Due decreti del ministero della giustizia francese autorizzano ora l’iscrizione di un feto nato senza vita sui registri dello stato civile. Il provvedimento è stato preso in seguito ad alcune sentenze della Corte di Cassazione, secondo la quale i feti nati senza vita, morti in utero o in seguito a un’interruzione di gravidanza, potevano essere dichiarati allo stato civile.
Il primo decreto prevede che “un libretto di famiglia sia consegnato, se richiesto, ai genitori che ne sono sprovvisti da parte dell’ufficiale di stato civile che ha stabilito l’atto di figlio senza vita“; il secondo stabilisce che “l’atto di figlio senza vita sia redatto dall’ufficiale di stato civile previa produzione di un certificato medico”. Il provvedimento consente pertanto di organizzare i funerali ai feti nati privi di vita.
Francia: uno stato civile per i feti nati senza vita
24 commenti
Commenti chiusi.
Che schifo
mmh vediamo quanta gente si farà succhiare dei soldi da quest’inutile iniziativa…
tutto sommato non è una cattiva idea.
ma il “funerale ai feti privi di vita” da che mondo è mondo è sempre stato fatto. certo non a quelli abortiti a tre mesi ma persi a gravidanza avanzata si.
secondo me è un vero nonsenso iscrivere nello stato civile un feto nato morto, un essere che non ha mai cominciato ad avere una vita extrauterina personale ed indipendente, dice la legge romana, il nostro antico diritto:”qui mortui nascuntur neque nati neque procreati videntur, quia numquam liberi appellari potuerunt” (D.50.16.129) = coloro che nascono morti non si considerano né nati, né procreati, perché mai hanno potuto avere lo status di figli.
.
quanto al funerale lo posso ammettere visto che oggi si fanno anche per gli animali e perfino per gli “oggetti defunti”, ogni epoca ha le sue degenerazioni. io mi chiedo come facciano certe persone a dare tanta importanza ad un feto
il culto della morte?
@Mifepristin
Io capisco benissimo come facciano le persone a dare tanta importanza ad un feto (un po’ di umanità, suvvia…). Quello che non capisco è come facciano lo Stato e la Legge a darne altrettanta. Fortuna che da noi non si può fare: tecnicamente si è cittadini solo ed esclusivamente alla prima espirazione, per cui sarebbe un controsenso.
Chissà se ad uno a cui hanno tagliato un braccio o una gamba gli sarà mai consentito di fare il funerale per il suo braccio o per la sua gamba. Sulla tomba troveremo scritto: “Qui giace la gamba di XY, nata il…. e deceduta per… il …”. Insomma credo che si debba ammettere che alla propria gamba ci si possa affezionare come ad un figlio.
Le parti anatomicamente riconoscibili,come braccia e gambe,vengono di prassi sepolte o cremate.
Mi sembra un affare privato: chi lo vuole fare, lo faccia.
E riesco anche a capire come il dolore per la perdita di un feto di 7 mesi possa, in alcuni, voler essere vissuto con una cerimonia.
Problemi potrebbero nascere se i genitori fossero in disaccordo. Es: madre che fa una IVG e padre che vuole un funerale.
Roberto Grendene
sono d’accordo con Roberto, ognuno ha il diritto di vivere il suo dolore come vuole, altro è dare una personalità giuridica al feto, cosa che mi sembra una follia legale.
sono d’accordo con mifepristin, ma chi è che dopo un’ interruzione di gravidanza vorrebbe poi far iscrivere il feto nato morto nel proprio stato civile? Sono molto perplessa.
strano che un’iniziativa così stupida venga dalla francia…capirei da vaticalia ma non dalla terra di Voltaire.
@ Daniela
no dopo un interruzione di gravidanza sicuramente no ma ci sono tante donne che lo perdono naturalmente, quelle le posso capire.
Avranno diritto agli assegni familiari?
IO LO VOGLIO PER OGNI SINGOLO SPERMATOZOO 8)
Il funerale ce l’hai nel tuo cuore.
@Mifepristin
Son d’accordo in quanto il feto nato morto no haavuto una via extra uterina indipendente e personale,ma non concordo con la legge romana quando afferma che non sono nati in quanto nati ma morti,procreati perchè sonofrutto di un rapporto x sesso ox amore ed hanno diorittoalloo status di figli in quanto hanno una madre ed un padre.
Inoltre non considero una degenerazione il bene che si prova per un’animale od una cosa.
@ TUTTI
scusate x gli errori di ortografia
ma preoccuparsi un pò di più di su questa terra c’è già cos’è, un crimine contronatura? una società che si fonda sul dolore e sull’espiazione di chissà quale colpa non va tanto lontano.
@ J.C. Denton: Io capisco benissimo come facciano le persone a dare tanta importanza ad un feto (un po’ di umanità, suvvia…). Quello che non capisco è come facciano lo Stato e la Legge a darne altrettanta. Fortuna che da noi non si può fare: tecnicamente si è cittadini solo ed esclusivamente alla prima espirazione, per cui sarebbe un controsenso.
Dai tempo a Krukzinger, Bagnasco, Ruini e ai nostri politici. E vedrai che ti combinano…
veramente io sono disgustata da tutta l’importanza che certa cultura dà ai feti, ma anche le donne incinte(per scelta) perché devono essere così irrazionali, come fanno a considerare anche un feto di 10 settimane come se fosse veramente già il loro bambino, ma non si rendono conto che è solo l’abbozzo del corpo di un bambino, che il bambino si deve ancora formare? e che se un feto nasce morto, vuole dire che il bambino non si è mai formato oppure non ha comunque mai cominciato a vivere(se la nascita avviene a gravidanza inoltrata)?
Propongo che in Italia i feti abbiano una Carta d’Identità con foto.
@Mifepristin
Se uno donna il figlio lo vuole è inevitabile che si crei fin da subito un forte legame emotivo verso il concepito. Che venga visto come “qualcuno” e non come ” qualcosa”. E’ semplicemente umano.
Com’è normale il provare dolore alla sua perdita. Se una cerimonia li aiuta a superare il lutto ben venga.