Ritrovato il corpo del prete che volava con i palloncini

Un rimorchiatore della compagnia petrolifera brasiliana Petrobas ha ritrovato, a circa 100 chilometri dalla costa nello stato di Rio de Janeiro, il corpo senza vita di don Antonio de Carli, meglio noto come il “prete volante”. De Carli era scomparso il 20 aprile scorso, dopo essersi alzato in volo con mille palloncini. Si ritiene che il sacerdote abbia calcolato male la direzione dei venti. De Carli aveva altresì perso rapidamente il contatto radio, non avendo ricaricato la batteria del cellulare che aveva con sé.

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38 commenti

Roberto Grendene

I comportamenti responsabili/irresponsabii sono per me distribuiti abbastanza uniformemente tra le persone (siano esse idraulici, magistrati, suore, calciatori, ecc.)
Il punto e’: i controlli sui religiosi sono meno stretti?
Si va da cosa banali, come misure di sicurezza per fare cose eccentriche come questa, a cose come toccare cibo e servirlo a altri senza essersi lavati le mani (le ostie, distribuite al termine di una messa dopo aver toccato toccato di tutto), a casi ben piu’ gravi come la norma “salva-preti” per la quale un magistrato che indaga un prete deve avvisare prima il vescovo, e se indaga il vescovo deve essere avvisato qualcuno in vaticano.
Perche’ questo? C’e’ seriamente qualcuno che ritiene il clero una categoria meritoria di tali privilegi?
Per me dovrebbero essere normali cittadini.

Roberto Grendene

JonnhyK

hahahahahahahuahuhuahuahuahuahuahua

ha fatto la fine che si è cercato hahahahahahahahahaa

la prox volta poteva ricaricare il cellulare con la fede però hauahuahuahuahuahuhuhuuhahuahua 😀 😀

gianfranco

Se avesse usato profilattici gonfiati invece di semplici palloncini, magari sarebbe ancora vivo…
ma vallo a spiegare ai preti…

chris

incredibile….. credo sia stato il sogno di tanti bambini volare via con un palloncino…. poverino, Dio lo benedica.

Bruno Gualerzi

Scusate, ma la notizia ‘fa notizia’ solo perché il protagonista è un prete?
Se così fosse, non mi pare gran cosa, nemmeno per un blog UAAR, anzi!
A meno che valga ciò che argomenta Roberto Grandene, valido in generale… ma, anche riandando al post di Aprile, non ho trovato traccia di ‘trattamenti privilegiati’.
E, sempre se così fosse, trovo i commenti ironici, più ancora che scontati, fuori luogo.

#Aldo#

Ma… è una barzelletta o è vera? Se è vera è un’assurdità incredibile (e non perché il protagonista è un prete)! Nel mondo della massa e dell’anonimato che ne consegue, cosa non si fa pur di affermare se stessi e guadagnare un momento di pallida notorietà… col nulla.

Daniela

certo che queste operazioni devono essere fatte con supporto di tecnologie e di persone, comunque era chiaro che quest’operazione fosse rischiosa.

devicerandom

mica tanto fuori luogo.
un prete crede in forze sovrannaturali che lo proteggono. tecnicamente c’è poco da stupirsi se affronta in modo comicamente suicida le forze della natura, sperando che tanto Gesù dall’alto lo proteggerà.

Arcturus

@ Bruno Gualerzi

In un certo senso sì, la “notizia ‘fa notizia’ perché il protagonista è un prete”, ma non solo. E’ anche in gioco una certa visione, ingenua e pressoché idiota, della realtà, del relazionarsi col mondo, di come influire su esso. Un prete che, in quanto prete, si attacca a 1000 palloncini e vola via, non è solo un mero fatto (se lo fosse resterebbe indistinto e senza visibilità), ma è un’immagine che si addensa di preteso significato. Il nostro amico, per dirla in poche parole, ha pensato bene di rivisitare, in chiave infantile-cartoonesca, il topos dell’assunzione, il sogno mistico della salita al cielo tra due ali benedicenti di angeli. E l’ha pagata con la vita, come i martiri. Tutto ciò è molto cattolico, e molto stupido. Ed è un bene che sia morto, e che se ne dia notizia, e che ci si rida sopra, al fine di evitare pletore di emuli imbecilli.

Roberto Grendene

@Bruno Gualerzi

Immagino che la scelta di pubblicare questa notizia qui si basi proprio sul fatto che il protagonista era un prete.
In un mondo senza privilegi per la casta sacerdotale poteva essere giustamente trascurata: il fatto e’ che costoro sono trattati come esempi da imitare, come maestri di vita, come eroi su cui fare dei serial TV.
Invece, a mio avviso, sono criminali, onesti, truffatori, filantropi, violenti, ecc. come il resto della popolazione, e comunque la responsabilita’ e’ individuale.
C’e’ una cappa di silenzio sulla pedofilia in ambiente ecclesiastico, c’e’ una apologia della religione (cattolica) nei mezzi di informazione (TV in testa, guardacaso), c’e’ un silenzio o un trattamento coi guanti bianchi di qualsiasi magagna riguardi preti, beati, santi, vescovi, papi.
Pubblicare notizie come queste riveste allora un senso.
Non mi unisco ai commenti ironici, no, ma non vedo come non possano essercene (anche se il protagonista fosse stato un idraulico)

Roberto Grendene

Bruno Gualerzi

@ devicerandom
Avresti ragione se questo scriteriato avesse espressamente dichiarato di confidare in Gesù per la sua impresa (cosa più che possibile, ma che che non mi risulta)… perché diversamente come giudicare tutti gli scriteriati che compiono imprese folli?
E sai quanti ce ne sono… ognuno col proprio ‘gesù’ che lo conforta mentre ‘sfida le forze della natura’?

silvio

Io invece provo solo dispiacere per la morte di
un uomo che non si è macchiato di colpe terribili (a parte l imbecillità).
Il fatto che indossasse un vestito per me odioso non
riesce a farmelo sentire come il responsabile dei crimini della sua chiesa.
La soddisfazione per la morte di chi non la pensa come me è estranea al mio pensiero e a quello ateo è umanistà (almeno quello che mi riconosco).
Ora fatemi pure a pezzi.

seasong

@ Bruno Gualerzi
Ti risulta male, il mentecatto si era proprio affidato jesus, non sò cosa darei per vederlo mentre le cose si mettevano male invocare il suo amico immaginario e non ottener risposta che goduria, chi va per questi mari………

cartman666

Mi sembra di aver letto un’altra notizia su questo tizio, su questo blog tempo addietro, credo si parlasse della sua partenza.
A quanto vedo, e’ stata un’impresa suicida, questo non mi rallegra ma neppure mi rattrista.
In ogni caso sono d’accordo con il commento di Roberto Grendene, nei media c’e’ un’esaltazione ingiustificata dei preti, a cominciare dalle inguardabili fiction con preti protagonisti, dal don Matteo di Terence Hill, (come e’ caduto in basso un mito della mia infanzia)alla piu’ recente fiction con Luca Laurenti, per non parlare del silenzio sui loro sempre piu’ frequenti crimini sessuali.
Su questo avvenimento sono convinto che calerà il silenzio, vorrei vedere una notizia del genere su Rai Uno, cari cattolici dov’era il vostro potente dio, quando un suo umile rappresentante si spiattellava al suolo come una mozzarella? Guardava forse gli europei di calcio?

Bruno Gualerzi

@ Silvio
Nessun ateo – E PROPRIO IN QUANTO ATEO – dovrebbe ‘farti a pezzi’ per quanto hai detto.
Io comunque, no di certo.

Massimiliano

@l Signor Roberto Grendene

Ma perchè non cancella i commenti ironici ?
Non mi pare proprio il caso di permettere che gli altri ironizzino sulla morte atroce di un uomo !

Flavio

Perché non sorridere di una morte ridicola come questa? Al prete sicuramente non cambierà nulla, essendo ora in paradiso.
E il suo sacrificio ispirerà molti giovani a ricaricare sempre il cellulare.

Bufo gul

Questo gesto, come quello di Erostrato farà quest’uomo immortale.
Ha distrutto in un colpo la logica ,il buon senso,la vita mediocre e vana.
Tutto il resto non conta.Mettete quei palloncini ai vostri discorsi.

lorenzo a.

chi si avventura in un impresa inutilmente avventata è uno stupido, ed anche se prete resta uno stupido. come una mia vicina di casa che a 83 anni suonati raccoglieva i fichi salendo con la scala appoggiata all’albero. ….ma vi sembrava una cosa intelligente ?

vico

Mi accodo a silvio, a parte le battute che ci possono stare è morto un uomo che sfidava il banale, a modo suo un sognatore come amundsen wright o i mongolfier

ydnac11

Sarcasmi o battutine contenute, per favore. E’ un uomo che e’ morto, da darwin award, per far conoscere il suo ideale senza fare del male a nessuno (per quanto io ne sappia). Se poi i suoi correligionari hanno commesso reati, male per i rei e per la loro religione.

Antonio Macchi

L’ugualianza tra le persone e’ solo apparente.
Abbiamo tutti due braccia, una bocca, due piedi… e quindi sembriamo tutti uguali.
In realta’ i cervelli si differenziano talmente uno dall’altro da poter parlare di *razze cerebrali*

Qui dalle mie parti ricordo che mori’ uno perche’ fini’ sotto una macchina mentre si faceva tirare, sui pattini, in piena strada, dal suo cane…

Chissa’ quali altre assurdita’ avra’ concepito quel cervello prima dell’ultima pensata fatale.

Popinga

Poveretto. Era un sognatore, ingenuo, mona, imbecille quanto si vuole, ma a me dispiace anche se era un prete. Sto sempre dalla parte dei sognatori. Chi l’ha detto che gli atei devono essere per forza freddi e cinici razionalisti? E’ il pensiero divergente che innova, anche se qualche volta ti fa precipitare, come Icaro insegna.

Per DrOcopio: Piero Chiara segnalava in un suo libro come la località friuliana di Codroipo ha un anagramma irriferibile.

Massimiliano

@ Popinga

Mi pare sia l’anagramma di una bestemmia.
Sia ben chiaro, anche per un ateo come me, la bestemmia è un intercalare di pessimo gusto.

DrOcopio

@ Massimiliano
Davvero è l’anagramma di una bestemmia? Non l’avevo notato…
Sai, DrOcopio si legge “dottor Ocopio”, poi se vuoi farci l’anagramma per poi ritenerti offeso sono fatti tuoi.
Mi sembra la barzelletta della vecchia che chiama la polizia perché c’è un uomo che fa ginnastica nudo nell’appartamento di fronte…

juan valdez

Poichè io faccio parte dell’umanità
ogni morte di uomo mi diminuisce.

Per questo motivo non chiedere mai
per chi suona la campana.

La campana suona sempre per te
(Jhon Donne – I Sonetti)

Quando un essere umano muore, anche se questo essere è un sognatore o fose proprio per questo, tutti noi perdiamo qualcosa di valore inestimabile: i suoi sogni, cioè la sua forza e la sua intelligenza uniti in una possente sinergia.
Sono d’accordo con Silvio e con quanto dice Bruno Gualerzi

Loris

Credo che entri di diritto nei darwin award.

.. e per uno che non dovrebbe credere nell’evoluzione è alquanto ironico 🙂

Giona

La morte di un uomo merita rispetto, la scelta volontaria e adulta di mettere da parte la ragione, lo studio e il dubbio per farsi prete e credere alle fiabe invece no.

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