India: proposta per abolire reato di omosessualità

Durante la conferenza internazionale contro l’Aids, conclusasi qualche giorno, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon aveva affermato con forza la necessità di battersi contro le discriminazioni verso determinate categorie come gli omosessuali, al fine di rendere più efficace la lotta contro la malattia. Il ministro della sanità indiano Ramadoss ha intenzione di proporre, in tal senso, l’abolizione della disposizione del codice penale che punisce l’omosessualità, ancora vigente nel paese e residuo del colonialismo britannico.

Archiviato in: Generale

8 commenti

Silvio

“Residuo del colonialismo brittanico.”
In pratica il periodo Vittoriano il più bigotto della storia inglese.
Quello che in patria aveva ucciso Turing.

gigetta

l’idea è perfetta ma che c’entrano i diritti con il contrastare l’AIDS quello viene a chiunque anche alla gente sposata che discorsi sono? ho capito anche li è diffusa l’idea che lAIDS sia la malattia dei gay se non sbaglio da poco ad un gay proprio in Italia è stato impedito di donare il sangue (infatti le scorte traboccano soprattutto d’estate, attenzione possiamo permetterci di fare gli schizzinosi con soggetti sanissimi solo per omofobia!) si dava e si da tuttora per scontato che siano degli appestati.

#Aldo#

Premessa: il sesso è una questione privata ed ognuno, legittimamente, deve esser libero di praticarlo secondo le proprie personali inclinazioni (in assenza di violenze non sollecitate). Detto questo, ho come l’impressione che questa rubrica stia diventando un po’ monomaniaca, in quanto l’attenzione rivolta al sesso, ed in particolare all’omosessualità, si fa di giorno in giorno più marcata. Non sarebbe il caso di allargare gli orizzonti e dedicare maggiore attenzione ad altre tematiche?

stefano

certo che in una nazione che conta più di un miliardo di abitanti con almeno 350 milioni di poveri, con una mortalità infantile vicina al 25%, con intere regioni sul piede di guerra per motivi religiosi ed economici (musulmani, sikh, induisti ecc. non riescono a mettersi d’accordo su nulla), dove una donna vedova rischia ancora oggi di essere immolata sulla pira funebre del marito morto ecc. mancava proprio il problema se essere omosessuali sia legittimo o no…

Valentino Salvatore

@ #Aldo#

Il problema è che, sia a livello nazionale che mondiale, la questione della negazione dei diritti degli omosessuali è importante e quotidianamente ci dà spunti di cronaca, considerando il fatto che spesso le discriminazioni vengono supportate dalle religioni. Sarebbe un fatto privato in teoria, quello dell’omosessualità o della sessualità tra consenzienti, se non venisse appunto ostacolato o condannato, o se non avesse risvolti etici e religiosi – impossibili da ignorare. Il problema non è che noi siamo “ossessionati” da certe questioni: sono altri che, con le loro ossessioni omofobiche o sessuofobiche, ci spingono a parlarne.
Non mi pare poi manchino notizie extra-sessuali…

Maurizio D'Ulivo

@ Aldo

Capisco il tuo punto di vista e, seppur da omosessuale, anch’io mi accorgo che qua sopra le notizie e le discussioni sull’argomento siano piuttosto frequenti.

Credo però che la ragione di questa abbondante presenza non sia dovuta ad una volontà precisa da parte dei gestori del sito, bensì al fatto che sono moltissime religioni (la cattolica e un certo modo di intendere l’islam in particolare, ma non solo) a dare spesso l’impressione di avere scelto proprio l’omosessualità come obiettivo da colpire con particolare acrimonia e virulenza, concentrando su questo obiettivo buona parte dei loro interventi clericaleggianti e invasivi rispetto ai principi di uno Stato laico.

Se è così (e personalmente ho la netta percezione che lo sia), diventa inevitabile che il parlare di laicità e di “a-religione” finisca per considerare, con frequenza paragonabile ma per fortuna con toni diametralmente opposti, lo stesso argomento.

Commenti chiusi.