In vista delle presidenziali, ecco che anche la componente cattolica si fa di nuovo sentire. L’arcivescovo di Denver, Charles J. Chaput, una delle figure più importanti del clero statunitense e in lizza per le arcidiocesi di New York e Detroit, ha da poco scritto un libro destinato a rinfocolare il dibattito sui rapporti tra Stato e Chiesa: Render Unto Caesar. Serving the Nation by Living Our Catholic Beliefs in Political Life (ben accolto dall'”Osservatore Romano”). Secondo Chaput, negli Usa vi sarebbe una corrente culturale predominante che vorrebbe “escludere” la fede dalla scena pubblica in nome del principio di separazione. Le sue critiche sono comunque rivolte anche agli stessi cattolici, cui chiede maggiore compattezza, fermezza ed unità d’intenti in Congresso, in Senato e nella Corte Suprema e nella società in generale. Chaput è tra i religiosi più rigidi per quanto riguarda i temi etici, deciso a negare la comunione ai fedeli “pro choice”, non in linea con gli insegnamenti della Chiesa (tra cui figurano importanti esponenti politici come Rudolph Giuliani, John Kerry, Nancy Pelosi e Ted Kennedy). L’arcivescovo invita a vivere la propria fede senza compromessi, anche in politica, nella prospettiva di un’opera di moralizzazione religiosa degli Stati Uniti.
Usa: l’arcivescovo Chaput sprona i cattolici
27 commenti
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L’arcivescovo Chaput? Il nostro – di Vaticalia – agente a New York.
Ma che differenza c’è tra Bush e Usama Bin Ladin (a parte l’atomica), o fra gli americani religiosi e gli islamici? Sono tutti fondamentalisti, pronti a uccidere in nome di Dio. Bush non proclama anche lui – ne è arciconvinto – “Gott mit uns”?
Certo Bush e gli americani religiosi non rappresentano tutta l’America, è vero. Ma che tutti gli aspiranti alla Casa Bianca debbano ostentare la loro religiosità è proprio penoso.
Noi abbiamo avuto presidenti notoriamente atei, da Saragat a Pertini e Napolitano.
Quando qualcuno cerca di moralizzare i costumi sappiamo già come finisce.
Ottaviano Augusto docet …
@ Sergio
Aggiungi pure che per un certo periodo abbiamo anche avuto come ministri della repubblica degli atei materialisti ‘ufficiali’ come Togliatti e Nenni, e presidenti del Consiglio non credenti come Craxi e D’Alema… ma è cambiato qualcosa nei rapporti tra Stato e Chiesa, a parte qualche aggiustamento più formale che sostanziale al vecchio Concordato?
Anche se in modi diversi – come ho scritto in un altro post – direi che tra noi e gli Usa in termini di sudditanza religiosa… è una bella lotta fra chi detiene il primato.
lunga vita a chaput! è grazie a gente come lui che i cattolici americani diminuiscono drasticamente.
Bruno Gualerzi:
Anche se in modi diversi – come ho scritto in un altro post – direi che tra noi e gli Usa in termini di sudditanza religiosa… è una bella lotta fra chi detiene il primato.
No, se permetti noi italiani siamo meglio. Certo la sudditanza dei nostri politici (quasi tutti) verso il Vaticano è smaccata e indecente ed essi sono paragonabili ai politici americani (anzi sono forse peggio per l’evidente cinismo). Però gli italiani (i sudditi) non sembrano proprio così fessi o ingenui come gli americani (almeno una buona parte di italiani). Non molto tempo fa il prof. Vittorio Saltini (che forse conosci: il docente di filosofia e scrittore, “Il primo libro di Li Po”, “Quel che si perde”) mi diceva convinto che “noi italiani siamo laici”.
a Sergio
mi hai rubato le parole di bocca. Se si facesse veramente come dice chaput che differenza ci sarebbe tra Washington e la tanto odiata Teheran?
………con buona pace del principio di non-ingerenza delle organizzazioni religiose nella politica – sancita per legge in America in cambio di sostanziosi privilegi fiscali – madama la marchesa esce allo scoperto e, ancora una volta, pretende la botte piena la moglie ubriaca il mosto le vinacce e tutto il barile.
Chissà che stavolta non ne esca con le sottane strappate, però…
Tutto ciò che non può essere dimostrato non può essere negato(Euclide), quando l’ uomo riuscirà attraverso la scienza a dimostrare che Dio non esiste diventerò Ateo, se si dice che il Dio che punisce che ha creato un inferno non esiste sono d’ accordo con voi Atei ma se arrivate a dire che non esite alcun Dio , a quel punto non solo non sono più d’ accordo con voi ma non capisco che senso avrebbe vivere in questo mondo.
La vera chiesa è nascosta e si svelerà solo alla fine dei tempi,voi atei avete(cosa comprensibile) un concetto di chiesa come autorità terrena e visibile(potere papale e ogni altre denominazione) che non può che condurre ad una negazione di Dio fino a quando lo si vede attarverso lo specchio delle varie chiese Cristiane.
@Bruno Gualerzi
E se “migliori” o “peggiori” non fossero poi tanto le persone ma le diversità di condizioni (le diversità strutturali) alla base delle relazioni?
@ Massi
Personalmente parlavo di ‘stare meglio’ o ‘stare peggio’ in termini di sudditanza religiosa. Sempre per quanto mi riguarda, ritengo la sudditanza religiosa, in qualsiasi forma si manifesti, assieme alla capacità di liberarsene, una condizione strutturale che, in quanto tale, ‘struttura’ tutte le diversità. In altre parole, la mentalità religiosa e il suo superamento credo siano, oggi come oggi in modo mai così evidente, ciò che condiziona nel bene e nel male ogni scelta collettiva.
Quanto peso ha la Chiesa cattolica negli Stati Uniti? Per quanto sia il principale agente quando si tratta di organizzare campagne reazionarie, come quella contro l’aborto o i matrimoni gay, non credo che sia così potente come in Italia o nei paesi dell’America latina.
Un conto è la teoria un’altro la pratica!!
@ Sergio
la differenza sta nel fatto
che preferirei abitare a San Francisco piuttosto che a Teheran
Caro RedGod, chiunque tu sia, non dovevi mai avventurarti su un terreno che, se percorso con un minimo di quella logica cui ti appelli, ti avrebbe dovuto far diventare ateo ta tempo.
Non so se è stato Euclide – e se è stato lui bisogna vedere in quale contesto – a formulare un nonsenso come questo che gli metti in bocca (“tutto ciò che non può essere dimostrato, non può essere negato”). Hai mai riflettuto sulle conseguenze di questa affermazione se sviluppata con coerenza… se non altro perchè praticando questo blog in chissà quante versioni avrai incontrato la sua confutazione (la più classica: l’onere della dimostrazione dell’esistenza di qualcosa spetta a chi ne sostiene l’esistenza, non a chi afferma che non la può dimostrare)! Di mio ti chiedo soltanto: hai idea dell’infinità di cose che non potresti negare, dal momento che non ne puoi dimostrare l’esistenza? Dio sarebbe solo una delle tante… e fra queste, guarda un pò, non potresti negare, visto che non lo puoi dimostrare, nemmeno l’esistenza di un dio che ha creato l’inferno, oltre che l’inferno stesso… che tu invece, contraddicendoti, neghi che esista.
Piuttosto, perché ti rivolgi proprio a me, e all’interno di un post che non c’entra niente?
Molti ti hanno chiesto se sei il ‘vecchio’ Aldo. Forse per distrazione, ma io non ho trovato una tua risposta, in un senso o nell’altro.
@ Bruno Gualerzi :”quello che proprio non ho capito in alcun modo è cosa intendi affermando che è inutile ‘per evitare a quella grande nazione la condanna che è già in corso di esecuzione’!C’è un intento ironico che non ho capito, o si tratta di una condanna… biblica?”
TI RISPONDO QUASI UN GIORNO dopo, scusami, ma il mio commento è stato pubblicato molte ore dopo l’ invio e pensavo non lo volessero pubblicare.
Intendevo che gli USA sono destinati a subire in questi tempi che stiamo vivendo la sorte di quelle grandi nazioni che hanno usato le loro fortune economiche e tecnologiche a beneficio proprio escludendo le nazioni meno fortunate e schiavizzandole. Come credente ci credo sia per le profezie esistenti e che provengono da tutte le religioni che ho studiato, sia perchè credo che Dio abbia stabilito delle leggi molto precise che governano sia la natura sia i rapporti tra gli uomini e queste leggi si manifestano come causa-effetto. Ma anche voi non credenti, specie quelli appassionati di Storia come te, dovrebbero vedere molti lati simili tra la storia attuale degli USA e quella dell’ Impero Romano, dell’ Impero Spagnolo, e ancora Inglese e ancora Sovietico, precedenti la loro fine. O Ti sembra che siano ancora all’ apice della loro potenza? In sintesi: sia la Storia sia la Fede mi dicono che gli USA stanno subendo i rovesci che hanno preceduto la fine degli altri imperi umani.
Sono stupito di leggere che politici come Craxi, Napolitano e D’Alema vengono considerati atei. Ricordiamoci che fu proprio Craxi a firmare il nuovo concordato col Vaticano, quanto a Napolitano non porde occcasione per sperticarsi nell’elogiare il papa che incontra con frequenza alquanto preoccupante. Nè mi risulta che D’Alema abbia mai preso posizione contro l’invadenza della chiesa nello Stato Italiano. L’unico che merita di essere ricordato come vero ateo, per me, è solo Pertini.
Le religioni, nel senso di quelle organizzazioni di quella specie di uomini denominati preti o cleri, hanno costretto gli uomini, dalle sue origini, a finzioni, immaginazioni, pratiche assurde e ridicole in cambio di convenienze, imposte, generalmente vitali. Dai e dai, la ripetizione quotidiana di dette finzioni e/o funzioni e pratiche religiose, per generazioni e secoli e millenni, sono passati nel DNA degli uomini i quali, generalmente, non riescono a farne più a meno, salvo rare eccezioni, come ad es. Garibaldi. Ciò avviene naturalmente in tutti gli esseri viventi.
Bene, quella specie del genere umano che si impone come preti e che impone di credere che loro conoscono un tale che chiamano Dio e che conoscerebbero quel che Dio vorrebbe a pena di non so quali guai.
Pertanto avanzano la pretesa di avere un ruolo pubblico, non per averne l’incarico attraverso regolari elezioni, ma solo perchè si autodefiniscono ed autoimpongono come rapprasentanti e interpreti di quel qualcuno che chiamano Dio.
E avere ruolo pubblico significa mungere in mille e mille modi e trucchi e imposture, milioni e milioni e miliardi dalle tasche di tutti, volenti e non volenti, anche di quelli che hanno capito l’imbloglio e non accettano.
Io la chiamo trucco, imbroglio, impostura, rapina,…voi???
@ Laurentia
Sì, aspettavo la tua risposta. Cosa devo dirti? Ho naturalmente un’altra concezione della storia, soprattutto non credo che esistano leggi, divine o dovute, per dirlo con gli storicisti nipotini di Hegel o di Croce, all”Astuzia della Ragione’ che ne regolerebbero gli eventi.
Posso essere d’accordo con te sulle analogie tra gli attauli USA e gli Imperi che si sono succeduti nella storia, ma da tempo – proprio da quando ho messo sempre meglio a fuoco le ragioni del mio ateismo – ho scelto altri criteri in base ai quali formulare analisi ed esprimere giudizi sugli eventi umani. Il principale di questi, non a caso, è proprio il predominare della mentalità religiosa che, così come ha convinto intere comunità a mettere in gioco la vita per un ‘futuro’, cioè un ‘aldilà’ che trascende come tale la vita di ogni individuo (come prospettato da tutte le religioni)… di fatto offrendo carne da macello ai vari ‘fondatori di imperi’… allo stesso modo una carica religiosa molto più forte perché unica risorsa dei ‘perdenti’, ha convinto questi ultimi che non avevano niente da perdere (solo la vita!) di fronte alla prospettiva di un premio da ricevere nell’aldilà. Mancando tale prospettiva, mai e poi mai, avrebbero a loro volta fornito, scusa ancora l’espressione, carne da macello per fondare un nuovo impero. Inutile che ti ricordi cosa muove i terroristi suicidi, che per me sono solo la classica punta dell’iceberg di una carica suicida (Freud ha parlato di ‘istinto di morte’, Thanatos, complementare all’istinto vitale, Eros, ma è la stessa cosa) che ha reso possibile la nascita, e poi la morte, dei vari imperi.
E naturalmente ritengo che, o viene superata la mentalità religiosa, oppure – i mezzi ora ci sono tutti – si va verso (vedi che uso il termine biblico?) l’apocalisse. Cioè la fine dell’umanità per autodistruzione… paradossalmente per raggiungere in modo definitivo quell’aldilà traguardo vero della cultura religiosa.
(E altrettanto naturalmente questi sono solo accenni di un discorso molto più complesso che ho fatto in altra sede).
Scusa Ivano, non sono certo io a consìderare atei Craxi, D’Alema, Npolitano ecc. ma li ho citati come tali perché loro si definivano tali!
@ RedGod e Bruno Gualerzi
“Tutto ciò che non può essere dimostrato non può essere negato(Euclide)”
Ora, se i miei ricordi di geometria non hanno fatto una confusione totale, fu proprio Euclide ad introdurre la “dimostrazione per assurdo”. Ossia: si prende un’ipotesi, non si può dimostrare direttamente che sia vera, ma si può dimostrare che negandone la verità si giunge a conclusioni assurde, dunque deve essere vera.
Ora che ci penso meglio, forse fu Talete. Ma l’importante è il concetto. Scusate questo buco di memoria.
Poniamo dunque l’ipotesi “Dio non esiste”.
Impossibile, ovvio, dimostrarne direttamente l’autentictà.
Ma affermare il contrario significa andare incontro a ogni sorta di assurdità.
Almeno dal punto di vista della logica (e se Dio non agisse secondo logica, che Dio sarebbe?).
Ergo, non è possibile che sia falsa l’affermazione “Dio non esiste”.
Euclide scrisse cose molto più sagge di quelle erroneamente citate, come “Il punto è ciò che non ha parti” o “La linea è lunghezza senza larghezza”. Non si occupò di natura e metodo della conoscenza, ma solo di definizioni, assiomi, postulati e teoremi. Mi adeguo al vezzo crescente delle citazioni: “Su ciò di cui non si può parlare bisogna tacere” (Wittgestein, Tractatus logicus-philosophicus).
Che incubo. La teocratizzazione degli Stati Uniti.
Quel vescono vomita concetti obbrobriosi e nemmeno se ne rende conto.
Per quanto riguarda la citazione di Euclide, a me risulta: “Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova” (Quod gratis adfirmatur, gratis negatur). Che è parecchio diverso da “Tutto ciò che non può essere dimostrato non può essere negato”.
Sulla miscredenza di Craxi, D’Alema, Napolitano e altri, non deve sorprendere che poi si mostrino più o meno concilianti verso il Vaticano: esiste una sostanziale differenza tra l’opinione personale su certe temi e la pratica politica (che deve seguire tutt’altre logiche e si presta a notevoli compromessi). Basti pensare a Mussolini, noto non credente (fino a poco prima della sua morte, a quanto pare) che fece il Concordato e compagnia bella.
Un “dio interno” accresce il concetto che ha di sé il soggetto che lo pone: un “dio interno” non ha bisogno di essere definito e, a rigore, neppure nominato.
Un “dio esterno” invece contrae il concetto che ha di sé ciascun soggetto che è “tenuto” ad obbedirgli: un “dio esterno” ha perciò la necessità di essere nominato e definiti da “qualcuno da esso incaricato” i “suoi attributi”.
Di necessità, solo nel secondo caso si può parlare di religioni e di un clero che ne gestisce il racconto, la “verità”.
Ma ciò che più importa rilevare è che questa divisione: fra un “dio interiore” innominato ed un “dio esterno rivelato” è la stessa divisione che nel sociale si oggettivizza nella divisione fra comando e obbedienza.
@ Massi
Un tema analogo a quello che tratti tu, penso di averlo affrontato intervenendo sul post relativo all’indagine UAAR sull’islamismo dialogando con Laurentia. Se ti va, mi piacerebbe lo leggessi per confermare o meno ciò che a me sembra, appunto, un discorso analogo.