La Cassazione non ‘ratifica’ un annullamento del tribunale ecclesiastico

Per la Chiesa cattolica, l’aver commesso adulterio prima delle nozze può costituire motivo di annullamento. Per la legge italiana no. E’ quanto hanno stabilito le sezioni unite civili della Corte di Cassazione con la sentenza 19809. La Corte ha negato la delibazione: in poche parole, non ha ‘ratificato’ il decreto con cui il tribunale ecclesiastico del Triveneto aveva determinato la nullità di un matrimonio cattolico. Secondo la Cassazione, “nel rapporto di fatto precedente l’atto di matrimonio […] la regola è quella della libertà e non è previsto un obbligo di fedeltà, che sorge dal matrimonio e rileva in sede di separazione”.

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24 commenti

myself

Speriamo che non sia il primo e ultimo passo verso il completo annullamento di qualsiasi valore legale del matrimonio cattolico.

Arcturus

Un campanello d’allarme per il racket dei “divorzi” devoti? Comunque, capisco il fastidio, la stizza, che le gerarchie ecclesiastiche devono provare ad avere le istituzioni italiane sempre fra i piedi… Non hanno libertà di movimento…

enrico matacena

Io invece spero che sia il primo passo che porti ad eliminare questa vergognosa assurdità, che sul teritorio italiano il tribunale di un altro stato (quello vaticano) possa prendere decisioni valide scavalcando le nostre legi e la nostra magistratura. E’ un residuo medioevale che va superato al più presto.

vincent vega

Anche la cassazione è stata contagiata dal virus del relativismo. Come si permettono di mettere in discussione una decisione del triunale ecclesiastico?! Dannati giudici relativisti laicisti comunisti ecc.
Battute a parte sono d’accordissimo con i post precedenti.

Stefano Grassino

Se non sbaglio una sentenza della cassazione a sezioni unite fà giurisprudenza.
Ottima notizia. Perchè non mandiamo una cartolina ai giudici del tar del Veneto, visto che due di loro sono dell’ O.D.?

crespo

Gente, andateci piano: sul territorio italiano quel che dice il tribunale ecclesiastico non conta nulla.
Repubblica delle banane si, ma non fino a questo punto.
Ad esempio, per la sacra rota, è possibile annullare un matrimonio se uno dei coniugi afferma (dovrebbe dimostrarlo, non so come si faccia di preciso, forse si paga :)) che non era del tutto convinto di volersi sposare. Cioè, dicono, dato che un sacramento o lo prendi o no, e per riceverlo lo devi volere con tutto te stesso (anima), se non eri convinto non ti sei realmente sposato.
Ai tribunali italiani di questa fesserei non può fregare di meno!

@myself
Il matrimonio cattolico (o di qualsiasi altra religione) di per se non ha alcun valore legale. Semplicemente il celebrante ha anche i poteri (conferiti dalla Repubblica) di unire in matrimonio (come da definizione del codice civile) due persone.

Manlio Padovan

Intanto: non mi pare che col matrimonio nasca un obbligo di fedeltà; saranno affari dei coniugi.
Poi: sono sempre meravigliato nel leggere di sentenze così civili e all’avanguardia, almeno per un paese come l’Italia, mentre altre volte lo stesso consesso, o il TAR del Veneto, ha offerto sentenze semplicemente vergognose sull’ostensione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici, che è problema base per la laicità dello Stato e delle sue istituzioni; ne deduco che ci sono giudici che si dovrebbe mettere alla gogna, nel senso letterale della espressione. Occorre studiare qualcosa che elimini quei giudici dai tribunali.

terzog

@Manlio

Eliminazione dei simboli religioni nei luoghi pubblici e laicità dello stato

Io ripeto quanto già affermato in altra occasione: ritengo che tutto sarebbe più semplice
se TUTTI i simboli venissero eliminati (religiosi e civili) relegandoli al culto/devozione MA
SOLO NEL PRIVATO.

Così facendo i giudici avrebbero meno da discutere in quanto tale decisione sarebbe
equa per tutti e impossibile da interpretare a seconda delle convenienze.

Ma tale azione richiede tanto di quel coraggio, tanta di quella determinazione e tanta
capacità di rinunciare ai propri schemi che la sua riuscita sarebbe un evento apocalittico.

Popinga

Il problema è che i corsi prematrimoniali tenuti da esperti sacerdoti non vengono seguiti con il dovuto impegno dai fidanzati. Si comincia così e poi nascono i tradimenti, i divorzi, il sesso di gruppo, lo scambio di coppie, il comunismo e l’ateismo. Una domanda: se la Sacra Rota può (pagando, s’intende) annullare un sacramento come il matrimonio, perchè non può annullare, che so, il battesimo o la cresima?

Asatan

@crespo

L’annullamento della rota ha valore legale a meno che non intervengano sentenze come questa. Fra l’altro l’annullameno è molto, molto diverso dal divorzio: il coniuge economicamente più debole non ha diritto agli alimenti e i figli passano da leggimi a naturali con la conseguente diminuzione dei diritti.

IDIC2

@ Crespo

A quello che so io, invece, ma magari mi sbaglio, se la rota annulla il matrimonio non devi neanche pagare gli alimenti al comìniuge perchè, di fatto, il matrimonio non è mai avvenuto.

Ciao

Toptone

Caro Popinga, mica tutti gli atei e i comunisti praticano il sesso di gruppo e lo scambismo e il tradimento.

Anzi, a ben studiare le statistiche, sono molti di più i cattolici (o sedicenti tali) che, sposati in chiesa, di domenica vanno a messa e il sabato sono nel privé.

Sempre che la faccenda non esca fuori, ovviamente. Ssshhhhht!!!

Davide C.

@IDIC2

Quello che tu dici è vero per il diritto canonico, ma non per il diritto italiano.
Mi spiego, nel nostro ordinamento coesistono due tipi di matrimonio, quello civile e quello concordatario.
Quest’ultimo è tenuto davanti ad un ministro del culto cattolico con rito cattolico, ma per essere riconosciuto dallo stato italiano deve osservare alcune regole previste dal nostro ordinamento.
A ben vedere il matrimonio concordatario è un atto “doppio”, o meglio che ha valore in entrambi gli ordinamenti ma in maniera indipendente.
Questo vuoldire che un eventuale annullamento o dichiarazione di nullità del matrimonio da parte della Rota Romana (non si chaima più sacra, ogni tanto qualche atto di onestà intellettuale…) deve essere delibato in Italia come ogni sentenza straniera, quindi la cassazione dovrà verificare se i motivi dell’annullamento o della nullità della sentenza ecclesiastica coincidano con quelli previsti dal nostro ordinamento.
Questo principio è ribadito dalla sentenza in oggetto. spesso si delibavano le sentenze ecclesiastiche come dei semplici notai…
se fosse per me tornerei alla situazione pre-concordataria. l’art. 7 della Costituzione è l’unico che avrei veramente riformato…

gigetta

nooo!! ma perchè era così divertente la Chiesa annullava così bene i matrimoni e ora? non le toglieranno questa possibilità? spero che i giudici tornino presto a ratificare gli annullamenti della sacra romana rota e poi del matrimonio concordatario è giusto che decida la chiesa cattolica.

San Gennaro

@Manlio Padovan
Art. 143, comma 2 codice civile: “Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla FEDELTA'”.
Ovviamente un coniuge ha il diritto di tollerare l’infedeltà; ma se non la tollera l’infedele si trova dalla parte del torto.

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

claudio

Quello che dite non c’entra nulla. Il matrimonio religioso, cattolico nella specie ha un suo valore, un suo significato e dunque cause di nullità sue proprie. E’ chiaro che il matrimonio rilevante per lo Stato è differente. Nella misura in cui una causa di nullità sia valida anche per il matrimonio civile, essa anche vale. PEr questo motivo è necessaria la delibazione. I tribunali ecclesiastici si disinteressano di questa decisione della cassazione, poichè dal punto di vista religioso il matrimonio non vi è mai stato. DAl punto di vista dello Stato vi è stato. Vuol dire che si divorzierà cosa che nell’ordinamento statatale è concesso. Qual è il problema? Dove sta la sensazionalità?

Dirladada

@ Manlio Padovan
In effetti se pensi che nella “laica” Francia dove le sentenze religiose non sono trascrivibili la giustizia laica ha annullato un matrimonio tra musulmani perché la sposa non era vergine, c’è da stupirsi che per una volta siamo avanti noi.

gigetta

@ DIRLADADA
no noi siamo solo “monotematici” ossia diamo ragione a un solo credo e siamo a senso unico. loro invece sono aperti anche agli annullamenenti del matrimonio civile in base a principi di altre religioni tutto quà ormai è un dato di fatto che la verginità per i cattolici è un otional infatti si confessano prima del matrimonio e tutto è a posto anzi ho sentito con le mie orecchie dire che la verginità è quella dell’anima quindi per il cattolico il concetto si è evoluto e un matrimonio concordatario per un motivo simile non sarà mai annullato almeno qui

Dirladada

@ gigetta
No perché precedentemente un tribunale francese aveva sottolineato che né la “razza” né la verginità potevano essere considerate come qualità essenziali per l’annullamento del matrimonio. Noi abbiamo problemi con la Chiesa cattolica loro invece a causa dell’islam stanno tornando indietro. E comunque se sono “aperti ai principii di altre religioni”, allora non è più una giustizia laica il matrimonio civile non è obbligatorio se una persona non ne condivide i principii che si sposi davanti al prete o davanti all’imam.

Asatan

@claudio

Il punto è che fino ad oggi praticamente tutte le motivazioni di nullità addotte dalla rota sono sempre state poi ratificate e poste in atto dalla magistratura.
Simpatie come “quando mi sono sposato non ero sicuro di voler stare per sempre con questa persona” “quando mi sono sposato sapevo di non volere figli” e compagnia cantante.

Non capita spesso che lo stato italiano mandi la sacra rota a l diavolo.

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