Secondo la Sigo, la Società italiana di ginecologia ed ostetricia, nel 2007 la contraccezione di emergenza ha notevolmente aumentato la propria diffusione: 370mila confezioni di pillole distribuite in farmacia, ben 53mila in più del 2006. Il dato è significativo (è stato doppiato l’aumento medio degli anni precedenti) e testimonia una maggior conoscenza del farmaco da parte delle giovani generazioni, nonché una minor titubanza nel richiederlo. Il confronto con gli altri paesi europei evidenzia ancora una sorta di ‘anomalia’ italiana: in Spagna ne sono state vendute 600mila, in Francia un milione, nel Regno Unito due milioni. Cifre che andrebbero tuttavia valutate insieme a quelle sulla diffusione della contraccezione ordinaria.
Cresce l’uso della pillola del giorno dopo
40 commenti
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Se non esistesse l’illegale (e sottolineo “illegale”) obiezione di coscienza nei confronti della pillola del giorno dopo, e fosse fatta maggiore informazione, non saremmo tanto in ritardo rispetto ad altri stati.
Divertirsi è un diritto. Essere coscienti è un diritto-dovere.
Purtroppo siamo in Vaticalia.
“Il dato è significativo (è stato doppiato l’aumento medio degli anni precedenti) e testimonia una maggior conoscenza del farmaco da parte delle giovani generazioni, nonché una minor titubanza nel richiederlo.”
Testimonia anche un’assoluta ignoranza e noncuranza sulla contraccezione.
mi sembra un’ottima notizia quella che le giovani siano informate e che non abbiano remore a chiederla com’è loro diritto.
Diciamocelo: la morale cattolica dice che se porti dei preservativi in borsa sei una mignotta. Un rimedio che protegge anche dalle varie malattie s.t.
Ben venga la pillola, ovviamente: ai tiggì ho sentito solo allarmi, mentre l’uso assoluto è meno diffuso che in Europa? Che dati ci sono sull’uso in base al numero di utenti e all’età? Si può avere un dato scientifico serio, una volta in Italia?
Benissimo, ma sarebbe ancora meglio fare leva sempre di più sulla prevenzione; la pillola del giorno dopo dovrebbe essere usata in extremis perchè è un bombardamento ormonale non indifferente….
Alla mia età è bellissimo, ma da invidioso, pensare che capita e si fa…poi domani si vedrà.
W la libertà!
Da Cristiano sono favorevole all’ uso della pillola del giorno dopo, la chiesa non deve negare l’ uso usando l’ obiezione di coscienza in modo subdolo come scusa per imporre anche a chi non è cattolico la sua morale sulla procreazione e la contraccezione
Oltre a questo cerca di far confusione tra pillola de giorno dopo e RU-486 che sono due cose diverse.
Ormaì la voce del Cristianesimo liberale è soffocata.
Sarei curioso di sentire le statistiche, rispetto agli altri paesi Europei, per quanto riguarda l’uso degli anticoncezionali in genere, non solo della “pillola del giorno dopo”. Non vorrei che l’incremento di quest’ultimo non fosse semplicemente legata alla diffusione più limitata di quelli “tradizionali”.
Interesante vedere cosa dicono i maschietti: Bene, così ci divertiamo e poi “lei” ci pensa!!
Noi donne dobbiamo prendere bombe ormonali e voi fare gli spensierati!! Bel risultato femminista…. 🙁
Mi sembra strano che l’affermazione di Sole (che quoto in pieno) non abbia sollevato alcuna discussione. Sono perfettamente d’accordo che sia un diritto ricorrere alla pillola del giorno dopo, ma se ciò avviene vuole solo dire che qualcosa non ha funzionato prima.
la RU486 o pillola abortiva è vietata solo da noi.
in europa la usano da anni e ha dato ottimi risultati perchè permette un aborto semplice e non invasivo senza l’intervento diretto del ginecologo.
qui è ancora in fase di sperimentazione, potrebbe “avere effetti collaterali sulla salute”…mi viene da ridere, come se la donna francese che usa la ru486 dal 1991 senza aver mai avuto problemi alcuni di questo tipo fosse biologicamente diversa dalla donna italiana…
l’ignoranza è il più pericoloso dei mali.
@Sole
Io sono nato nel 1953. Quando avevo vent’anni, andare in farmacia e chidere dei preservativi equivaleva a dire: avrebbe un bambino di otto anni da violentare? Spero che oggi i tempi, per le giovani generazioni, siano cambiati in un paese dove le italiche genti allevate per secoli dalla genia pretesca, consideranp ancora peccato una sana scopata mentre ritengono cosa meritoria o comunque irrilevante evadere il fisco, saccheggiare lo stato, colludere con la malavita.
@Stefano
Come disse il povero Marat, ne uccide molti di più l’ignoranza della nostra ghigliottina.
@pastafarian
Le cose per funzionare hanno bisogno di informazione. Ti sei scordato dove vivi? Pensi forse di essere in Europa?
Su questo ha ragione Susi: bisogna stare attenti alle deviazioni borghesi che vogliono fare della pillola del giorno dopo uno strumento per usare la donna come un oggetto.
@Susi
Italia – GB 370.000 -2 milioni = in Italia c’è una potenziale domanda insoddisfatta di Norlevo pari a 1 milione e 630mila unità x anno. considerato che anche nell’uso degli altri contraccettivi le italiane sono inferiori alle altre nazioni, mi chiedo come facciano ad evitare le gravidanze o comunque le nascite(visto che gli aborti risultano essere intorno ai 350mila per anno, resta una domanda di contraccezione di emergenza pari a un milione e 330mila unità, che mi sembra difficile pensare ridotta a causa di un maggior uso dei contraccettivi regolari, visto che anche in quello siamo inferiori rispetto alla GB) 😕
sta alle donne non farsi usare con oggetto, se un uomo si rifiuta di usare il condom rispondendo che tanto c’è la pillola del giorno dopo, sta alla donna mandarlo a quel paese! la pillola del giorno dopo non può sostituire la normale contraccezione se non altro perché è molto meno efficace, tanto più che non è neppure certo, anzi è proprio dubbio, che abbia effetto antinidativo. il che significa che se quando la si assume l’ovulazione è già avvenuta la sua efficacia si riduce sensibilimente!
la ru 486 viene spesso confusa con il Novrlevo, perché a basse dosi (10mg) si è provato ad usarla anche come intercettivo postcoitale. peraltro nel caso della ru486 l’effetto antinidativo è sicuro, quindi, in teoria, potrebbe essere molto più efficace del Norlevo come pillola del giorno dopo. mi chiedo perché c’è tanta diffidenza verso la possibilità di usare il mifepristone come contraccettivo, avrebbe anche meno effetti collaterali del levonorgestrel :!
I numeri in assoluto non dicono proprio niente se non sono rapportati ad altri numeri (ad es. rapporto tra numero delle donne che usano la pillola e numero della popolazione, o numero delle teen agers, ecc.) A parte questo penso che l’aumento dell’uso della pillola non sia in sè una buona notizia, visto che si tratta di un farmaco “pesante”, a quanto si dice. In realtà è il segno del fallimento di una seria politica anticoncezionale. La vera soluzione è prevenire, cioè educare.
del tutto OT http://www.utopia.it/
non so chi siano ma fatevi un giro
e poi ditemi.
Che poi é strano che gli adolescenti o altri siano più informati sulla pillola del giorno dopo introdotta relativamente di recente che sugli anticoncezionali “tradizionali” che esistono in commercio da un bel po’ di anni.
@ Silvio
Mah…ho dato una scorsa rapida, ma sufficiente a rendermi conto….anch’io non so chi siano, ma di sicuro si tratta di un sito critico sulla Bibbia. Forse gli autori sono fra quei ristretti gruppi di cristiani più illuminati….o forse potrebbero anche essere degli atei, anche se l’impostazione non lo farebbe pensare…chissà. Di sicuro é un sito molto utile.
Il sito http://www.utopia.it dovrebbe appartenere all’ area anarchica se non sbaglio, non penso che dei Cristiani con tutta la buona volontà possano fare un sito in cui demoliscono il testo su cui basano le proprie dottrine .
@Silvio
@Lorenzo G.
Cristiani illuminati non credo.
Razionalisti agnostici non atei direi leggi qui
“Mio Caro dio
ti chiamo a rispondere su ciò che hai proclamato e prescritto, giacché le incongruenze insite nella tua dottrina dimorano nella tua stessa Parola. Non potrai etichettarmi col comodo attributo di “ateo”, anche perché ateo non sono né professo altre confessioni. Il concetto dell’Assoluto resta comunque un tema aperto, e ogni sua negazione aprioristica rappresenta un’intollerabile censura nella riflessione teoretica..
So già che tacerai celandoti dietro l’evento della morte. Sappi, però, che la ragione – adesso – è in grado di giudicarti sulle umane cose che hai pronunciato, sino a toccare con mano quei misteri divini un tempo imperscrutabili.
……….etc”
Comunque sia hai ragione, molto utile.
La libertà di pensiero è sempre molto utile,
Perchè quando i media tornano supinamente a propinare la verità di comodo.
Diventa doveroso diffonderla, in questi momenti più che mai.
Al massimo che ce fannò Vorrà che ce bruceranno di nuovo.
Sti piromani perversi.
emh intendo La libertà di pensiero
non la Verita di comodo
straquoto sole: sono proprio i fanatici antiabortisti cattolici che fanno sì che in questo paese la contraccezzione sia un tabù.
Se a qualcuno interessa vorrei dare delle informazioni sul meccanismo d’azione della pillola del giorno dopo.
Il principio attivo di questo farmaco impedisce che l’ovulo non fecondato si impianti nell’utero. Viceversa, se la fecondazione è già avvenuta, non ha alcun effetto, anzi, forse favorisce l’impianto. Infatti lo stesso principio attivo viene impiegato in veterinaria per favorire l’impianto dell’ovulo fecondato nei bovini.
La pillola del giorno dopo è a tutti gli effetti un anticoncezionale, e non un farmaco abortivo. Questo è un dato di fatto (i lavori scientifici che l’hanno definitivamente chiarito sono del 2007).
Quindi, se qualcuno avanza perplessità in merito, mandatelo pure ad informarsi, oltre che a quel paese!
Il fatto curioso (tragico) è che qualche cosiddetto medico, in Italia, accampa ancora la scusa del: non si sa, non è ancora chiaro come funzioni, potrebbe essere abortivo ecc, nonostante la letteratura sia chiarissima a riguardo.
Crespo il problema è che i gerarchi vaticani cercano di convincere che la pillola del giorno dopo sia un farmaco abrtivo e come tu hai detto giustamente non lo è, poi oltre a questo i gerarchi paragonano la pillola del giorno dopo alla R.U 486(alla quale per altro da Cristiao liberale sono favorevole al fatto che venga introdotta in Italia) che invece è una pillola abortiva.
I medici che si rifiutano di dare la pillola del giorno dopo andrebbero denunciati per omesso servizio.
@Crespo
una maggiore diffusione della pillola del giorno dopo cosi come quella di qualunque altro anticoncezionale avra come effetto la dimunuzione degli aborti.
a Crespo
“La pillola del giorno dopo è a tutti gli effetti un anticoncezionale, e non un farmaco abortivo. Questo è un dato di fatto (i lavori scientifici che l’hanno definitivamente chiarito sono del 2007).”
Mi dai delle coordinate per verificare.? Io ho informazioni diverse: sulla rivista Fertility and Sterility del 2007 sono indicate le varie funzioni del farmaco: al primo posto si parla proprio di “inibizione della fase dell’impianto”, vale a dire che è avvenuta la fecondazione e lo zigote sta per annidarsi ma questo farmaco lo spiazza perché non gli fa trovare il terreno idoneo. E anche sul 2bugiardino” del Norlevo si ipotizza una funzione antinidatoria.
a Aldo
Un medico non è obbligato a fornire nessun farmaco “a richiesta.
a lorenzo
Non è così evidente: in Francia nell’anno 2005 sono state vendute oltre un milione di confezioni di pillola del giorno dopo, ma il numero di aborti nello stesso anno è risultato di oltre 206.000. Dati analoghi derivano da nazioni come il Regno Unito, la Svezia, la Norvegia. In Italia il numero di confezioni vendute è andato crescendo continuamente fino a raggiungere quota 370.000, ma il tasso di abortività tra le donne con meno di 20 anni, la fascia di età in cui si registra il maggior consumo del farmaco, è andato progressivamente aumentando.
L’esempio più fulgido è lo studio condotto nella contea scozzese di Lothian (Glasier A., Fairhurst K., Wyke S., Ziebland S., Seaman P., Walker J., Lakha F., Advanced provision of emergency contraception does not reduce abortion rates. Contraception 69 (2004) 361-66), dove, con uno sforzo straordinario di mobilitazione delle energie sanitarie locali, è stata effettuata una massiccia campagna di oltre due anni per consegnare ad ogni donna in età fertile 5 confezioni di pillola del giorno dopo da tenere in casa e poter usare il più presto possibile in caso di bisogno. Un quarto delle 85.000 donne hanno ritirato il kit e il numero di quante hanno assunto la contraccezione d’emergenza è quintuplicato. Eppure il tasso di aborti non è affatto diminuito, smentendo clamorosamente le attese.
purtroppo i gerarchi vaticani usano i medici e i biologi devoti che sono al loro servizio per creare ad arte dubbi scientificamente plausibili sul meccanismo d’azione del levonorgestrel e inventano anche tantissime altre menzogne sostenute da argomentazioni del tipo “nuovi studi scientifici hanno dimostrato “, per esempio che il feto già a tre mesi sente dolore e ha capacità espressive, ora se lo dico io che un nuovo studio o che degli studi hanno dimostrato qualcosa è ovvio che non mi crede nessuno, se lo dice un medico o un biologo è ovvio che c’è possibilità che una parte della società inizi a credergli…
In Italia il numero di confezioni vendute è andato crescendo continuamente fino a raggiungere quota 370.000, ma il tasso di abortività tra le donne con meno di 20 anni, la fascia di età in cui si registra il maggior consumo del farmaco, è andato progressivamente aumentando.
—–è un dato interessante. potrebbe confermare cio che di recente è stato scoperto negli studi su cavie: che il levonorgestrel (Norlevo), in realtà, non è efficace nell’inibire l’impianto dell’uovo fecondato, ma la sua azione consiste essenzialmente nell’inibire l’ovulazione in extremis/influire negativamente sulla motilità tubarica rallentando la discesa dell’ovocita fecondato in utero in modo che vi arrivi già esaurito. per questo motivo la sua efficacia come mezzo di prevenzione della gravidanza è molto minore di quanto la casa che lo distribuisce faccia credere. io ho letto testimonianze di donne che sono rimaste incinte e hanno dovuto ricorrere alla IVG nonostante che avessero assunto il Norlevo. Forse molte ragazzine lo assumono troppo tardi(nel foglio illustrativo dicono entro 72 ore, ma in realtà la sua massima efficacia è entro le 12 ore) o intervengono fattori di disturbo nell’assorbimento(es. vomito)o interferenza con altri farmaci o sostanze.
inoltre io ho qualche dubbio che le maggiori consumatrici siano le ragazzine di età inferiore a 20 anni, secondo me sono quelle il cui consumo viene più facilmente a conoscenza dei servizi sanitari pubblici che poi forniscono i dati ai compilatori di statistiche, perché per ottenere la ricetta hanno maggiore necessità di rivolgersi al consultorio o al pronto soccorso. le donne più adulte e più istruite hanno magari un ginecologo di fiducia non obiettore, dal quale si fanno prescrivere il farmaco in anticipo, magari anche più volte, in modo da averlo sempre a portata di mano…
dicevo recenti studi su animali di laboratorio hanno dimostrato che il levonorgestel non ha efficacia antinidatorio, il che del resto si poteva desumere anche dalla stessa natura di questo ormone che non può avere alcun effetto inibente sugli enzimi proteolitici attraverso cui la blastocisti si fa strada nella parete uterina (a differenza dei macrofagi la cui proliferazione è stimolata dalla presenza dello IUD) e che anzi, se assunto dopo la sua formazione, favorisce il trofismo e il mantenimento dell’endometrio, con la conseguenza di favorire in un certo senso piuttosto che ostacolare l’impianto.
quindi l’obiezione di (s)coscienza dei medici cattolici nei confronti del Norlevo è ingiustificata
a)perché per la legge 194/78 per ivg si intende il procedimento che porta al distacco e alla morte dell’embrione impiantato nella parete uterina
b)perché inibire l’impianto di un uovo fecondato, agendo peraltro esclusivamente sugli organi riproduttivi della donna non è aborto(inteso come intervento di distruzione dell’embrione)
c)perché in realtà il levonorgestrel non è neppure capace di inibire l’impianto, al massimo può rendere meno efficiente la peristalsi tubarica, con l’effetto che l’uovo fecondato impiega più giorni per discendere e quindi quando arriva è troppo vecchio e per causa sua non si può impiantare
d)perché l’uovo fecondato contiene le cellule che daranno luogo alla formazione dell’embrione(= embrioblasti), ma non è ancora un embrione(nel senso protoorgansmo umano in fase di costruzione)
Mifepristin
Devo valutare un dato fornito da uno scienziato dopo avergli chiesto le credenziali di ateo o almeno agnostico? Cercati una confutazione scientifica e non cercare di screditare i dati dando dell’inattendibile a chi la pensa diversamente da te.
Quanto dici nell’ultimo commento è smentito dalla ricerca scozzese che cito.
@Susi quanto allo studio scozzese
prima di tutto non dici se il numero degli aborti è quintuplicato soltanto tra le donne che hanno ritirato il kit tra tutte le donne della contea, perché nel secondo caso può darsi che lo hanno fatto quintuplicare proprio quelle che non hanno usato la pillola del pillola del giorno dopo, quelle che non hanno ritirato il kit. secondo che dimostra il fatto che all’aumentare del consumo di Norlevo aumentano anche gli aborti? secondo me proprio quello che dicevo io e cioè che questo farmaco è meno efficace di quel che si crede e che forse può spingere alcune persone ad essere meno scrupolose nell’uso della contraccezione regolare. io sono d’accordo sul fatto che Norlevo non può essere un sostituto della contraccezione regolare, in nessun caso deve essere presentato come una alternativa all’uso della pillola, della spirale e del preservativo.
lo studio scozzese riguarda la correlazione statistica tra uso della pillola del giorno dopo e andamento del numero di IVG, che c’entra con quello che ho scritto io circa il tipo di effetto che esplica il levonorgestrel sull’apparato riproduttivo femminile? io non lo so come si è diffusa questa idea che inibisca l’impianto, ma mi sembra davvero difficile che una sostanza come lng possa funzionare in questo modo.
A susi…, certo un medico plagiato dai preti che lo minacciano di andare all’ inferno se dà la pillola del giorno dopo non la darà , peccato che questo sia fascismo e non Cristianesimo.
Io da Cristiano(non cattolico) quindi non suddito del monarca assoluto posso essere contrario al sesso prima del matrimonio e a usare contraccettivi o a fare sesso orale ma non mi sogno primo per rispetto e secondo perchè lò riterreì un atto fascista di imporre queste regole a ogni persona che incontro.
Posso essere contrario alla convivenza tra persone dello stesso sesso ma non mi sogno di vietarla a nessuno.
Posso personalmente non voler compiere atti sodomiti ma voglio che nel mio paese gli omosessuali possano anche sposarsi.
Grazie a Dio l’ incontro con il Marxismo- Leninismo mi ha fatto fuggire dal tipo di Cristanesimo che fà nascere le tue idee di imporre le proprie convinzioni religiose(da come parli immagina sia o una cattolica dell’ Ipse Dixit ma anche un Atea Devota alla Marcello Pera o alla Ferrara) a tutti e mi ha fatto dirottare verso un gruppo Cristiano Liberale. Con buona pace del papa e dei suo chierici.
@Susi con Rispetto
Comunque consulta i dati della Sigo sulle questioni ginecoliche e non quelli dell’ Osservatore Romano
@Susi
in fondo, a quanto si legge nel comunicato della Pontificia Accademia Pro Vita(mi immagino quanto siano imparziali e oggettivi i medici e gli scienziati che si mettono al servizio di questa istituzione), l’illiceità della pillola del giorno dopo si fonderebbe sul fatto che, al di là di quella che è l’azione che essa effettivamente andrà ad esplicare, la donna che l’assume lo fa con intenzione abortiva
“Del resto, appare abbastanza chiaro che l’intenzione di chi chiede o propone l’uso di detta pillola è finalizzata direttamente all’interruzione di una eventuale gravidanza in atto, esattamente come nel caso dell’aborto. La gravidanza, infatti, comincia dalla fecondazione e non già dall’impianto della blastocisti nella parete uterina, come invece si tenta di suggerire implicitamente. ”
Dunque l’obiezione alla pillola del giorno dopo si dovrebbe fondare sul fatto che chi la usa o la fa usare agisce con il desiderio di abortire, di impedire il probabile l’inizio di una gravidanza, anche se questa pillola, in realtà, non esplica alcuna azione sull’embrione, ma agisce solo sull’apparato riproduttivo della donna. io “abortisco con l’intenzione” se, sospettando un concepimento, assumo un farmaco che rende il mio corpo inidoneo all’inizio della gestazione vera e propria!!!! vogliono controllare anche le intenzioni delle persone…lo chiamano aborto putativo
ok mifepristin