India, Maoisti rivendicano l’assassinio del leader Indù

Una settimana dopo l’omicidio del leader Indù Swami Laxmanananda Saraswati avvenuto durante le celebrazioni del Janmashtami, i Maoisti affermano di averlo ucciso per le sue “attività fasciste”.

L’assassinio di Laxmanananda, ha dato il via a una spirale di violenza in cui hanno perso la vita almeno 12 persone nei villaggi e luoghi di culto attaccati, in ritorsione, dai fondamentalisti Indù.

“Abbiamo ucciso Swami Laxmanananda Saraswati per vendicare il suo ruolo criminale nel Kandhmal”, afferma Azad, leader del People’s Liberation Guerrilla Army, associazione militare Maoista, in un’intervista rilasciata venerdì a un importante quotidiano Orya.

Azad ha affermato che dal Dicembre 2007 i ribelli del Kandhmal, un’area prettamente tribale, Laxmanananda e il segretario generale del Concilio Mondiale Indù (VHP) Pravin Togadia, hanno presentato i Cristiani come Maoisti e attentato di debellare il movimento rivoluzionario. “Laxmanananda stava capeggiando le attività fasciste Indù” – dice nell’intervista – “Ci appelliamo al pubblico perché si unisca nella nostra battaglia contro le organizzazioni manipolative”.

Fonte: L’Abateo Impertinente

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23 commenti

Laurentia

L’ assumersi la responsabilità delle proprie azioni è sempre una fede. La verità aiuta la pace, anche se temo che la guerra tra etnie e caste in quella e in altre zone dell’ India non si fermerà subito.

Stefano Bottoni

Che casino… chi riesce a capirci qualcosa è bravo.
Uno dice una cosa, uno ne dice un’altra, un terzo un’altra ancora… E noi stiamo qui a scervellarci su notizie campate per aria.

vico

Come già detto in un mio precedente post, cretini e assassini non sono una prerogativa delle religioni.
L’unica cosa divertente di questa partita è che frattini ha fatto “arrabbiare” il governo indiano convocando l’ambasciatore indiano, come se i cristiani fossere de facto cittadini del nostro paese, intromettendosi su problemi interni dello stato asiatico.

Azathoth

@ vico: sul serioooo? frattini ha fatto una cosa del genereeee? Mi vergogno sempre di più della mia nazionalità…

@ Stefano Bottoni: dal mio punto di vista, si tratta di 3 “pusher” che si contendono una zona di spaccio… da diffidare tutte le versioni dei fatti. Comunque le vittime sono i “tossicodipendenti”

Anonimo

Cristianesimo e Maoismo, entrambe religioni (e sottolineo religioni, anche il Maoismo lo è) dogmatiche, criminali, fascistiche, colonialistiche, espansionistiche, globalizzanti. Siano stati i cristiani o i maoisti per me non cambia nulla, dopotutto in India i due gruppi si appoggiano a vicenda, e dopotutto il Maoismo è figlio della visione del mondo corrotta che il Cristianesimo ha generato.

Sto dalla parte degli indù, un altro popolo che vede attaccate le proprie tradizioni naturali e umanistiche da parte della globalizzazione selvaggia, una delle tante metastasi rigurgitate da quel mostro, quella piaga virulenta che è il Cristianesimo.

Il Cristianesimo distrugge i popoli, distrugge la molteplicità identitaria degli esseri umani; priva l’uomo della sua personalità, lo allontana dalla natura e lo mette contro di essa. Il Cristianesimo è la causa della crisi ambientale, è la causa della depravazione etica dell’uomo occidentale.

Sto iniziando a credere che il Cristianesimo non sia debellabile, non sia annientabile, sia un virus perfetto che sussisterà parassitando l’umanità e portandola alla fine. Questo è l’obiettivo finale del Cristianesimo, temo non si esaurirà finché non avrà portato a termine il suo compito.

W GLI INDU’.

rolling stone

si, viva gli Indu’
comprese le loro caste
e i paria intoccabili

Vico

riporto dal giornale (che ho trovato al bar, mi rifiuteri di comprarlo)

L’India alza pure la voce

Mentre cresce il bilancio delle vittime del massacro di cristiani in India, sale la tensione internazionale. Dopo la convocazione dell’ambasciatore asiatico alla Farnesina da parte del ministro degli Esteri Franco Frattini, un quotidiano di Delhi, il Telegraph, fa la voce grossa contro l’Italia: «Reazione insolita, quelle violenze non coinvolgono propri cittadini ma sono affare interno di un altro stato sovrano». Come dire: ognuno guardi a casa propria. Il quotidiano teme che queste frasi possano essere legate dall’opposizione alle origini italiane di Sonia Gandhi. Mentre il governo indiano tace a casa nostra si moltiplicano le proteste. Liberal registra nuove adesioni all’appello. Ad unirsi Alemanno e la Polverini.

Vico

che anonimo sia enrico divenuto indù? Mao degenerazione del cristianesimo? Sull’umanità degli indù consiglio di chiederlo al poveretto che ha tentato di fermare un omicidio urlando “noi indù non ammazziamo neanche gli animali” prima di essere linciato e lasciato per due giorni a decomporsi, o a Gandhi che non mi risulta non sia stato ucciso da un integralista mao-cristiano. e un giretto in india per vedere se davvero l’induismo sia così scevro dall’opprimere i dalit. A proposito sarò un caso, ma l’unico stato dell’india dove non ho visto sofferenza e povertà devastanti è stato nel kerala dove i comunisti governano…ma si sa sarà una coincidenza.

Miso

Alimò e Taccitù erano fratelli indù, e de fii n’ebben tanti mortacciloro a tutti quanti! …..scusate la fesseria.

RedGod

Questa è la fine del fascista vile e traditor!

Nelle regioni in cui governa il Partito comunista di India(m-l) si stanno liberando tante persone dalle catene dell’ Induismo reazionario.

I Compagni indiani sono molto bravi e non si fanno intimidire dai fascisti indiani in qulunque veste si presentino.

Daniela

e perchè viva gli indù, non capisco perchè sarebbero migliori dei cristiani o dei mussulmani. Io una cosa ho capito da tutto questo casino successo in india, e cioè che le religioni mi fanno sempre più schifo e che sono una vera piaga per l’umanità intera.

Alessandro S.

# Anonimo scrive:
30 Agosto 2008 alle 17:09

@rolling stole: l’Induismo non c’entra un tubo con le caste,

Di per se questo è vero, ma…

sono un elemento della società indiana,

cioè di una società induista, fortemente modellata dagli insegnamenti (altamente contradittori e mutevoli) di questa religione, dico bene? Perché le altre religioni esistenti o nate in India, come il buddhismo, il jainismo, il sikismo, non conoscono la divisione castale e non l’hanno mai adottata come un loro principio sociale, da quanto so.

e ti ricordo che furono rafforzate dal colonialismo britannico.

Certamente i britannici sfruttarono il sistema castale, ma certo non l’inventarono né l’imposero loro loro alla società indiana. Esisteva da millenni prima che arrivassero in India. Il sistema castale oppressivo è frutto del codice di Manu, il leggendario progenitore dell’umanità http://en.wikipedia.org/wiki/Manu_Smriti , che tra le altre cose punisce i membri delle caste inferiori che abbiano anche solo accidentalmente ascoltato la recitazione dei Veda da parte dei brahmani con la punizione del versamento di piombo fuso nelle orecchie.
Certo, non è veramente un testo religioso come i veda o le upanishad o i vedantasastra, ma spesso le sue regole draconiane e assurde sono state difese con argomentazioni teologiche. Perché a quell’organizzazione sociale che il manusmsriti delinea si può aderire solo per fede.

Inoltre, le stesse associazioni indù criticano il sistema castale: http://en.wikipedia.org/wiki/Indian_caste_system#Contemporary_Criticism

Vorrei farti notere che queste sono le critiche, come dice il titolo stesso dell’articolo, della società «contemporanea». Inoltre quell’articolo si apre con le aspre critiche al sistema castale del professore /buddhista/ Kancha Ilaiah, guarda caso.

Anonimo

@rolling stone: per favore, siamo seri. Fossi stato in te avrei, almeno, citato la Wikipedia inglese e non quella italiana. Wikipedia (italiana) ha dimostrato già diverse volte di essere fallimentare in numerevoli aspetti. Neutralità, accuratezza e correttezza informativa sono qualità che, al momento attuale non le appartengono. Ciò è dovuto al conformismo/provincialismo/campanilismo della Wikipedia italiana, che si comporta esattamente come l’intero sistema “culturale” italiano, gestito da circoli di accademici attaccati a metodologie e visioni obsolete.

@Alessandro S.: Le caste in India sono un apparato sociale; a differenza di quanto sostieni, anche le minoranze non-indù sono inquadrate nel sistema castale. Ciò non significa che lo giustifichino dottrinalmente, così come non lo giustifica dottrinalmente l’Induismo.

Ma… l’Induismo ha UNA dottrina? No. L’Induismo non è un monoblocco, è diviso in varie correnti e ognuna di queste contempla innumerevoli sistemi dottrinali anche molto diversi tra loro. Per farti un esempio, parlando del settore teologico, l’Induismo è talmente sfaccettato da ospitare settori nonteistico-atei, panteistici, panenteistici, monistici, monoteistici, biteistici, triteistici, dualistici e nondualistici, e chi più ne ha più ne metta.

Le varie confessioni-congregazioni-gruppi-gruppetti ecc… si distinguono anche nell’approccio alla società o nell’accettazione di alcuni testi piuttosto che altri (nell’Induismo i testi sono un’infinità). Il Manu Smriti, che citi come principale fonte di ispirazione per il casteismo, è una Smriti.

I testi saranno centinaia, ma sono divisi in due categorie: la Sruti e la Smriti. Mentre la Sruti è il corpus di testi “rivelati”, o meglio “scritti sotto ispirazione del “suono cosmico della verità”, la Smriti è il corpus di testi “ricordati”, scritti dall’uomo per interpretare gli insegnamenti del divino. Quindi, la tradizione indù mainline, ricorda che la Smriti è opera umana, e come tale va presa con le pinze.

Saluti.

Anonimo

PS: rileggendo il discorso ho notato di non aver chiuso il cerchio. Riprendendo ciò che dicevo prima: l’Induismo dunque non giustifica il sistema castale, né lo ispira.

Anonimo

PS: @rolling stone: “e come” si scrive “eccome”. Forse non sono io quello che ha bisogno di leggere un pò di scritti in italiano.

rolling stone

anonimo
grazie per la interessante disquisizione linguistica.
Inoltro immediatamente la tua dotta osservazione
ai redattori del dizionario italiano on line De Mauro
i quali, alla voce eccome, indicano anche come variante: e come.

rolling stone

anonimo
se non ti va bene Wiki.it
leggiti Wiki.de alla voce Hinduismus
sottovoce Kastensystem.
Se hai bisogno di aiuto per la traduzione,
sono a tua disposizione

Alessandro S.

Anonimo scrive:
31 Agosto 2008 alle 13:06

@Alessandro S.: Le caste in India sono un apparato sociale; a differenza di quanto sostieni, anche le minoranze non-indù sono inquadrate nel sistema castale.

Vero limitatamente al senso che gli hindu relegano nelle loro caste (generalmente quelle inferiori) gli indiani delle etnie e religioni minoritarie. Perché, ad esempio, il buddhismo il sistema delle caste lo respinge in termini piuttosto chiari. Vedi ad esempio: http://alessandro.route-add.net/Testi/Dhammico/buddha_caste.html

la Smriti è il corpus di testi “ricordati”, scritti dall’uomo per interpretare gli insegnamenti del divino.

Quindi confermi che le leggi di Manu sono insegnamenti divini tramandati dalla religione. Molto comodo definirli solo “ricordi” e non rivelazione, così quando tira una brutta aria ci si è lasciata una porta aperta alle spalle come via di fuga.

Anonimo

@Alessandro S.: “Quindi confermi che le leggi di Manu sono insegnamenti divini tramandati dalla religione. Molto comodo definirli solo “ricordi” e non rivelazione, così quando tira una brutta aria ci si è lasciata una porta aperta alle spalle come via di fuga.”

No. Ho detto che il Manu Smriti è una Smriti, ossia un testo considerato solo metaforico in quanto scritto dall’uomo. Della stessa categoria fa parte anche la celeberrima Bhagavad Gita. Ebbene, la Bhagavad Gita contraddice il Manu Smriti.

Quello che sto cercando di far capire è che non si può incolpare l’Induismo (dato che UN Induismo non esiste, esistono tanti Induismi) quale ispiratore delle caste indiane. Se i fanatici preferiscono il Manu Smriti alla Bhagavad Gita, ossia vogliono le caste, tanti induisti preferiscono la Bhagavad Gita e altre scritture (la stragrande maggioranza) umanistiche. Vedi Gandhi.

Alessandro S.

Anonimo scrive:
31 Agosto 2008 alle 18:40

Quello che sto cercando di far capire è che non si può incolpare l’Induismo (dato che UN Induismo non esiste, esistono tanti Induismi) quale ispiratore delle caste indiane.

D’accordo. Diciamo allora che le caste sono “colpa” non dell’induismo tout cour, ma solo di un, o di alcuni, induismi. Certo è che da quell’ambito sociale, tradizionale e religioso non si esce, quando si parla di caste.

giuseppe

l’induismo NON esiste – questo è un dato o preso di fatto; è stato solo il nome dato dagli occidentali alle varie religioni e non religioni che trovarono lì; che comunque uno si possa “convertire” al cristianesimo con tutta la varia e ricca offerta NON cristiana è chiaramente spiegabile al 99,99% con un miglioramento netto della propria posizione sociale; e non è possibile altra spiegazione data la povertà dell’apparato ideologico del “cristianesimo” e la miseria della sua storia – specie del papato………

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