Cinque nuove recensioni sul sito UAAR

Cinque nuovi libri sono stati recensiti e segnalati nella Biblioteca del sito UAAR:
La questua, di Curzio Maltese
L’aborto, di Carlo Flamigni
Amori proibiti, di Giovanni Romeo
Ho venduto l’anima su E-Bay, di Hemant Mehta
Opinioni di un clown, di Heinrich Böll

Archiviato in: Generale, UAAR

7 commenti

Mifepristin

sono andata in libreria per vedere se avevano L’aborto di Flamigni, ma non l’ho trovato, in compenso mi sono imbattuta nel nuovo libra di Luca Volonté contro il fondamtalismo laicista

enrico mini

Quindi non troveranno mai posto nelle vetrine delle nuove uscite! Per quel che riguarda la questua non l’ho mai vista in vetrina, in molte librerie non c’è e non ti chiedono neppure se vuoi ordinarla (normalmente sono loro a proporti di ordinare i libri che non hanno)!
Che ci sia una strisciante censura, una messa all’indice dei libri proibiti? Siamo già tornati a quei tempi o è solo una mia impressione?

Leonardo

nella mia città c’è una libreria super-cattolica dove esposti hanno per il 70% libri che parlano di dio o di cristianità.

Poi c’è la Mondadori in piazza centrale, che sbandiera a destra e sinistra i libri di Travaglio (che fra l’altro a Maggio è venuto a farci visita proprio in questa libreria) e poi una bella filetta di libri di Dawkins.

La questua c’era, ma era messo un pò di lato…. beh i titoloni fanno più mercato^^

stefano

dove vivo io “la questua” è in vendita in tutte le librerie e sta riscuotendo un grande successo.
unico punto vendita sprovvisto del libro sono le “librerie paoline” per ovvi motivi 🙂

Popinga

Ho letto “La questua” di Curzio Maltese, apprenzandone il taglio giornalistico (ovviamente, dato che è una raccolta di articoli-inchiesta) e lo spirito pionieristico: in Italia mai si era tentata un’indagine sugli enormi capitali della CCAR. Le indignate reazioni dei vertici ecclesiastici erano scontate e sono state assai poco convincenti. Dalla lettura emerge un quadro desolante di privilegi e furberie. La lotta contro il cattolicesimo non può essere solo ideologica: esso rappresenta in Italia il più grande potentato economico. La lotta contro la CCAR può essere solo lotta di classe.

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