Un medico anestesista dell’Ospedale Niguarda di Milano si è rifiutato di somministrare un antidolorifico a una paziente ricoverata per un aborto terapeutico. La donna, un’ucraina di 30 anni, sostiene di essere rimasta in balia di dolori fortissimi, placati solo da un’iniezione di morfina successivamente praticata per iniziativa del primario.
La donna si è in seguito rivolta alla CGIL per denunciare il fatto. Il nosocomio del Niguarda è considerato un baluardo di CL, e la percentuale di obiettori di coscienza è più alta della media (14 medici su 19).
Milano, medico obiettore nega antidolorifico
132 commenti
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Per me questo non è un medico, va rimosso subito dall’albo, spero che venga denunciato e subisca una adeguata condanna.
Poi mi vengono anche a parlare di rispetto per la vita nel caso di Eluana …bleah!!
Li posso considerare solo dei miserabili e sporchi trafficanti, falsi e ipocriti!
Separazione delle carriere per i medici!
O sei medico e lavori in ospedale o sei obiettore e vai spalare carbone o coltivar carciofi (senza offesa per nessuno), ma lontano dalle strutture sanitarie pubbliche!
Spero che quel medico venga denunciato e condannato per omissione di soccorso aggravato da motivi a sfondo razzista (la donna è un’extracomunitaria).
Questo magari sarà pure possibile (ma non mi faccio troppe illusioni).
Spero che la legge 194 venga modificata in modo da rendere fuori legge l’obiezione di coscienza, e dunque quei 14 (su 19) medici obiettori debbano cambiare idea o cambiare lavoro.
E questa, purtroppo, è pura utopia.
che schifo
Domanda d’obbligo di fronte a questi casi:
a parte gli aspetti giuridici direttamente collegati alla questione, ma perchè questi signori hanno scelto – non costretti da alcuno – una professione che comporta l’utilizzo di una scienza, la medicina, che offre solo strumenti e tecniche per alleviare il dolore, COMUNQUE PROVOCATO? Per legittime che possano essere le loro convinzioni religiose, a quale mai etica possono rifarsi per rifiutare di soccorrere (l’esempio classico è quello del medico militare che, come medico, deve curare con lo stesso impegno anche ‘il nemico’) chi ricorre alle loro cure?
E, visto che si parla di ‘obiezione di coscienza’, dove è andata a finire la loro coscienza?
Al di là, ripeto, degli aspetti giuridici della questione… che poi, in uno stato di diritto, alla fine sono quelli che contano.
Non era meglio se si rivolgeva ai carabinieri ?
Scommetto che quel medico si definisce pure un buon cristiano.
Bello e luminoso esempio di carità! Complimenti davvero!
@ Gianni Politi
forse ha scelto la CGIL perchè può offrire supporto legale… seguirà denuncia agli organi competenti
A Gianni Politi
Si infatti. Gli estremi per una denuncia c’erano. Si è raggiunto il limite qui. Passi quando si nega la pillola abortiva, ma un antidolorifico che c’entra? E se la donna non avesse resistito al dolore con conseguenze peggiori? Quel medico è un criminale. Andrebbe radiato dall’ordine dei medici.
Mi viene tanta rabbia a sentire queste cose, e mi arrabbio ancora di più quando vedo che i mezzi di informazione non ne parlano, fornendo terreno fertile a questi episodi di fanatismo.
povera donna in che mani è andata a finire!
@ Stefano Bottoni
Quoto in pieno!
Forse è un emulo di madre teresa… lei sì che sapeva come far soffrire i poveri ammalati…
Ho sentito ieri sera la notizia, alla radio e mi sono altamente indignata!
Fossi stato il marito della donna, quel medico, ora, sarebbe all’ospedale… Come paziente, però!
Scommetto che quel medico si definisce pure un buon cristiano.
Bello e luminoso esempio di carità! Complimenti davvero!
Non solo ma complimenti anche a tutto il clero che invece di bacchettare questo medico sulle mani ne sostiene l’azione…..
ah, l’educazione cristiana ai disvalori!
Se l’anestesista era obiettore non doveva nemmeno presentarsi in sala operatoria e farsi obbligatoriamente sostituire da un non obiettore. In questo caso visto che il processo per il g8 ci ha ricordato che in Italia il reato di tortura non esiste, si può comunque parlare di omissione di negligenza, violenza privata e di un danno biologico dovuto al dolore che la donna è stata costretta a subire.
L’ospedale sarà costretto a pagare i danni e l’anestesista sadico dovrebbe visitare le patrie galere visto che la pena massima per la violenza privata è di 4 anni di reclusione
Per me chi crede in Dio non ha diritto di iscriversi ad una facoltà scientifica. Anche se la medicina non è una scienza esatta è comunque una disciplina che implica conoscenza, attraverso l’utilizzo della scienza e della tecnologia.
Sono estremista e me ne vanto!
due riflessioni:
– “partorirai con dolore” … come diceva raphael l’educazione ai disvalori cristiani – di cui non possiamo non dirci intrisi (cit.) – ce la porteremo a presso per molto, anche in queste forme oscene (fino al mancato uso dell’epidurale…)
– in casi come questi, non stanchero’ mai di dirmi c’entra anche la politica. dice nulla basta dire che la lombardia sia governata da un ciellino come formigoni…
il caso andrebbe approfondito.Ma un medico dovrebbe sempre essere per la vita.Non capisco perchè siete per i medici portatori di morte che per coloro che rispettano la vita,in modo particolare per un essere che non ha nessuno che lo puo difendere.
spero tanto che cotanto medico abbia da patire dolori indicibili.
Che c’entra l’obiezione di coscienza con il somministrare un antidolorifico??? Qui non è cercare di salvare una vita, o non partecipare alla sua morte, qui si tratta di far soffrire una “peccatrice”.
Alla faccia del non giudicare.
Questa non è obiezione di coscienza, è crudele gusto del dolore altrui! Ma se la donna aveva già abortito, negarle un antidolorifico che cosa avrebbe cambiato per la “vita” del feto? Assolutamente nulla, forse infatti l’intento di quel “medico”, più che di tutelare la vita, era di sostituirsi al suo dio e punire in terra la “rea” con atroci sofferenze! Questi “uomini di chiesa” nascondono dietro il “rispetto per la vita” il vero movente del loro comportamento: godere nel disporre a proprio piacimento delle scelte e della dignità altrui. Se lo facessero davvero perchè credono nella bibbia e nel “soffio vitale” in essa descritto, forse farebbero attenzione anche alle parti del vangelo in cui si parla di amore per gli altri e perdono. È chiaro che se ci fossero inferno e paradiso il primo a finirci sarebbe quell’ipocrita baciapile.
C’è solo una parola per descrivere tutto questo: disgustoso.
Che schifo. Vorrei vedere cos’ avrebbe da dire a questo punto se un tizio, trovando la moglie del medico in questione incastrata tra le lamiere dopo un incidente stradale, continuasse tranquillamente la sua passeggiata col cane. Un pò di santo dolore fa bene per tutti?
Comunque Bruno Gualerzi ha sollevato una questione fondamentale. Sembra che certi individui, probabilmente poco abituati a usare l’ intelligenza, scelgano professioni che comportano azioni e comportamenti lontani dalla loro “etica”, dalle loro convinzioni. Insomma in due parole, ma chi glielo fa fare? E’ come se una persona contraria alla pena di morte decidesse di fare il boia.
Spero che la donna prosegua con successo la sua azione legale contro questo criminale.
che pessimo! non mi vengono in mente parole adeguate per manifestare il mio disgusto nei confronti di questo sedicente anestesista (da anestetico, se non lo avesse capito…) e di questa organizzazione a delinquere. Mi vergogno di condividerne la nazionalità.
A quel medico andrebbe urgentemente somministrato un dolorifico, ossia un bel calcio nel sedere, sia in senso letterale (possibilmente con scarpone chiodato) sia metaforico, ossia una letterina di licenziamento in tronco.
Ma siccome siamo in Italia, e peggio ancora in una regione governata da un grosso insettone cattotalebano, probabilmente avrà un avanzamento di carriera.
ovvio che questo medico deve essere radiato dall’ordine immediatamente ma col clima che si respira in vaticalia chissà che invece non ci scappi una promozione…
questo fatto conferma la mia opinione che i cd difensori della vita sono dei non solo criminali liberticidi ma anche sadici nazisti
Fermo restando che l’azione del medico è censurabile e che la denuncia ci sta benissimo, non vedo perché debba occuparsene un sindacato. Un sindacato ha come ruolo quello della difesa del lavoratore nei confronti del datore (che termine strumentalmente inadatto, in un Paese dove il lavoro dovrebbe essere un diritto!) di lavoro. Perché un sindacato dovrebbe destinare parte delle quote versate dai propri iscritti per interventi che non hanno nulla a che fare con la delega ricevuta (e pagata)? E’ come se un ospedale pubblico impiegasse i propri infermieri per interventi di pulizia delle sponde dei fiumi: operazione più che degna, ma per nulla in linea con le finalità della sanità pubblica. Magari è un concetto un po’ difficile, ma mi sembra pertinente.
Spero tanto che un giorno non lontano possa lui trovarsi in preda a dolori lacinanti e non trovare nessuno che lo aiuti.
per Bruno
“Domanda d’obbligo di fronte a questi casi:
a parte gli aspetti giuridici direttamente collegati alla questione, ma perchè questi signori hanno scelto – non costretti da alcuno – una professione che comporta l’utilizzo di una scienza, la medicina, che offre solo strumenti e tecniche per alleviare il dolore, COMUNQUE PROVOCATO?”
Perché anche tra i medici, come in tutte le professioni, è pieno di teste di cavolo.
Auspico quantomeno un provvedimento disciplinare per questo “estesista”.
Scusate, ma anch’io la butto in politica. In Lombardia comanda una congrega affaristica di CL, con il supporto dell’utile idiota rappresentato dalla Lega. Ciò vuol dire che i due principali capitoli di bilancio della regione, sanità e formazione professionale, sono i più occupati da enti o aziende legati alla Compagnia delle Opere. In pratica nel pubblico non fai carriera se non sei di CL (le percentuali di obiettori sono altamente indicative e assai sospette, a meno che tutti i ciellini abbiano deciso di fare il medico) e nel privato non ottieni appalti se non sei di quella parrocchia. Gli scandali finora emersi nei due settori sono solo la punta dell’iceberg. Contro questo sistema è difficile lottare, tanta è la sua potenza e la sua pervasività. E spesso ci si trova contro anche i sindacati, i quali non riescono a convincermi di stare solo dormendo (cosa già grave di per sè).
A proposito di scandali, questa sera alle 21, la televisione svizzera TSI1, per chi la riceve, trasmette uno speciale sul caso della Clinica Santa Rita. Nel silenzio dei media italiani è un’occasione da non perdere.
@ Matteo:
non è escluso che “certa gente” scelga quelle professioni per sfogare i propri istinti sadici in piena legalità.
da buon cristiano osservante dei comandamenti della ccar per questo pio uomo è ovvio che la misericordia è infliggere dolore, soprattutto ad una donna.
Io posso parlare per esperienza diretta. Prima era peggio. Sono stato operato alla schiena al presidio di Palidoro vicino Roma che fa parte del BAMBIN GESù. Era il 1985. Ho passato circa dieci giorni e soprattutto di inferno immobile a letto con dolori continui e lancinanti. Nella flebo era contenuto un blando antidolorifico. La morfina (penso di quella si trattasse) me la fecero un paio di volte ché urlavo dal dolore. Adesso mi dicono le cose sono migliorate ma allora era così. Certo, adesso avrei fatto chiamare i Carabinieri, ma ero molto giovane e chi per me non fu capace di nulla. Siano maledetti per sempre.
Non vedo perché negli altri ospedali “cattolici” la situazione , allora, dovesse essere diversa. Purtroppo a causa del Vaticano l’Italia è ancora molto indietro nella cura del dolore.
Un medico bisognoso di Trattamento Sanitario Obbligatorio.
E’ gravissimo… non centra nulla l’obiezione di coscienza, voleva solo “punire” la donna. L’espulsione dall’albo mi sembra il MINIMO.
Se mi capitasse un medico del genere, appena ripreso non so cosa gli farei…
Assurdo. Nel mio blog, nel post di oggi, racconto anche una mia esperienza. E pensare che in quel momento avrei potuto essere felicissima. Invece NO, dovevo soffrire! 🙁
un medico da buttare fuori da qualsiasi ospedale a calci nel sedere.
Quel medico anestesista è una vergogna per l’intera classe medica italiana.
Comportarsi così significa tradire le prerogative della scienza medica, prima tra le quali il dovere e il diritto di alleviare il dolore di coloro che si trovano in situazione di bisogno.
Niente giustificava quel modo di agire e l’anestesista era in grado di capire le conseguenze del suo gesto, ciononostante guidato da un egoistico senso della morale cristiana ha obbligato una donna a soffrire perche precedentemente aveva abortito, in pratica questo medico si è arrogato il diritto di esercitare una vendetta sul corpo di una donna giustificandola con la fede, in pratica questo medico si è assunto il compito di divenire spada della giustizia divina presumendo che le sue convinzioni siano valide per tutti gli esseri umani a prescindere da qualsiasi altra considerazione
In questo modo di fare ravviso ipocrisia, morale distorta e una forte tendenza a limitare gli spazi di libertà personale delle persone ammalate o come nel caso della ragazza ucraina in stato di necessità.
Bisogna intervenire sulle strutture ospedaliere affinchè fatti del genere non possano più verificarsi, se il Niguarda è un covo di CL si proceda a compensare con la presenza di medici e personale di cultura laica, liberi da pregiudizi religiosi ed eventualmente razziali nei riguardi di tutti i pazienti.
E inoltre facciamo attenzione perchè è possibile che si vada verso una situazione come quella degli stati uniti, dove i medici e gli esponenti abortisti vengono uccisi e sono costretti a girare con il giubbotto antiproiettile, possibilità non remota vista la caratura clericofascista di coloro che ci governano.
io non ho mai davvero capito perché si permetta di avvalersi dell’obiezione di coscienza anche a personale che non deve direttamente eseguire l’intervento abortivo. la questione di coscienza si pone per il medico che deve inserire la sonda e aspirare o che deve fare l’iniezione di prostaglandina, ma tutti gli altri cosa c’entrano? la legge 194 è proprio debole in questo punto, dovrebbe essere più precisa nello stabilire chi può avvalersi dell’obiezione di coscienza. se io sono un poliziotto obiettore di coscienza(è un caso assurdo esemplificativo)poniamo,mi posso rifiutare personalmente di portare l’arma e di sparare, però non posso rifiutarmi di svolgere compiti ausiliari nell’ambito di una missione nella quale saranno altri a sparare. a questo punto abuserei anche del diritto di obiezione di coscienza.
Queste persone,in qualsiasi ambito laorativo VANNO LICENZIATE IN TRONCO.
In un ospedale ci dovrebbe essere l’avvertenza:
“Si avvisano i signori pazienti che a coloro si proclameranno cattolici al momento del ricovero, in coerenza con i loro principi, non sarà praticata anestesia per nessun tipo di intervento chirurgico e pertanto sarà loro diritto richiedere il rimborso della minore spesa sostenuta dalla Azienda USL.
In regime di silenzio-assenso sarà inoltre somministrata un’estrema unzione cautelativa, dal cappellano del nosocomio, immediatamente prima di ogni intervento (non si sa mai..).”
Chissà quanti italiani si asterrebbero dal dichiararsi cattolici.
Alla faccia del giuramento di Ippocrate.
Questo “medico” avrà fatto il Giuramento di Bagnasco molto probabilmente.
L’aborto in Italia è legale, un dipendente pubblico non può rifiutarsi!!!
Ma vi immaginate alle poste l’impiegato che vi dice:” Mi dispiace, io non spedisco raccomandate, è contro la mia religione”?
Questi medici vanno LICENZIATI, così potranno dire di essere martiri e perseguitati e saranno contenti!
Che schifo,và radiato assolutamente,non è obiezione di coscienza,è sadismo,cattiveria.E se la donna avesse avuto bisogno di cure che avrebbe fatto?l’avrebbe lasciata morire per non prestare soccorso a una “peccatrice”?E dopo gli obiettori di coscienza dicono che loro hanno il “diritto” di lavorare tranquillamente in strutture pubbliche,come una ragazza su un forum giorni fà,che si è dichiarata medico obiettore,spiegandomi (convinta) che,in sostanza, è liberticida che noi laicisti vogliamo loro negare la libertà di esercitare una professione(giuro!ha detto proprio così,abbiamo discusso qualche giorno ma dopo un pò ho abbandonato la discussione,per loro siamo noi i cattivi che vorremmo impedire loro di lavorare…)
Spero che soffra tanto quanto il dolore che ha provocato a quella donna moltiplicato per 10000.Almeno io lo dico che non mi dispiacerebbe per nulla vederlo soffrire,lui invece magari sostiene di averlo fatto per “carità cristiana”,e non per un desiderio di vedere soffrire una donna che osa ribellarsi ai suoi valori e alle sue regole…ipocrita e criminale!
Ma una donna che ha abortito non ha diritto all’assistenza di un medico obiettore per tutta la vita? O forse addirettura per più generazioni? Obiezione e medicina sono e devono essere incompatibili.
Sono pacifista, ma se incontrassi questo pseudo-medico gli spaccherei la faccia a pugni, e non è un esagerazione.
a questo infame auguro di tutto cuore che possa soffrire lo stesso dolore che abbia patito quella poveretta.
@ #Aldo#
“non vedo perché debba occuparsene un sindacato”
Parlando per esperienza diretta, posso spiegartelo. La donna che ha subìto questo vergognoso trattamento è ucraina, dunque extracomunitaria. Non viene specificato nell’articolo, ma posso immaginare che fosse regolare.
Ma esiste un pregiudizio, non del tutto infondato purtroppo, per cui le forze dell’ordine fra un italiano e un extracomunitario diano automaticamente ragione al primo.
I sindacati non fanno queste differenze. Quasi otto anni fa mi sono sposato con una donna romena (ormai cittadina italiana da quattro), e il primo lavoro lo ha trovato proprio grazie a un sindacato, la CISL, come mediatrice culturale per la Questura di Torino (in pratica faceva da interprete per i romeni e gli zingarelli che venivano fermati). Poi ha cambiato lavoro, ha fatto anche una buona carriera, ma questo è un altro discorso.
Poi i sindacati forniscono appunto assistenza legale laddove sia necessario. Certamente è stato il sindacato a sporgere denuncia dell’accaduto.
Spero di aver soddisfatto la tua legittima curiosità.
Giuramento di Ippocrate moderno:
[…] di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; […]
questo è davvero troppo…siamo arrivati anche ai medici che puniscono i pazienti che fanno scelte che non condividono?
Que medico è un Abiettore di coscienza…un essere abietto.
Fuori dall’albo SUBITO.
Da questi eredi di portatori di cilicio e torturatori di professione non ci si può aspettare molto. Un po’ di ossa rotte a caso e steccate senza anestesia forse farebbero vedere la questione sotto tutt’altra luce al nostro anestesista cerebralmente anestetizzato.
@crespo
«Ma vi immaginate alle poste l’impiegato che vi dice:” Mi dispiace, io non spedisco raccomandate, è contro la mia religione”?»
ehm, la realta’ supera la fantasia…
Leggi qui:
http://www.uaar.it/news/2008/02/13/obiezione-coscienza-arriva-negli-uffici-postali/
Ciao
Roberto Grendene
un medico obiettore è un falso medico, una vergogna per la categoria, perché pretende di imporre le proprie personali convinzioni religiose anche ai pazienti che dovrebbe aiutare con il suo lavoro, rendendoli vittime della propria debolezza.
un cattolico estremista è adatto alla medicina come uno di quelli che svengono alla vista del sangue.
Povero medico, continuamente attaccato da voi relativisti, sporchi materialisti senza dio…
Se dio ha deciso di punirla con il dolore, per espiare i suoi peccati, per accelerare il suo pentimento e per patire le conseguenze del suo essere discendente di Eva la peccatrice.
Siete soltanto degli invidiosi, che non hanno ancora trovato la Verità…
appena troverete anche voi la Verità amerete il dolore, dono di dio per voi peccatori! Vi pentirete delle vostre risposte su questo sito.
Antidolorifici… sporchi ritrovati della scienza atea (notissima minaccia per l’umanità), atti a indebolire la carne e la mente.
Non capisco proprio come possiate pensare che il dolore sia un fastidio che, se evitabile, è un atto di pietà nei confronti del malato! Se dio ha donato al malato il dono del dolore, un motivo ci sarà! Un motivo imperscrutabile, così mettiamo un bel calcione nel sedere alla logica e al buon senso.
Ovviamente la mia è soltanto una burla, ma la notizia è agghiacciante. Ma un non cattolico in questo paese deve per forza andare in giro con il numero di telefono del proprio avvocato a portata di mano?
@Rautita
No, sarebbe sufficiente solamente un pò di coraggio e determinazione, con il quale riempire di calci e schiaffi gli iddioti che , puntualmente si ergono a difesa della “loro” fede.
@ Roberto Grendene
Appunto!! E’ venuto anche a me in mente il caso di quell’impiegato postale … qualcuno sa poi come si è risolta la faccenda? Spero tanto sia stato rimosso dall’incarico.
@ chiericoperduto
Temo invece che, se si garantisse il rimborso per la minor spesa sostenuta dall’USL per mancata anestesia, qualcuno accetterebbe pure di rischiare di patire un anticipo delle “pene dell’inferno”.
Delinquente!
http://www.svss-uspda.ch/it/testimoni/testimoni.htm
suvvia ragazzi leggete la testimonianza di Francesco (sotto). cosa sarà mai quello che è successo alla povera Ucraina in confronto alle tante bastardate che restano impunite e passano inosservate!
io ho visto nel mio piccolo che preti e suore…si curano e molto anche o forse che una certa chiamiamola persona di chiesa non si iniettava l’interferone per rallentare il decorso di una certa malattia neurologica? forse che ogni tanto non si faceva la passatina di cortisone… perchè se sono tanto per il dolore quando hanno il cancro fanno la chemioterapia? perchè si curano quando hanno altre cose? si tengano i dolori e lascino degenerare le patologie che hanno addosso poi peggiori sono meglio è no? il dono è migliore più soffri più dio ti ama o vale solo per gli altri?. le cure le lascino a noi miscredenti.
mentre noi siamo all’ultimo posto anche grazie alla Chiesa cattolica per le cure palliative, mentre la chiesa cattolica invita tutti a soffrire mentre da un po di tempo a questa parte i malati di sclerosi multipla devono comprarsi alcuni antidolorifici perchè lo Stato pare non fornirglieli più ecco che i nostri chierici che io sappia hanno assicurati questi due farmaci:Lyrica e Gabapentin proprio quelli che alcuni malati non possono acquistare loro possono ottenerli con grande facilità. ma io mi chiedo se predicano tanto la sofferenza perchè in Africa prendono la pillola per non restare incinte non c’ è niente di più bello di una nascita indesiderata e di un parto non voluto. e soprattutto perchè non fanno una campagna per far riavere senza pagare quei due farmaci ai malati di sclerosi multipla? a loro il clero fornisce tutto vero? ma al poveraccio che sta a casa senza famiglia no.
Ma si può sapere nome e cognome di questo Mengele?
Così, tanto per indicare alle sorelle milanesi da chi non andare. Perché farà sicuramente attività privata….
saluti
che dici nessie! Mengele sono io che ho votato 4 si al referendum sulla PMA, Mengele sono i genitori dei bambini in provetta Mengele è il dottor Riccio che ha avuto pietà di un anima incastrata dentro ad un corpo ormai senza vita, quello è un bravo cristiano che come tutti i bravi cattolici amanti della vita la amano in tutti i suoi aspetti esaltandone il dolore e le atrocità i bravi cattolici sono quelli che difendono due cellule indifferenziate e un corpo in morte cerebrale ma se ne fregano delle persone vive veramente delle persone che soffrono perchè non possono avere bambini di quelle che soffrono perchè non ne vogliono e loro vorrebbero obbligarle ad averne dei malati che necessitano di cure palliative che loro non accennano nemmeno al fatto che dovrebbero essere utilizzate.
i bravi cattolici che amano il prossimo sono quelli che se ne fregano dei malati che potrebbero essere autonomi e delle cure di cui necessitano ma fanno le loro battaglie per tenere attaccato ai tubi un malato terminale di SLA. Mengele però siamo noi che siamo dalla parte della Vita quella di chi c’ è già e dovrebbe avere tutti i diritti.
Un anestesista che non seda il dolore a chi pare a lui?
Fuori subito!
Un medico così s….o e, a me pare, incompetente sul piano civile e deontologico (che ci stanno a fare gli albi professionali?) mi ricorda la differenza di comportamento tra Eluana che desidera essere lasciata in pace a finire la sua vita come desiderava (come chiede suo padre) e Federica di Spagna, cattolica i cui genitori sperano tanto che il colpevole faccia la fine (ha detto il padre di Federica) del suo assassino: quanto amore…quanto rispetto per il diritto…quanta comprensione, ecc. ecc. ecc.: finiremo mai di scrivere che sono degli ipocriti, dei falsi…
Questo medico ha rifiutato la somministrazione di un analgesico non in quanto “medico”, ma in quanto “cattolico”, cioè portatore di una ideologia fortemente sessuofobica nella sua radice filosofica.
Se rivediamo la storia del cristianesimo nal suo svolgimento da Paolo di Tarso ad Agostino di Ippona , Tommaso d’Aquino ecc. fino a Paolo VI e Giovanni Paolo II troviamo una coerente predicazione ostile alla sessualità e a tutte le sue utilizzazioni ludiche, con una intensità ed ostinazione tale da creare delle vere e proprie fobie.
Quel “medico” è un povero essere intensamente sessuofobico, con manifestazioni intime ossessive che possiamo immaginare…
Il contatto con una donna che richiedeva di essere alleviata nella sua sofferenza in seguito ad una vicenda sessuale culminata in un aborto, ha scatenato il sentimento sessuofobico che coltiva nella sua scelta ideologica (cattolicesimo) con l’opportunità di potersi esprimere anche come “giustiziere”, vendicatore dell’offesa inferta da quella povera donna ai “sacri” principi che egli professa nella sua intima ossessione…
Ma se è un essere umano da curare non dovrebbe essere adibito a servizi che richiedano il contatto con il pubblico, poiché ciò potrebbe sempre scatenare la sua ossessione sessuofobica repressa.
Già…
@ Manlio
a me sembra più normale quello che ha detto il padre di Federica (e sinceramente concordo con lui speriamo che ci sia un pò di giustizia che gli venga almeno un ictus che lo rovini per tutta la vita poi ci pensano i cattolici a difendere il suo stato vegetativo, non dico molto a quel barbaro assassino) rispetto al “perdono” decantato dal suocero di Azouz Marzuk cattolici quanto vuoi ma sono esseri umani e a me è sembrato molto più ipocrita quello che ha detto che avrebbe perdonato Olindo e Rosa assassini pluriomicida e infanticidi.
sottoscrivo in pieno chi lo vuole radiato dagli albi.nonchè chi lo vuole all’ospedale come paziente
(però niente antidolorifici,eh?siamo tutti cristiani!!!!!!!!!!!!)
c’è gente che finisce dentro per aver taccheggiato nei supermercati o comperato un cellulare rubato,ma che mettano dentro ‘sto criminale,beh,la vedo MOLTO difficile
In galera!
Enricooo? dove seii? yuhuuu?…
Sarò monotono ma… si può avere una fonte, un link, un qualche riferimento?
Personalmente ritengo che questo medico abbia fatto bene a non partecipare a quella che viene
impropriamente definita “operazione medica” in quanto non voleva essere complice di un omicidio.
Ritengo oscena la locuzione “aborto terapeutico”.
http://www.fratelloembrione.it/dblog/storico.asp?m=20080209
ho trovato di meglio!!! fratello embrione, sorella ovetto e bisnonno spermatozoo 😀 e poi ci stupiamo se l’ 80% dei medici degli ospedali sono obiettori daiiiiiiiiiiiii!! donne andate ad abortire in olanda!
un vero “medico” cristiano, non c’è dubbio, dolore e patimento (negli altri naturalmente) e godere nel nome del dio…mi chiedo come una “persona ” così possa fare il Medico: miserabili e mille volte miserabili, criminali malati patologici.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo421619.shtml
http://www.raulken.it/article400281_Aborto%20medico%20nega%20antidolorifici.html
http://ilghibellino.blogspot.com/2008/07/aborto-anestesista-obiettore-rifiuta-di.html
pubblicizziamo la notizia il più possibile, non è possibile che succedano queste cose.
@ ateopisano
da qui puoi inviare la notizia…
http://milano.metropolisinfo.it/article/articleview/170504/1/3/index.html
M’è venuto in mente che quando fa comodo ai medici fanno firmare a me di assumermi la responsabilità di ciò che loro suggeriscono di farmi. Non è un atteggiamento ipocrita rifiutare la responsabilità di intervenire quando è necessario? E, ripeto, cosa ci stanno a fare gli ordini professionali oltreché per difendere i diritti economici dei loro associati?
vedi il testamento biologico non potrebbe essere un prolungamento del consenso informato? mi prendo io la responsabilità dei tubi che non mi mettono addosso. la loro responsabilità è quella di curare chi sta male ma loro pare che a volte non curino chi ne ha bisogno (la donna che ha avuto un interruzione di gravidanza che era viva e stava soffrendo non solo psicologicamente ma anche fisicamente) salvo poi accanirsi con chi effettivamente di cure non ne ha più bisogno (eluana englaro) il mondo gira al contrario.
che poi non è un caso isolato avevate sentito della signora di treviso mi pare che è stata lasciata sola col feto abortito in un lago di sangue?
da “il Gazzettino” di sabato 5 agosto 2000
“Voleva quella figlia, la quarta; ma quando un’ecografia, il 31 maggio, le rivelò che il feto aveva una serie di malformazioni al cuore e tra la parte destra e quella sinistra del corpo, decise di abortire. I tre mesi per l’interruzione volontaria di gravidanza erano trascorsi e quella terapeutica è possibile soltanto in caso di gravissime malformazioni, ma Patrizia soffriva di un grave stato depressivo. L’aborto era ancora possibile, ma le rimanevano pochi giorni.
Cominciò così l’odissea della donna, sempre accompagnata dal convivente, nel reparto di Ginecologia dell’ospedale di Treviso, un’odissea raccontata in un lungo esposto presentato alla Procura della Repubblica di Treviso. Patrizia sarebbe stata abbandonata, senza assistenza medica o infermieristica (a parte l’anestesia per la morfina). “Una dottoressa mi disse che avevo diritto a un letto, all’interruzione volontaria di gravidanza e all’assistenza post-parto ma non a una presenza medica e ostetrica durante il parto perché tutti, medici e ostetrici, erano obiettori di coscienza.
Drammatico il racconto del travaglio, durato fino alla mattina del giorno dopo, e dello stato di prostrazione in cui si trovò Patrizia: “I minuti passarono e mia figlia rimase per quasi 15 minuti a letto con me. Finalmente fece la sua comparsa un’infermiera a tagliare il cordone ombelicale. Ora è tutto finito. Resta intorno a me solamente un gran vuoto”.
Sarà la Procura a decidere se quello dei medici dell’ospedale di Treviso è stato un comportamento che ha rilievi penali, saranno l’indagine interna dell’ospedale e la coscienza di ciascuno a decidere come deve comportarsi un medico quando si trovi di fronte a scelte drammatiche come quelle di un aborto alla 23esima settimana”.
ma che animucce…vi preoccupate del dolore non curato della quasi mamma (medico da condannare sicuramente se è andata veramente così), e non una parola per quel povero bambino che non nascerà….
@ Gianni
Gianni ti sarebbe piaciuto nascere pieno di problemi quasi incompatibili con la vita? chissà magari se capita a tua moglie di trovarsi incinta di un anencefalo (ovviamente non te lo auguro) ma magari cambi idea se poi ti dicono che quasi certamente lei crepa a meno che a te non ne freghi nulla perchè morto un papa se ne fa un altro sarai il primo a dirle di abortire.
qui l’animuccia mi sa che sei tu e sei anche un sadico senza cuore. scusa ma dico quello che penso. ciao
A GIANNI
Si io mi preoccupo più di una vita che già esiste, e che per il comportamento criminale del “medico” poteva finire, che di una vita che ancora non esiste. Poi leggiti bene la notizia, si tratta di aborto terapeutico, dove la gravidanza se portata avanti oltre a formare un bambino gravemente ammalato che molto probabilmente nascerà già morto o deformato, può portare anche a gravissime conseguenze per la donna.
Ah già scusa non mi sono ricordato. A voi fanatici religiosi che vi frega delle donne. Per voi sono soltanto fabbriche di bambini.
@GIGETTA
Ci sono persone che scrivono in questa community che sono piene di problemi quasi incompatibili con la vita. E sai di chi stiamo parlando 🙂
@ gianni:
bravo, anzi no… bravi!
continuate a prendere per oro colato le farneticazioni di un omino piccolo piccolo, che sentenzia su famiglia, figli e sesso, anche se non aveva, ne avrà mai moglie e figli e, verosimilmente, non ha mai fatto autoerotismo
B.R.A.
http://www.fondazioneveronesi.it
Insomma, come per i preti pedofili: non si riesce a sapere il nome.
In tv naturalmente queste notizie non passano.. in compenso al Tg 1 delle 20 hanno detto che il papa, in aereo per Sidney, alla vista del nostro pianeta, non ha mancato di ribadire l’immensa opera di creazione di dio.
Secondo me e’ un genio.. e ci sta prendendo tutti per i fondelli.
TaK
buonanotte e sogni relativisti
@ TaK: ovvio che prende per i fondelli…ma solo i creduloni idioti! in compenso quello della notizia non lo chiamo medico, ma idiota filopapista! come ti permetti di far soffrire quella povera donna nel nome di topolin…ehm di dio? se fossi il marito/compagno della donna gli romperei la testa!
Beh io concordo per il pestaggio immediato del medico poi minaccia di denuncia e vediamo se gli passa la cattolicite…
sono un infermiere.
se il medico mi vieta di somministrare un antidolorifico in un caso simile, io avviso immediatamente il primario,registro il tutto nel libro delle consegne, e poi invito il paziente a sporgere querela.
dal giuramento del medico
“Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:
di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il SOLLIEVO DALLA SOFFERENZA, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
SPERGIURO, IL RAGAZZO!
Come la pensa l’Italia:
sui 468 commenti di tgcom.it, 400 sono contro il medico (anche cattolici)
68 sono vaneggiamenti sul povero bambino (si scordano che era malformato, ma guarda) ucciso…
@ gigetta
tu dici che il bambino avrebbe avuto “problemi incompatibili con la vita”…dove ho già sentito questi argomenti..ah già..quando i nazzisti sterminavano gli handiccapati perchè soffrivano troppo…
@ GIANNI
reductio ad Hitlerum!!! il tuo non è un argomento ma una fallacia
A Gianni
Ma della donna proprio non te ne frega niente? Se era aborto terapeutico c’erano rischi per la donna. Secondo te la vita di una donna vale meno di una vita che ancora non c’è?
Poi non mettere in mezzo i nazisti, perchè ci stanno come la peperonata a colazione.
In italia fra i tanti diritti negati si sta aggravando la situazione per quanto riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza, che soprattutto le donne migranti e le giovani pagano in prima persona, convinte che in questo paese l’aborto sia un diritto garantito e spesso completamente disinformate su quello che costituisce, invece, il vero nodo: l’obiezione di coscienza. Negli anni recenti si è infatti assistito al moltiplicarsi esponenziale del numero di obiettori e obiettrici negli ospedali e le donne si trovano costrette a subire continue umiliazioni e a sopportare interminabili pellegrinaggi fra ospedali nella speranza di poter usufruire di un diritto garantito dalla legge 194/78, spesso finendo con l’optare per forme di aborto clandestino che mettono in serio pericolo la propria vita.
Per contrastare efficacemente questo stato di cose, nel febbraio scorso abbiamo lanciato a livello nazionale la campagna Obiettiamo gli obiettori (1), che è stata immediatamente recepita e rilanciata in diversi territori da altri gruppi di donne, dal Friuli alla Sicilia.
Il senso di questa campagna è di rompere l’omertà che si è costituita intorno al sistema-obiezione, di scardinare il clientelismo che si alimenta anche di questo sistema, di esercitare una forte pressione e delegittimazione nei confronti di chi cerca di imporre alle donne scelte non volute, di accorciare i tempi di attesa per l’IVG e arginare il fenomeno crescente degli aborti clandestini.
Perché questa campagna sia efficace abbiamo creato un blog http://ogo.noblogs.org/post/2008/04/24/ogo-una-campagna-delle-donne-per-le-donne
dove si può trovare materiale e dati sull’obiezione di coscienza in italia in particolar modo stiamo monitorando gli ospedali del territorio milanese.
se volete potete contribuire alla campagna aggiungendo commenti o dando inoformazioni o semplicemente raccontando delle esperienze personali…
Collettivo femminista Maistatezitte (Milano)
(1) Il testo integrale della campagna è disponibile in http://www.vieneprimalagallina.org/campagna
Continui a ripetere la frasi di Ratzinger, nessuno ti ha insegnato che essere Cristiano vuol dire essere libero, essere Cristiano non Ratzingeriano però
@GIANNI
nessuno che ricordi al sig. Gianni del vaticano a bracceto con il nazismo fino al 1943 perchè Hitler costituiva un argine ideologico al bolcevismo, al “male assoluto”!!?
spero capiti a sua moglie o compagna ……………………….
Hi hi hi, ma noi perdiamo ancora tempo a rispondere ai vari Gianni ed Enrico di turno?
Speriamo che quel medico venga almeno radiato dall’albo.
Ciao a tutti
@ Gianni
ma come ti permetti? mi dai della nazista razza di….
ho origini ebraiche e i miei antenati sono finiti nei forni grazie a dittatori cattolici come te.
ma che ti rispondo a fare! tanto cosa capisci tu
I cattolici amano fare la conta e dire che in iItalia LORO sono il 90%, ma in quanto a responsabilità storiche la colpa è sempre degli altri, perché “a LORO basta la parola”.
Dunque, niente mensioni sui concordati col fascismo e col nazismo, niente sugli omicidi e le ruberie vaticane, niente sui loro intrallizzi politici, niente sui preti pedofili, o violentatori e clienti delle prostitute e dei viados, niente donne cattoliche che abortiscono, ecc. ecc.
Ma fateci il piacere…
@ gigetta
I ‘gianni’ se lo permettono e se lo permetteranno sempre fino a quando si dà loro corda.
(E’ stato sdoganato poco fa un mio commento sul post relativo all’iniziativa della seconda ‘schifosa’ carica dello stato nel quale faccio un appello in questo senso).
questi “nazisti” degli ebrei hanno votato anche loro per la legge “eugenetica” sulla procreazione assistita e se la mamma rischia le penne loro ammettono in qualche modo l’aborto…non sono moralmente itegri come i cattolici sono un pò eretici come i valdesi infatti i cattolici hanno sistemato un pò entrambi…
cattolici pieni di voi stessi meditate sulle religioni altrui, meditate sul male che avete fatto ai valdesi e sulle omissioni che sono peggio degli omicidi fatte ai danni degli ebrei!
p.s. il 27 Gennaio se puoi Gianni abbassa un pò la testa e pensa è il Giorno della Memoria giorno in cui puoi approffittare per riflettere su quanto i tuoi di antenati abbiano fatto poco per quelli degli altri voi tanto amanti della vita vi siete guardati bene dal rischiare di perdere la vostra per salvare quella di donne e bambini che venivano deportati nei Lager. perchè la Vita la amate si…la vostra
http://www.ucei.it/uceinforma/rassegnastampa/2005/maggio/stampa/170505_1.asp
ecco quì e ora se qualcuno ha il coraggio dica qualcosa di antisemita
ma come fa gente del tipo Gianni a provare compassione per un feto, ma cos’è questa deformazione tipica dei nostri tempi, perché io da storica (almeno in embrione) vi posso assicurare che non c’è stata epoca della storia, anche quando l’aborto era vietato e punito, in cui al feto non fosse negata la personalità umana, nessuno piangeva la morte di un feto, i feti , dopo i parti abortivi, venivano gettati via insieme all’acqua e agli stracci sporchi, erano considerati cose, non persone, che c’entra il nazismo, si tratta di realismo, io poi non so a che settimana fosse la donna in questione (ma tanto per gli anti aborto non è importante, loro agiscono nello stesso modo anche se si tratta del 1 giorno di gravidanza), però se era prima della 20′ settimana, vorrei ricordare che in quell’epoca il feto, sebbene sembri un bambino in miniatura, non ha ancora completa attività encefalica e i suoi polmoni sono totalmente occlusi, per cui si tratta un organismo assolutamente incapace di respirare e dunque di vivere per sé nel mondo esterno, di una mera appendice dell’organismo materno.
La normativa tradizionale del popolo d’Israele, infatti, consente l’aborto quando la madre corre rischio di vita (anche questo è: scegli la vita!) e, quanto all’embrione, ammette che nei quaranta giorni successivi al concepimento non si può ancora parlare di vita vera e propria, bensì di un’«acqua» indistinta, una sorta di brodo primordiale della persona. In nome del precetto categorico ammette la fecondazione artificiale, proprio perché porta vita e ottempera all’imperativo biblico del «crescete e moltiplicatevi».
CHE BELLO SE IN ITALIA CI FOSSERO PIU’ EBREI E MENO CATTOLICI. ALTRO CHE NAZISMO, VIVA GLI EBREI!!!
@ Gianni
Uh quant’è vecchio l’argomento di Hitler, tanto lo sai che non ci casca più nessuno.
Quì gli unici “nazisti” del pensiero siete tu, enrico e la feccia cattobigotta come voi.
Ma che bello questi dottori…………………
Spero solo che il male che fanno gli venga reso almeno triplicato (succeda la stessa cosa a mamma, moglie e figlia)…………………
Dopodiche chiedo se io vengo assunto con una qualsiasi mansione (cameriera, autista ecc.ecc.) posso fare anch’io l’obbiettrice ? (guido il camion ma non faccio il pieno) ma che cavolo…………….. nessuno accetterebbe passivamente, perchè in una struttura pubblica ciò è possibile ? se il lavoro non ti sta bene tut curt togli il disturbo……………….
Se questo è essere dei buoni cristiani, faccio bene io ad essere ateo e mangiapreti. Se succedesse a me, un medico del genere che fa soffrire mia moglie, lo riempirei di botte, almeno imparerebbe e si catalizzerebbe l’attenzione ancora di piu’ su un animale del genere. Invece la legge li legittima pure.
forse non avete fatto caso al fatto che ci hanno detto e lasciamo perdere chi che ci preoccupiamo della povera “quasi mamma” ma del bambino “assassinato” non ce ne curiamo…avete visto siamo proprio cattivi non capiamo che quella donna dovava restarci secca anzi non dovevano lasciarla da sola dovavano operarla con un bisturi infetto in modo tale che le venisse la setticemia o nella migliore delle ipotesi il tetano.
per i cattolici da quanto ho capito io quel medico ha fatto benissimo a fare ciò che ha fatto anzi forse non ha fatto abbastanza…complimenti davvero per l’umanità che dimostrano ogni giorno di più anche io sono sempre più felice di essere atea…
« Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze »
Norberto Bobbio, in Politica e cultura, 1955
i cattolici ne raccolgono parecchie invece di certezze…
Alla vigilia del referendum sull’aborto, il «Corriere della sera» dell’8 maggio 1981 pubblicò un’intervista di Giulio Nascimbeni a Norberto Bobbio
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«Vorrei chiedere quale sorpresa ci può essere nel fatto che un laico consideri come valido in senso assoluto, come un imperativo categorico, il “non uccidere”. E mi stupisco a mia volta che i laici lascino ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere».
La frase riportata sopra, per rispondere a Gigetta, vale sia per l’aborto che per l’eutanasia.
Il medico, secondo me e secondo la 194, ha sbagliato a non dare l’antidolorifico anche se, mi domando, se c’era bisogno di interpellare un anestesista e non bastava il medico di guardia del reparto stesso.
Non conosco il contesto in cui Norberto Bobbio ha formulato questo suo parere. Dico solo che se si riferiva all’aborto e all’eutanasia – come riporta Vito – esprimeva, appunto, un ‘suo’ parere… e i pareri, come le convinzioni religiose, per quanto ripettabili, non possono mai diventare leggi voncolanti anche per chi è di parere contrario. E siccome nessuno impone di abortire a chi lo ritiene (esprimendo un suo parere) un omicidio…
Per quanto mi riguarda il discorso è lo stesso, anche se qui non c’è nessuna legge, per l’autanasia.
In quanto poi al ‘non uccidere’ inteso come valore assoluto, non opinabile, il ‘privilegio e l’onore’ di affermarlo non solo non è certo estraneo al vero laico, ma, se mai, i primi a non rispettarlo sono proprio coloro che hanno inteso rappresentarne l’esclusiva in quanto credenti.
Uno dei principi che ha contribuito ad affondare la logica del mondo greco è la stessa che oggi sopravvive ancora nel cristianesimo (che nacque dai cascami della cultura greca ed ebraica). Il Vangelo è pieno di paradossi logici (ad esempio gli ultimi che diventano i primi, l’operaio che pur lavorando 1 ora riceve lo stipendio uguale al collega che invece ha lavorato tutto il giorno ecc.) Questi ragionamenti si chiamano “sofismi” e trovano grande applicazione nei “ragionamenti evangelici” provocando un grande “effetto stupore”. In ultima istanza questo cattivo modo di ragionare si fonda su un principio della dialettica per cui, se noi prendiamo un giudizio e lo “pompiamo” fino a farlo diventare assoluto, la sua applicazione genera un effetto esattamente contrario a ciò che il giudizio proclama. E’ un effetto paradosso. Ecco perché la “difesa della vita” eretta a principio assoluto diventa causa di sofferenza e morte. La “medicina” contro questa follia è proprio il relativismo, ossia l’uso critico del nostro cervello, cosa che ovviamente all’anestesista in questione mancava.
«Vorrei chiedere quale sorpresa ci può essere nel fatto che un laico consideri come valido in senso assoluto, come un imperativo categorico, il “non uccidere”. E mi stupisco a mia volta che i laici lascino ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere».
primo: è sbagliato, sia per un laico che per un religioso avere degli imperativi assoluti, gli imperativi assoluti sono propri delle ideologie totalitarie, dei fondamentalismi e provocano sempre danni e vittime, l’imperativo assoluto è disumano in qualsiasi materia, le regole etiche devono essere temperate e adeguate alle concrete esigenze dei singoli uomini nelle diverse situazioni esistenziali e sociali, solo così si può parlare di etica prodotta dall’uomo e per l’uomo con l’uomo al centro
secondo: non uccidere, interpretando questo imperativo in maniera assoluta non potrei assumere neppure antibiotici o mangiare carne, che significa non uccidere? se poi si intende non uccidere un altro uomo, neppure il più cieco e invasato antiabortista può negare che fino al 40′ giorno l’embrione non è neppure un organismo e solo una massa di carne informa totalmente decerebrata: uccidere questo ammasso ricade nel divieto di uccidere l’uomo? io direi proprio di no. Certo dopo questo periodo l’embrione inizia ad essere un primordio di organismo umano, ma ancora non è un essere umano formato. dunque uccidere un primordio di organismo umano è la stessa cosa che uccidere l’uomo formato? il divieto di uccidere non si riferisce ragionevolmente solo all’uomo formato? come si può uccidere un uomo che ancora non c’è.
@ gigetta e Bruno Gualerzi
Opinione personale, dunque perfettamente opinabile, ma vi invito a smetterla di rispondere a catto-integralisti che non capiranno mai un “attrezzo atto a separare in più parti pezzi di legno o metallo tramite movimento alternato” (chissà se così passa subito).
I loro dogmi sono assoluti, e vanno imposti a tutti. Salvo quando sono coinvolti in prima persona, ovvio. In astratto è facile parlare.
“Prega e sarai esaudito!”, ma quando stanno male vanno dal medico, non in chiesa.
“La vita è sacra, l’eutanasia è un omicidio!”, ma GPII pretese e ottenne di morire senza accanimento terapeutico, e non mi risulta che abbiano assaltato l’ospedale per impedire il “crimine”.
E gli esempi si sprecano.
Ah, Lucrezio, quanto avevi ragione…
@ bruno gualerzi
ho inserito l’intervista di bobbio dalla parte sbagliata comunque sempre se appare si riferivano a quella. in ogni caso a prescindere dalle idee che aveva sull’aborto a me è sempre piaciuto molto la trovo una persona intelligente, un uomo dalla grandissima cultura questo dimostra che se qualcuno non la pensa come me in qualche cosa o peggio in tutto io non penso ne che sia un cretino ne che sia un nazista ne che sia un assassino come fanno altri.
comunque Norberto Bobbio sull’aborto aveva torto marcio, smettetela di citarlo, c’è un post in attesa dove ho tentato di spiegare perché
Caro Stefano, mi inviti “a smetterla di rispondere a catto-integralisti, ecc.”… ma se non faccio altro che dire la stessa cosa fino alla noia!!!
Comunque ne approfitto per ribadirlo per l’ennesima volta, e ti rimando, se ne hai voglia, a un paio di lunghi interventi in merito comparsi nel post sull’iniziativa di Schifani che precede questo.
@ Mifepristin
Nemmeno io sono d’accordo su quanto a suo tempo disse Norberto Bobbio… e adesso che ho letto l’intera intervista, lo sono ancora meno. Ovviamente sempre nel rispetto delle opinioni. E sottolineo ‘opinioni’…
* Stefano Bottoni
Ma ome si fà a dire che lachiesa è contro la medicina? Chi è che porta cure sanitarie di base in Africa ? Le associazioni atee ? Oppure la chiesa cattolica?
* Odifreddi regna
Il medico non ha impedito ad altri di somministrare il farmaco ma si è rifiutato di orescriverlo.
A tutti coloro che dicono che il marito/compagno della donna dovrebbe vendicarsi vi ricordo che quest’uomo che accetta che il proprio figlio venga abortito ( a mio parere ucciso ) ha una concezione dell’atto sessuale e della donna egoistica altrimenti non accetterebbe tutto ciò ovvero l’abrto del proprio figlio.
Ritengo poi inappropriato paragonare un marito ed un compagno perchè il primo accetta di legarsi ad una donna in maniera seria ( con diritti e doveri ) il secondo si unisce alla donna solo per l’interesse del momento senza impegnarsi con deidoveri.
Se la struttura è pubblica ANDREBBE LICENZIATO!
Credo che l’aborto sia una scelta personalissima di donne e dei loro compagni o mariti. Tutti coloro che a qualsiasi titolo entrano in questa sfera privata si sbagliano di grosso. L’aborto (legale e non) è sempre esistito e sempre esisterà.
Piuttosto per evitare di arrivarci perchè tutte le associazioni laiche o meno non si adoperano per un’educazione sessuale ben chiara e senza moralismi? Tanti nostri giovani capirebbero quello che spesso neppure sanno i loro genitori!
Il male assoluto è l’ignoranza (nella chiesa specialmente regna sovrana!) e tutti quei bigotti che non fanno altro che proibire e dare ricette che all’atto pratico sono inutili (non fare sesso, non usare il preservativo, non non non non non). E’ solo con un’educazione sessuale seria che arrivi a tutti che si combattono certi problemi.
@ enrico
ma quante ne spari
in africa portano solo sofferenza. quelle povere bambine violentate che si devono tenere il frutto della violenza grazie a loro. i preservativi che non distribuiscono facendo diffondere l’AIDS e quant’altro ecco cosa portano i cattolici in Africa salvo rarissime eccezioni.
quell’uomo devi rispettarlo perchè ha fatto una scelta sofferta quelli che al contrario scelgono di portare a termine gravidanze assurde con bambini ridotti allo stato vegetale che non potranno mai giocare, ridere essere come tutti gli altri bambini quelli non sono assassini sono eroi. assassini sono tutti quelli che in nome di una ideologia fanno strage di donne quante ne muoiono di parto in Africa come dici tu perchè non potevano portare a termine le gravidanze. assassini sono quelli che quando una bambina di dodici anni rimane incinta perchè stuprata da sei pazzi vogliono che muoia due volte facendole portare a termine gravidanze simili quelli sono gli assassini non un uomo e una donna che hanno scelto soffrendo di rinunciare ad un pezzo della loro vita e tu segui gli esempi di gesù non sei cattolico? evita di giudicare soprattutto quando non ne sei degno. ma diceva anche “sepolcri imbiancati” eh si! aveva ragione sono tanto ben pensanti questi cattolici sempre casa e chiesa ma sputano sempre sentenze lasciate giudicare al vostro dio che ne avrà pure per tutti voi se c’ è.
scusate ma è quasi impossibile non rispondere ai talebani :S ne sparano a 360 gradi…
Da quello che ho letto su un giornale locale sembra che il medico obiettore appartenga ad un organizzazione cattolica tradizionalista e ha giustificato il suo gesto dicendo che il dolore è la conseguenza naturale dell’ aborto e pertanto non và sedato con farmaci, se le cose stanno così c’ è da aver paura ad andar in un ospedale con questi figuri in giro.
* gigetta
La castità è o no un mezzo per contenere la diffusione delle MTS?
Il frutto per quanto non desiderato della violenza carnale è un bambino e tale è anche se sfortunato oppure.
Chi voleva eliminare i deboli era Hitler ora ci sono quelli che sentendosi perfetti vogliono eliminare i bambini adducendo motivi ” umanitari”
@Enrico, Medecins sans frontier, e’ un’organizzazione laica, che in Africa ha fatto parecchio
bene!
E poi non tocca a te giudicare i motivi per cui una coppia decide di fare sesso, sia che sia procreativo o ricreativo.
Scusate se ho risposto al cattotroll, ma e’ cosi’ difficile resistere, a questi campioni dell’imbecillità umana.