Un ricorso presentato dalla Freedom From Religion Foundation contro l’approccio religioso nel trattamento sanitario dei veterani è stato rigettato da un tribunale di Chicago. Secondo l’organizzazione laica, quattro erano i privilegi assicurati alla religione: l’uso terapeutico di preghiere per pazienti soggetti a stress post-traumatico; l’utilizzo di uno Spiritual Recovery Support Group per reduci colpiti da “significative ferite spirituali”, misurate da un Multi-Level Spiritual Assessment; due trattamenti di Spirituality in Substance Abuse Detoxification Treatment.
Il ricorso è stato respinto perché l’associazione, a dire della corte, non avrebbe titolo a presentare ricorso. La motivazione è praticamente identica a quella per cui l’UAAR si è vista respingere dal TAR del Veneto un ricorso contro una visita pastorale del vescovo di Padova.
Virginia: “cure” religiose a veterani, respinto il ricorso
29 commenti
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Come non ha titolo a presentare il ricorso??
E chi lo deve presentare allora??
Tutti i politici e gli incantatori di serpenti hanno sempre in bocca la parola DEMOCRAZIA, solitamente la usano al posto DEMAGOGIA, invece quando si tratta di applicarla (come in caso) nessuno ne ricorda l’esistenza.
“How much is religion (and/or God) a source of strength and comfort to you?” “How often do you privately pray?” “How often do you read the bible or other religious literature?”
allora alla domanda “quanto la religione o dio sono una fonte di forza e conforto per te risponderei dieci metri sotto lo zero alla domanda ogni quanto preghi ovviamente risponderei mai e all’ultima risponderei “ogni volta che ho voglia di farmi quattro risate da sola o in compagnia” alla fine la farei io la domanda: ma senti cosa cavolo vuoi da me? mi serve un medico non un prete!
Io non li capisco questi religiosi….
La sofferenza avvicina a Dio ma quando stanno male vogliono essere curati….(Allontanandosi da Dio).
Io ho 23 anni, sono Tourettico, e non ho mai preso medicine. La penso come i maori (mi sembra di ricordare fossero loro o un popolo dell’Oceania) che quando un loro compagno stava male, era ferito mortalmente ecc, loro non facevano niente per aiutarlo perchè secondo loro era la volontà dei loro dei…
Alle persone ferite gravi non portavano neanche da mangiare per farlo ricongiungere prima con i loro dei….
@ Raffaele
Ognuno è libero di decidere se curarsi o meno. Io ho una filosofia di vita diversa dalla tua. Poichè non siamo immortali e dopo non c’è niente (altro che ricongiungimento post mortem) la vita che ho la voglio vivere bene, e se per stare meglio devo prendere delle medicine, allora lo faccio. Te lo consiglio.
Sbaglio o un approccio simile ce l’ha in Italia il telepsichiatra Meluzzi?
@Raffaele
Io cerco di prendere il meno possibile medicinali non sono certo il tipo di persona che appena ha qualcosa finisce tre scatole di aspirina.
Però quando si sta veramente male è bene affidarsi a un medico e prendere le medicine necessarie, le ideologie non curano le malattie mentre in compenso le malattie uccidono le ideologie (se crepi che fine fa il discorsetto sui maori).
Se la volontà degli dei è farmi ammalare io me ne infischio e mi curo, che miseria di dei sadici sono?
Anche io ritengo che la vita va vissuta nel modo migliore possibile, e dato che è una cosa soggettiva ognuno deve fare le sue scelte…
non riesco a capire cosa credono di fare questi preti… se davvero le preghiere curassero le malattie non ci sarebbe bisogno di medici e ricerche su ricerche…
Le religioni non servono a curare le ferite ai militari.
Servono perché i militari si facciano ammazzare.
E si facciano ammazzare al posto e per gli interessi di qualcuno che si guarda bene dal farsi ammazzare per i suoi interessi (semplicemente perché questa parte della cosa non è suo interesse).
Si scusate… ho scritto male.
Io se dovessi aver male in ospedale ci andrei, volevo scrivere che i cristiani per essere coerenti dovrebbero fare come i maori che lasciavano morire chi era malato o ferito gravemente.
Se per i cristiani la sofferenza avvicina a Dio dovrebbero essere felici di lasciare il mondo soffrendo come facevano i maori.
Confesso di aver saputo da questo post che in USA almeno i reduci di guerra possono essere assistiti almeno religiosamente. A me fa ovviamente piacere.Direi che la fondazione, il cui nome è tutto un programma, che ha protestato, ha ragione a farlo se ai soldati che si proclamano atei non viene consentita una assistenza psicologica atea a loro richiesta e a parità di costo e condizioni. Mi auguro che anche in Italia sia in futuro consentito ai carcerati, ai reduci, alle donne e agli omosessuali che hanno subito stupri e violenze, a tutte le categorie ferite nella psiche o nell’ Anima (a seconda delle credenze) una assistenza a libera scelta, laica o religiosa. Personalmente ho preferito seguire una via religiosa personale, senza aderire ad alcuna Chiesa, anche se ho forti simpatie per il Buddismo Tibetano. Se mi ritrovassi in situazione di necessità, lontano dai miei maestri spirituali, accetterei qualunque aiuto: dipende dalle capacità di ascolto e dal carisma della persona.
I veterani sarebbero i reduci di guerra, che il governo immagina siano tornati in patria non solo con probabili ferite nel corpo, ma ancor più con probabili disturbi e patologie mentali indotte dalle esperienze guerriere. Esiste dunque un programma di assistenza che prevede anche l’intervento di un soccorso religioso, che comunque potrebbe rivelarsi in qualche modo utile, anche perché molti dei pazienti sono sensibili a tale forma di intervento. E’ vero che si potrà obiettare che non sembra giusto che uno, dopo aver compiuto azioni non certo degne di Dio, corra a farsi consolare dalla divinità; ma forse è proprio in questa contraddizione o circolo vizioso che va cercata la soluzione dell’enigma
@ otto per mille
per le patologie mentali ci sono gli psichiatri laureati in medicina e con tanto di specializzazione. fanno un pò di training autogeno una bella psicoterapia di gruppo, si imbottiscono di antipsicotici neurolettici e tornano nuovi di zecca. altro discorso è se si sente la necessità di ripulirsi la coscienza ma per sentire questa necessità non bisogna avere problemi mentali il prete d’altronde serve a questo no? una bellissima passata di spugna e anche chi ha fatto fuori un palazzo intero con la bombola del gas torna lindo e pinto come appena uscito dalla lavasecco.
Se sono seguace della religione X posso realmente provare sollievo nel ricevere “cure religiose” da parte del rappresentante della religione X (ma non della religione Y).
Ma per salvaguardare la laicità occorre
1) che venga ingaggiato 1 o + rappresentanti per ogni religione praticata da ciascun reduce;
2) che l’ingaggio sia “a progetto” e non a tempo indeterminato;
3) che il rappresentante sia gradito al paziente, pena l’ineffihacia del trattamento;
4) che ne venga valutata, come per qualsiasi protocollo medico, l’eventuale effihacia;
si tratta di condizioni non facili da realizzare nella pratica.
Poi si sa che le associazioni laiche non hanno mai titolo, a differenza del MOIGE 🙁
da profano propenderei per la cura dello stress post traumatico con tecniche mediche psichiatriche, evitando di affidare dei malati a gruppi di preghiera che potrebbero trasformare dei semplici malati in integralisti religiosi malati.
@ Lorenzo
ma sai che forse…d’ora in poi se sto male anzichè chiamare il medico di famiglia faccio un bel gruppo di preghiera con i focolarini (mi stanno anche simpatici perchè ci mettono un pò di impegno a dialogare con tutti in genere non sono monotematici sono cattolici quindi le basi sono quelle ma non sono rompini come i ciellini o come i gifrini dei miei stivaletti).
“Mia figlia circondata dai ciellini: cerco consigli”
settimana scorsa mia figlia ha cominciato il liceo classico in una scuola pubblica di Milano (zona popolare, non centro storico). Il secondo giorno, e dico il secondo, essendo arrivata con dieci minuti di anticipo, ha incontrato un gruppo di ragazzi che l’ha invitata a seguirli al piano sotterraneo della scuola.
Le hanno mostrato il coro scolastico che ogni mattina, alle 7 in punto, si ritrova a scuola per cantare le lodi al Signore. La sessione si è chiusa con un Padre Nostro. Dopodiché sono saliti in classe. Da quel momento è cominciato il tartassamento per condurla ai ritrovi pomeridiani della Gioventù Studentesca con preti & Co. Vieni solo per vedere siamo tutti amici, affidati al Signore, solo chi vive nella sua luce è veramente vivo! e poi, davanti alla sua ritrosia: ma non lo sai che i non credenti sono molto più spesso inclini al suicidio?, guarda l’evidenza: il mondo è stato creato da Dio!. E quando lei chiede cosa succeda in questi ritrovi: solo venendo potrai saperlo (qualcuno, è evidente, ha detto a questi ragazzini che la curiosità è una spinta ben più forte della fede). Tenete conto che il martellamento descritto prosegue da 10 giorni e viene condotto da almeno una decina di ragazzi diversi (finora) tra gli altri dettagli posso aggiungere che quando il cellulare del suo compagno di banco si accende vi compare la scritta Per la Sua Gloria e non ultimo il fatto che ieri una ragazza le ha detto tu che hai la famiglia distrutta (io e il mio compagno siamo una coppia di fatto) troveresti pace ai nostri incontri”. Oggi mia figlia ha chiesto a ciascun compagno se frequenti questi ritrovi pomeridiani. Solo cinque su 26 le hanno risposto di no.
Adesso ditemi: mi devo preoccupare? Devo parlarne con la preside? Devo farle cambiare sezione? È davvero così cambiato il mondo giovanile o è stato solo un caso averne trovati tanti in una sola classe? Avete esperienze in merito?
la lettera disperata di una madre che ha visto la figlia trovarsi nelle grinfie di comunione e liberazione… ora la curano loro possiamo stare tranquilli 😀
cesss è devastante!! però che strano caso a me è successa una cosa simile al primo anno di università stesso iter mi hanno attirata con una scusa e mi hanno fatto assistere ad uno di quei loro raduni improbabibili! per una ragazzina di quattordici anni però dev’essere un trauma doppio povera stella!
@ gigetta tutto ciò è agghiacciante!
… a proposito, il nuovo ospedale di Mestre, “dell’Angelo”, si trova tra via Giovanni Paolo II e via don Giussani… devo preoccuparmi?!?!
Segnala il caso a Massimo Introvigne, fondatore del CESNUR (CEntro Studi Sulle NUove Religioni), tele-esperto di sette e dirigente del gruppo della destra religiosa Alleanza Cattolica, sarai in buone mani!
sono le uniche cure che riceveranno, viste le migliaia di reduci abbandonati a loro nonostante le gravi conseguenze sanitarie delle ferite da scheggia al cervello, si parla di migliaia di ragazzi paralizzati o con pesanti handicap.
@ gigetta
se la cosa può consolarti i due angelus che il papa ha tenuto queste ultime due domeniche a bressanone sono state tutt’altro che un trionfale bagno di folla, meno gente del previsto la prima domenica, ancora meno oggi. per quanto riguarda la mamma della ragazzina le insegni a pensare con la sua testa, a scegliere cosa si può fare e cosa no sulla base dell’effetto che la sua azione può avere. e se un ragazzo più grande porta una ragazzina di 14 anni nel sotterraneo della scuola beh, due ceffoni gli fanno solo bene.
@ tomaraya
Brixen!! ma che bel posto quando arriva il papa prendi un treno e parti in poco tempo sei in Austria. quanto vorrei essere al posto tuo! qui viene a settembre prevedo che ci sarà il traffico intasato almeno per una settimana la città presumibilmente sarà invivibile e questo non mi piace anche perchè in periodo di esami sono costretta a rimanere lì.
p.s. ma l’Angelus in che lingua l’ha tenuto? non potete neanche fare finta di non capirlo quello parla sia l’italiano che il tedesco ecco questa è sfortuna…
secondo me le altre lingue non le sa parlare gli scrivono i discorsi e glieli fanno studiare a memoria.
effettivamente potevate invitarlo a non venire perchè tanto quando parla in italiano non si capisce neanche da solo.
infatti non capisco per cosa viene pure quì non fosse che fa discorsi triti e ritriti in tutte le salse dubito che saprei di cosa cerca di parlare…mi è capitato una volta di vederlo in televisione è stata una cosa delirante…
però è troppo bello quando dice “qvesto” al posto di questo fa morire dalle risate!
@ gigetta
non so in che lingua abbia tenuto l’angelus, credo in tutte e due le lingue. non vivo a brixen ma 30 km a sud e qui proprio non ce ne siamo accorti. in bocca al lupo per settembre.
@ tomaraya
ma lo sapevi che il papa ha detto che li si sente a casa? sarà perchè in Trentino ci sono quelle minoranze germanofone i Mocheni e si parlano altri dialetti che richiamano le sue origini tedesche…ho l’impressione che tornerà presto in vacanza da voi…magari a Natale no? è un abiente perfetto per le vacanze invernali! 😀
@ gigetta
il mocheno, come il cimbro, è un’antica lingua di origine celtica. la minoranza germanofona vive solo in altoadige, in trentino il tedesco non lo conosce praticamente nessuno. comunque basta che si tenga a distanza dal mio quartiere, poi può andare dove vuole.
@ tomaraya
no ma non mi dire!! è celtica! ma allora è la lingua che parla Bossi…:D hai visto quante cose nuove che si scoprono…! 😀
se un mocheno parla con bossi, questi non capisce una fava, come tutti quelli che non conoscono il mocheno.
@ tomaraya
la lingua cimbra è di origine germanica, io ho un collega di lavoro dal altopiano di asiago che parla il cimbro il tedesco e ovviamente il dialetto sudtorilese e mi conferma questo.