Separati e divorziati: “Vogliamo incontrare Ratzinger”

Separati e divorziati dell’Alto Adige chiedono udienza al Papa, in vacanza a Bressanone da fine luglio. “Desidererei ardentemente, solo per pochi attimi, mettere nelle Sue mani la sofferenza di tante persone divorziate e risposate che intendono continuare ad appartenere a questa Chiesa dalla quale a volte non si sentono pienamente accolti”, si legge nella lettera inviata a Ratzinger da Elio Cirimbelli, fondatore dell’Asdi (Centro assistenza separati e divorziati dell’Alto Adige).

Il lancio è tratto dal sito de Il Corriere della Sera

28 commenti

Stefano Bottoni

Mi auguro che la lettera di Cirimbelli, così ossequiosa “zerbino style”, sia solo una scusa per far ricevere da b16 un gruppo di persone che poi al momento giusto suonino all’unisono un clamoroso pernacchione dolby surround, porgendo nel contempo le istanze di sbattezzo.
Mi auguro, ma dubito…

Aldo

Purtroppo c’ è questa paura latente nei confronti del Papa visto come un Dio in terra, per questo a mio personale parere perlomeno in italia orgnizzazioni come l’ UAAR non hanno possibilità di demolire la CCAR, però è giusto provarci .

Invece da Cristiano non cattolico posso solo dire che per le scritture essere divorziati non è peccato, ma la CCAR ha l suo canone ecc…….

Otto Permille

Grande tragedia! La chiesa cattolica con metà dei suoi assidui fedeli scomunicati! I conti non tornano.

Vash

Se qualcuno vuole far parte di un culto o ne segue i dogmi o lascia perdere!

Python

Quoto in pieno Vash, e mi auguro che il papa neghi loro udienza e li lasci a friggere nella sofferenza e nel timore delle fiamme infernali, per aver commesso l’immondo peccato di divorzio.

Nessuno li obbliga ad essere cattolici.

clarence.darrow

Spiacente ma una settimana fa Ratzinger si e’ gia espresso in modo limpido:

“L’eucaristia non è un pranzo tra amici”.

Per i duri d’orecchi: insomma prima piantatela di separare quello che Dio ha unito e poi ne riparliamo. Oppure trovatevi un hobby diverso dal cattolicesimo.

Kaworu

quoto vash al 100%.

io spero che il cattolicesimo diventi sempre più restrittivo.

magari con esami ginecologici per accertare la verginità delle spose, altrimenti niente abito bianco cosicchè si veda che non sono “pure” come la religione prevede.

Giovanna

@ vash
Infatti, da un punto di vista teorico (e solo teorico!) avrebbe ragione b16 quando attacca il relativismo e la religiosità fai da te. Quello che però manca al “fine” teologo, nonchè monarca assoluto, è il coraggio di ammettere che se l’essere umano non fosse per sua natura relativista e se lo stesso cattolicesimo, che comunque è solo una manifestazione umana, non si fosse reinventato con nuovi dogmi e “valori” per mantenersi sempre a galla nel corso di continui mutamenti storici e sociali, col cavolo che la ccar sarebbe durata fino adesso!
Per quanto mi riguarda conosco valanghe di divorziati, separati e fedifraghi impenitenti che non si pongono minimamente il problema. Molti di essi si ritengono e soprattutto si dichiarano cattolici e frequentano allegramente i sacramenti senza alcun senso di colpa. Del resto, non basta cambiare parrocchia per fare la comunione? Chi viene a sapere se sei divorziato, risposato o semplicemente libertino? E’ come la vecchia storia del divieto ai rapporti prematrimoniali o alla contraccezione.
Questo can can, sulla scia del nanetto ridens, di chi vorrebbe essere rieammesso nella schiera dei “buoni cattolici” è la cosa più ipocrita, imbecille ed insulsa di questi ultimi tempi!

piersky

separati, divorziati e co…ni 🙂
Mi viene in mente, leggendo l’articolo, che c’è gente che pagherebbe per farsi insultare!

Pierluigi

mi viene in mente la barzelletta del masochista che incontra il sadico e gli dice “fammi male”, e il sadico risponde “no!!!!!”

Camullaido

Il cattolicesimo è la religione dell’ipocrisia, se proprio questi peccaminosi divorziati non vogliono cambiare religione, consiglierei un argomentazione da proporre a B16: è vero che gesù (ammesso che sia mai esistito) disse che nn si può sciogliere in Terra ciò che è unito nei cieli (o qualcosa di simile) ma è anche vero che disse che chi scandalizza i bambini farebbe meglio a legarsi una macina da mulino al collo e gettarsi nel fiume. Cosa che nessun prete pedofilo ha mai fatto e che anzi, il compassionevole Ratzinga ordinò nel noto documento da lui vergato, che un cattolico non deve denunciare i preti pedofili. Dunque essendo il Grande Ratzinga superiore alla parola di dio, potrebbe invitare a pranzo ‘sti poveri dementi di catto-divorziati.

juan valdez

Mi dispiace per loro, ma non riusciranno nel loro intento.
In più secondo i canoni del diritto della CCAR dovrebbero ricordarsi che a rigor di logica, loro, in chiesa non dovrebbero entrarci nemmeno da morti, essendo dei pubblici peccatori possono usufruire della benedizione della salma ma non del rito. Parlo per un’esperienza vissuta e non tanto per dire.

juan valdez

Mi dispiace per loro ma non riusciranno nel loro intento. Si consolino però; se Dio c’è agisce con scopi e umanità differenti rispetto alle grandi religioni mondiali.
Si ricordino però questi signori, che oltre a non poter entrare in chiesa non hanno diritto al rito funebre. Parlo per esperienza vissuta.

Francesco M.Palmieri

Hanno voluto divorziare ? Sono stati costretti a divorziare? Se ne sono (giustamente) sbattuti dell’ “indissolubilità” del matrimonio ?

Bene, vivano in pace la loro nuova vita, e la smettano di rompere i c…. perchè vogliono continuare a “far parte della Chiesa” !!!

Giovanna

@ juan valdez

Dici che a un nano ridens, un pierferdy o un gianfry la caar potrebbe negare il funerale religioso??? Non so perchè ma la cosa mi sembra alquanto improbabile!

Kattochè?

Secondo me stanno solo preparando gli argomenti per la prossima stagione delle varie trasmissioni tipo “matrix” o “portaaporta”.
Giornalismo defunto che occupa spazio in TV parlando del nulla nell’attesa della solita ed immancabile tragedia quotidiana “della porta accanto” sulla quale avventarsi come avvoltoi.
Finti problemi di gente insulsa in cerca di pubblicità mediatica degni solo di un chissenefrega.

dysphoria_noctis

ma quanto tempo ha da perdere, certa gente in Italia 😀

Nifft

Separati e divorziati cattolici…

Che pochezza umana. Che debolezza di pensiero. Che penuria di spirito.

agnese

non mi fanno per nulla pena,esattamente come i gay cattolici
non capisco questa smania di farsi accattare da chi li rifiuta…

lacrime e sangue

Divorzio = fatto da avvocati laici e senza guadagno per la Chiesa
Indissolubilità = dolore perpetuo se non si va d’accordo o c’è violenza = il prete guadagna un/a piagnucoloso/a fedele che va a strisciare chiedendo conforto (a pagamento)
Sacra rota = se il marito è ricco (figuriamoci se il prete di turno accetta la richiesta di una femmina), allora ci si combina per un divorzio, ops, annullamento, con guadagno della Chiesa

Se lo Stato italiano garantisse denaro al clero per ogni causa di divorzio, il papocchio diventerebbe favorevole…

juan valdez

Per Giovanna.
In effetti a personaggi di tal fatta non si può negare niente, nemmeno il paradiso. La chiesa nei secoli passati ha perdonato a potenti e importanti personaggi, peccati più grossi di questi senza arrossire ma pensando al proprio tornaconto, ovviamente in termini di potere.
E’ come nella fattoria degli animali di Orwell: Tutti gli animali sono uguali ma alcuni lo sono più degli altri.
Peccato che gli animali meno uguali, siano sempre coloro che vivono quotidianamente sulla loro pelle i guai e le sventure della vita, e che subiscono le minacce di coloro che con il giudizio finale e l’inferno mettono una zeppa allo sviluppo del tuo essere, inteso come sviluppo della tua capacità di pensiero critico, e conseguentemente della tua felicità o almeno della tua serenità.
Non comprendo questi divorziati e separati; resteranno sempre dei cattolici di serie B

claudio

1) non è vero la chiesa rifiuta i divorziati. Basta leggere le ultime parole del papa e leggere alcune e ncicliche di papa Giovanni paolo II.
2) Aldo non conosci -mi dispiace- le scritture. Sta scritto che l’adulterio era in passato permesso per la durezza del cuore. Nessuno separi ciò che Dio ha unito. Ergo se si divorzia e ci si risposa si è in situazione di adulterio permanente e pubblico. Ergo non si può ricevere la comunione che è sangue e corpo di Cristo. La chiesa non potrà cambiare mai tale punto di vista perchè si basa sulle scritture al contrario di quel che dice Aldo.

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