La Regione Lombardia ha ufficialmente risposto alla lettera che il legale di Beppino Englaro, padre di Eluana, le aveva inviato per chiedere l’interruzione dell’idratazione e dell’alimentazione forzata (cfr. Ultimissima del 2 settembre). Si è infatti saputo oggi che il direttore generale della Sanità della Regione Lombardia, Carlo Lucchina, ha risposto negativamente: secondo il dirigente, il personale sanitario non è tenuto a sospendere l’idratazione e l’alimentazione artificiale del paziente, perché in tal modo verrebbe meno ai propri obblighi professionali.
Caso Englaro: Regione Lombardia non sospenderà alimentazione
58 commenti
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… 🙁
Ci vuole davvero forza per continuare a lottare contro questa massa di burocrati insensibili…
Non la si può portare all’estero?
burocrati insensibili? magari
questi hanno delle sensibilità ben orinetate e le proclamano a gran voce (dio, patria famiglia autorità gerarchia ordine)
mica le nascondono
Già la vita è brutta, ce la prolungano pure. Più che altro in questo caso viene prolungata la parte peggiore della vita: l’agonia e la malattia.
Direi che l’unica cosa da fare è firmare il modulo del testamento biologico, per quello che può valere ….
Magari dopo 16 anni la spina te la staccano …
E tutto collima con l'”incertezza della morte cerebrale”, x Angela…non ci spererei molto!
Non qui in Italia!
Siamo in presenza di nuovi TALEBANI… Si salvi chi può!
MI FANNO VENIR VOGLIA DI VOMITARE!
è intollerabile la presenza di dipindenti pubblici che di fronte ad una sentenza del tribunale hanno il coraggio di far finta di nulla. ma la legge in questo paese la devono rispettare solo rom, immigrati e gente che si fuma una canna in pace?
@ tomaraya
SI
Io la butto lì: una raccolta fondi per portarla in uno Stato (civile) dove la sua volontà venga rispettata?
Il Signor (con la “S” maiuscola) Englaro è senza dubbio una persona di una forza morale eccezionale per sopportare tutto questo, giorno dopo giorno, per sedici interminabili anni.
Chiunque continui a contrastare la sua volontà, che (e non c’è motivo di dubitarne) era la volontà di sua figlia Eluana, dovrebbe semplicemente sprofondare sotto terra.
@ Alessandro Bruzzone
uno Stato in cui si fa morire per fame e sete una creatura che respira da sola e non si sa se sia cosciente o meno, per te è uno stato civile?…
ma non puo’ il padre
firmare lui le dimissioni dall’ospedale (visto che è il tutore),
portarsela a casa,
e chiudere la porta in faccia a tutto e a tutti?
Dopotutto ha in mano la sentenza del tribunale
che gli consente di interrompere l’alimentazione.
Di cosa potrebbero accusarlo dal punto di vista giuridico
(dal punto di vista della morale dei torturatori
poco ce ne importa)?
Sono episodi che fanno ribrezzo, da cristiano sono indignato e schifato da questo atteggiamento fascista e clericale, non è difficile immaginare che dietro ci sia lo zampino del podestà Formigoni che va avanti da mesi con la compagnia dei clericali di Destra e di (Sinistra), questi teodem e teocon e nazitorquemada e compagnia viaggiante, viene voglia di andarsene dall’ italia, consiglio a tutti di leggere l’ articolo la fuga dei Cuori di Sergio Messina su http://www.fosforo.it nella sezione Avvisi di chiamata, molti stanno espatriando da questo paese fascista feudale e retrogado.
@ Lucia
Burocrati insensibili? Luchina è un uomo di Formigoni, partecipa regolarmente e attivamente ai meeting di CL.
@GIANNI
bastava rispettare la volontà di Eluana, che non voleva stare attaccata a mille macchine e non si sarebbe arrivati a questo punto. io non voglio essere attaccato a nessuna macchina se mi trovassi in una situazione simile, perchè la mia volontà non può essere rispettata? perchè impedite che ci sia una legge, che anche se non obbedisce ai ridicoli dogmi della ccar, che mi consenta di decidere come andarmene da questo mondo?
ma i dogmi assurdi non potrebbero valere solo per i cattolici?
troppo civile per loro?
@ Gianni
“…non si sa se sia cosciente o meno” ??
ma scherzi o dici sul serio ???
bisognerebbe cominciare a dare un segno concreto di solidarieta’ alla famiglia englaro
A Gianni
Uno stato dove chi la pensa diversamente deve essere costretta ad accettare le scelte dei cattolici, è civile secondo te?
“…non si sa se sia cosciente o meno”
qualcuno avverta gianni che non vogliamo sospendergli l’alimentazione forzata, nonostante i nostri dubbi 🙂
@Tak
E’ inutile… non è fisicamente in grado di capire che stato vegetativo permanente=funzioni superiori morte=funzionano solo gli apparati involontari=non c’è più coscienza=è morta.
Guarda l’orrendo can can che fecero per Terry Schiavo… poi l’autopsia dimostro la verità che la scienza aveva sempre affermato: le era rimasto solo il cervelletto, grande poco meno di un arancia. Il suo livello di coscienza era paragonabile a quello di un girasole.
Scusate se mi ripeto. Anche in Italia si possono rifiutare le cure. Nessuno può amputarmi una gamba senza il mio consenso: se lo fa è un delinquente e rischia grosso persino in Italia.
Chiunque può chiedere di essere dimesso dall’ospedale, a suo rischio e pericolo ovviamente.
Perché è allora così difficile far rispettare la propria volontà?
Io continuo a vedere il problema nella struttura pubblica stessa.
Restate a casa e morirete in pace, con l’aiuto del medico di famiglia che vi conosce e che vi vuol anche bene e non ha nessuna voglia di farvi soffrire o prolungare la vostra agonia o le vostre sofferenze: perché appunto vi vuol bene.
I medici degli ospedali sono invece dei burocrati, attenti alle regole, alla carriera, ai soldi. I medici degli ospedali non vi conoscono e se ne fregano totalmente di voi. Siete per loro solo un caso, e magari una rottura di scatole.
Dirò di più: i medici mi fanno sempre più schifo, non solo la Chiesa cattolica.
Non escludo tuttavia che fra i medici vi siano persone responsabili, sensibili, oneste. Ma temo che siano rare. Ciò che è accaduto al Santa Rita di Milano avviene un po’ ovunque: i medici devono pur far cassa. Anche loro hanno famiglia, no?
Mi aspetto come prossima mossa che venga tolta la patria potestà di Eluana al padre. Cosi i buoni cattolici potranno dormire in pace. Avranno salvato una vita e il paradiso se lo saranno guadagnato.
Prima che sia troppo tardi, e come dico da tempo, PORTATELA ALL’ESTERO!!! fra un po gli impediranno di espatriare. Tanto è un film che abbiamo gia visto. Conosciamo gia la trama ed è un film drammatico.
@ GIANNI
Lo sai che il motivo per cui deve morire di fame e di sete è che i cattolici sono contrari all’eutanasia??
Il direttore della Sanità della Regione Lombardia avrebbe dovuto scrivere, se non fosse un ipocrita, che l’Autorità Giudiziaria in Italia non conta un cazzo.
@ GIANNI
Abbi l’umana decenza di tacere.
@ GIANNI
Se la creatura sei te, sì! 🙂
anche Regione Lombardia si accanisce contro gli Englaro per dimostrare il proprio asservimento al vaticano.
@ Gianni
Ognuno dovrebbe disporre della propria vita in quanto unico ” proprietario ” , pertanto l’unico che ne può disporre !!!!
Se conosci un altro eventuale ” proprietario ” fammelo sapere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sei tu ? o qualcosa o qualcuno inesistente?
Io non permetterei a nessuno, di disporre della mia vita !!
Se tu vuoi farlo, sei libero, ma non rompere le scatole agli altri!!!!!!
@kefos93
ti sbagli, il proprietario della vita non sei tu ma dio,tu ce l’hai solo in leasing per così dire. ha scelto lui quando sei venuto al mondo e sarà lui a decidere per te quando andartene. ti rispondono così i cattolici. la vita è un dono di dio, lui dà, lui toglie. se noi non siamo d’accordo per lui fa lo stesso.
Concordo con Raffaele Carcano: in Lombardia comanda CL, una dittatura clerico-affaristica che utilizza i “principi” per far soldi, come dimostrano i suoi rappresentanti ginecologi obiettori. O ha ragione il mio vecchio amico preside di liceo che afferma che i suoi studenti più cretini hanno poi studiato medicina?
In realtà parecchie di quelle persone in stato “vegetativo” sono prodotti proprio dal progresso della medicina e dall’assistenza territoriale.
Prima ti veniva il coccolone e morivi, adesso invece arriva il medico del 118 e ti intuba qualcuno lo salva e qualcuno va a finire in stato vegetativo. Ma se la medicina ha prodotto una situazione il mio parere è che deve avere anche lo spazio per risolverlo quando le cure non sono sufficienti ad un recupero delle funzioni vitali.
Non si può da auna parte consentire interventi estremi di supporto alla vita senza contemplare anche la situazione opposta.
Un saluto a tutti
@ Sergio
No, non posso essere daccordo con te.
Non posso condannare tutti i medici ospedalieri, a loro è dato il compito di mantenerti in vita ad ogni costo (si fa per dire naturalmente), se fosse loro possibile poter fare rispettare la volontà del degente in simili situazioni penso proprio che lo farebbero.
Ma, per legge, il loro compito è quello di mantenerti in vita, e moltissimi di loro hanno le capacità per farlo anche in situazioni limite, e io non posso che ringraziarli per ciò che fanno tutti i giorni.
Esistono gli arrangioni anche tra di loro, è vero, ma questo non mi può portare alla condanna in toto.
Il punto focale non sono i medici, ma una legge inumana, dettata da motivazioni che nulla hanno a che vedere con la logica, ma che si basa su di una visione mistica della vita, dove non esiste spazio per il dolore se non come dono ad un dio…crudele!
Ditemi dove sta la differenza tra il morire incoscentemente per una dose alta di morfina e il morire alla stessa maniera ma in semi-putrefazione per aver tirato troppo in lungo.
Perchè io ho visto morire mio padre così, e vi assicuro che mai avrebbe accettato di perdere la propria dignità di essere umano in cambio di mesi passati da vegetale!
@tomaraya
sì(al tuo primo post)
povero signor englaro
@gianni
io non ce l’ho con te, la pensiamo diversamente, ma ieri hanno trasmesso un bel film su rai3: milion dollar baby, Guardalo!
VENDUTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma qua il problema è la regione Lombardia, non i medici…
ma perchà continuate a rispondere ad emeriye baggianate come quelle di gianni?
Ignorate questi talebani provocatori
Che cosa vuol dire che “il personale sanitario non è tenuto a sospendere l’idratazione perchè in tal modo verrebbe meno ai propri obblighi professionali”?
Se uno non è tenuto a fare una cosa significa che può farla a sua discrezione. Ma se facendola viene meno ai suoi obblighi professionali allora significa che non può farla, e quindi non tenuto, ma non può o non deve farla.
In realtà le contorsioni linguistiche e logiche del Sig. Lucchina sono espressione della peggiore ipocrisia cattolica.
Il Sig. lucchina aveva già da un pezzo deciso di vietare la sospensione dell’alimentazione, ma, come precedentemente aveva chiamato in causa i “tempi tecnici”, adesso chiama in causa la deontologia del personale. Non mi stancherò mai di dirlo: l’ipocrisia è un dato sostanziale, non accidentale, della mentalità cattolica
per gianni:
ovviamente no: in un paese civile si farebbe l’eutanasia, non la
si farebbe “morire di fame e sete”.
Un po’ di tempo fa, un signore e’ entrato con una pistola in un’ospedale, ha minacciato tutti, e’ arrivato alla camera dove sua moglie era in coma irreversibile e le ha staccato le macchine.
Vorrei avere una compagna che, ove necessario, abbia il coraggio di fare questo per me.
La pistola era scarica.
Questo e’ amore.
Una cosa che temo i credenti ed i GIANNI di tutte le risme non potranno mai capire,
per questo sentono il motivo di nominarlo di continuo.
Pongo un quesito. Se Eluana (nell’esempio sarebbe Eluano) fosse un… papa. I cattolici si terrebbero un papa in coma vegetativo per 16 anni? Cosa farebbe il “cattolico” in tale circostanza?
Come al solito, le opinioni di un certo gruppo influiscono sulla vita altrui. Con il parlamento in nelle mani della cei e la sanità in quelle di cl, ci sono poche speranze per il progresso etico e scientifico in questo paese.
Tra i doveri di un medico c’è preservare la vita ed evitare la sofferenza, ma questa è vita? Indubbiamente, il corpo avrà reazioni di dolore nel momento in cui andrà in carenza idrica e alimentare, ma questo è da considerarsi la sofferenza di una persona o mere reazioni biochimiche in un corpo, ormai, privo della qualità umana (o anima che dir si voglia). Ciò che era quella ragazza ha cessato di esistere definitivamente: ciò che vegeta su un letto è solo un corpo mantenuto in vita da quella scienza che la chiesa condanna e sfrutta a suo piacimento.
Se proprio vogliono fare qualcosa di cristiano (per come viene inteso da loro il termine), allora che la imbottiscano di morfina e contino fino a dieci, onde evitare qualunque forma di reazione biochimica, lanciata verso un cervello inattivo: rapido, pratico e definitivo.
Datemi del cinico, ma ogni volta che sento parlare di casi simili, penso ai soldi che l’asl sborsa per quelle cure inutili: necessarie solo per ingrassare il conto corrente dei soliti… colmi delle sacre immagini stampate su carta moneta.
Certi gruppi stanno proteggendo un investimento (non mi riferisco solo a questo caso), non la morale (corrotta da vari concili, encicliche, etc) di un dio che non si fa vedere ne sentire.
Non bisogna dimenticare che c’è un modo per uscire dalle situazioni come quella di Eluana, anzi è il modo più diffuso: fare le cose “aumma umma”. L’eutanasia clandestina è diffusissima in Italia, di continuo si stacca la spina e si aiuta a morire, in modo nascosto, nel regno dell’arbitrarietà, fuori da ogni protocollo (e da ogni controllo). I casi di Welby, Beppe Englaro, Nuvoli sono “casi” proprio perchè si tratta di persone che con coraggio e grande sensibilità civile decidono di esporsi, di voler richiamare l’attenzione, di chiedere una normativa o perlomeno di far aprire gli occhi a tutti noi. Sono da persone da ammirare col cuore, perchè lo fanno per sè ma soprattutto in nome di un bene comune.
il sig lucchina sta agendo come i politici di centrodestra (per quanto lui non sia un politico, bensì un tecnico, ma molto in odor di politica). la giustizia ha dato un’indicazione ben precisa, ossia ha sancito la possibilità di “staccare la spina”. cosa fa questo dirigente? utilizzando il proprio potere, opera una forzatura, cercando di rendere inapplicabili le indicazioni del magistrato. come fa? dirama indicazioni per mettere in difficoltà o intimorire i medici che lavorano nelle strutture pubbliche. penso che in un eventuale contenzioso, il medico avrebbe la meglio, ma, intanto, perchè andarsi a scontrare con il direttore? in questa italietta?
isomma, complimenti al sig. lucchina, che, come formigoni, ha dimostrato di saper servire bene il suo padrone.
C’è un interessante commento di Umberto Veronesi al riguardo:
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia-2/commento-veronesi/commento-veronesi.html
In Italia c’è il grande pastore con i suoi compagni di merenda che dettano legge, difficilmente le cose potranno cambiare.
@ Giuseppe Murante
Sottoscrivo in pieno.
Io per questo ho fatto un patto con una cara amica. Spero che nell’eventualità trovi il coraggio di onorare la promessa.
@ottopermille
caspita che dilemma angosciante non vorrei mai ritrovarmi in una così brutta situazione…
Si vergognassero tutti coloro che impediscono una morte dignitosa alla cara Eluana Englaro. In quest’ Italia teocratica totalmente in balia del Vaticano,solo l’Unione Europea e la Carta dei Diritti umani di Strasburgo possono imporre una legge sul testamento biologico e sull’eutanasia. E’ l’unica speranza.
Eppure c’è qualcosa che mi sfugge in qsta vicenda assai penosa di eluana! Se fossi io suo padre (e davvero nn ci sarebbe da augurarlo a nessuno) la porterei in svizzera..e lì sono noti i posti dove ciò sarebbe possibile.. Se poi il padre ne sta facendo una lotta ideale..e anche qsto è un bene in sè…anzi in qsto caso Il Beppino Englara andrebbe indicato (almeno per qlli che sono i miei convincimenti) come un eroe del nostro tempo… in ogni caso qste persone hanno tutta la mia solidarietà…e ammirazione…
@Stefano Bottoni
“semplicemente sprofondare sotto terra” è troppo facile. Chi continua a contrastare la volontà di questa ragazza dovrebbe svegliarsi un bel giorno e scoprire di essere stato sepolto vivo … e che per giunta qualcuno si diverte a riempire continuamente la sua bara di aria respirabile e passargli del cibo attraverso una cannuccia, così forse imparerebbero cosa … hmmm … Ma forse sarebbero troppo impegnati a frignare e dimenarsi per pensare alle analogie.
Massimo Fortis, credo che se la portasse in Svizzera al ritorno in Italia sarebbe arrestato per omicidio.
A tutti coloro che biasimano o avversano la scelta eutanatista per la povera Eluana, auguro un destino simile al suo, al quale sono sicuro che andranno incontro ben lieti, visto che lo considerano vita prospera a tutti gli effetti
“In tal modo verrebbe meno ai propri obblighi professionali”
Se tra gli obblighi professionali dei medici c’è il NON rispetto della volontà del paziente e delle sentenze di un tribunale; come faccio a fidarmi di un medico?
Come faccio a far rispettare la mia volontà dal medico che mi cura? Se non basta nemmeno il pronunciamento di un tribunale?
x Sandra
è vero che siamo in una repubblica delle banane (marce per giunta), ma la responsabilità penale è (ancora) personale, il padre non potrebbe essere accusato di omicidio. Certo i benpensanti dei nostri governanti con la complicità del clero qualcosa si inventerebbero. Ma forse l’epilogo sarebbe tutto da vedere .
a ottopermille: il caso si è già verificato con Giovanni P. II. In quel caso hanno applicato l’eutanasia: vera e propria eutanasia in senso cattolico, cioè tradendo le norme dalla chiesa emanate. Vedi in internet e troverai la documentazione che ti convincerà. Mi pare che se ne sia scritto anche qui al blog.
L’ipocrisia costituisce il fondamento di ogni religione.
@ Ignazio:
Mi ricordo che l’anno scorso in tv ci fu un dibattito (forse Ballaro’) a cui presero parte la Bonino e Formigoni, e durante il quale mandarono in onda un servizio in cui c’era un uomo, vittima di un incidente una ventina di anni prima, completamente disabile ma lucido, e lui aveva proprio detto che se la moglie l’avesse portato all’estero perche’ lui desiderava morire, al ritorno in Italia l’avrebbero arrestata. Siccome questa frase poi non fu contestata nel proseguio della trasmissione l’ho presa per buona. Non mi ricordo l’esatta definizione del reato in cui sarebbe incorsa la moglie, non so piu’ se omicidio o concorso in omicidio o cos’altro, pero’ il fatto che il marito non potesse spostare un muscolo da solo avrebbe fatto cadere la responsabilita’ su di lei, per la legge italiana.