Nel 2007, Time Magazine l’aveva già definito “uno degli evangelici più influenti”. Ora è diventato famoso anche in Italia, avendo avuto modo di intervistare in diretta tv i due candidati alle elezioni presidenziali USA, Barack Obama e John McCain. Rick Warren, 54 anni, è considerato l’esponente di punta di una nuova generazione di predicatori, più comprensiva e adeguata ai tempi che cambiano. La sua serata ‘presidenziale’ è iniziata con un invito perentorio: “Dobbiamo imparare a non demonizzare senza l’altro. Dobbiamo ripristinare la civiltà”.
E’ tuttavia dubbio che Warren estenda tale invito anche agli atei. Secondo il Los Angeles Times, durante un sermone tenuto nella sua Chiesa il mattino seguente le interviste, a qualcuno gli aveva chiesto se vi è qualche tipo di presidente per cui non voterebbe, Warren ha risposto: “Non potrei votare per un ateo perché un ateo dice: “Non ho bisogno di Dio”. Gli atei dicono: “Sono totalmente autosufficiente”. E nessuno è così autosufficiente da poter essere presidente. E’ un lavoro troppo grande”.
La notizia non sorprende. Secondo quanto riportato da Guy P. Harrison in 50 Reasons People Give for Believing in a God, Warren avrebbe dichiarato di non aver mai incontrato un ateo non arrabbiato.
L’anti-ateismo di Rick Warren
32 commenti
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Spero di aver reso decentemente le espressioni “I could not vote for an atheist because an atheist says, ‘I don’t need God,’ ” Warren said. “They’re saying, ‘I’m totally self-sufficient by [myself].’ And nobody is self-sufficient to be president by themselves. It’s too big a job.”
I navigatori più navigati di me nelle traduzioni dall’inglese sono invitati a fornire gradite varianti.
Dando per buona la traduzione (io purtroppo non posso essere di alcun aiuto) trovo: ‘Gli atei dicono: “Sono totalmente autosufficiente”.
Non so se in America gli atei dicono questo di sé, ma io di atei così non ne ho mai conosciuto… a meno che per ‘autosufficienza’ non si intenda “devo cavarmela da solo senza aiuti soprannaturali”… ma in questo caso gli unici che si ritengono autosufficienti perché supportati da dio sono i credenti. Chi si ritiene più autosufficiente di chi possiede la verità?
Si, la traduzione è perfetta!
Comunque, sarà perché sono agnostica e non atea (haha), ma io non sono per niente arrabbiata.
Anzi sono molto rilassata e positiva!
Noi atei sempre incazzati eh? Invece loro con il discorso della redenzione della vita eterna e del peccato originale sono sempre così RILASSATI 😀
perchè noi atei siamo arrabbiati? io senza dio vivo benissimo! niente precetti, niente stupide regole, niente offerte….
“Secondo quanto riportato da Guy P. Harrison in 50 Reasons People Give for Believing in a God, Warren avrebbe dichiarato di non aver mai incontrato un ateo non arrabbiato.”.
E’ normale che siamo arrabbiati, se dobbiamo (nostro malgrado) relazionarci con una masnada di pecoroni bigottacci.
Io non mi reputo autosufficiente, solo non faccio affidamento sulle mie fantasie.
Comunque gli atei che incontravano sto qui per forza s’incazzavano, su…
Arrabbiarsi è più salutare che fingere!
“… nessuno è così autosufficiente da poter essere presidente…”
Letta così (contro il presidenzialismo) è condivisibile.
Premesso che Warren è fulminato: l’anti-ateismo dichiarato è uno sviluppo sociale interessante, a fini antropologici.
@ Druso
Eheh, hai ragione… non l’avevo pensata così.
C’è un crescente allarmato disagio nelle varie congreghe religiose che in fondo si appellano ad un sentimento che è più o meno in via di sparizione e che viene suscitato solo per conati retorici. La “retorica di Dio”. Insomma, se la prendono con gli “atei”, ma sanno benissimo che l’indifferenza religiosa serpeggia proprio nel seno del loro gregge. Ormai la civiltà ha imposto a tutti delle prassi comuni. Se uno ha male ad un dente, può, se lovuole, affidarsi a Dio, uno, due, tre volte… poi infine se vuole risolvere il problema deve andare dal dentista. Insomma l’individuo riconosce di non essere autosufficiente e di avere bisogno “dell’Altro”. Ma questo Altro non si chiama Dio, bensì dentista. E questo vale un po’ per tutte le cose.
Sto traducendo le 50 prove che Dio e` immaginario (http://www.godisimaginary.com/index.htm), con buona pace di Rick Warren 🙂
Ci credo che questo Warren incontra solo atei arrabbiati. È lui che li fa arrabbiare!
Grazie Fernando, poi condividi, neh?
@ Otto Permille
“C’è un crescente allarmato disagio nelle varie congreghe religiose che in fondo si appellano ad un sentimento che è più o meno in via di sparizione e che viene suscitato solo per conati retorici”
Analisi indubbiamente veritiera, ma che, a mio parere, necessita di una precisazione non di poco conto. Le religioni, come ogni altro prodotto ‘umano’ e per niente ‘divino’ (‘umano, troppo umano’ – denunciava Nietzsche avendo nel mirino certamente anche l’alienazione religiosa) vivono nel tempo storico e vi soggiacciono nel momento stesso in cui pensano di plasmarlo in base alle loro esigenze. In altre parole, vista la loro origine (un tentaivo di superare, andandovi oltre, una condizione umana che fanno fatica ad accettare), arriva sempre per le religioni il momento della verifica della loro inadeguatezza, e chi ha organizzato tutta la sua esistenza (i religiosi ‘di professione’) su di esse, non può non avvertire il disagio crescente. E risponde – come efficacemente dici tu – con ‘la retorica di Dio’. Destinata all’insuccesso? Se non cambia registro, sicuramente… ma attenzione… e ricito nuovamente Nietzsche:
“Dopo che Buddha fu morto, si continuò per secoli ad additare la sua ombra in una caverna – un’immensa orribile ombra. Dio è morto: ma stando alla natura degli uomini, ci saranno forse ancora per millenni caverne nelle quali si additerà la sua ombra – E noi – noi dobbiamo vincere anche la sua ombra” (F.Nietzsche – La gaia scienza – Libro III, par 108).
In altre parole. Non contiamo troppo sul ‘sentimento di sparizione’ della mentalità religiosa, la quale rigetta ciò che naturalmente non risponde a certe esigenze dell’uomo (se ho mal di denti ed esiste un dentista… magari mi appello sempre a dio, ma intanto vado dal dentista), mache – continuando a permanere come cultura dominante – va alla disperata ricerca di un qualche surrogato di dio.
E i religiosi più ‘svegli’ sanno spesso cavare dal loro repertorio una nuova ‘retorica di Dio’. La storia, passata e recente, è piena di questi ‘adeguamenti’ che, alla lunga, fanno presa. Si può dire, dopo secoli di progressi della scienza e della tecnica, che le religioni abbiano perso a tutt’oggi la loro capacità di presa?
Atei arrabbiati? Mah…! Ho sentito tanti credenti arrabbiati con Dio perchè non ha esaudito i loro desiseri o non li ha vendicati.
Quanto all’autosufficienza, non so, ma io mi seno solo nella condizione del libero pensatore.
quello dell’ateo arrabbiato è un gran luogo comune. che venga da me, che gli faccio fare io due risate. 😀
io credo che sia perché viene dato per scontato che senza un “supporto soprannaturale” una persona si debba sentire persa e frustrata. cosa che non è affatto vera.
in secondo luogo, se sapessi che il presidente di uno stato, per aiutarsi nei suoi compiti, invece di consultare gente qualificata, chiede consigli “celesti”, inizierei ad avere dei dubbi sulla sua sanità mentale.
è un pezzo che mi domando perchè le religioni temano più l’ateismo che l’avanzata di una religione antagonista, molti pensano per es. : meglio buddista che ateo !
mi viene da dire che le religioni sanno come difendersi dalla “concorrenza ” religiosa perchè lo fanno da millenni; ciascuna religione ha trovato la sua nicchia, tutte hanno dei “mercati” in cui hanno dei diritti esclusivi ed esistono poche zone di libero mercato, insomma esiste un equilibrio.
L’ateismo invece mina alla radice il potere religioso perchè genera persone libere dal controllo psicologico.
ecco… che poi, anche nel buddismo non ci sono dei. quindi, Rick Warren riterrebbe inadatto al ruolo di presidente anche un buddista?
-Perchè tutti i religiosi ce l’hanno con noi atei?-
-Perchè con noi devono confrontarsi sull’al di quà!-
(Sergio Staino)
E’ questo che fa arrabbiare preti, mullah, rabbini et similia: con noi ci si deve confrontare su cose concrete, non favoleggiare sul nulla. Poi, per il processo psicologico detto proiezione, dicono che gli arrabbiati siamo noi. E’ un classico (ce ne sono esempi anche fra qualche frequentatore del blog).
@Popinga
Ho cominciato a pubblicare le “50 prove” come post sul mio blog. Devo dire che bruciano un po’, visto che cominciano ad arrivare i primi commenti dei cristianisti di turno 🙂
http://bloggolomeo.blogspot.com/2008/08/prova-3-considerate-gli-dei-storici.html
Ma quale errore madornale …
L’ateo non dice ‘non ho bisogno di Dio’, nè tantomeno ‘sono autosufficiente’.
L’ateo dice che Dio non esiste … la cosa è radicalmente differente.
Se questo è un esponente di punta siamo (sono) messi proprio bene …
Atei inca..ati ?
Bah, Krishnamurti era ateo in modo molto candido e semplice, nel suo “La sola rivoluzione” si domanda come mai l’uomo abbia creato le divinità. Però Krishnamurti trasuda serenità da tutti i pori, altro che essere inca..ato. Lo stesso dicasi del Buddha, anche lui ateo ma sicuramente non inca..ato, anzi sorridente (non so se avete presenti le immagini del Buddha che ride).
Poi certo ci saranno anche gli atei inca..ati ma i credenti, che hanno un assoluto bisogno di credere per nascondere la loro paura, non sono meno nevrotici degli altri e l’unica cosa che possono insegnarci sono le loro nevrosi.
C’è una grossa concentrazione di incazzati tra gli atei per il semplice fatto che alle persone intelligenti l’imbecillità urta, specie se la stessa è più o meno direttamente al governo…
Ad ogni modo, la fetta di popolazione fattualmente più rabbiosa – al punto di auspiscare e promuovere la violenza in tutte le forme – è al contrario quella integralista religiosa.
Più che parlare di Ateismo o religiosità credo che si dovrebbe tornare ad un silenzio , che sappia farci riposare dalle inutili sciocchezze dell’ arrichimento materiale e sappia ripararci dalle moltitudini vocianti di oggi, leggendo gli scritti di Emily Dickinson è possibile vedere come certa religiosità come quella del Signor Warren è una religiosità falsa,plastificata,altro che limousine quando i veri pastori si spostavano in buggy e a casa non avevano nulla che distraesse dalla celeste vocazione, a questi pastori MODERNI come si autodefiniscono non interessa la persona in sè ma interessa avere nelle chiese molte persone, che del vero Cristianesimo non hanno capito nulla ma che contribuiscono in modo economico all’ arrichimento dei capi di queste chiese e che si scaglino contro ogni diversità invece di conciliare tutto come insegna Cristo.
Credo che Ateismo e Cristianesimo primitivo possano condividere il medesimo bisogna di silenzio in una società che parla troppo, se non vogliamo diventare come gli abulici USA siamo ancora in tempo per fermarci.
E nessuno è così autosufficiente da poter essere presidente. E’ un lavoro troppo grande….
Immagino Bush che prega perchè lo si illumini su ogni sua azione…. poca differenza col tempo dell’interpretazione del volo degli uccelli, dell’analisi delle viscere degli animali squartati….
siamo al rincoglionimento come regola di vita
Basta vedere uno dei sermoni di questi telepredicatori americani sui loro network satellitari per avere un’idea chiarissima su CHI sia incazzato nero e chi no.
Sono LORO, e con la bava alla bocca!
difatti s’è visto dove hanno portato le illuminazioni mistiche di bush junior…
forse forse è meglio uno che non si fa aiutare da qualche dio.
nel bene della nazione…
Se gli atei sono inca..ti è per le discriminazioni (spesso sfocianti in persecuzione) da parte dei credenti. O credono che essere cittadini di serie b, quotidianamente insultati, mobbizzati e spesso anche aggrediti sia divertente? Il problema nn è l’ateismo, ma l’inciviltà di molti credenti.
E certo che noi atei siamo sempre arrabbiati;dobbiamo andare a lavorare anche per mantenere chiese,scuole cattoliche,preti,frati,suore e compagnia bella.