Barack Obama, acclamato ieri alla convention del Partito Democratico candidato ufficiale alla presidenza degli Stati Uniti, attira ulteriormente l’attenzione dell’Italia. Egli ha infatti citato tre volte durante i suoi ultimi discorsi il religioso medievale Gioacchino da Fiore, chiamandolo addirittura “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”. Nella sua impostazione mistico-filosofica Gioacchino aveva cercato di armonizzare forzosamente Antico e Nuovo Testamento e suddiviso la storia in tre età, secondo uno schema trinitario millenaristico, definendo quest’ultima l’età “dello spirito”. Questa epoca, iniziata sulla base di non meglio precisati calcoli “profetici” nel 1260 (quindi convenientamente dopo la sua morte), sarebbe caratterizzata da pace, felicità e prosperità, dopo un periodo di guerre e povertà.
Il comune di San Giovanni in Fiore (dove Gioacchino fondò un monastero) vorrebbe invitare Obama e dargli la cittadinanza onoraria. Dopo alcuni tentativi di beatificazione andati a vuoto – visto che Gioacchino da Fiore venne erroneamente sospettato di eresia – l’anno prossimo il Vaticano dovrebbe accogliere la richiesta in merito.
Obama inneggia a Gioacchino da Fiore
36 commenti
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l’avevo detto che era meglio Hilary
… da eretico a santo (guarda un pò quanto contano le raccomandazioni).
Ma occorrerà aspettare l’esito dell’elezioni USA.
Perplessità…
@ VicoII
Si chiama Hillary
dopo le rivelazioni mistiche non mi frega più una cippa chi vinca, è la stessa brodaglia. i non-credenti avrebbero votato per lui? adesso se li sogna. in compenso s’accaparrerà più o meno gli stessi voti dei fedeli. alla fine i neri so’ sempre gospel, non si scappa. alla Clinton della religone non le è mai fregato nulla almeno. che schifo…..comq meglio ancora ilary blasi
non esistono presidenti Usa democratici o repubblicani, ma solo presidenti USA.
Mi dispiace per chi ci crede ma Obama (se sarà eletto) non sarà meglio di Bush
Tutto sta a vedere se il credente Obama si riferisce alla profezia gioachimita in senso metaforico (basata sul nulla, ma innocua), oppure – se non proprio da prendere alla lettera – il segno comunque di una reale missione da compiere per realizzare ‘l’età dello spirito’.
In questo secondo caso il riferimento sarebbe molto, molto pericoloso, perchè ci troveremmo di fronte ad un Bush più intelligente, ma orientato nella stessa direzione.
Visto tutto da lontano, sono propenso – e comunque ci spero – a credere nella prima ipotesi.
Nella propaganda politica americana (e non solo) il richiamo alla religione è fatto comune, spesso più strumentale che altro. Vediamo che farà (se sarà messo nelle condizioni di fare).
L’alternativa dopo tutto è Rambo McCain…
Incredibile! E c’e’ ancora gente, anceh tra di noi in questo sito, che pensa che Obama sia piu’ laico di McCain.
Quello che manda avanti non e’ altro che un culto della personalita’ con continue citazioni dai vangeli, di Gesu’ e di Martin Luther King. Pensa di essere un prescelto, e’ invasato. Se pensavate che Bush fosse eccessivamente religioso in pubblico dovrete ricredervi con Obama!!
Gioacchino da fiore fu davvero un figlio del popolo, campione indomito nella lotta per un Cristianesimo vero, continuatore di quel Cristianesimo rivoluzionario e millenaristico che supera le barriere della religiosità e che coinvolse nella sua dinamica millenarista e rivoluzionaria un intero popolo riuscendo a riscattare molte persone da una religiosità formale imposta dalle gerarchie apostate del medioevo.
Al giorno di oggi ci vorrebbero Cristiani come Gioacchino da Fiore, Jan Hus e Thomas Muntzer.
Complimenti a Obama!
Gioacchino da Fiore era un acerrimo avversario della chiesa del tempo, ne criticava le richezze e la falsità e auspicava un ritorno alla povertà materiale negli ambienti ecclesiastici.
Se questo è il modello di Obama, ben venga.
Non ho paura, ma timore sì.
eh?!
ma non sono più precise le profezie di Nostradamus?
Beh, McCain è antiabortista, Obama favorevole all’aborto. Non mi importa chi dei due citi di più la Bibbia per accattivarsi le simpatie degli evangelical, mi importa chi dei due promette maggiore libertà a tutti i suoi concittadini.
L’onanismo mentale italico ha contaminato gli USA. (E’ vero, ci voleva poco!)
Quindi 1260+1000=2260.
Siamo nel 2008 e, se non ho capito male, si dovrebbe cominciare a vedere il risultato di cotanta profezia dato che mancano solo 252 anni: la monnezza è al sicuro nei capannoni, ecc…. Io aspetto.
Pubblicità elettorale, nient’altro. Ma pensate davvero che Obama, se verrà eletto presidente, si ispirerà veramente a Gioacchino da Fiore? Ma andiamo! E’ solo una furba mossa per conquistare qualche voto in più, null’altro.
Gioacchino da Fiore è stato un pensatore italiano interessante, precursore dell’età moderna. Viene ovunque considerato una dei padri della filosofia della storia (e perciò della nozione di progresso). Da lì viene la tradizione di pensiero che porta a Vico, a Herder ecc. fino al concetto di storia come rivoluzione. Se Obama lo ha citato, dobbiamo trarre le opportune conclusioni.
@ Manlio Padovan
Gioacchino da Fiore non divide la storia in età di mille anni: la prima va da Adamo all’VIII secolo a.C. circa, la seconda da lì fino al 1260. L’ultima può durare a piacere, fino a quando si presenterà qualche avvenimento particolare ad hoc, come si conviene alle “profezie”. Millennio non è inteso in senso strettamente temporale, ma nel senso di chiliasmo – di avvento del regno di Cristo sulla Terra (chiara alienazione rispetto alla concretezza della dura e tragica realtà dell’epoca, e non solo).
Comunque Giacchino da Fiore mi pare sopravvalutato, diciamocelo: adesso dipingerlo come un “rivoluzionario” mi pare francamente troppo. Non dimentichiamoci che il suo pensiero è tutto proiettato in senso religioso e che è stato più che altro uno dei tanti moralisti fustigatori del clero dell’epoca.
@ Otto Permille
Non voglio certo impiantare una discussione sulla filosofia della storia, ma – a parte altre considerazioni (filosofia della storia non credo significhi per forza interpretazione della storia come progresso, anche se così è stata tradotta) – il concetto di storia come rivoluzione in una visione religiosa ben difficilmente si distaccherà da una forma di millenarismo, di ‘compimento dei tempi’, che, come ateo, considero estremamente pericolosa. Per cui ribadisco quanto ho scritto più sopra su Obama.
(Concordo con la valutazione di Valentino).
@Valentino Salvatore
Cento volte più grande Giuseppe Gioacchino Belli.
@ Stefano Grassino
Ah, sì: su questo con me sfondi una porta aperta…
Se un politico citasse un sonetto del Belli in campagna elettorale, avrebbe quasi sicuramente il mio voto.
🙂
@ Valentino Salvatore
Il mio preferito è:
“C’era un re che dar palazzo
mannò fora ar popolo st’editto:
io sò io
e voi nun sete un c…o!”
(lo riprese pure Alberto Sordi ne “Il marchese Del Grillo” se ricordo bene)
Rimane tutt’ora il motto di ogni politico.
In fondo non ha fatto latro che rivolgersi al padre di tutti i movimenti avventisti/millenaristi che sono oggi gli unici gruppi cristiani “attivi”: dagli Avventisti ai Testimoni di Geova passando per i Pentecostali ecc. tenendo soprattutto in mente il peso che questi hanno in un determinato settore della borghesia immobiliarista Usa….
@ magar
allora vincerà sicuramente Mc Cain.
Notizia ‘fresca’, in gran parte immagino già nota, ma che indirettamente riguarda questo post.
McCain ha scelto come vice la governatrice dell’Alaska, una signora antiabortista e favorevole alla pena di morte.
E immagino – anche se ho sentito la notizia solo di sfuggita – anche contraria ai matrimoni gay.
è sempre la solita minestra, democratica o repubblicana; dio patria e famiglia.
Nelle elezioni presidenziali americane, i richiami religiosi sono prassi consolidata, tanto da parte democratica che repubblicana. Molti senatori, pur essendo atei (gli stessi padri fondatori lo erano), si guardano bene dal dichiarare pubblicamente la loro posizione religiosa per mero calcolo elettorale. L’unico candidato su posizioni libertarie e presumibilmente agnostiche era Ron Paul, tra l’altro per il partito repubblicano, ed ha ottenuto i seguenti risultati.
http://it.wikipedia.org/wiki/Risultati_delle_elezioni_primarie_di_Ron_Paul,_2008
Ron Paul è comunque antiabortista, ma contrario ad un legislazione federale in merito. Aggiungo questa osservazione al post precedente.
meglio ru paul!!
Sono tempi duri. Nel 2008 si cita Gioacchino da Fiore e non si parla di Karl Marx. C’è qualcosa che non va. Anche per chi non è marxista come me, ma solo ateo.
Uff… fra McCain e Obama c’è una differenza consistente.
@Luciano
Posizioni libertarie non sono la stessa cosa di posizioni liberali. Per esempio, un libertario se potesse abolirebbe lo stato sociale, un liberale sarebbe invece favorevole alla scuola e sanità pubbliche. Nemmeno in campo sociale le due posizioni coincidono: i liberali sono favorevoli alla discriminazione positiva nelle università, i libertari no.
Comunque Hillary Rodham sarebbe stata una scelta migliore per i democratici, a mio avviso.
@ Popinga
Si potrebbe parlare di corsi e ricorsi storici (tanto per adeguarsi al Vico ispirato da Gioacchino da Fiore), per cui bisognerà aspettare… non so che cosa e non so per quanto tempo… ma prima o poi rispunterà anche il buon vecchio Marx.
In realtà, se ci si ritira un momento dagli agoni politici e culturali e si guardano gli eventi con un pò di distacco, ci si rende conto che l’umanità – con tutto che molti siano convinti di possedere le chiavi della storia – va avanti alla cieca affidandosi come sempre a qualche ‘uomo della provvidenza’ il quale a sua volta si convince di essere tale perchè capta le speranze che si ripongono in lui. Cioè, un circolo vizioso sempre più vizioso…
almeno fino a quando non ci si renderà conto di come questi uomini cosiddetti carismatici altro non sono che surrogati di dio, cioè fino a quando non si sia una volta per tutte relegato nel ripostiglio delle cose inutili, anzi dannose, dio, sotto qualsiasi forma si presenti.
Ragazzi..sempre meglio di Mc Cain che ha scelto una vice con queste caratteristiche:
– 44 anni, anti-abortista con 5 figli, contro le nozze gay e a favore della pena di morte.
Questi mi sembrano ispirati più da caino che da abele.
@ Bruno Gualerzi
Chiaro e condivisibile come sempre. Ciao.
@Ernesto
Sono d’accordo con te sul livello politico, ma si parlava dei richiami alle religione, e sotto questo profilo Obama non è sicuramente nè ateo nè agnostico. E’ ovvio che dovendo scegliere voterei Obama, e penso anche che Hillary avrebbe vinto a mani basse.