Regno Unito: campagna contro la presenza dei vescovi alla Camera dei Lords

Il governo inglese ha presentato una sua proposta di riforma della Camera dei Lords, proposta che non sembra caratterizzarsi per contenuti particolarmente laici. Non solo si propone di conservare ai vescovi il diritto di sedere nella seconda camera, ma conferisce altresì alla Chiesa anglicana la prerogativa di scegliere quali vescovi la rappresenteranno.
Contro questa proposta si è attivata la British Humanist Association, che ha lanciata una campagna contro la presenza dei vescovi in parlamento. La BHA ricorda che il Regno Unito è l’unico stato democratico dove una confessione religiosa gode di un privilegio simile.

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15 commenti

Bruno Gualerzi

Non ho idea del peso che possa avere oggi nella cultura, e in genere nelle vita inglese, un precedente del genere, ma come si sa uno dei padri del liberalismo moderno, John Locke, nella sua celebre ‘Lettera sulla tolleranza’, da intendere soprattutto come tolleranza religiosa, esclude dalla stessa i ‘papisti’ – per ragioni più che altro politiche – e gli ATEI, questi ultimi perché inaffidabili, gente coi quali non si possono fare affari perchè la loro parola, non avendo alcun referente trascendente, non vale nulla.
Del resto è la regina il capo, sia pure poco più che formale, della chiesa anglicana… e viene da chiedersi fin dove può spingersi la laicità nel RU.

Daniela

è vero dal punto di vista formale è un indebito privilegio dato ad una religione, però non dimentichiamoci che dal punto di vista sostanziale la gran bretagna è uno dei paesi più secolaristi d’europa e del mondo.

nihil84

“La BHA ricorda che il Regno Unito è l’unico stato democratico dove una confessione religiosa gode di un privilegio simile.”
Aspetta che se ne accorgano i nostri Parlamentari e presto sarà uno dei due stati democratici dove una confessione gode di un privilegio simile ;D

piersky

@Druso..dal punto di vista della laicità la Gran Bretagna è anni luce avanti rispetto all’Italia..non bisogna confondere il potere formale (e i colpi di coda di una tradizione che vede la chiesa Anglicana come la chiesa della classe dirigente…) con la realtà politica. E ‘ ovvio che la presenza dei membri della chiesa anglicana non è una cosa giusta e che, per esempio, Blair ha finanziato le scuole religiose, ma la società è molto laica… solo una minoranza crede in un Dio, la maggioranza si dice spirituale ma non religiosa e gli atei e agnostici sono oltre 10 milioni (dato vecchio) e in crescita…Soprattutto tra i giovani!
La chiesa inglese, dicono tutti gli studi, rischia letteralmente di morire (perchè la maggior parte dei fedeli praticanti è anziana)….
Oltre a questo, Milliband, il più accredidato successore di Gordon Brown alla guida dei Labour è ATEO!

Pensare, in qualche modo, di paragonare la realtà Britannica con quella italiana, è piuttosto superficiale…io che ci vivo, posso dire che questo, dal punto dii vista della Laicità “fattuale”, è tra i paesi più progrediti in europa! dal punto di vista Formale coi sono ancora qualche problema!
P.s: non dimentichiamoci che in Inghilterra i Vescovi sono nominati su consiglio del governo…
In ogni caso, Spero che molti politici tra i LAbour ei Lib-Dem prendano posozioni contro la permanenza dei vescovi…

daniele

In Inghilterra i vescovi siedono in parlamento eppure è uno stato molto più laico e tollerante di noi.
La Chiesa d’Inghilterra è una delle Chiese più aperte e tolleranti esistenti al mondo.
L’attuale primate, l’arcivescovo Rowan Williams si è più volte battuto per l’integrazione religiosa, il dialogo e il rispetto delle varie culture.
Lo stesso primate è stato tra i più forti sostenitori delle unioni civili tra omosessuali.
E’una Chiesa piùche evoluta (di recente il Grande sinodo ha approvato una mozione che apre la strada alle donne all’ordinazione episcopale).
Penso che è molto più laica e tollerante l’Inghilterra anglicana che la nostra povera Italia.
Preferirei di gran lunga veder sedere l’arcivescovo di Canterbury in senato che quei cattolici bigotti e ipocriti di certe fazioni politiche.

Bruno Gualerzi

Personalmente misuro la laicità non solo in termini strettamente religiosi, ma anche in termini ‘nazionalistici’, e da questo punto di vista faccio fatica a dimenticare il colonialismo britannico, inteso non solo a estendere il suo potere economico e politico in mezzo mondo, ma anche a ‘esportare civiltà’. Con conseguenze ancora tutt’altro che cancellate dalla storia.
E non è un caso che quando, dopo l’11 settembre, il ‘rinato in Cristo’ G.W. Bush è partito per la crociata contro il il Regno del Male abbia trovato il più fedele alleato nel neo cattolico Blair.
Non dico con questo che in tema di laicità stiamo meglio noi, figuriamoci, ma basta poco per risvegliare il ‘dio che dorme’.

Druso

@ piersky
Riconosco la laicità inglese e li stimo tantissimo per questo, la mia voleva solo essere una battuta amara nei confronti dell’Italia. Purtroppo, noi abbiamo gente peggiore dei vescovi, in parlamento…

vito

E chi chiederà alla regina Elisabetta di dare le dimissioni da capo supremo della chiesa anglicana?

gigetta

che gioia! non siamo soli! esultiamo, esultiamo, esultiamo! quì abbiamo direttamente il papa in Parlamento!
fuori l’Inghilterra dalle mete possibili per un mio eventuale trasferimento.

gigetta

sono sempre chierici in un parlamento non ci stanno a fare niente di niente.

piersky

Vorrei solo far notare che non è corretto dire governo Inglese (anche se entrato nell’uso comune in Italia), ma governo del Regno Unito (o al massimo, con qualche forzatura, britannico….)..
l’Inghilterra è solo una delle 4 distinte nazioni che formano il Regno Unito..tra l’altro il parlamento Inglese NON ESISTE…Esiste il parlamento del Regno Unito e i tre parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord….Ma l’Inghilterra non ha un parlamemto nazionale…
Questo significa che ,mentre le materie “devolute” come l’organizzazione della sanità o dell’istruzione sono gestite direttamente dai parlamenti nazionali (specie da quello Scozzese che sta sfruttando al massimo la devolution) nelle tre nazioni che hanno un parlamento nazionale, in Inghilterra queste materie sono competenza del governo centrale: questo sta creando qualche perplessita tra gli inglesi in quanto il governo Centrale (composto da deputati eletti in tutte le 4 nazioni) decide su importanti aspetti per gli Inglesi, mentre lascia fare ai parlamento devoluti nelle altre tre nazioni! Questa è una chiara asimmetria, decisa dalla riforma di quel genio di tony Blair…
Forse è una conseguenza del “complesso di colpa” che gli Inglesi (specie trai Labour) sentono nei confronti delle altre tre nazioni…
Quindi, caro Bruno, la questione della “laicità allargata” nell Regno Unito à piuttosto complessa.. e difficilmente paragonabile a qualsiasi stato continentale 😉
Anche la questione dei vescovi Inglesi che hanno diritto a sedere nella camera dei Lord va vista in un quadro più generale di equilibrio di potere tra le 4 nazioni….e non dimentichiamoci che le 4 nazioni hanno 4 separate ed indipendenti chiese (che sono per loro natura molto più democratice, in quanto non esiste la figura di un capo assoluto come il papa)….oltre al fatto che la Scozia ha un separato sistema giuridico (come L’irlanda del Nord) e una banca centrale (la potentissima bank of Scotland) che stampa la Sterlina scozzese…che è equivalente a quella Inglese, stampata dalla Bank of England…

piersky

@gigetta, In Gran Bretagna puoi non trasferirti per il clima, ma non di sicuro per la laicità…sul lato della laicità questo è uno dei paesi più avanti al mondo, con una delle socieà più secolari in occidente!

Gianni Politi

@nihil84

Per Vaticalia “stato democratico” mi sembra una definizione troppo forte 🙁

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