Il sinodo valdese e metodista ribadisce a larga maggioranza il giudizio negativo sull’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica. Un comunicato del sinodo chiarisce che l’Irc ignora il “rispetto della libertà di coscienza e di religione” e il “principio di laicità e aconfessionalità dello Stato” e critica l’attribuzione di crediti scolastici agli alunni che si avvalgono dell’Irc (“discriminatoria nei confronti di coloro che scelgono di non avvalersi”). Una recente circolare del Ministero della Pubblica Istruzione dispone che l’Irc si inserisca “adeguatamente nei piani dell’offerta formativa che le scuole stanno attualmente redigendo per il prossimo anno scolastico” al fine di “armonizzare la collocazione di questa disciplina nel nuovo impianto curricolare della scuola dell’infanzia e delle scuole del primo ciclo”. Il Sinodo, alla luce di questa circolare, afferma che essa è vicina allo “spirito” del Concordato fascista, che pone l’insegnamento della religione cattolica come “fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica”, ma sempre più lontana “rispetto all’ispirazione di fondo della Costituzione repubblicana”.
Il sinodo inoltre esprime la necessità di una legge sulla libertà religiosa che “superi ingiuste discriminazioni e sottragga le formazioni religiose prive di Intesa a discrezionalità amministrative che spesso determinano violazione dei principi di libertà”.
Torre Pellice (TO): sinodo valdese su Irc e libertà religiosa
25 commenti
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chapeau
Dire che la protessta di valdesi e metodisti è pienamente condivisibile è poco.
Su http://www.rbe.it è possibile ascoltare gli atti sinodali e in particolare il culto di apertura in cui ha predicato il caro fratello Paolo Ribet, da sempre molto attento ai temi della laicità dello stato e delle libertà civili.
bravi
se tutte le confessioni non cattoliche si allineassero con dichiarazioni di questo tipo un giorno si e l’altro pure forse, dico forse, a qualcuno che Razzola in alto spiacerebbe un casino.
Lungi dal Razzolatore andare sul balcone e dire: rinunciamo ai nostri privilegi
che l’amore per il denaro ed il potere è in lui troppo grande
Penso che la stragrande maggioranza degli italiani non cattolici condivida la posizione del sinodo valdese, purtroppo rimangono in minoranza e soprattutto in Italia manca una organizzazione che dia una espressione unitaria a tutte queste istanze laiche e pluralistiche.
Ma se uno decide di non avvalersi dell’IRC cosa gli accade? Nulla quindi non capisco come si possa definire privilegiato l’insegnamento della religione cattolica.
I valdesi poi dovrebbero capire che sono una minoranza e che nessuno toglie loro diritti civili perchè valdesi.
Le religioni forti (o in crescita), a differenza dei Valdesi, si guardano bene dal chiedere l’abolizione dell’insegnamento della religione nelle scuole, poichè sperano prima o poi di ottenere una fetta della torta.
Assolutamente quotabili.
Salvoireestando il mio profondissimo ateismo, credo che con gente come i valdesi sia possibile dialogare , e non solo perchè sono una piccola minoranza. Del resto i protestanti europei (sottolineo europei) , anche dove sono maggioranza o addirittura religione di stato , come ad es. in danimarca, sono gente abbastanza tollerante ed aperta, anche se non sempre si può essere d’accordo con loro.
Del resto anch’io non ho problemi di scontri su questioni religiose con mia moglie luterana tedesca.
D’accordo con i valdesi. Dimostrano sempre più di essere persone tolleranti, che non intendono fare del loro credo leggi dello stato, al contrario della ccar.
P.S. Pubblicata oggi su “La Stampa”, una lettera in cui un lettore si chiedeva perchè aggiungere un’ora di educazione civica a scuola. “C’è già (…) l’ora di religione!” affermava.
Chissà quanto sia difficile capire come religione ed educazione civica siano non propriamente coincidenti… mah!
Enrico:
«I valdesi poi dovrebbero capire che sono una minoranza.»
Un’osservazione semplicemente infame. Anche i cristiani erano inizialmente nient’altro che una setta giudaica. Ma il trionfo, grazie a un terrorista come Costantino il Grande, uxoricida tra l’altro, e – te pareva – canonizzato dalla Chiesa (cosa
Sono proprio i cattolici a ricordarci che non si decide della verità a colpi di maggioranza. Perfettamente d’accordo. Il principio democratico è un semplice metodo per decidere chi avrà il potere a tempo. Il potere, non la ragione o la verità.
Dunque anche quei quattro gatti dei valdesi, così minoritari in Italia, potrebbero avere qualche buona ragione.
Non condivido ovviamente la fede dei valdesi, ma devo dire che molte loro posizioni – per es. sulla laicità, l’IRC – sono non solo condivisibili, ma sacrosante.
Inutile dire che i valdesi sono considerati dalla Chiesa cattolica e da gente come Enrico come quattro stronzi da considerare con compassione o benevolenza (basta che non rompano troppo).
sulle affermazioni di sergio <. precisa a quale enrico ti riferivi.
Enrico matacena
sulle affermazioni di sergio <. precisa a quale enrico ti riferivi.
Enrico matacena
Sergio, lascia perdere.
Enrico non sa neppure distinguere tra maggioranza e democrazia: crede che siano la stessa cosa. Abbiamo provato a fargli un disegnino, ma evidentemente non è servito.
Il proselitismo cattolico perpetrato nelle scuole è qualcosa di semplicemente vergognoso. Sino al compimento della maggiore età non vi è alcuna facoltà di scelta per lo studente, la cui adesione all’Irc viene sostanzialmente decisa dai genitori.
Lo Stato Italiano dovrebbe tutelare i minori da questo indottrinamento sistematico e decisamente anticostituzionale in quanto lede la libertà di culto che, in questo modo, non viene garantita.
Io considero i valdesi delle persone ma mi appare che assumano delle posizioni atte a farsi vedere moderni e basta. Sembra strano ma su molte questioni etiche mi trovo più in sintonia con un collega marocchino musulmano che con qusi cristiani. Si devo dire con tristezza che mi sembra che i valdesi vogliano farsi vedere “moderni” e tradiscano il vangelo di Cristo. Comunque non credo dato il loro numero esiguo che governo e parlamento debbano considerarli al pari della CEI.
Mi sembra una posizione equilibrata e, anche se da punti di vista diversi, rispettabile.
Cerchiamo di sorvegliare che in qualsiasi scuola, soprattutto medie ed elementari, non
venga imposta l’insegnamento della religione con prevaricazioni che in questo sito vengono raccontate praticamente ogni giorno.
Lorsignori sanno che un bambino di 8-10 è più influenzabile da discorsi come peccato, inferno, vita eterna ecc..
Ora si sentono ancora più forti, se non ci pensiamo noi a proteggere le persone che non hanno ancora l’età per queste scelte di coscienza chi lo fa ?
@ Enrico
infatti non li considerano al pari della CEI, ma dei paria e basta. comunque vai avanti così a predicare il vero vangelo, che anche io so che non è un messaggio di pace universale, ma di chiusura all’esterno: “chi non è con me è contro di me”, di rinuncia alla famiglia e agli affetti più cari, quando scoprono che a fare come vuoi ci si annoia a morte sai quante pernacchie!
Enrico, a proposito di quello che dici mi pare utile riportare una (bellissima) citazione di Ghandi, che in italiano suona così:
“Mi piace il vostro Cristo. Non mi piacciono i vostri cristiani. Sono così diversi dal vostro Cristo.”
Personalmente, non ho dubbi sul fatto che quando Ghandi parla di “cristiani” in realtà intende “cattolici”, perché quelli lui conobbe.
L’opera di falsificazione (e di tradimento) del vangelo di Cristo da parte dei cattolici iniziò già fin da Paolo; dubito che se il Gesù dei vangeli tornasse oggi sulla Terra si riconoscerebbe nella chiesa cattolica (la minuscola è d’obbligo), giacché vi ritroverebbe né più né meno tutto ciò che ha sempre criticato aspramente nel sistema farisaico. Anzi, probabilmente farebbe la fine descritta nel Grande Inquisitore di Ivan Karamazov: verrebbe imprigionato e minacciato di essere arso vivo come il peggiore degli eretici.
Enrico,
in India certi indù stanno usando il concetto di “Maggioranza” che ti sembra tanto caro nei confronti dei cristiani. Guarda caso, proprio da quelle parti il papa in visita ha espresso concetti come “Rispetto della democrazia” e “rispetto delle minoranze”.
Ti dice niente?
Non ho detto di attacare fisicamente i valdesi ma io non pretendo IRC nelle scuole pubbliche indiane
Credo che non sia più il caso di rispondere a Enrico, le sue posizioni non sono di dialogo ma sono intolleranti verso chiunque non si ritenga cristiano cattolico apostolico romano, del resto questa è la posizione comune al 90% dei cristiani cattolici
SE non é oligofrenico é senza dubbio un provocatore, concordo sulla non risposta.
In merito però agli altri cristiani, quelli protestanti, mi sembra di capire che sono progressisti e innovatori ogni volta che sono una minoranza, diciamo che sono scettico.
Correzione.
Non volevo dire gli “altri cristiani” come persone, ma come chiesa.
In ogni caso i valdesi sono solo una delle minoranze religiose in Italia, le quali, se non mi sbaglio, sull’IRC la pensano tutte più o meno allo stesso modo. In più, se fra queste si contano anche gli atei, non sono poi così minoranza. Così come non sono più tanto minoranza gli studenti che non si avvalgono dell’IRC, specie alle superiori.