Venerdì 18 la comunità islamica milanese si ritroverà per la preghiera al velodromo Vigorelli. E’ questo il frutto dell’incontro svoltosi ieri tra il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi e il direttore del centro islamico Abdel Hamid Shaari. La soluzione è comunque provvisoria: secondo il ministro dell’interno Roberto Maroni “una soluzione definitiva dovrà arrivare entro agosto”.
L’attuale moschea milanese ha sede in viale Jenner, in una struttura inadeguata ad accogliere i fedeli che vi si recano per la preghiera del venerdì.
Milano, la moschea trasloca al velodromo
7 commenti
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Lasciargli comprare un terrano\edificio dove costruire strutture apporpiate e dargli le autorizzazioni è troppo difficile?
Si perchè non lo vogliono pagare vogliono tutto gratis 🙂
hai voluto l’ora di religione? adesso pedala! 🙂
Se i comuni hanno finanziato e continuano a finanziare luoghi di culto, e riservano a questi luoghi ampi spazi nelle nostre citta’, allora tali luoghi devono essere sfruttati al meglio: che tutte le religioni li condividano, mettendosi d’accordo.
E’ assurdo ipotizzare una citta’ con 1000 edifici di culto diversi, tutti predisposti per ospitare un alto numero di fedeli di quel culto, che pero’ restano vuoti per il 99% del tempo.
Roberto Grendene
@Possente
Il capannone lo pagano eccome, 8000 eurini ogni 3 mesi
Perchè le altre religioni come i buddhisti,gli induisti e i baha’i non rompono le balle?Perchè gli unici a creare problemi sono sempre loro,i musulmani?Forse perchè sono della stessa genia dei cristiani?
Anzichè perdere tempo a pregare, non potrebbero…boh che ne so…fare un giro in bici?