Università, contestati i tagli di Tremonti

I tagli decisi dal consiglio dei ministri con il decreto dello scorso 25 giugno, sorta di ‘assaggio’ della prossima manovra finanziaria, stanno suscitando una crescente mobilitazione nel mondo accademico, coinvolgendo rettori, professori, ricercatori e personale amministrativo. A essere presa di mira, in particolare, è la riduzione del Fondo di finanziamento ordinario, con risparmi stimati in circa 1,5 miliardi di euro fino al 2013: ma suscitano timori anche la stretta delle assunzioni e la trasformazione degli atenei in fondazioni di diritto privato.
Dal mondo universitario si leva ora la richiesta di stralciare o quantomeno modificare le novità introdotte prima della conversione in legge del provvedimento. Alcuni atenei hanno già proclamato lo stato di agitazione, mentre il Coordinamento Giovani Accademici ha lanciato una petizione online che ha già riscosso più di quattromila adesioni.

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