente a titolo personale xchè a tale titolo si manifesta. Sulla politica nazionale del pd non posso che auspicare la rapida dipartita (per l’africa ) di walter, in compagnia di rutelli e c, ma temo ci vorrà una legnata all’europee. Peccato, un anno buttato via..
@silvio
senza i voti di buona parte di quelli che oggi sono nel pd non avresti il divorzio, la 194, un diritto di famiglia decente, chernobil in cortile, ….

Aldo

Se analizziamo che anche diversi esponenti che partecipano hanno detto che partecipano senza condividere lo scopo(?!) siamo in pieno stile democristaino donabbondesco(termine di mia invenzione)
@massi

Aldo

Arrivano le prime buone notizie, oltre 200.000 i partecipanti al bologna pride……

chi ha fot può postarle su you tube.

@tutto il popolo glbt

silvio

Vero Vico, ma il PD è l unico partito di ‘sinistra’ che ha dentro di se buona parte di quelli che allora remavano contro questi diritti.

Aldo

Essere Cristiani e omosessuali non è in contrasto, se Dio crea un uomo omosessuale è perchè è sua volontà e Dio è l’ unico legislatore a cui dobbiamo guardare, non ai papi ai pastori pentecostali o a altri fascisti STOP!

http://www.refo.it

vico

@silvio
torno ora dal gay pride orgoglioso di aver partecipato a una manifestazione bella, colorata,umana, dolcissima.
hai ragione tu abbiamo un sacco di zavorra ma con un po’ di duro lavoro…io ho una scadenza, sono le europee del 2009, poi sapremo cosa sarà il pd. se vinceranno i veltroni, i franceschini, i rutelli, come direbbero i nomadi “noi non ci saremo” perchè io e tanti altri siamo di sinistra senza virgolette.

silvio

Io parlavo di corrente cattolica che condiziona la politica a destra e ora col Pd anche a sinistra,
obbligando a legiferare sul ciò che dovrebbe restare nel dogma.
Per quanto riguarda il Cristianesimo o cattolicesimo, beh mi pare che la bibbia
abbondi intolleranza verso gli omosessuali, senza bisogno di aspettare prononuciamenti i papali.
Mi sembrerebbe meno contraddittorio dire che credere in un Dio (che non si rifaccia alle scritture semitiche cristiane) e essere omosessuali non c’è contradizione.

Che poi a me, come ateo. sembri una contraddizione l esistenza di dio, è un altro discorso.

fresc ateo

kennedy dichiaro’ :
credo in una america in cui la separazione tra chiesa e stato sia assoluta,in cui nessun
prelatocattolico diraì’ al presidente(nel caso fosse cattolico)che cosa deve fare e nessun
ministro protestante dira’ ai suoi parrocchiani per chi devono votare….un’america che ufficilmente non’è ne’ cattolica,ne’ protestante ne’ ebrea ,
dve nessun funzionario pubblico richiedera’ o accettera’ istruzioni per la sua condotta politica pubblica da …qualsiasi fonte eclesiastica….dove non esistono voti cattolici,voti
anticattolici o voti di blocco di qualsiasi genere e dove la liberta’ religiosa e’ indiscibile e qualsiasi attacco a tutte … non sono il candidato del partito democratico che nel contempo e’ anche cattolico.Non parlo per la mia chiesa nelle questioni pubbliche ,e la mia chiesa non parla per me. ECCO UNA BELLA LEZIONE X CHI A SEMPRE L’AMERICA X ESEMPIO.
LA LIBERTA’ E LA DEMOXCRAZIA NON SI FANNO MAI SCHIACCIARE DA POTERI ,
CHE NON SIANO SANCITI DALLA COSTITUZIONE.

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