L’Italia? “Un paese da marciapiedi”. Il premier? “Un presidente spazzino”. Le misure di sicurezza? “Un inutile “gioco dei soldatini” nelle città”. Ma ce n’è anche per i “sindaci sceriffi” a cominciare da Gianni Alemanno, che “caccia i poveri in giacca e cravatta anche dai cassonetti e dagli avanzi dei supermercati”. E mentre “le nostre imprese godono di salute strepitosa”, la ricchezza “per le famiglie è solo un miraggio”: “È troppo chiedere al Governo di fugare il sospetto che quando governa la destra la forbice si allarga, così che i ricchi si impinguano e le famiglie si impoveriscono?”
Non è un editoriale di Lotta Comunista, ma di Famiglia Cristiana. Le reazioni del Pdl non si sono fatte attendere. Secondo la deputata Isabella Bertolini, recente autrice di un progetto di legge per il riconoscimento costituzionale delle radici giudaico-cristiane, il settimanale è “vittima di un colpo di calore”. Per il ministro della difesa Ignazio La Russa “ci sono reminiscenze pseudo-ideologiche che vengono da sinistra ma anche da certi cattocomunisti con un atteggiamento post-sessantottino, antico, che è duro a morire”. Il ministro DC Gianfranco Rotondi ha invitato la rivista a usare “un linguaggio cristiano”.
Nuovo attacco di “Famiglia Cristiana” contro il governo
79 commenti
Commenti chiusi.
Si, diciamo che lo sapevamo tutti che quelli di famiglia cristiana non stanno bene…
O_o Ma come fino a ieri non c’era un clima di rinnovata fiducia, speranza e armonia per i cattolici? o_O
Penso che si tratti solamente di una trovata mediatica per far credere che il clero cattolico sta sempre e comunque dalla parte dei più deboli….
Purtroppo temo anche che, per farsi “perdonare” da FC e ripristinare la sua immagine agli occhi della ccar e dei kattotaliban in generale, il nano spazzino arrivi tra non molto a compiere qualche gesto dimostrativo ad hoc proprio sulle questioni che tanto interessano i kattomoralisti.
La CAAR non vuole essere scavalcata né a destra né a sinistra, e quando si sente garantita per ciò che più le sta a cuore (e questo è un governo che le dà in questo senso ogni affidamento) lascia via libera a quanti – personalmente io credo in buona fede – considerano la chiesa cattolica (come richiama Giovanna) l’unica istituzione che sa come venire incontro ai più deboli. Il recente abboccamento Bagnasco-Maroni ne è stato un primo segnale.
Poi la destra ribatte – coma sta facendo – col cattocomunismo… e pian piano tutto si sistema. E infine, dai, siamo in ferie, niente va preso troppo sul serio!
(Certo che del ‘presidente spazzino’ a Berlusconi, Veltroni se lo sogna di affibiarglielo.)
Famiglia Cristiana…il giornale che stordisce.
ah, quanto mi diverte vedere che adesso anche silvio le prende da FC!
“Hanno battuto la teata”… una volta da una parte, una volta dall’altra…
“Il ministro DC Gianfranco rotondi ha invitato la rivista ha usare un linguaggio cristiano”: “fatevi gli affari vostri (e nostri)!”
Gatta ci cova:vogliono ancora soldi e prebende. Della gente, oggi impoverita, non gliene importa nulla.
E’ un modo per dire:state attenti!
Stiamo attenti! C’è dietro quella sinistra già DC che dice di fare e poi ti frega assieme alla chiesa?
Forse un articolo sfuggito o una furba uscita dai binari. Quella sinistra in cui o si era di un idealismo sfrenato ed inconcludente oppure tanto disonesti che perfino i loro figli si ribellarono a loro: ricordate Donat Cattin? Quello che si faceva pagare da noi anche il telefono privato, come dimostrò l’avvocato Bertuzzi ( i giovani penseranno a fatti della preistoria) e che per il figlio in galera non vide di meglio che avere una raccomandazione da Cossiga.
Perché F. C. non chiede già che c’è, e a dimostrazione del suo impegno sociale, l’annullamneto del Concordato e delle furfanterie finanziarie della chiesa?
Ho già scritto in passato che secondo me non ci può essere una sinistra cristiana se la sinistra si caratterizza per l’attenzione al materialismo: parola da evitare se, come oggi imparo da L’Ateo, non di materialismo si deve ancora parlare, bensì di “naturalismo filosofico” (pag. 36 sotto).
Può il naturalismo filosofico, che è questione in Italia all’ordine del giorno ogni giorno, trovare ascolto presso quella gente? Io sono certo di no.
se l’opposizione al governo piu clericale mai visto dal 1929 ad oggi continua ad essere condotta da “famiglia cristiana” penso che abbiamo abbondantemente superato il punto di non ritorno. pare quasi di risentire papa ratti che dopo aver cooperato attivamente all’instaurazione del fascismo si lamenta di questo o quel provvedimento del governo, con la curia romana che cerca di farlo stare zitto in tutti i modi viste le copiose regalie ricevute. nel frattempo i pochi che si oppongono a tutti i totalitarismi sono accusati, silenziati, messi da parte, e, ignorati dal malleabile popolino, assistono impotenti all’ennesimo disastro.
Forse è sincera l’indignazione di alcuni settori di base del mondo cattolico , ma credo anche che ci sia molto opportunismo perchè che sta diventando anche per loro imbarazzante l’atteggiamento di ratzinger di aperto appoggio al governo berlusconi, e ci sia voglia di non scoprirsi troppo a sinistra.
Prima la chiesa fa cadere il governo prodi , si rallegra del nuovo quadro politico e poi per non rovinarsi troppo l’immagine corre all’opposizione. Opportunismo e viscidità sono tipici del mondo cattolico.
Nell’attuale fase strategica del ciclo storico dell’imperialismo mondiale, lo scontro tra i potentati economici si traveste di ipocrita attenzione verso le classi subalterne. Così il Vaticano, prima lobby economico-finanziaria in Italia, delega i suoi servi sciocchi della stampa per famiglie devote a difendere le sue lucrose attività di finta assistenza con soldi pubblici, contro l’assalto spudorato e privo di scrupoli di Confindustria e del governo che ne è l’espressione concreta in termini politici. Il tutto con il silenzioso assenso della cosiddetta opposizione, che perpetua il festival degli equivoci del cretinismo parlamentare.
Lotta Comunista avrebbe scritto così. A parte il linguaggio che ho imitato di proposito, il concetto espresso è mio e, a scanso di equivoci, devo dire che mi condivido.
Totalmente d’accordo con Enrico Matacena!
Quoto anche Manlio Padovan: “Perché F. C. non chiede già che c’è, e a dimostrazione del suo impegno sociale, l’annullamneto del Concordato e delle furfanterie finanziarie della chiesa?”
Beh, Famiglia Cristiana cerca solo di tirare acqua al suo mulino, cioè … la famiglia cristiana, appunto, che oggi in Italia in effetti è l’ultima ruota del carro.
Le famiglie stanno impoverendosi sempre più, le famiglie cristiane in particolare non hanno alcuna agevolazione (es. per i figli numerosi, come chiedono da anni, oppure le tasse calcolate sul reddito complessivo), ovvio che il loro giornale di riferimento sia incaz…. col mondo.
Sediamoci sulla riva del fiume e godiamoci lo spettacolo.
La ricchezza “per le famiglie”. I single invece mandiamoli in esilio.
Da quel poco che ho sentito dai Tg circa questo editoriale, sembrerebbe abbastanza condivisibile. Spero che l’autore sia sincero, ma personalmente non mi fido troppo.
Insomma, l’incontro tra Bagnasco e Maroni dello scorso Luglio mi fa sorgere parecchi dubbi.
L’area cattolica in buona parte vota a destra e sollevare un tal polverone è un ottimo modo per ricattare il governo e farsi ascoltare.
Oppure veramente di queste questioni famiglia cristiana se ne è accorta solo ora?
Famiglia cristiana non significa famiglia italiana: è una famiglia raccogliticcia e chi la dirige, sicuramente non sa neanche cosa significa essere cristiani attuali. Non certamente facendo riferimento a un tale Gesù, quello dei vangeli, inviato sulla terra per radunare le pecorelle perdute dalla Casa d’Israele, quello che affermo’ alla donna del pozzo ( in Giovanni) di essere il messia atteso, lo stesso al quali i suoi seguaci chiesero se era risorto per dare un regno a Israele.5 I Fatti); I cristiani cattolici, sono dei senza dio; quello della bibbia, Jahvè, pare snobbarli e se veramente esiste, cosa altamente improbabile, si deve chiedere : Ma perché sono onorato da gente tanto scema. E’ la mia opinione, basata sulla critica testuale del vecchio e nuovo testamento. Ho persino scritto un libro: Les faux carnets des Apôtres. Mi piacerebbe avere la possibilità di discutere con un credente. Abitualmente arrivo sempre a rivoltare i credenti nella loro melassa. Cordialità. Ameglio, anche :ameglio@hotmail.fr
ma fatemi il piacere! l’italia è in recessione da 20 anni e questi pretucoli fanno la voce grossa solo adesso? vogliono solo altri soldi inviando qualche subliminale attacco alla destra al potere sul tipo “occhio, se non ci rimpinguate le tasche rompiamo le p. anche a voi”.
@Alessandro Bruzzone io in esilio ci andrei più che volentieri
Che il paese sia in miseria non è affatto una scoperta e che il pensionato che voleva cacciare i Riom si trovi di notte a frugare nel casonetto insieme al Rom è anche vero. Che al governo dia fastidio sentirselo dire è anche comprensibile. Sono 3 mesi che suona trombe e tamburi per operazioni inconcludenti di pura propaganda per conservare voti, e giustamente viene inchiodato da coloro che hanno fatto della propaganda un’arte somma. Praticamente FC ha mandato loro dire che la destra trombettiera come “propagandiera” non vale un fico secco. Fra poco gli italiani la metteranno nei cassonetti insieme alla spazzatura.
Quoto Bruno Gualerzi.
Secondi fini o meno, stavolta Famiglia Cristiana dice cose ampiamente condivisibili, anche da noi atei.
@Ameglio Ernest
I cristiani cattolici, sono dei senza dio;
…non mi pare, ne hanno addirittura tre: Padre, Figlio e Spirito Santo. Leggiti il Catechismo.
Disse Peppone a Don Camillo: “Reverendo, non bariamo, i Comunisti siamo noi”…
Nel senso che non conoscono le scritture enon metono in pratica ciò che le scritture dicono, convivono, bestemmiano,si ubriacano, guardano film porno , praticano Sadomaso e dicono di essere seguaci di Cristo… Voleva dire questo ameglio ernest
@GianniB.
Che con questo governo ci sia un nuovo fascismo è una cosa certa: ma guai a dividersi: chiunque ha a cuore o dice di avere a cuore i più deboli è più che mai chiamato a fare quadrato intorno ai valori della solidarietà sociale, sia che si sia laici sia che ci si riconosca nel “cattolicesimo democratico”. Il prezzo di questa divisione tra gente che afferma di riconoscersi in certi valori sociali lo si sta pagando ora
@Ameglio Ernest
no ce l’hanno, ne hanno uno solo perchè padre, figlio e spirito santo sono la stessa cosa…uno e trino ovvio no? prendi tre paghi uno.
li ho sempre immaginati tipo matriosca uno dentro l’altro.
@Ameglio Ernest
Il link al tuo sito non funziona.
@ davide.
Penso che il problema stia nel fatto che non è coerente dichiararsi cattolici (sottoposti ad una chiesa che proclama un potere discendente da un’entità unica, assoluta, onniscente ed onnipotente) e democratici allo stesso tempo.
… se non fosse questo l’Italia non sarebbe mai arrivata a questo punto.
Bene se si rompono le corna tra loro… politici di destra e FC…gli uni e gli altri si sono sempre strizzati l’occhietto…Se ora se le danno centrano sicuramente i soldi, l’influenza sui poveri beoti, mh mh mh…i tagli dei soldi statali all’editoria…insomma nessun sano principio li anima altrimenti le posizioni di FC rischiano, ai più, di essere MOOOLTO STRANAMENTE condivisibili….
FC che si preoccupa dei poveri?? …e che è lo scoop dell’estate 2008!
Gianni B.: “[…] le famiglie cristiane in particolare non hanno alcuna agevolazione (es. per i figli numerosi […]”
Certo che ce ne vuole di fantasia a fare un’affermazione del genere!
E’ solo un gioco delle parti e nulla più. La gran massa dell’elettorato cattolico vota a destra, e quest’articolo serve solo a tranquillizzare la parte più povera di questo elettortato (e sono in molti). Tirare in ballo chi fruga nei cassonnetti, tra l’altro, avrà anche un forte impatto scenografico, ma i problemi veri sono altri. In primis assicurare a tutti istruzione adeguata e cure sanitarie, e su questi temi ho l’impressione che i cattolici siano in grosso imbarazzo.
@ Luciano
ovviamente non è come dici tu. non c’ è alcun imbarazzo sulle cure sanitarie (eliminiamo l’aborto e la procreazione assistita così i fondi del SSN che sarebbero stati destinati a questi interventi andranno al loro amatissimo accanimento terapeutico o ad altre trovate pazzoidi che sapranno loro) sull’istruzione basta tagliare alla scuola pubblica e rifornire le scuole cattoliche private mi pare più che evidente.
Ah, boni: dopo aver fatto una campagna spietata contro il centrosinistra, accusato di “non tutelare la famiglia”, adesso si accorgono che questi altri sono pure peggio? Ma che geni…
Lisa
Potrebbe esserci un’altra spiegazione a questa lite fra comari: Berlusconi sta perdendo consenso e, si sa, la chiesa sta sempre con il vincitore. La gente non ha gradito la perdita di tempo in economia del ns. premier per sistemare qualche piccolo affaruccio privato, giusto per evitare la galera (ma che avranno mai fatto di male i carcerati per ritrovarsi in cella con Beruska) e comincia, ad allontanarsi. L’UDC, partito ultracattolico, ha fiutato da tempo la situazione e, guardacaso, non si è più alleata con FI, Lega e AN, ma sta portando avanti il progetto del grande centro, che tanto piace alla diaspora DC e PSI. E per farlo sta cercando convergenze con il PD. Forse mi sbaglio, ma ad ottobre ne vedremo delle belle. Ed in tutto questo ci vedo lo zampino della chiesa. A proposito, prima deve portare a casa il bottino inteso come privilegi al crero cattolico, e poi, dopo aver spremuto come un limone anche i lacchè del PDL, come parassiti si butteranno sul cemtro-sinistra: francia o spagna, purchè se magna
vi ricordate di un provvedimento del governo (poi rimangiato) ke, tra gli altri, colpiva pure monake e frati?
bene quello di f.c. è un “avvertimento” di tipo mafioso:
“bada governo se ti riprovi a toccare certi interessi……”
e il colloquio ratzy – tremonti non vi dice niente?
darik
Condivido il pensiero di molti di voi: il clero vuole semplicemente più soldi e l’abrogazione delle leggi sgradite (l’emanazione di leggi per i dico o il testamento biologico è semplicemente fuori questione). Il governo se la fa sotto per non perdere il fantomatico “elettorato cattolico” e lo accontenta. Questo è il succo. Il resto è fumo negli occhi.
a quanto pare il pretume non e’ soddisfatto del trattamento ricevuto, bisognerà vedere come il berluska riuscirà a giustificare il taglio delle spese, quando il clero ingrassa pieno di privilegi.
Parlano di proteggere i poveri?!? E Ratzinger gira con la stola ricamata in oro e argento e le scarpette di Prada…
La Chiesa è arrabbiata con Berlusca perchè, come avevo già scritto, non è interessato a mettere mano ad aborto, divorzio, coppie di fatto, figli illeggittimi, aumento diretto dei finanziamenti alla Chiesa. Berlusca si vuole limitare a togliere alla scuola pubblica e dare alla privata, senza in realtà aumentare la spesa statale… Una operazione di facciata, ma non una leva anti-laica che scardini la struttura legislativa italiana.
E la Chiesa non perdona chi non la serve fedelmente.
La spiegazione del “voltafaccia” sta nella recente approvazione del decreto sulla manovra economica, che prevede la riduzione del finanziamento pubblico di alcuni giornali (non tutti, ovviamente!!), tra i quali figura Famiglia Cristiana. E’ una questione di soldi, tutto qui.
Concordo in linea di massima con la diffidenza generale, però non posso fare a meno di constatare con amarezza che nessuno, dico NESSUNO all’opposizione ha avuto e ha attualmente il coraggio di dire queste cose… lasciare questo spazio a una rivista cattolica è semplicemente vergognoso da parte di chi si professa di sinistra, di chi si propone per un governo alternativo all’attuale.
In più, coerenti o no, all’interno del mondo cattolico ci sono tanti democratici che concordano con idee e valori laici, questo fatto non si può ignorare. Rispetto la loro opinione e, se necessario, credo che dovremmo essere tutti pronti a lavorare anche con questi, senza pregiudizi.
@ lacrime e sangue
Non sarei tanto sicura sul fatto che il nano spazzino (comunque sempre anche ridente!), per addolcire la ccar e il kattolettorato, non arrivi a metter mano anche ad aborto e magari divorzio… uno così è capace di vendere anche i propri figli (ovviamente dopo averci giurato sopra). Tanto si sa, se anche venissero aboliti aborto e divorzio, i vip troverebbero sempre delle scappatoie e i loro privilegi resterebbero immutati. Da quando in qua il loro libertinaggio, accoppiate di fatto e famiglie parallele suscitano il ben che minimo rimprovero da parte delle autorità ecclesiastiche?
Sono tuttavia d’accordo con te sul fatto che uno degli obbiettivi principali del nano sia quello di annientare la scuola pubblica a vantaggio di quella privata. Tra l’altro non solo la scuola ma anche la sanità..
è un tirare la corda per ottenere qualcosa… sono maestri in questo
aspettiamoci il peggio e senza preavviso
@Aldo
Se ti informi, appurerai che le famiglie cattoliche (da 3 figli in su) da anni si sono consorziate e chiedono agevolazioni speciali, vedi anche qui
http://www.famiglienumerosecattoliche.it/index.html
@ Gianni B.
è una scelta loro quella di avere quaranta figli. si prendano le conseguenze. le risorse sono scarse per tutti non è che perchè loro fanno come gli pare devono essere privilegiati.
i figli sono o non sono un dono del Signore? allora chiedano aiuto a chi glieli ha donati non allo stato.
potrebbero anche chiedere soldi alla chiesa perchè no? sono i figli della chiesa cattolica con tutti i soldi che ha li mantiene fino all ultimo anno di università.
http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=2504
è incredibile. vivono di elemosine della Regione. tutti soldi che da qualche parte saranno pur tolti. tutti soldi in meno per le famiglie monofiglio e monoreddito che non riescono neanche a pagarsi il canone di locazione alla fine del mese. (ma tranquilli almeno per le famiglie numerose come minimo c’ è se lo vogliono anche vitto e alloggio gratis)
paradossalmente sono penalizzate le famiglie che hanno fatto solo un figlio perchè non potevano permettersene di più e questi fanno festa.
per me a tutti dovrebbe essere riservato lo stesso trattamento nessun privilegio. ognuno si prende la responsabilità delle sue azioni.
http://www.giannaberrettamolla.org, il sito in questione gemellato con il delirante sito famiglie numerose cattoliche dice chiaramente in modo arrogante e fascista che tutte le donne siano martiri della fede cattolica, cioè periscano per portare a termine una gravidanza a costo di perdere la propria vita: io ho parlato con il responsabile di questa associazione e mi ha risposto che è più importante la vita del feto che quella della madre perchè Gesù disse che chi perderà la vita per lui la guadagnerà(ma mica parlava di gravidanze!) e poi perchè il martirio è una cosa molto gradita a Dio(sia che una sia cattolico sia che sia Ateo magari ateo devoto)
Invece io da Cristiano liberale penso che una posizione Cristiana sull’ aborto non c’è, tutte ste posizioni ste leggi non tornano se si legge che Gesù è venuto ad ABOLIRE la legge, semmaì il Cristiano deve accogliere tutte le istanze anche sè lui non le comprende subito, porca miseria, invece questi Cattolici Romani mi sembra che abbiano un Chip che gli fà dire questo è peccato questa non è una posizione Cristiana….. e poi molti si lamentano di Maometto invece di pensare ai nostrani cattopapistiintegrali(neologismo)!
@Gigetta
@ Gianni B.
Le famiglie numerose hanno gia’ agevolazioni.
Le detrazioni IRPEF (art. 12 TUIR) per carichi di famiglia crescono al crescere dei familiari a carico.
Alla fine dell’anno scorso (governo Prodi) e’ stata inserita in finanziaria anche la detrazione ulteriore per chi ha da 4 figli in su.
Oltre alle detrazioni ci sono poi gli assegni familiari: questi funzionano col reddito del nucleo familiare, e a meno di non guadagnare gia’ una barca di soldi, quando si hanno 4 figli a carico cominci a ricevere assegni pagati dall’INPS
Roberto Grendene
Non posso far altro che condividere gli ultimi due interventi di gigetta. Ogni tanto appaiono sui telegiornali famiglie col padre operaio magari precario, madre casalinga, e otto-dieci-undici figli. E vengono pure additati come esempio.
Bell’esempio! Fossimo tutti come loro lo stato andrebbe in bancarotta entro una settimana!
Fra me e mia moglie paghiamo quasi trentamila (30.000) euro di tasse all’anno, ma fra mutuo e bollette non è che rimanga molto da scialare. Tanto per dire, la mia auto è una Dacia Logan, non certo una Ferrari. Facciamo parte di quel ceto medio che lo stato ritiene ricco (dunque non degno di alcuna agevolazione) e i commercianti e i fornitori di servizi ritengono un limone da spremere fino in fondo.
Stiamo cercando di avere un figlio, e siamo perfettamente consapevoli che sarà un sacrificio in più. Non avremo diritto all’asilo municipale, dunque dovremo pagare la retta di quello privato. Non possiamo contare sui nonni: i miei genitori sono distanti 60 chilometri, i miei suoceri addirittura 2300.
Senza contare le spese mediche e tutto il resto. Ma siamo disposti a farlo.
Però, ripeto, mi fa incavolare che chi più paga meno riceve, chi meno paga (o non paga per niente) ha diritto a tutto.
Non voglio lo smantellamento dello stato sociale, ci mancherebbe altro, ma chi vi contribuisce maggiormente avrebbe pure il diritto di non essere considerato un mero bancomat senza alcun diritto e col solo dovere di cacciare fuori i soldi.
Insomma, se una persona che guadagna 800 euro al mese si compra una Ferrari, è ovvio che non riuscirà a pagarla. Cosa gli si può dire? -Cavoli tuoi, amico, dovevi pensarci prima!-.
Lo stesso, riprendendo il pensiero di gigetta, bisognerebbe replicare a chi a malapena può mantenere un figlio, e ne fa una decina.
@ stefano bottoni
“chi più paga meno riceve, chi meno paga (o non paga per niente) ha diritto a tutto”.
è esattamente così che funziona…se pensi solo che anche le case dello studente e le borse di studio vengono accordate per reddito il ragazzino povero ma figlio unico viene escluso a favore dei figli nati nelle conigliere cattoliche.
a quel punto il povero figlio unico deve essere più bravo del normale per avere una minima speranza (e non la sicurezza) di entrare nelle graduatorie.
in pratica stiamo mantenendo i figli di questa gente e non solo noi anche le famiglie monoreddito (tassate per la comodità di questi quì) mi sembra discriminatorio al contrario. un conto è aiutare (e lo facciamo volentieri) chi è in difficoltà per cause di forza maggiore un conto è aiutare chi si trova sotto venti chili di melma dolosamente.
“Isabella Bertolini, recente autrice di un progetto di legge per il riconoscimento costituzionale delle radici giudaico-cristiane”
EH?!?!?
@ Elia Ballade
beccati questa!!! 😀
http://legaantidiffamazionecristiana.blogspot.com/2007_07_01_archive.html
guarda in fondo…si parla della gravissima ingiustizia subita dai poveri cristiani per mano dei “teodem” traditori del centrosinistra che hanno osato votare contro le radici cristiane in Europa.
ma ti consiglio di leggere tutto perchè ne vale la pena! 🙂
@ Red God
io sono del parere che i cattolici possano fare quello che più li aggrada basti che non stressino chi non lo è. e basta che non cerchino di togliere i soldi guadagnati col sudore della fronte dalle tasche agli altri.
se le donne cattoliche vogliono fare la fine di santa beretta molla possono farla con la mia benedizione di sicuro non le costringo io a salvarsi le penne ma devono imparare che non tutti la pensano come loro primi fra tutti altri credi religiosi (non mi ci metto neanche in mezzo la dice lunga sul fatto che anche la Verità alla fine è relativa).
possono fare quello che vogliono e sempre con il massimo rispetto da parte mia per le loro scelte che finche sono sulla loro pelle io non condanno anche se non condivido.
quello che mi urta è quando tentano di entrare nella mia “proprietà” il mio orticello me lo coltivo io…da sola e non gradisco interferenze da parte loro.
“ci sono reminiscenze pseudo-ideologiche che vengono da sinistra ma anche da certi cattocomunisti con un atteggiamento post-sessantottino, antico, che è duro a morire”. semplicemente geniale!
giovannardi il credente finalmente apostolo dell’unto.
e come apostolo difende il suo signore e padrone.
@Roberto Grendene
Ok per gli assegni familiari, questo era sottinteso, ma per loro è sempre poco… le famiglie cattoliche numerose vorrebbero proprio un regime fiscale a parte, lamentandosi che per esempio non possono detrarre dalle tasse i libri di testo, il dentista (al 100%), il computer, l’abbonamento a Internet, l’abbonamento dell’autobus per andare a scuola, ecc., insomma le spese essenziali per i figli. In parole povere vorrebbero più spese deducibili.
chissa ?? se avranno detratto le spese del papa in vacanza?? che alla regione dove era e’ ccostata 600 mila euro. mah poveretti spendere cosi poco ma si sa’ in italia a risparmiare
non ci riesce piu’ nessuno nemmeno il papa…heeee come costano le vacanze.
“In parole povere vorrebbero più spese deducibili.”
Ok, ma questa sarebbe anche una propsta sensata che potrebbe essere discussa benissimo. Ma in tal caso, per TUTTI, non certo con un regime a parte per le famiglie numerose coem se fossero qualcosa di speciale! A me sta benissimo che le spese essenziali per i figli siano considerate deducibili. Ma per tutti i figli, mica solo per quelli nati negli allevamenti ideologizzati…
Poi, se quelle spese fossero rese deducibili, in automatico chi ha 5 figli ne deduce di più di chi ne ha uno solo, mi sembra perfettamente ragionevole. Ma perché pretendere delle normative apposta, boh?
Ah, a proposito: e le famiglie numerose NON cattoliche, che si attacchino?
Lisa
@Lisa, è ovvio che un provvedimento del genere non potrebbe riguardare solo una parte della popolazione italiana perchè sarebbe incostituzionale, quindi un trattamento fiscale più favorevole per le famiglie numerose varrebbe per TUTTE le famiglie numerose.
E’ altrettanto ovvio però che a beneficiare in massima parte del provvedimento sarebbero le famiglie di forte fede cattolica, quelle cioè che mettono i figli, la vita, ecc., al centro di tutto.
A proposito della Gianna Beretta Molla: vorrei sapere in quali condizioni psicologiche è vissuta quella ragazza, che per tutta la vita si è sentita martellare ossessivamente in testa che sua madre era morta per salvare lei (e scegliendo consapevolmente di lasciarne orfani altri tre, oltre a lei stessa).
Oltretutto, mi viene anche da pensare che non si sia trattato tanto di un caso di eroismo sacrificale, quanto di cialtroneria sanitaria palese. Non ho mai sentito dire che si potesse morire per un fibroma, che è un tumore benigno, nemmeno quarant’anni fa.
Visto che la bambina era anche nata col cesareo, probabilmente sarebbe bastato decidere, a operazione già iniziata, di togliere tutto l’utero (cosa che non sarebbe certo stata un oltraggio controverso, in una donna di quarant’anni che di figli ne aveva già quattro), e SIA la signora SIA la figlia sarebbero sopravvissute felicemente, senza alcun bisogno di metter su la mistificazione che si sia trattato di una drammatica scelta in cui era possibile salvare una sola delle due…
Lisa
Scontro fra bigottazzi… Io dall’esterno li guardo… E me la rido… 😀
Premetto che io non ho NULLA contro la scelta di avere una famiglia numerosa, sia da parte di una coppia credente che laica. Anzi, la considero una scelta costruttiva, e in qualche modo mi ispirerebbe anche simpatia, se rispettasse un concetto molto semplice: che la responsabilità di mantenere e di allevare i figli spetta in primo luogo a chi li ha fatti, e solo in seconda battuta, o in caso di bisogno patologico estremo, può rivendicare un contributo della società.
Invece, quello che regolarmente viene fuori quando si fanno le pulci a queste famose famiglie numerose, è che di fatto quasi sempre fanno parte di una rete ideologizzata e confessionale, grazie alla quale si beccano una gran quantità di aiuti esterni, che in condizioni diverse non avrebbero. E grazie al q*zz che “è facile” mantenere dieci figli, quando la curia vescovile ti offre la casa gratis (e una casa da 200 metri quadri, non un trilocalino), l’associazione commercianti del quartiere ti passa i cesti alimentari gratis, la maestra di religione organizza la colletta per regalare libri e quaderni gratis a tutti, e il tam tam spontaneo di tutte le associazioni locali ti scarica in casa cumuli di vestiti e di scarpe gratis.
E questo, solo per quanto riguarda le donazioni private. Quando si tratta di facilitazioni statali, le cose vanno ancora oltre.
Perché io sarei favorevolissima alle facilitazioni economiche pubbliche per chi ha figli. Ma per TUTTI quelli che hanno figli, allora. Il problema è che queste facilitazioni esistono solo quando si è oltrepassata una certa soglia di composizione familiare “estrema”, prima niente.
Quindi, è vero che le famiglie eccezionalmente numerose si beccano aiuti, sgravi e sconti pubblici di tutti i generi. Hanno la precedenza all’asilo, non pagano rette della mensa, non pagano ticket sanitari, hanno sconti sulle bollette delle utenze…
NON DICO che sia sbagliato.
Il problema è che PRIMA di arrivare ad essere una famiglia eccezionalmente numerosa, quelle con sei, sette, dieci, dodici figli… bisogna passare per lo stadio intermedio di essere una famiglia “moderatamente” numerosa, diciamo con tre o quattro. E le famiglie con tre o quattro figli, in generale, di queste facilitazioni non si beccano un tubo.
Quindi, i casi sono due: chi ha un certo grado di lucidità responsabile, e non se la sente di tentare la sorte o di campare di elemosine esterne, rinuncia in partenza. Quelli a cui invece non importa nulla di trovarsi in situazione precaria e rischiosa, perché tanto danno sempre per scontato che ci penserà qualcun altro, allora vanno avanti a fare altri figli in più, e alla lunga vengono pure premiati.
E’ solo in questo che c’è qualcosa che non va…
Lisa
Ah aggiungo un dettaglio: per arrivare a mettere al mondo otto o dieci figli, ci vuole anche un altro requisito: aver cominciato a fare i primi in età giovanissima.
Io ne ho due, ammetto che non mi dispiacerebbe fare il terzo (di più no, ma il terzo sì), ma va a finire che ci rinuncio proprio perché ho cominciato troppo tardi, e non mi va di lanciare nel mondo troppa gente che sarà ancora adolescente e bisognosa di mille attenzioni e risorse quando avrà i genitori già anziani.
Siccome la maggior parte delle persone, nel nostro mondo italico attuale, non riesce ad avere un lavoro stabile e una casa propria prima dei 35 o 40 anni, c’è una sola conclusione, non si scappa: chi ha potuto permettersi di cominciare a riprodursi a vent’anni e continuare a oltranza, ha ampiamente approfittato degli aiuti della famiglia d’origine o di qualcun altro.
Nella qual cosa non ci sarebbe neanche niente di male, se non fosse per un dettaglio: che queste famiglie spesso vengono incensate pubblicamente come esempio per tutti, e sbandierate come la prova che “se ci sono riuscite loro, basterebbe un po’ di buona volontà e potrebbe riuscirci chiunque”… e usate anche per sostenere l’insinuazione che “quelli che dicono di non potersi permettere figli per ragioni economiche sono tutti egoisti che dicono balle”.
Altro particolare: dato che, per ovvi motivi, in queste famiglie ci sono parecchi anni di distanza tra i primi e gli ultimi fratelli… va a finire che tutta questa presunta serenità idilliaca si fonda spesso sul sistematico sacrificio e sfruttamento dei figli maggiori, e sull’abitudine di far ricadere sulle loro spalle responsabilità troppo grandi per la loro età. Il tutto, mascherato dietro il serafico valore del “quanto è bello darsi una mano e collaborare tutti”.
Eh no, mi dispiace, educare i figli alla collaborazione è una cosa, scaricare su di loro delle responsabilità che dovrebbero essere nostre, è un’altra.
Lisa
@paco
c’è ben poco da ridere purtroppo…
@Lisa
I nostri nonni hanno sempre messo al mondo tanti figli, sia che fossero comunisti sia che fossero cattolici, anche se le famiglie erano poverissime e non c’era NIENTE, ma proprio NIENTE… mia nonna paterna ancora negli anni 50 lavava i panni con la cenere nel canale, che d’inverno era ghiacciato e quindi doveva rompere il ghiaccio con il piccone, e si tesseva gli asciugamani di lino da sola con un piccolo telaio. Si mangiava solo quello che cresceva nell’orto e che si poteva fare in casa… come il pane, certamente non ha mai messo piede in un negozio. Ovviamente in casa niente riscaldamento, niente bagno (si andava nei fossi), la bicicletta la usava solo il primogenito… insomma sembra fantascienza ma è tutto vero. Eppure mia nonna ha messo al mondo 7 figli, tra cui mio padre, e sono stati tutti cresciuti molto bene, con il senso del lavoro, dell’impegno, dell’etica, del rispetto.
Dalle mie parti (Modena, terra MOLTO rossa) le famiglie da 4 o 5 figli erano la norma.
Per semplificare molti chiamavano i figli con il numero cardinale: Primo, Secondo, ecc.
Sai quanti anziani qui da noi si chiamano Quinto, Sesto, Settimo, Ottavio, Decimo? Tantissimi.
Fare figli era considerato una cosa normalissima, e non ti sto parlando di bigotti integralisti, ma di una terra rossa, di mangiapreti (come la mia famiglia), con il PCI al 70%.
Qui i vari Comuni rossi avevano creato un’ottima rete di servizi sociali per i bambini, dagli asili nido alle colonie estive al mare o in montagna, alle scuole di musica, tutto gratis o quasi.
Non c’è dunque nulla di male nel favorire ed aiutare le famiglie con bambini, lo fanno i preti ma lo hanno fatto anche i comunisti, come vedi.
Siamo noi generazione odierna ad avere qualcosa che non va: prima viene il divertimento, poi la discoteca, poi le nottate con gli amici, poi la palestra, poi gli hobbies, poi i viaggi, poi la macchina, poi il lavoro, poi la carriera, poi bisogna avere la casa, poi bisogna comprare i mobili della casa – tutti fino all’ultimo eh perchè se manca il TV al plasma non si fanno figli – poi bisogna sposarsi, poi convivere qualche anno, poi forse a 40 anni – sempre che tutti i punti precedenti siano stati completamente soddisfatti – si comincia a ventilare l’insana ipotesi di fare 1 figlio (di più, no) ipotesi che comunque viene vista con puro terrore da parte dell’ormai attempata coppia, abituata a non prendersi alcuna responsabilità in merito.
Oggi sono rimasti solo i cattolici a fare molti figli: loro hanno un’altra mentalità rispetto a noi atei, in effetti hanno una rete di conoscenze maggiore, altra gente come loro che magari li può aiutare, credono nella Divina Provvidenza (sigh), ecc. ecc., però io personalmente rimpiango i tempi quando TUTTI gli italiani, credenti e non credenti, facevano i figli senza preoccuparsi di nulla!
Gigetta, il sito che mi hai dato è una favola… Neanche in X-Files avevo visto roba del genere…
@ Gianni B.
erano tutto sommato bei tempi ma dimentichi che molto spesso le coppie che avevano tanti figli avevano anche un tetto sopra la testa.
oggi difficilmente troviamo lavoro, figurati se riusciamo a comprarci una casa. molti miei coetanei non vogliono pesare sulla famiglia e si accontentano di lavoretti che fanno ridere con i quali guadagnano un pò di soldi ma non abbastanza per avere figli.
non è questione di televisioni al plasma è questione di potergli garantire due vestiti e qualcosa da mangiare. chi fa figli a quarant’anni li fa a quell’età perchè è sicuro di potergli garantire tutto ciò di cui ha bisogno e anche di più (in apparenza può sembrare egoista in realtà non lo è perchè quei bambini se tutto va bene hanno un futuro roseo di fronte e avranno un ventaglio di possibilità maggiore rispetto a quelli nati da genitori giovani ma senza lavoro o con un lavoro precario).
non è poi tanto vero che i figli di persone che non hanno soldi neanche per comprare l’acqua vivono felici e contenti. molto spesso la scelta è tra chiedere aiuto ai nonni (molte mie amiche lo fanno) o comprare un pantalone al bambino e mandarlo a scuola con quelli anche quando sono a pezzi. (e ti parlo di famiglie monofiglio già sono in difficoltà questi ma spesso il bambino “capita” quindi non c’è dolo nelle famiglie numerose non è così se devo scegliere tendo la mano prima a questi poi se rimane qualcosa considero anche gli altri).
Gianni dice:
“Siamo noi generazione odierna ad avere qualcosa che non va: prima viene il divertimento, poi la discoteca, poi le nottate con gli amici, poi la palestra, poi gli hobbies, poi i viaggi, poi la macchina, poi il lavoro, poi la carriera, poi bisogna avere la casa, poi bisogna comprare i mobili della casa – tutti fino all’ultimo eh perchè se manca il TV al plasma non si fanno figli – poi bisogna sposarsi, poi convivere qualche anno, poi forse a 40 anni – sempre che tutti i punti precedenti siano stati completamente soddisfatti – si comincia a ventilare l’insana ipotesi di fare 1 figlio (di più, no) ipotesi che comunque viene vista con puro terrore da parte dell’ormai attempata coppia, abituata a non prendersi alcuna responsabilità in merito.”
Guarda, caro, se ti riconosci in questa descrizione vedi di parlare per TE, perché io non mi ci riconosco proprio per niente. In particolare, non me n’è mai importato una cippa delle discoteche, il televisore al plasma non so manco cosa sia, la carriera nemmeno, sono andata avanti per 10 anni con una Y10 usata che ne aveva già altri sette o otto prima, la mia casa è piena per metà di roba dismessa da amici e parenti e per l’altra metà di mobili Ikea, e non mi sono nemmeno mai sposata 🙂
E quando ho fatto figli non ero terrorizzata per niente, anzi mi sono proprio divertita.
E non sono cattolica, eh.
Lisa
“erano tutto sommato bei tempi ma dimentichi che molto spesso le coppie che avevano tanti figli avevano anche un tetto sopra la testa.”
E comunque, ai tempi dei nostri bisnonni contadini, si facevano sette o otto figli ma si metteva in conto che almeno uno o due morissero, e gli altri li si mandava a spaccarsi la schiena di lavoro a 10 anni senza troppi complimenti.
Se pensi che sia davvero una situazione da rimpiangere, contento tu… Tu ci staresti, OGGI, a far crescere i tuoi figli senza bagno in casa, senza acqua calda, e a farti il bucato a mano con la cenere? (intendo, a fartelo TU personalmente, se pensi che sia solo un problema di tua moglie è troppo comodo).
Tra la fissazione di dover riempire i figli di ogni lusso superfluo, e il rimpiangere quanto era bello quando li si faceva vivere nell’indigenza, nell’analfabetismo e nella sporcizia (perché senza bagno, senza acqua calda e senza lavatrici, col cavolo che ci si lava tutti i giorni o che si cambiano le mutande spesso), ci saranno pure le vie di mezzo, o no?
Lisa
@ pierluigi
Rido per non piangere… Comunque per la legge dei grandi numeri, ogni tanto Famiglia Cristiana scrive cose serie ogni 20000000000000 str…ate.
Aggiungo ancora: le cose che oggettivamente INVIDIO a chi ha avuto la possibilità di fare i figli molto precocemente sono:
– la carica di energie fisiche opportune per starci dietro;
– il fatto di averceli già grandi quando si è ancora giovani, in modo da poter ricominciare a godersi certe forme di rilassamento e di sollievo personale che con i figli piccoli sono off limits (e non parlo di lussi consumistici, di andare in discoteca o di sparire in vacanze esotiche da soli per settimane intere… parlo proprio di allentamento della tensione psicologica quotidiana!);
– la possibilità di decidere, eventualmente, di farne un altro, se dovesse tornare la voglia di rimetterci le mani dopo parecchi anni di pausa, quando i primi sono già grandicelli.
Ovviamente tutto questo non vale per chi comincia presto, sì, ma poi continua a sfornarne all’infinito, uno ogni paio d’anni, per i vent’anni successivi 🙂
Però, per il resto, oggettivamente, se avessi avuto figli dieci anni prima, penso che sarebbe stato uno sfacelo sia per me che per loro, sia dal punto di vista della maturità psicologica, sia da quello delle sicurezze materiali. A parte il fatto che ho incontrato il compagno della mia vita a trent’anni, e anche questa non è che sia una scelta ideologica, ma è capitato così…
Lisa
@ Lisa
non sei mica sola. conosco una che ha 42 anni e una figlia di due però ha un signor lavoro e anche il fidanzato lavora e sta bene. certo la differenza con mia cugina di 19 si vede però secondo me la prima è più rilassata. non ha paura se muore che la figlia finisca a chiedere le elemosina e anche senza pensare a cose catastrofiche, la sta facendo vivere come una principessa. non si può dire lo stesso di mia cugina che era disoccupata fino a un anno e mezzo fa e il lavoro che fa ora non è fisso e non le fa certo guadagnare grandi cifre (i miei zii sono praticamente i genitori della bambina ma sono vecchi…e non sono certo ricchi) probabilmente la bambina non riuscirà neanche a fare le scuole superiori poi lei è pure una ragazza madre, quello l’ha lasciata prima di avere il risultato del test e se n’è andato con un altra meno “ingombrante” la situazione è ancora più disperata visto che non solo non l’ha voluta riconoscere ma se ne frega anche di mandarle qualcosa che ne so un vestito o qualcosa di simile. secondo te chi sta vivendo meglio la maternità? mia cugina che non riesce neanche a comprarsi gli assorbenti o quell’altra che va in vacanza con l’allegra famiglia di fatto?
meglio farli da grande i figli, abbiamo tutti una maturità diversa e soprattutto la possibilità di proteggerli come si deve.
Gigetta, guarda, a me non interessa più di tanto “far vivere mia figlia come una principessa”.
Anzi, le cose consumistiche in generale le scanso, ma non per ragioni ideologiche, proprio perché non interessano nemmeno a me. Sono molto più contenta di farla vivere in un clima di sicurezza e serenità psicologica e di offrirle stimoli culturali che sicuramente a 20 anni non avevo.
I mascheramenti da principessa se li fa tranquillamente da sola, con i ritagli di stoffa della nonna e le figure copiate dai libri.
Quanto al secondogenito, per ora pensa alla tetta, ai conigli di peluche, e alle prove tecniche di bipedismo con appoggio ai mobili, quindi è presto per dirlo 🙂
Lisa
Altra osservazione OVVIA da fare all’argomento romantico di Gianni B.
Nella sua descrizione idilliaca di quanto stavano bene i nostri nonni contadini che facevano decine di figli senza starci a pensare troppo… ricorre continuamente la precisazione sull’impostazione politica dei governi di quelle terre, e sull’ideologia della popolazione stessa.
Ma che razza di differenza dovrebbe fare, scusa?????
CHE PICCHIO C’ENTRA l’essere di destra o di sinistra con la demografia di 50 o 100 anni fa?
All’epoca, la gente faceva un sacco di figli per due ragioni molto concrete: primo, perché non avrebbe nemmeno saputo da che parte cominciare per evitarlo, e secondo perché fare molti figli CONVENIVA economicamente.
Ovvero, non era come adesso, che i figli rappresentano una spesa economica gravosissima almeno fino ai 25 anni, e poi appena si rendono indipendenti utilizzano i propri guadagni per se stessi e non certo per i genitori: allora, i figli cominciavano a lavorare in età giovanissima, e per molti anni il grosso dei loro guadagni ritornava alla famiglia!
Se non c’erano a disposizione anticoncezionali, la gente semplicemente faceva un sacco di figli perché non aveva anticoncezionali… cosa avrebbe dovuto cambiare se erano di destra o di sinistra?
E se avere parecchi figli significava avere più braccia da lavoro e più benessere, li facevano perché conveniva, e anche qui la destra o la sinistra non c’entrano nulla.
Lisa
Il tema del thread era l’attacco di Famiglia Cristiana all’attuale governo, colpevole di fare poco per la famiglia e per i nuovi poveri.
La discussione sulla famiglia in generale è stata la naturale conseguenza.
In questo forum, quando si parla di figli, molti si orripilano, alcuni addirittura affermano che fare figli vuol dire essere egoisti, altri che è una cosa terrificante, altri che vorrebbero legarsi le tube, e così via.
Per me questa mentalità è incomprensibile perchè i figli sono il nostro futuro, così come noi lo siamo stati per i nostri genitori e così via.
Sono allibito da questa nostra generazione di giovani senza figli, quindi senza alcun futuro.
Il fatto che le coppie oggi cerchino di fare nascere i figli solo dopo avere raggiunto una certa indipendenza economica in modo da dare una vita migliore ai figli stessi non mi convince: siamo la prima generazione a ragionare così e visti i risultati (crescita zero o sottozero) mi pare una grande cazz.ata.
Secondo me chi NON fa i figli è molto egoista, invece: pensa solo a se stesso e a divertirsi il più possibile, più egoista di così… il lavoro se uno vuole lo trova, il fatto è che i nostri nobili rampolli italiani disdegnano i lavori che una volta invece consentivano a tante famiglie di andare avanti benissimo e senza grossi problemi! Io preferivo prima.
“Secondo me chi NON fa i figli è molto egoista, invece: pensa solo a se stesso e a divertirsi il più possibile, più egoista di così… il lavoro se uno vuole lo trova, il fatto è che i nostri nobili rampolli italiani disdegnano i lavori che una volta invece consentivano a tante famiglie di andare avanti benissimo e senza grossi problemi! Io preferivo prima.”
Scusa, potresti dirci pubblicamente (eventualmente anche in un’altra discussione, visto che questa stanno per chiuderla) quanti figli hai e che lavoro fai TU?
Perché è facile dire che gli altri dovrebbero adattarsi a fare qualsiasi lavoro umile, faticoso e precario, quando personalmenet si hanno le spalle coperte.
Esattamente come è facile dire che si dovrebbe fare il bucato con la cenere… tanto lo fanno le donne, mica tu.
Lisa
E comunque, Gianni B. , la mia domanda era piuttosto chiara: TU li faresti crescere i tuoi figli, OGGI, nell’Italia di ora, senza acqua corrente, senza riscaldamento e senza bagno in casa, senza scuola (o con la scuola solo fino alle elementari), senza libri, senza muoversi dal paesello, e mandandoli a lavorare a 10 anni?
La domanda non è “Saresti stato disposto a farlo 100 anni fa?”, che quella è facile, lo facevano quasi tutti.
La domanda è: “Lo faresti ADESSO?”
Lisa