Archivi Mensili: Luglio 2008

Diritti umani, il comitato ONU bacchetta Irlanda e Regno Unito

Il comitato sui diritti umani delle Nazioni Unite ha mosso dei rilievi a Irlanda e Regno Unito in merito alla loro politica religiosa. L’Irlanda è stata invitata a rendere più laico il proprio sistema educativo, poiché la scuola primaria è in larga parte gestita da istituzioni cattoliche. Inoltre, il parlamento è stato sollecitato “a prendere misure per aiutare le donne a evitare gravidanze non volute, in modo che non debbano ricorrere a pratiche abortive illegali o malsicure”: l’interruzione volontaria di… Leggi tutto »

Birmingham, il Comune vieta l’accesso ai siti atei

I dipendenti del Comune di Birmingham possono accedere a tutti i siti, salvo quelli a contenuto ateo, satanico, paranormale, criminale e di devianza sessuale. L’ha reso noto la National Secular Society, che denuncia l’atteggiamento discriminatorio posto in essere dall’amministrazione comunale nei confronti dei non credenti: i siti delle comunità religiose, infatti, sono liberamente consultabili. L’associazione ha preannunciato un’iniziativa legale ai sensi delle Employment Equality (Religion or Belief) Regulations 2003, che vietano espressamente discriminazioni sui luoghi di lavoro basate sulla credenza… Leggi tutto »

Negato affido condiviso a padre omofobo

Una sentenza del Tribunale dei minori di Catanzaro, resa nota in questi giorni, ha negato l’affido condiviso del figlio al padre. Il Tribunale ha infatti ritenuto l’uomo inidoneo perché pervaso da atteggiamenti densi di pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali. Arcigay, nel rendere nota la vicenda, ha definito il caso “una ennesima supplenza della dottrina giurisprudenziale italiana rispetto alla politica che in questo paese è colpevolmente assente”.

Assegni sociali, a rischio anche per frati e suore

La modifica introdotta dal parlamento, con la quale gli assegni sociali verranno riservati solo a coloro che siano in grado di dimostrare di aver “soggiornato legalmente e lavorato legalmente con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale, in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale”, colpisce anche frati e suore. Queste figure religiose, infatti, non sono sostenute economicamente con il gettito dell’Otto per mille, e di norma non hanno pertanto alcun reddito da dichiarare.

Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è ora disponibile sul sito UAAR. Il quesito è il seguente: “Quale atteggiamento dovrebbe mantenere il movimento laico nei confronti dei cattolici che manifestano l’intenzione di impegnarsi nelle battaglie laiche?” Sei le opzioni: – La laicità è un principio costituzionale: riguarda pertanto tutti, e dunque occorre collaborare con tutti – Ormai perfino il papa si proclama laico: dialogare è importante, ma bisogna valutare i fatti, più che le parole – È poco proficuo: sono pochi e non… Leggi tutto »

Scozia, il matrimonio ‘ateo’ è di gran moda

Nel 2007, i matrimoni celebrati in Scozia sono stati 29.866, in leggerissimo calo (meno 0,1%) rispetto all’anno precedente. Le cerimonie civili (15.840) ora superano però nettamente quelle religiose (14.381): lo scorso anno i dati erano pressoché identici. La diminuzione del numero dei matrimoni religiosi è costante: meno 6% nel 2005, meno 7% nel 2005, meno 4% nel 2007. Il calo è però ancora più significativo, perché da qualche anno matrimoni ‘religiosi’ con valore civile possono essere celebrati anche dalla Humanist… Leggi tutto »

Tanzania, nel 2008 già uccisi 26 albini per riti magici

Dall’inizio dell’anno, ben 26 albini sono stati uccisi in Tanzania. La ragione è sempre la stessa: i loro organi – specialmente i genitali e le gambe, nonché il sangue – sono ricercatissimi dagli ‘stregoni’ locali perché ritenuti in grado di assicurare salute e benessere. Il governo tanzaniano sembra intenzionato a rispondere dando il via a una sorta di ‘caccia alle streghe’.

Sondaggio-choc nel Regno Unito: i giovani islamici si radicalizzano

Quasi un terzo degli universitari britannici di religione islamica giustifica l’assassinio compiuto in nome di Allah e si dichiara favorevole a ripristinare il califfato; il 40 per cento supporta l’introduzione della sharia; il 54 per cento vorrebbe un partito islamico; solo uno su quattro pensa che uomini e donne siano eguali, e che gli omosessuali debbano essere rispettati. Sono i risultati di un’inchiesta condotta dal Centre for Social Cohesion. Il sondaggio è stato criticato da Wes Streeting, presidente della Unione… Leggi tutto »