Il romanzo della giornalista statunitense Sherry Jones – intitolato Il gioiello di Medina e incentrato sulla relazione tra il profeta Maometto e Aisha – dopo essere stato boicottato in Gran Bretagna dalla comunità islamica, che avevano fatto desistere l’editore Random House dal pubblicarlo, diventa di nuovo oggetto di proteste, questa volta da parte degli islamici serbi. In Serbia il libro è stato ritirato dalla BeoBook (casa editrice che ne aveva curato in quel paese la pubblicazione) dopo l’iniziale distribuzione. La casa editrice ha espresso pubbliche scuse in un comunicato sul proprio sito web.
Serbia: islamici boicottano romanzo su Aisha
20 commenti
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ma Maometto non era pedofilo?
l’auto-censura, commessa da chi ha paura di subire ritorsioni è ancora più deprimente della censura vera e propria…
eppure grazie ai sempre molto suscettibili islamici dovremo abituarcene.
@Mifepristin: secondo le stesse fonti islamiche (diversi hadith) Maometto sposò ultracinquantenne Aisha quando lei aveva 6 anni e consumò il matrimonio quando lei ne compì 9, trai tu le conclusioni, ma non andare in giro a dire che Maometto era pedofilo se no passi per razzista, islamofobo ed urti la sensibilità dei poveri e pii musulmani.
C’è una domanda che mi pongo, ma la casa editrice si è scusata verso i propri lettori, possibili acquirenti del libro o verso la comunità islamica che si è sentita offesa?
chissà perchè temo che la risposta esatta sia la seconda…
A quanto pare temevo bene, le scuse erano verso gli islamici, che schifo…
Belgrado, 20 ago. (Ap) – “Il gioiello di Medina”, romanzo della giornalista americana Sherry Jones, è tornato al centro delle proteste della comunità islamica, questa volta in Serbia. Per questo motivo l’editore serbo BeoBook ha deciso di ritirare dal mercato il contestato libro.
“The Jewel of Medina” racconta la storia di Aisha, una delle mogli del profeta Maometto. Secondo la tradizione islamica, sposò Maometto quando aveva solo sei anni, e lui ne aveva 50, diventando la sua terza moglie e la prediletta dell’harem. Il libro è divenuto celebre dopo che la casa editrice Random House ha deciso di cancellarne la pubblicazione in America, prevista il 12 agosto, nonostante un anticipo di 50mila dollari all’autrice e un bel tour pubblicitario, per paura di ritorsioni da parte del mondo islamico.
BeoBook ha pubblicato il libro di Sherry, da alcuni teorici dell’Islam definito un “porno soft”, ma lo ha poi ritirato dal mercato in seguito alle proteste dei leader islamici locali, secondo cui il testo insulta Maometto e la sua famiglia.
L’editore ha inoltre espresso le sue scuse e il suo rammarico alla Comunità islamica in un comunicato pubblicato sul sito dell’azienda, confermando che il libro è stato ritirato da tutte le librerie dove era stato inizialmente distribuito.
http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/08_agosto/20/islamici_contro_il_gioiello_di_medina_bandito_da_mercato_serbia,15799414.html
Altra calata di braghe nei confronti dei mussulmani….
“il testo insulta Maometto e la sua famiglia” ma non erano morti, o sono una specie di vampiri che vivono al eternità???
E VAI!
Sempre più avanti, di corsa, verso il medioevo.
A quando il bando della Dvina Commedia dove il povero maometto è schiaffato senza tanti complimenti all’inferno?
a EK80 e a chi può rispondermi: posso avere qualche precisa informazione bibliografica sulle notizie così precise dateci da EK80? Si trova qualcosa al proposito nel Corano?
Grazie.
@ Manlio Padovan
lo trovi fra le Notizie correlate
http://www.uaar.it/news/2007/09/25/il-profeta-pedofilo/
all’inizio non mi interessava molto questo libro, perchè non è il mio genere letterario preferito, ma adesso comincio ad essere seccato della situazione e incuriosito dal libro.
Ci sarà uno stato sufficientemente rispettoso della libertà di parola da pubblicarlo (possibilmente in una lingua da me comprensibile?)
In caso contrario, se fossi l’autore, lo schiafferei in internet gratuitamente, sono convinto che diventerebbe uno degli ebooks più scaricati
Fermo restante che trovo scandaloso il ritiro di qualunque libro per motivi religiosi, mi piacerebbe vedere le reazioni dei cattolici e degli islamici se qualcuno scrivesse un bel romanzo sulla rovente passione tra un predicatore ribelle della palestina di 2000 anni fa e una prostituta salvata dalla lapidazione….quasi quasi lo scrivo io…
“La casa editrice ha espresso pubbliche scuse in un comunicato sul proprio sito web”
e per cosa si scusano, per il bigottismo altrui?
“mi piacerebbe vedere le reazioni dei cattolici e degli islamici se qualcuno scrivesse un bel romanzo sulla rovente passione tra un predicatore ribelle della palestina di 2000 anni fa e una prostituta salvata dalla lapidazione….quasi quasi lo scrivo io…”
gia fatto tutto, abbiamo visto le autorita ecclesiastiche chiedere pubblicamente il boicottaggio del codice da vinvi, e assessori di an effettuare roghi pubblici del libro. in inghilterra la proiezione nei cinema di life of brian e’ ancora bandita, in accordo con le volonta del clero, da diverse citta, tra le quali la citta in cui 20 anni dopo e’ stata eletta sindaco la protagonista femminile. il medioevo non finira mai…
Questo non va bene! Il motto giusto è: rispettare le persone, ma combattere con ogni mezzo quella cultura che le ha trasformate in ricettacoli dell’ignoranza. Oggi gli strumenti della ricerca e della ricerca storica stanno facendo emergere quella catasta di truffe, turlupinazioni, favole metropolitane, patologie, falsificazioni storiche con cui si sono costruite le religioni in quanto efficaci strumenti di potere. Credo che sia un dovere continuare a studiare, scrivere, divulgare… Fare emergere la “realtà”. Ritirare un libro è proprio l’unica cosa che non si dovrebbe mai fare.
@ Vico
a suo tempo ci furono delle seccature per il Codice Da Vinci. ma nessuno ha vietato la proiezione del film. addirittura si paventava l’esistenza di una discendenza di Gesù e della Maddalena. si può obiettare quanto si vuole ma la libertà di espressione non va messa in discussione.
grazie Bardhi. Ciao
Manlio Padovan: Nel Corano non c’è nulla a riguardo, ma esistono parecchi riferimenti all’età di Aisha in molti autorevoli hadith della Sunna (che è la seconda fonte della legge islamica dopo il Corano) ecco un elenco parziale:
Sahih di Bukhari, Vol. 5, Libro 58, numeri 234 e 236 http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/058.sbt.html#005.058.234 Volume 7; Libro 62, Numeri 64, 65 e 88; http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/062.sbt.html#007.062.064
Sahih Muslim Libro 8, Numeri 3309, 3310 e 3311 http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/muslim/008.smt.html#008.3309
Sunan di Abu Dawud al-Sijistani, Vol. 2, n. 2116, Libro 41, n. 4915, 4916 e 4917 http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/abudawud/041.sat.html#041.4915
Tra le raccolte di hadith questi tre libri: il Sahih di Bukhari, il Sahih Muslim ed il Sunan di Abu Dawud al-Sijistani sono considerati dai musulmani i più autorevoli, ma anche in altre raccolte esistono hadith simili.
ha ragione ek80 quando dice che l’auto-censura è molto più deprimente della censura vera e propria, deprimente e angosciente se si pensa che è attuata al giorno d’oggi, dove la libertà di espressione dovrebbe essere cosa acquisita e in ogni caso scontata.
Quando succedono questi fatti mi chiedo sempre :dove sono finiti i famosi islamici moderati dei quali vagheggiano i multiculturalisti di destra,sinistra e centro? Mai una volta che si manifesti questo etereo islam moderato che a detta dei multiculturalisti di cui sopra rappresenterebbe la stragrande maggioranza dei mussulmani ! E sì che negli odiati paesi preda del laicismo non si rischia un’accidente a manifestare anche le più eterodosse delle opinioni. Da Wikipedia “La consulta islamica presso il Ministero dell’Interno è un organismo di carattere consultivo formato da alcuni personaggi ritenuti autorevoli rappresentanti dell’Islam in Italia..
Istituita con decreto nel 2005 dall’allora Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, è stata confermata nel 2006 dal nuovo ministro degli interni Amato.
La consulta si muove nella prospettiva della formazione di un Islam italiano, espressione di una comunità aperta ed integrata, salvaguardata nelle differenze compatibili con il nostro ordinamento, rispettosa dell´identità nazionale e dei valori della società di accoglienza.” Qualcuno ha visto una vibrata protesta di questa associazione, pagata con i soldi pubblici,contro questa forma di censura e a difesa della libertà di opinione?