Mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone, non è d’accordo con Famiglia Cristiana riguardo la proposta di rilevare o meno le impronte digitali ai bambini rom. L’arcivescovo afferma, in un’intervista apparsa sul sito della Milizia di San Michele Arcangelo: «In linea teorica, ma solo teorica Famiglia Cristiana parla bene», ma «in concreto le impronte servono per dare un’identità a bimbi che spesso non ce l’hanno. Non possedendo dati documentali si prestano al commercio degli organi, a delitti su commissione da parte di bande di adulti senza scrupoli. Insomma, tutti noi chiediamo collaborazione alla polizia e alle forze dell’ordine». Per questo «è necessario dare un’identità a questi bimbi, proprio nel loro interesse e per stroncare traffici criminali».
Vescovo di Crotone contro Famiglia Cristiana: giusto prendere le impronte ai rom
10 commenti
Commenti chiusi.
“..Per questo «è necessario dare un’identità a questi bimbi, proprio nel loro interesse e per stroncare traffici criminali».”
…e soprattutto perchè devono pur chiamarli per farli girare.
Per par condicio, suggerirei di pubblicare le foto di tutti i preti pedofili che vengono scoperti, con nome, cognome e diocesi in cui sono stati eventualmente trasferiti.
Un po’ più dura farlo con tutti quelli che già sono stati scoperti. Il fascicolo sarebbe più spesso delle Pagine Gialle di Milano e Roma messe insieme.
Curiosa situazione, Famiglia Cristiana contro alti prelati… Chi la spunterà?
dovrebbe proporre di prendere le impronte digitali ai propri fedeli. ne verrebbero fuori delle belle!
vergogna!
questi disgraziati 80 anni fa diedero la loro benedizione alle stesse norme naziste
vergogna, infinita vergogna su questi abili predicatori che forniscono giustificazioni alle peggiori iniziative dei governi loro amici: Ratzinger gioisce per il nuovo clima, gli ricorda l’eroico passato di giovane SS che forse vuole rivivere.
Abbiamo già dato, le melliflue parole del vescovo ci fanno orrore e schifo.b
Sono andato a vedere il sito di Militia Christi ed ho avuto un brivido. M’è venuto subito alla mente di quando, a Dornach in Svizzera, visitai il Goetheanum di Rudolf Steiner ( dovrei spiegare molto sul tipo e sul suo movimento per chi non conoscesse gli steineriani; mi scuso della mancanza e dirò solo che Steiner fu il propugnatore di un tipo suo di cristianesimo, anche lui con i suoi preti e i suoi seminari, che voleva coordinare la visione occidentale con i principi delle religioni orientali e fu l’ideatore di quella agricoltura che va sotto il nome di biodinamica che in parte è cosa seria, ma di un pensiero ubriaco di idealismo e di illusionismo). Fatto sta che era tale l’ambiente che visitai che la notte successiva alla visita ebbi forti incubi con scene di sangue e riti di sacrifici umani che costrinsero mia moglie a svegliarmi preoccupata.
Stramaledetto idealismo!
Sono di origini calabresi e mi vergogno profondamente per le posizioni del vescovo di Crotone. Schedare i bambini con impronte digitali e magari D.N.A non è la soluzione del problema. Bisogna colpire chi li sfrutta con rigore e con decisione. Bisogna dare a quei bambini quello che non hanno mai avuto; una vita libera dalla fame e dal bisogno, un istruzione che li prepari alla vita e un entità che li protegga da delinquenti e sfruttatori.
So che a Crotone hanno molti problemi con i clandestini, ma so che nella città di Pitagora molta gente si batte per aiutare quella gente che, ricordiamolo, fugge da situazioni di povertà e sfruttamento avallate per decenni da nazioni cosidette civili.
Compresa la nostra.
Ho proiettato il documentario a forza di essere vento e ho visto i miei alunni piangere: testimonianza da A Rivista Anarchica estate 2008
Consiglio a tutti il documentario a forza di essere vento , lo sterminio nazista degli zingari 2 dvd e libretto
per maggiori informazioni: http://www.federazioneanarchica.org
A rivista anarchica
oops doppio miracolo di berlusconi…io sono d’accordo con famiglia cristiana, e molti frequentatori del blog sono d’accordo con il vescovo di Crotone.
e se prendessimo le impronte ai preti così se toccano un bambino…
E’ la solita vecchia storia del “gioco delle parti” interpretata dalle gerarchie ecclesiastiche: con una mano si benedicono i cannoni nell’altra si stringe la bandiera della pace.
Maestri di furbizia ecco cosa sono lor monsignori.