Il comitato sui diritti umani delle Nazioni Unite ha mosso dei rilievi a Irlanda e Regno Unito in merito alla loro politica religiosa. L’Irlanda è stata invitata a rendere più laico il proprio sistema educativo, poiché la scuola primaria è in larga parte gestita da istituzioni cattoliche. Inoltre, il parlamento è stato sollecitato “a prendere misure per aiutare le donne a evitare gravidanze non volute, in modo che non debbano ricorrere a pratiche abortive illegali o malsicure”: l’interruzione volontaria di… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: martedì, Luglio 29, 2008
Birmingham, il Comune vieta l’accesso ai siti atei
I dipendenti del Comune di Birmingham possono accedere a tutti i siti, salvo quelli a contenuto ateo, satanico, paranormale, criminale e di devianza sessuale. L’ha reso noto la National Secular Society, che denuncia l’atteggiamento discriminatorio posto in essere dall’amministrazione comunale nei confronti dei non credenti: i siti delle comunità religiose, infatti, sono liberamente consultabili. L’associazione ha preannunciato un’iniziativa legale ai sensi delle Employment Equality (Religion or Belief) Regulations 2003, che vietano espressamente discriminazioni sui luoghi di lavoro basate sulla credenza… Leggi tutto »
Negato affido condiviso a padre omofobo
Una sentenza del Tribunale dei minori di Catanzaro, resa nota in questi giorni, ha negato l’affido condiviso del figlio al padre. Il Tribunale ha infatti ritenuto l’uomo inidoneo perché pervaso da atteggiamenti densi di pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali. Arcigay, nel rendere nota la vicenda, ha definito il caso “una ennesima supplenza della dottrina giurisprudenziale italiana rispetto alla politica che in questo paese è colpevolmente assente”.
Assegni sociali, a rischio anche per frati e suore
La modifica introdotta dal parlamento, con la quale gli assegni sociali verranno riservati solo a coloro che siano in grado di dimostrare di aver “soggiornato legalmente e lavorato legalmente con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale, in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale”, colpisce anche frati e suore. Queste figure religiose, infatti, non sono sostenute economicamente con il gettito dell’Otto per mille, e di norma non hanno pertanto alcun reddito da dichiarare.