La figlia di Totò Riina all’altare

Si è sposata ieri nella chiesa dell’Immacolata di Corleone Lucia Riina, figlia del boss Totò. E’ stata accompagnata all’altare dal fratello Giuseppe Salvatore, scarcerato pochi mesi fa dopo una condanna per mafia. Il marito, dall’altare, ha inviato un saluto a Totò Riina, a suo figlio Giovanni e a Leoluca Bagarella. Il frate che ha celebrato la cerimonia, Giuseppe Gentile, ha più volte invitato i cronisti ad andarsene.

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34 commenti

vincent vega

No dai, anche qui queste “notizie”. Già mi ha seccato vederle oggi sul Leggo, la versione cartacea di Studio Aperto, ora anche qui. Un bel chi se ne frega no? Trattarli come dei vip, e una cosa che proprio non sopporto. Già non sopporto i pettegolezzi sulle celebrità, figurarsi quelli sugli assassini.

Popinga

Concordo con Bruno Gualerzi: tutto torna. Se i boss nei loro covi hanno bibbie e santini, se uno aveva una capella privata, se un altro aveva addirittura un frate confessore che andava e veniva dal suo rifugio segreto, un motivo ci sarà. “Date a Totò quel che è di Totò” (e mi perdoni il grande principe De Curtis).

Enrico

* Bruno Gualerzi

Ho sempre avuto rispetto dei suoi interventi anche se denotano una differenza nelle nostre idee e nel tipo di formazione ricevuta, io tecnica lei umanistica, ma qui si è proprio caduti di stile.

Ricordo poi che il sacramento del matrimonio è celebrato dagli sposi no dal prete.

venezia63jr

Mediaset ha tutto il diritto a trattarli da vip,se non fosse per loro il cavaliere canterebbe ancora sulle navi da crociera.
La famiglia e’ sacra.

Elia Ballade

E’ tornato Enrico…

Vorrei poi capire cosa intende per formazione tecnica…

Bruno Gualerzi

@ Enrico
Tirare in ballo questioni di stile quando di mezzo c’è la mafia e la sua ‘anima religiosa’, mi spiace, ma è l’ultima cosa mi interessa.

Enrico

* Bruno Gualerzi

E quale sarebbe l’anima religiosa della mafia?

Il fatto che brucino un santino durante la cerimonia di iniziazione all’organizzazione?

vico

@ENRICO
cerca di capire, se i tuoi preti o frati avessero un minimo di senso del sacro l’unico sacramento di cui dovrebbero parlare con i mafiosi sarebbe la confessione e il rifiuto dell’assoluziione. Ma è più facile negarla a una donna che ha abortito, come è più facile negare il funerale religioso a Welby che non seppellire in chiesa de pedis no?
Ma non ti vergogni della tua chiesa? Con che coraggio giustifichi queste iniquità?

gigetta

carissimi sapete ogni volta che parla un cattolico mi esce una placca aterosclerotica, se solo ci tenessero un minimo alla vita di esseri già compiuti avrebbero pietà di me e eviterebbero di farmi rischiare un infarto ogni volta che mettono le dita sulla tastiera o peggio che parlano davanti a me personalmente e vi stupite se gli va bene che un mafioso sigilli il suo matrimonio davanti al loro dio? per me possono sposare pure le bestie di Satana basta che evitino di toccare temi etici davanti alla sottoscritta perchè di veramente etico la loro religione non ha un bel niente.

per l’ennesima volta vi invito a ignorarli sperando che loro facciano lo stesso con noi.

piccolo-uomo

Dopo una notizia come questa spesso molti qui si stracciano le vesti.
De André descrisse con pochissime parole una bella cosa:
“E chiese al vecchio dammi il pane ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino ho sete e sono un assassino.

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.”

Se diventassi un assassino vorrei che qualcuno mi volesse ancora bene.
Se un mio familiare diventasse un assassino vorrei riuscire a volegli ancora bene.

Che facciamo con i delinquenti? E dei loro figli, magari in odore di delinquenza?
Immondizia della società: la lasciamo per le strade, la bruciamo,
la accantoniamo, la buttiamo via o la ricicliamo?
Lo stato per ora la mette in disparte e quel che capita capita.
Qualcuno dopo un po’ si è riciclato, qualcuno rimane uguale, qualcun’altro si butta via.
Forse un programma per riciclarla si potrebbe ben progettare.

@ Bruno Gualerzi, Cosimo B., Popinga

Ma, cambiando discorso, ditemi una cosa, ché non ho capito bene:
con “tutto torna” quale dei seguenti ragionamenti sintetizzate?

essere credenti => essere mafiosi
essere mafiosi => essere credenti
essere credenti = essere mafiosi

@ gigetta

Quello che scrivi è tanto triste. Ma io che ti ho fatto?

Andrea P.

x vincent.

Invece sono notizie da sottolineare, dimostrano, se ce ne dovesse essere ancora bisogno che la chiesa (istituzionale), va continuamente a braccetto alla criminalità organizzata.

Mi spingo oltre: ritengo che in Italia si sia sviluppata la criminalità, ai livelli che conosciamo, proprio per la presenza della chiesa, della religione cristiana. Collante indispensabile per la creazione e il mantenimento di una struttura come la mafia.

gigetta

infatti mi torna in mente la storia della Orlandi che va avanti ormai da venticinque anni. ma alla fine l’hanno aperta la tomba di quella buon anima santa che il loro dio ce l’abbia in gloria di renatino de pedis?

gigetta

cavolo certo che se mi avessero sciolto nell’acido come pare sia successo a lei e da qualche parte potessi vedere il seppellimento in cappella con tutti gli onori forse forse tornerei per la vendetta! renatino si welby invece no ovviamente la coerenza cattolica dei miei stivali. povera manuela orlandi.

Bruno Gualerzi

Caro ‘piccolo-uomo’, c’è poco da capire: i mafiosi sono credenti. Il ‘tutto torna’ sta solo ad indicare che, essendo i mafiosi credenti, abbinano senza problemi la pratica mafiosa e la pratica religiosa. Questo vuol dire allora che tutti i credenti sono mafiosi? In un eccesso di polemica, in senso puramente metaforico, si potrebbe anche sostenere questo… ma qui si metteva solo l’accento sul fatto che le pratiche religiose di per sè non aiutano certo ad essere più umani.
Per quanto mi riguarda, poi, non cambia niente che queste pratiche religiose siano residui paganeggianti, frutto di mera supestizione, perché, in quanto ateo, considero la religione, quale che si la forma che assume, pur sempre un cedimento alla superstizione, intesa come speranza di salvezza mal riposta.

PS. Credo che il povero De Andrè auspicasse tutto, meno che fosse la carità cattolica a venire in soccorso degli assassini. E non certo comunque in soccorso dei ‘poveri mafiosi’.

piccolo-uomo

Caro Bruno Gualerzi,

Meno male. Così, per scherzare, dico che se fossimo ad un quiz a premi avresti vinto
dando la risposta giusta… 😀
Scherzi a parte le prime sei righe che hai scritto mi trovano sostanzialmente d’accordo.
Dalla 7 alla 10 non mi sento di aggiungere niente.
Per quanto riguarda De André, la carità che canta non è cattolica.
Anzi sì: nel senso di universale. Ma canta anche tante altre cose.
Molte ispirate da Gesù Cristo, del quale credeva solamente la straordinaria umanità.

Saluti

nicola morgantini (nicola)

Del resto è un classico che i preti “sacramentino” i mafiosi e poi impediscano che si celebri in chiesa il funerale di chi ha liberamente scelto di porre fine alle proprie sofferenze (vedi il povero Welby). Oppure che rifiutino gli stessi sacramenti a chi offende la “morale sessuale”.

gigetta

@ nicola
nicola per me sarebbe un onore non essere sepolta da loro. a parte che credo porti s…a minimo mi risveglio pure nella tomba non si sa mai con i loro rituali strani come va a finire. sinceramente non mi va di essere seppellita da chi interra mafiosi continuino a seppellire loro io lo scrivo pure col sangue che non voglio preti sul letto di morte ne li voglio dopo la mia morte sarebbe un sacrilegio nei confronti del mio cadavere.

vico

@piccolo uomo
visto che ti piace de andrè, ti consiglio Il testamento di Tito, poi spiegami perchè certi assassini hanno trattamenti migliori di altri, che magari non hanno ucciso.

Non avrai altro Dio, all’infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall’est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice “non devi rubare”
e forse io l’ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l’ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice “non ammazzare”
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d’amore
non ho provato dolore.
L’invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore.

QUESTA PIETA’ TROPPI CATTOLICI NON SONO CAPACI NEANCHE DI IMMAGINARLA

Enrico

Vi ricordo che anche il mafioso qualora si pentisse accederebbe al regno dei cieli come accadde al ladrone pentito.
Anche allora ci si scandalizzava perchè Cristo perdonava le prostitute e gli usurai vedo che dopo 2000 anni nulla è cambiato il messaggio cristiano desta sempre scandalo.

Scusate ma in uno stato laico la responsabilità è individuale o passa di padre in filgia?

Welby è morto con un gesto di odio nei confronti della fede e della chiesa cui lui apparteneva.

gigetta

@ vico

vico siamo noi i cattivi non dimeticarlo, i senza dio dall anima dannata che loro vorrebbero riportare a casa siamo noi che non abbiamo nessuna pietà di due cellule indifferenziate, addirittura riteniamo che la vita della madre debba prevalere su un feto di un mese appena se c’ è gravissimo pericolo per la sua vita, noi che diamo più importanza a una tuba che a un embrione impiantato male che continuerebbe a crescere a dismisura facendo scoppiare la tuba stessa e che può provocare grandissimi problemi a chi lo porta e siamo noi che in nome della cultura della morte vogliamo che ognuno decida che trattamenti di fine vita vuole ricevere, noi siamo creature diaboliche mandate quì dal maligno per togliere i giusti dalla retta via siamo attaccati alle cose materiali ecc ecc i cattolici sono la luce noi il buio non fare confusione…loro sono per la Vita noi per la cultura della morte quindi noi siamo i privi di pietà caro vico siamo cattivi come i Vampiri e come gli aderenti alle sette sataniche perchè c’ è un pò di satana anche in noi.

vico

@gigetta
dovendo scegliere tra inferno e paradiso, sceglierei il paradiso per l’ambiente, l’inferno per la compagnia 🙂

gigetta

@Bruno Gualerzi
appunto perchè c’ è poco da capire c’ è anche poco da spiegare, Bruno. che inutile spreco di energie…lo sappiamo tutti che i mafiosi sono molto religiosi chi dice il contrario o è poco informato o mente e pure in malafede. se conoscessimo un mafioso e gli chiedessimo tu sei credente? ci direbbe di si e io non ho alcun dubbio sul fatto che lo siano non ne ho mai avuti e non ne avrò mai. i mafiosi sono uomini e donne di chiesa. alcuni dicono che non siano credenti perchè sono superstiziosi ma allora dobbiamo dire che un buon 80% di cattolici non è credente perchè la superstizione è presente anche in molti cattolici standard.

gigetta

certo che poi è piuttosto curioso come subito si sia sostenuto che Provenzano non utilizzasse la Bibbia per pregare bensì per comunicare con gli altri mafiosi tramite pizzini. non ho mai pensato non fosse un uomo dalla profondissima fede e che i mafiosi siano persone di fede lo dimostra anche il fatto che un certo De Pedis oggi si trova sepolto in una cappella vaticana in quanto grande beneffatore. la mafia a prescindere da qualunque valutazione morale gli si voglia dare è religiosa e su questo non ci piove.

valentina

La religione E’ superstizione. E’ credere, ad esempio, che se dico molte volte “Ti prego Santo Tizio, fai che questo accada ecc.”, allora quella cosa può anche accadere. Questa E’ “magia”.
Cosa cambia rispetto alla “magia” intesa come cartomanti, medium, ecc? la nostra abitudine ad averli sotto gli occhi, a considerarli parte del panorama dell’esistenza e quindi a vederli come normalità.
La superstizione prolifera quando si vive in situazioni di pericolo, quando non si ha un concreto controllo degli eventi. Come in guerra. Come, suppongo, nella vita dei mafiosi.
Fare donazioni al Santo di turno è un modo molto semplice di salvarsi la coscienza, se ne hanno una. E ‘ un modo per tentare di controllare gli eventi. E’ un modo per ottenere prestigio sociale in modo facile (dato che agli occhi di tutti conta fare, ad esempio, donazioni tra un bambino sciolto e l’altro) e nella mafia il prestigio sociale è MOLTO importante. Anche se della religione non gliene può fregare di meno.

Purtroppo uno dei guai peggiori della cristianità in senso italico è proprio di preferire il gesto esteriore piuttosto che puntare all’unica cosa che potrebbe contare: non fare agli altri quello che non volessi fosse fatto a te. E per fare questo non si ha bisogno di statue, di rosari, di nulla. Solo di un minimo di sforzo.
Almeno i musulmani c’hanno provato ad evitare l’idolatria (poi sono caduti nelle stronzate opposte a dimostrazione che la religione-magia è cmq uno schifo)
Già, ma fa bene la Chiesa a appoggiare il culto dei Santi, delle reliquie, dei luoghi delle apparizioni, ecc. con la scusa de “la religione dei più deboli”, evviva il vitello d’oro! Evviva i conti in banca!
Ciò che sostanzia l’idea mafiosa è molto simile a ciò che sostanzia l’idea di religiosità in senso italiano.

gigetta

@ valentina
vogliamo parlare della “magia” che avviene quando il prete proferite alcune formule magiche trasforma il pane nel corpo di cristo e il vino in sangue. anche quella è magia. nella religione tutto è magia non c’è niente di diverso dalla magia praticata dalle streghe brasiliane o dai satanisti. è sempre magia e la magia e sorella della superstizione.
d’altronde forse non lo sai ma ci sono donne cattoliche che conoscono alcuni riti segreti per togliere il malocchio basati su preghiere uno per tutti l’acqua licornia un rituale magico molto diffuso dalle mie parti piuttosto bizzarro ma che la dice lunga su religione superstizione e magia

gigetta

l’acqua licornia si fa con acqua e grano è seguita da una formula segreta e una preghiera cattolica queste streghe cattoliche non possono dire quale pena la dannazione eterna possono trasmettere la formula solo alle loro discendenti femmine e solo in linea retta quindi solo alle figlie e alle nipoti dirette (figlie delle figlie) ragione per la quale non ho mai conosciuto la formula. fatta l’acqua si massaggia la fronte le gambe e il viso o meglio come facevano fare a me da bambina le mie zie…si beve in ogni caso si massaggia da su a giù la particolarità di questo rito stregonesco è che l’acqua si deve bere solo se fa le bolle in quel caso li sei affetta da malocchio e io ero sempre affetta dal malocchio :D. in caso contrario si usa per prevenire.

gigetta

l’acqua licornia si fa con acqua e grano è seguita da una formula segreta e una preghiera cattolica queste streghe cattoliche non possono dire quale possono trasmettere la formula solo alle loro discendenti femmine e solo in linea retta quindi solo alle figlie e alle nipoti dirette (figlie delle figlie) ragione per la quale non ho mai conosciuto la formula. fatta l’acqua si massaggia la fronte le gambe e il viso o meglio come facevano fare a me da bambina le mie zie…si beve in ogni caso si massaggia da su a giù la particolarità di questo rito stregonesco è che l’acqua si deve bere solo se fa le bolle in quel caso li sei affetta da malocchio e io ero sempre affetta dal malocchio :D. in caso contrario si usa per prevenire.

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