Una proposta di legge a difesa della moralità pubblica potrebbe costituire, se approvata, una pesante ipoteca sulla libertà di espressione in Iran. Il testo, di cui si sta discutendo in questi giorni, considera ‘nemico di Dio’ chiunque, attraverso internet, diffonda pensieri contrari alla legge islamica, in vigore nel paese: in particolare, il progetto colpisce la diffusione di “corruzione, pornografia e ateismo”. Le pene previste variano dal carcere al taglio della mano, fino all’impiccagione. Il provvedimento non sarebbe comunque una novità assoluta: diversi blogger sono stati già arrestati negli ultimi anni.
Iran: pena di morte per i blogger?
16 commenti
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che schifo, in quei paesi non esiste la minima libertà, tutti devono soccombere al volere del loro presunto dio e del loro libro sacro…
Su di un potere teocratico che ha mano libera in tutto e per tutto, c’è poco da commentare. Non serve piangere sul latte versato ma dobbiamo pur ricordarci degli errori della casa bianca. Invece di mandare gli eserciti dopo, avrebbe fatto meglio a finanziare prima, quei partiti democratici vicini all’occidente figlio dell’illuminismo. Purtroppo, la cupidigia di quel paese li ha sempre portati verso la corruzione, là dove hanno allungato le mani (vedi famiglia Palevi). Adesso possiamo solo sperare che la classe colta di quel paese tra cui metterei gli imprenditori, si apra all’occidente mettendo da parte l’intolleranza ideologica. Sarà difficile ma non impossibile a patto che noi si instauri un dialogo per scalfire certe loro granitiche convinzioni religiose. Da soli, visto la censura terribile che hanno, non potranno mai venire fuori e molti di loro faranno la fine di Filippo Bruno detto Giordano.
Teheran 1979
viva il monoteismo.
vuoi vedere che ci cucchiamo una fatwa, dopo una scomunica? 🙂
E il Vaticano pensa pure di coalizzarsi con questi infami assassini!!
Fanno letteralmente vomitare. E’ assurdo!!
Questi vivono come si viveva nello Stato Pontificio prima del 1870!!! Pazzesco!!
x Toptone
dopo il 1870 lo stato pontificio ha cambiato nome in Repubblica Pontificia Italiana 🙂
Italia è l’abbreviativo.
Come ho già detto una volta, il governo iraniano vuole proteggere il suo popolo dal demone del libero pensiero, capace di scardinare da solo quell’infame galera teocratica in cui gli eredi di Omar Khayyam sono reclusi e che ora è meno rigida a causa di Internet.
L’azione dei teocrati è chiara e non si può giustificare con le preoccupazioni per la religione, gli ayatollah vogliono mantenere il loro potere, per questo motivo daranno la morte ai blogger come l’hanno data alle femministe e ai comunisti; per il potere e solo per il potere daranno la morte a coloro che la pensano diversamente.
Mi auguro che il popolo iraniano si ribelli e divenga la punta di diamante di un nuovo arabismo laico e tollerante.
Inchallah!!!
Una proposta di legge… potrebbe costituire una pesante ipoteca sulla libertà di espressione?
IPOTECA? Ma la libertà di espressione, in Iran, non era già stata pignorata?
se l’Occidente fosse veramente un insieme di paesi che difendono ed “esportano” la democrazia, in occasione della promulgazione di leggi come quelle di cui si parla in questo post, da parte di paesi non democratici, qualsiasi giudice potrebbe (e dovrebbe) ordinare l’arresto dei legislatori “antidemocratici” e il loro processo, di fronte ad un tribunale internazionale, per violazione dei diritti umani.
In Spagna, tanto per cambiare, esiste una legge del genere, che ha consentito, tra l’altro, l’incriminazione di Pinochet da parte della magistratura spagnola (con conseguente richiesta di estradizione) per i crimini commessi in Cile (non necessariamente verso cittadini spagnoli).
Gente, rendiamoci conto: il taglio della mano (2008)!
E ora ricordiamo insieme che l’Iran è uno dei principali partner commerciali italiani.
In altre parole, anche i nostri soldi finanziano il taglio della mano. Mmm…
La questione è molto più grave di quanto sembri.
Ieri leggevo di un fato accaduto in Spagna: un blogger è stato costretto a pagare 9000€ di multa a causa di certi commenti (scritti da terzi!) sul suo blog, in relazione ad un post in cui additava la SIAE spagnola, definendola come una mafia legalizzata (argomento su cui ci sarebbe da discutere ad oltranza, anche qui).
La libertà di parola non è in pericolo solo negli stati confessionali! Anche stati laici stanno iniziando a proporre leggi contro la libertà di opinione. Per quanto possa trovare disgustosa la politica islamica, cattolica et similia, non mi sento di additare solo loro come fomentatori della limitazione del libero pensiero della libertà di opinione (qualcuno si ricorda la vergognosa proposta di legge Levi-Prodi? quella che equiparava i blog alle testate giornalistiche….).
L’Iran è il simbolo, insieme all’Italia, dell’oscurantismo religioso, ma ve ne esistono altre forme non religiose altrettanto pericolose. Rischiamo tutti che un giorno ci sia tolta la libertà di esprimere un pensiero, a causa di orde di avvocati (brutta razza) pronte ad intentare causa…
Meditate gente!
Ma se una questa divinita’ onnipotente puo’ leggere i blog (fancazzista!!! eheh), e si offende, perche’ non provvede lui stesso a censurarli? Mah, mistero della fede…
Ma se una divinita’ onnipotente puo’ leggere i blog (fancazzista!!! eheh), e si offende, perche’ non provvede lui stesso a censurarli? Mah, mistero della fede…
E poi c’è chi blatera della meravigliosa spiritualità del regime khomeinista e di come sia un paese da favola.
Pena di morte per gay
Carcere e fustigazione per abbigliamento non approvato
Taglio della mano e morte per libera espressione
Pedofiia istituzionalizzata per legge
Ecc…
Eh si propio un paese da favola.
Si vede bene quanto bene fanno la spiritualita e la religione: morte e barbarie per far mantenere il potere a 4 malti di mente.
E poi c’è chi si ostina a propinarci l’Iran come il pacifico paradiso della spiritualità, dove tutti sono felici e la vita è così a misura d’essere umano.
Pena di morte per omosessualità.
Pedofilia istituzionalizzata.
Taglio della mano o morte per aver espresso opinioni non conformi.
Carcere e fustigazione per abbigliamnto anti-islamico.
Carcere se due fidanzati si tengono la mano.
Ecc
Una cosa è certa più è alto il grado di spiritualità e religiosità di una nazione, più cresce il suo livello di barbarie.
I diritti umani? Carta igenica per i religiosi e per i radical-chich e cristo-comunisti, dove ogni abominazione è lecita pur di spander sterco sull’Europa e sugli USA (che non saranno il paradiso, ma certi diritti li tutelano).