Iniziativa per la contraccezione d’emergenza del circolo UAAR di Milano

L’UAAR di Milano organizza oggi, dalle 20.30, un tavolo nell’ambito della festa di Sinistra Critica. Verranno distribuiti volantini informativi sulla contraccezione d’emergenza e sul servizio dell’Ass.Coscioni 345-5011223 SOS PILLOLA DEL GIORNO DOPO attivo a Milano. Ai tavoli sarà anche possibile firmare l’appello dell’Ass. Coscioni che chiede l’abolizione della ricetta per la contraccezione d’emergenza.
La festa di Sinistra Critica della provincia di Milano è a Bresso (MI) presso il Centro Civico Pertini – via Bologna 38.

Per informazioni: milano@uaar.it

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43 commenti

Daniela

già firmato l’appello. L’ho fatto firmare e conoscere anche ai miei amici. Mi fa piacere limpegno dell’uaar, è confortante

Sole

Non hanno capito un cavolo.

Un’iniziativa sulla contraccezione bisogna fare!

Non è possibile che oggi in Italia i preservativi costino cosi tanto e che i giovani abbiano una cultura sulla contraccezione peggiore di quella degli anni 70!

Stefano Bottoni

Non è possibile mettere la petizione on line? Firmerei subito.

Sole

No, sentite: non capite che chiedere di abolire la ricetta medica è una follia?

Anche per la pillola normale serve la ricetta medica, giustamente.
Controllo ormonale, controllo dei fattori della coagulazione, visita medica, ricetta.

Qualche donna ha mai preso/prende la pillola?

O devo forse pensare che (come sospetto) la gente in Italia non sa manco cos’è una pillola contraccetiva?

Per favore, per combattere una situazione ingiusta e irrazionale (i medici “obiettori” che non prescrivono la pillola del giorno dopo quando serve), non barrichiamoci su posizioni ancora più irrazionali!

oz

@Gigetta e Stefano
La petizione è anche online all’indirizzo:
http://www.lucacoscioni.it/petizione_per_labolizione_della_ricetta_della_pillola_del_giorno_dopo

@Sole
Hai perfettamente ragione che il primo passo è la contraccezione, cronicamente dimenticata in Italia. La pillola del giorno dopo è una misura d’emergenza, che non andrebbe adottata come metodo abituale.

Resta il fatto che, anche con tutte le possibili precauzioni, una ragazza può dimenticare di prendere la pillola anticoncezionale, un preservativo si può rompere, e non dimentichiamo gli stupri. Vogliamo che in questi casi una donna sia costretta a fare il giro di tutti gli ospedali, prima di trovare un medico che le prescriva la pillola?

Sole

Ho letto il link e le indicazioni su cosa fare in caso di obiezione non sono corrette.
Se posso essere d’aiuto, l’iter corretto da seguire per la prescrizione della pillola del giorno dopo è questo:

1) Andare dal proprio medico di base.
a) Il medico è in vacanza -> dovrebbe aver nominato un sostituto
b) E’ notte -> si aspetta qualche ora e si va al mattino

(Un medico di base serio risponde al telefono o fornisce ai pazienti un cellulare di lavoro a cui contattarlo per emergenze.)

2) Se il medico di base non è reperibile o siamo nei giorni festivi -> andare alla Guardia Medica.

3) Alla Guardia Medica non prescrivono la pillola -> rivolgersi al Pronto Soccorso solo a questo punto.

4) Cosa fare in risposta a quelli che non prescrivono la pillola?
a) Prendere nome e cognome
b) Andare dalla Polizia o dai Carabinieri e fare un esposto. Ancora meglio, mandare un esposto in Procura.

oz

@Sole
Non mi risulta, da testimonianze di amiche e da inchieste su giornali, che per la pillola del giorno dopo vengano fatti esami (anche perché la sua efficacia diminuisce velocemente nelle ore e quindi mancherebbero i tempi tecnici). Sono poi tanti gli Stati in cui è disponibile come farmaco da banco, e non penso che l’abbiano fatto senza tener conto delle implicazioni mediche. Se sei laureato in medicina o farmacologia spiegaci gentilmente a quali problemi si potrebbe andare incontro.

Ann

Sole, ma se il norlevo è pericoloso come tu dici devo dedurre che le itaGliane sono biologicamente diverse da francesi e svizzere, che invece possono acquistarlo in farmacia senza ricetta come e quando vogliono?
E’ ovvio che per la pillola normale, che va presa per anni e anni ci voglia una viita ginecologica prima, ma per il norlevo non ne vedo la necessità, se non quella di leccare il sedere al vaticano, come al solito

Daniela

per sole,
ma gli altri paesi sono irrazionali perchè vendono la pillola del giorno dopo senza ricetta? Ma per piacere.

Mifepristin

@Sole
guarda che i preservativi sono abbastanza accessibili, il problema è un altro : si possono rompere e sfilare perdendo così la loro efficacia, la maggior parte delle coppie che si rivolge ad un servizio sanitario per avere la ricetta della pdg ha avuto un incidente con il preservativo. quindi il discorso contraccezione d’emergenza non c’entra niente con il discorso diffusione dei contraccettivi ordinari. Inoltre, per la pillola ordinaria servono delle analisi perché viene assunta per molto tempo, anche diversi anni, quindi può avere effetti di lungo periodo sulla salute generale, mentre queste analisi, se la persona è sana, non servono necessariamente con la pdg perché si assume una volta soltanto. è vero con essa si introduce nel corpo, in una sola volta, un alta dose di progestinico, il che richiederà soprattutto per il fegato maggiore attività metabolica, ma gli effetti generali sull’organismo, non sono poi molto diversi da quelli dell’assunzione di 2-3 cocktail a base di superalcolici durante una serata tra amici o in discoteca. insomma è una cosa che il nostro organismo può tollerare anche se non tutti i giorni. a parte che io penso che tutti i farmaci, tranne quelli tossici o con alto potenziale di abuso, dovrebbero essere venduti senza ricetta, perché ognuno è responsabile della sua salute. molta gente infatti pur non avendo la laurea ha studiato medicina e farmacologia e quindi sa gestire i farmaci anche meglio del medico(lo dico non per presunzione, ma per esperienza, anche perché nessuno meglio del soggetto direttamente interessato conosce le esigenze del proprio organismo).

Mifepristin

alle volte mi chiedo: poniamo che alla fine riusciamo ad ottenere la vendita libera della pdg come farmaco sop, non è che i cattolici si inventeranno altri sistemi per impedire l’accesso, che ne so, aumenteranno le farmacie che praticano l’obiezione di coscienza(perché c’è da tenere conto anche di questo), i reparti dei supermercati dove si vendono farmaci sop saranno disposti a vendere questo farmaco oppure si rifiuteranno per paura delle polemiche?

Mifepristin

comunque con riguardo alle osservazioni di Sole, di regola, il medico prescrive sia la pdg che la pillola ordinaria senza predisporre nessun tipo di esame, limitandosi a chiedere se esistono controindicazioni assolute(del tipo ha sofferto di tromboembolia venosa?)che una persona con un minimo di cultura sanitaria è capace di individuare da sola.

Sole

Daniela, mi risulta che anche negli altri paesi serve la ricetta medica.

Comunque il discorso è che la ricetta non è fatta perché così le donne non posso comprare la pillola quando vogliono, ma per un motivo precauzionale.

Inoltre, come ha osservato Mifepristin, abolire la ricetta medica non abolirebbe un problema, ahinoi, ben più a monte, quello dell’ingerenza ecclesiastica che sicuramente troverebbe altri metodi per mettere i bastoni tra le ruote.

E’ vero infine quello che dice Mifepristin, ma le persone titolate a prescrivere certi farmaci sono persone iscritte a un ordine, che devono aver superato un esame di stato e che devono avere qualcosa che sia un po’ di più che un minimo di cultura sanitaria.

Sole

Negli altri paesi c’è un ricorso alla contracezione più efficace.

In Italia vendere al banco un farmaco di contracezione di emergenza, bypassando l’educazione sessuale, manca di qualsiasi buon senso.

Perché le donne si dovrebbero rivolgere a un medico di pronto soccorso, invece di rivolgersi al loro medico di base, o a un consultorio, per pianificare e discutere, un serio metodo di contraccezione?

Perché dobbiamo arrivare a questo?

Inoltre in determinati casi l’asunzione della pillola del giorno dopo può dare gravi conseguenze, così come altri farmaci che non dovrebbero essere assunti senza prescrizione medica.
La battaglia da fare non è contro la prescrizione medica: siamo totalmente fuori fuoco. La battaglia da fare è contro i medici obiettori e a favore di una più estesa applicazione della 194, io credo una delle migliori leggi al mondo in materia di “tutela sociale per la maternità” e aborto.

Ragioniamo: per contraccezione siamo ultimi in Europa: forse bisognerebbe offrire alle donne, di tutte le età, tutti gli strumenti e l’aiuto per cominciare a usare la pillola del giorno prima!

jeeezuz

dò pienamente ragione a Sole.

la pillola del giorno dopo concessa senza ricetta deresponsabilizza le persone.
Si deve capire che la pillola del giorno dopo fa male perché è una botta ormonale tremenda. Si deve far capire che è un rimedio estremo, che non è che una può assumerla così come fosse un’aspirina.

Daniela

per sole,
ti risulta male, in francia, gran bretagna, finlandia, danimarca, belgio , grecia, portogallo, svezia, svizzera e via dicendo la pillola del giorno dopo è disponibile senza prescrizione medica. La casistica di questi paesi non accenna a problemi o “gravi” problemi che avrebbero colpito le persone che hanno utilizzato tal pillola, perciò non vedo dove sarebbe il contrasto tra educazione sessuale e l’eliminazione della ricetta per la pillola del giorno dopo.

stefano

scusate ma non avvertite anche voi un immenso vuoto che ci circonda? puzza di incenzo e qualcos’altro…

gigetta

mifepristin un passo alla volta intanto si cerca di renderla farmaco da banco e poi nel caso si pressa perchè le farmacie che obbiettano siano note a tutti (così ci si limita a non comprare li neanche le supposte per la febbre!)

Sole

Mifepristin, i preservativi sono “abbastanza” accessibili: dovrebbero essere “totalmente” accessibili. E il costo è veramente esagerato.
La loro efficacia dipende dall’appropratezza d’impiego.

Che la maggior parte delle donne che vuole la pdgd abbia avuto un incidente col preservativo, è documentato da qualche parte? Se mi dici dove hai trovato quest’informazione, mi faresti un favore.
Se per incidente col preservtivo intendi “Non l’ho messo dall’inizio del rapporto”, ti credo.

Tu dici: se la persona è sana, non servono analisi. Esatto, ma chi lo decide se la persona è sana? L’unica figura titolata a farlo è il medico: basta fare un po’ di domande, mirate, come hai scritto giustamente tu.

Se una persona è sana, l’introduzione di una certa dose di farmaco, sarà sicuramente migliore, come impatto psicofisico, a una gravidanza indesiderata. Su questo non ci piove. Ma se la persona non è sana? Si corre un rischio davvero non proporzionato. Per questo la ricetta medica è utile.

Dubito che serva riportare dei motivi per cui è giusto che un farmaco mantenga la prescrizione medica (tra l’altro ricordo, se ce ne fosse bisogno, che la prescrizione e la vendita di farmaci sono oggette a leggi diverse, nei vari paesi).

Tuttavia, giusto per far capite che non basta qualche consiglio della nonna, ma è necessaria un’assistenza medica, raccolgo di seguito qualcosa.
Tra le controindicazioni ai contraccettivi orali:
malattia infiammatoria in atto o ricorrente
infezioni genitali
precedenti tromboembolie o ictus
precedenti neoplasie estrogeno-dipendenti
epatopatie in fase attiva
sanguinamento uterino anomalo non diagnosticato
ipertrigliceridemia
età superiore ai 35 anni nelle forti fumatrici
ipertensione
terapie anticonvulsivanti
disordini ematologici e della coagulazione
Tra gli effetti avversi:
epatotossicità
rischi aumentato di:
coronaropatie (fumatrici > 35 anni)
iertensione
trombosi venosa (marcato aumento in presenza di mutazioni concernenti il fattore V di Leiden i il gene della protrombina)
trombosi venosa cerebrale
Ognuna di queste condizioni combinata ad altre condizioni favorenti può portare allo sviluppo di condizioni che ho definito “gravi” come può essere ad esempio un’embolia polmonare.

E’ giustissimo fornire a chi serve la contraccezione d’emergenza, per tutelarne la salute.

E’ sbagliato combattere la situazione degli obiettori abolendo la ricetta medica, utile proprio a tutelare la salute.

Secondo me la strada giusta sarebbe, oltre a fare una seria educazione sessuale, garantire che in determinati centri (consultori, nosocomi…) in cui la prescrizione della pillola del giorno dopo sia garantita, dove sia in altre parole garantita un’assistenza completa alle donne.

Ripeto: non ha assolutamente alcun senso abolire l’obbligo di ricetta medica, a fronte di una carente educazione sessuale: perché una donna che non usa correttamente metodi contraccettivi precoitali dovrebbe avere più giudizio nell’uso di contraccettivi postcoitali?
Non ha senso, a fronte di una situazione di base comunque irrisolta: l’ingerenza della chiesa e, ancor più, la stupidità di coloro (parlamentari, medici) che alla chiesa vanno dietro.
Non ha senso, a fronte di un problema che (non potendosi risolvere, almeno ora, riempiendo quel benedetto “vuoto legislativo”) si potrebbe risolvere organizzando dei centri ad hoc o potenziando l’azione dei consultori (i medici che vi lavorano non dovrebbero mai essere obiettori), fornendo una guida facilmente reperibile e consultabile dalle pazienti dei centri che garantiscono l’assistenza…

La mia diffidenza verso l’iniziativa è cresciuta anche quando ho letto i consigli: andare al pronto soccorso o chiamare il 112 (perché non il 113, magari) sono delle scelte svianti, delle perdite di tempo.

Sole

per Daniela

“per sole,
ti risulta male, in francia, gran bretagna, finlandia, danimarca, belgio , grecia, portogallo, svezia, svizzera e via dicendo la pillola del giorno dopo è disponibile senza prescrizione medica. ”

Non credevo. Anche in Grecia, Portogallo…
Spagna no.
Mi informerò sulle legislazioni degli altri paesi in materia.
A proposito, non sono state ancora fatte delle linee guida a livello europeo?

“La casistica di questi paesi non accenna a problemi o “gravi” problemi che avrebbero colpito le persone che hanno utilizzato tal pillola, ”

Cosa vuol dire “la casistica di quei paesi”??

piersky

Cara Sole,
io vivo all’estero, e come molte persone che sono in contanto con il resto dell’europa, sanno quanto incivile e bigotta stia diventando l’Italia e quante false informazioni e bugie si spacciano per verità: dalla politica, alla sessualità….
La pillola del giorno dopo la puoi trovare in paesi civili come la Gran Bretagna GRATIS in molti posti, sicuramente è gratis negli “Health Center” delle università..dove c’è ne molto bisogno 😉 …
LE ricerche statistiche (la casistica) hanno evidenziato come gli effenti collaterali gravi non cè ne siano. Ci possono essere solo alcuni effetti secondari di scarsa rilevanza!
Ovviamente NON C’E’ Bisogno di prescrizione: basta avere 16 anni, neanche 18 😉
Ahimè, il mondo civile è lontano dall’Italia.
Se conosci l’inglese, questo è il link della FPA (family planning Organization) che ti mostra come in paesi seri si tratta la cosa:
http://www.fpa.org.uk/information/leaflets/documents_and_pdfs/detail.cfm?contentID=141#20

Sole

La Gran Bretagna ha il più alto tasso di ragazze madri d’europa.

Ripeto, la 194 è forse la legge migliore al mondo in materia, ma da noi serve una sua applicazione più completa.

La ricetta non è il vero problema.

Sole

ancora per priesky: non ho scritto nulla finora che vada in contrasto con quanto scritto da te
(anzi, ciò che scrivi aggiunge solo utili notizie in più): il mio discorso è su un piano diverso ossia sull’utilità di abolire l’obbligo di ricetta medica selettivamente per un farmaco col fine di bypassare un comportamento ai limiti della legalità di alcuni medici

Lady Godiva

Da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Pillola_del_giorno_dopo#Italia

Italia [modifica]
La pillola del giorno dopo può essere venduta solo dietro prescrizione medica con ricetta non ripetibile. Per poter assumere il farmaco è quindi necessario rivolgersi a un medico generico o a un ginecologo. In Italia il diritto all’obiezione di coscienza è concesso per legge solo nell’ interruzione volontaria di gravidanza.

Concordo con Sole, per una maggiore tutela della salute della donna preferisco che sia prescritta da un medico.

Daniela

per sole,
non spetta a te dettare la linea sul comportamento di altre persone, in nessun modo. Io sono adulta e vaccinata e ritengo che sia un mio diritto prendere la pillola del giorno dopo senza aspettare una ricetta che in moltissimi casi qui in italia è difficile avere. Chiaro?

Daniela

per sole,
e che c’entra la 194 con la pillola del giorno dopo? Bah.

vito

I Paesi in cui la “pillola del grno dopo” è più diffusa hanno un numero di aborti molto maggiore all’Italia e il trend è più in crescita che in calo. Come mai?

gigetta

il boicottaggio contro la pillola del giorno dopo è niente in confronto a questa cosa che ha fatto sacra romana chiesa. quando Uwe Meloni ha chiesto aiuto la prima volta per fare un trattamento con le cellule staminali in Cina la chiesetta locale se non ricordo male ha invitato tutti a non dargli un centesimo eppure il trattamento non era neanche con staminali derivate da embrioni. Uwe è partito lo stesso grazie alla “disobbedienza civile” dei suoi concittadini e oggi non è più paralizzato. la chiesa cattolica ha perso un occasione per “assistere” un altro disabile rendiamo grazie a dio.

http://aiutiamouwe.interfree.it/index.html

gigetta

@ vito
vito ti prego non dire queste cose false! la pillola del giorno dopo non fa aumentare gli aborti sono tutte sciocchezze che si dicono per demonizzarla come neanche la contraccezione li fa aumentare entrambe funzionano al 110% nella prevenzione della gravidanze indesiderate.
ti devo ricordare che in gran bretagna è priva di prescrizione proprio per far fronte al fenomeno delle mamme bambine? non servisse a nulla e incentivasse gli aborti non l’avrebbero resa “farmaco da banco” e li da un pò di tempo a questa parte il trend come dici tu sta cambiando non più in crescita (come prima della diffusione di una cultura contraccettiva fatta come si deve e della pillola del giorno dopo) ma in diminuzione che ti piaccia o no.

Sole

Daniela, non spetta a nessuno dettare la linea sul comportamento di altre persone.
Allo stato spetta tutelare la salute dei cittadini.
E’ diritto di chi ne ha bisogno pretendere, esigere tutta l’assistenza medica possibile, compresa la prescrizione della pillola del giorno dopo se necessario. Chiaro?

Otto Permille

Mi chiedo che fine abbiano fatto le petizioni firmate nella mia vita (alcuni indirizzate persino alla presidenza della repubblica). Non si è mai mossa una foglia.

Mifepristin

@Sole
dall’esperienza del pronto soccorso(alcuni miei familiari ci lavorano), ti dico che la maggior parte delle ragazze che si rivolge per avere la prescrizione lamenta un incidente nell’uso del preservativo, tu dici che se lo inventano per non fare la figuara delle scriteriate? Ma secondo te tuttavia una coppia che ha intenzione di fare sesso senza condom perché non se la procura prima, non sarebbe un po’ cretino programmare rapporti non protetti nella speranza di trovare un medico non obiettore al pronto soccorso della propria zona? e le donne adulte? anche loro sono sprovvedute, molte la chiedono a causa della lacerazione del preservativo, anche in rapporti con i loro mariti. io credo che la pillola del giorno dopo essendo un farmaco che per essere veramente efficace va preso subito dopo il rapporto a rischio(io non aspetterei neppure 2 ore) per forza deve essere disponibile in farmacia senza ricetta medica oppure se vai al pronto soccorso te lo dovrebbero somministrare lì, come farebbero per l’adrenalina o il cortisone in caso grave crisi allergica o per un serio antiveleno. io se ho bisogno di un siero antiveleno non credo che il farmacista mi fa obiezione, me lo dà e basta, non mi chiede la ricetta medica se sa che c’è una persona che sta per morire…lo stesso dovrebbe essere per la pillola del giorno dopo, solo che per molti il pericolo di restare incinta non è degno di nota, non è un’emergenza sanitaria.

Mifepristin

comunque se leggi i foglietti delle istruzioni e ti lasci impressionare non prenderesti alcun farmaco, forse neppure l’aspirina
@Sole

Mifepristin

io credo del resto che anche le pillole contraccettive a basso dosaggio dovrebbero essere vendute senza ricetta medica, quanto ai preservativi è vero i prezzi sono un po’ elevati, soprattutto se li si cerca di buona qualità, ma questo è un problema del mercato. del resto ci sono i profilattici discount però è chiaro che la loro qualità e affidabilità non può essere la stessa di un profilattico di buona fattura ipercontrollato come quelli Durex o Sento (io mi fido solo di queste due marche)

Mifepristin

nei paesi dove la pillola del giorno dopo è farmaco da banco gli aborti sono in aumento per cause proprie, indipendenti dalla diffusione della pillola del giorno dopo, bisogna considerare ce per es in Inghilterra le ragazzine iniziano a fare sesso a 11 anni è chiaro che a quell’età è facilissimo restare incinte e poi si abortisce. inoltre, sempre in quei paesi, le ragazze sono molto più “facili ” che in Italia, hanno rapporti sessuali più spesso proprio nella fase più fertile della loro vita e quindi rimangono più spesso incinte e più spesso abortiscono. Inoltre qui in Italia molte donne ormai vanno all’estero per abortire, quindi può darsi che la diminuzione degli aborti sia solo apparente. il fatto è che in quei paesi abortire è una cosa più normale che in Italia

Mifepristin

comunque è vero il Norlevo non è proprio piacevole come sostanza, dopo averlo assunto si prova nausea e altri disturbi, potendo scegliere, in presenza di un rapporto a rischio, tra pdg ed aspirazione mestruale preferirei quest’ultima.

viola

secondo me i toni si stanno scaldando per nulla. Io studio medicina, e ho avuto occasione di prendere il norlevo. Una volta sono andata alla guardia medica (domenica..), un’altra volta all’ambulatorio di ginecologia dell’ospedale. Me l’hanno prescritta senza problemi (abito a pavia).
Le complicanze sia della pillola del giorno prima sia di quella del giorno dopo sono principalmente i problemi della coagulazione, che possono dare trombosi venosa, che nei casi gravi può finire in ictus o altre patologie vascolari. Ci sono alcuni principali esami da fare, NECESSARI per sapere se si è a rischio o no: è una cosa genetica, se hai una certa variante di alcuni fattori della coagulazione non devi prendere la pillola! Ovviamente, se capita un inconveniente (e capitano..) si sceglie di correre il rischio, ma io mi sento più rassicurata se c’è un medico, laureato, a informarmi dei rischi..
comunque legalmente un medico non può rifiutarsi di prescrivere il norlevo, perchè non è un abortivo.

viola

e poi, in coscienza un medico dovrebbe sempre richiedere questi esami del sangue prima di prescrivere la normale pillola. cosa che ovviamente non può fare se devi prendere la pillola del giorno dopo entro 72ore..per questo è meglio limitare l’uso del norlevo a casi veramente eccezionali. purtroppo un sacco di ragazze giovani sono poco informate sulla contraccezione e richiedono la pdgd troppo spesso, perchè non hanno preso precauzioni prima. comunque confermo, è una bella botta di ormoni che bene non fa in nessun caso.

Lorenzo G.

Fermo restando, naturalmente, che l’educazione sessuale e la lotta all’obiezione di coscienza dei medici rimangono comunque necessarie, a me sembra che il nocciolo della questione sia uno solo: se la pillola del giorno dopo provoca problemi ormonali di una certa rilevanza, allora perchè in Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Danimarca, ecc… viene venduta senza ricetta come fosse un’aspirina? Alle donne di quei paesi non provoca di questi problemi? E che le donne di laggiù sono diverse dalle italiane? Vorrei che qualcuno mi spiegasse questo. Grazie.

viola

Dunque, io non ho studiato la legislazione di questi paesi per quanto riguarda i farmaci, e non so se questo dato sia corretto..questo è solo un elenco che forse nessuno di noi ha controllato..comunque ovviamente le donne sono uguali dappertutto, e dappertutto si tratta di un rischio calcolato: usare un farmaco, dotato di certi effetti, per uno scopo che viene ritenuto prevalente. in ogni caso, se c’è un medico a spiegarti come funziona il farmaco e che effetti ha, puoi anche decidere con maggiore consapevolezza. so però che in inghilterra c’è un grande problema sociale a proposito dei rapporti sessuali non protetti,specie fra giovanissimi, con un’altissima percentuale di ragazze madri.anzi, ricordo di aver sentito a lezione che una percentuale impressionante di donne sopra i trent’anni sia ricorsa almeno una volta ad una interruzione volontaria di gravidanza.a questo punto ovviamente è meglio vendere il norlevo al supermercato piuttosto che lasciare che le quattordicenni si ammazzino con un ferro da calza..e immagino che ogni legislatore abbia i suoi motivi!
il problema in italia è che c’è il rischio che un medico non ti dia la cura che vuoi ma quella che ritiene moralmente corretta..io son sempre stata fortunata su questo e ho fiducia nel mio medico, ma so che spesso è un problema..però non riesco a pensare che sia meglio il fai da te,già ci sono sui giornali dati inquietanti di adolescenti che prendono la pdgd tutti i lunedì perchè hanno rapporti non protetti nel weekend , e si pigliano HIV, papillomavirus, gonococco ed epatite B che è un piacere. certo bisogna conoscere i propri diritti, pretendere la prescrizione che un medico non può rifiutare, e starci attente per quanto si può..

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