A Lavagna il sindaco, il presidente di artigiani e commercianti e una storica del posto e altri cittadini criticano la sentenza del tribunale di Chiavari, che ha riconosciuto il danno biologico ed esistenziale ad una donna disturbata dai continui rintocchi delle campane di una vicina chiesa, appellandosi alla tradizione e ad un senso religioso di “comunità”. Il sindaco afferma: “A nome di tutta l’amministrazione comunale esprimo la solidarietà della comunità lavagnese a don Stefano Queirolo. Mi piacerebbe che nella nostra città il suono delle campane non fosse percepito come fastidioso o addirittura dannoso per la salute. Mi piacerebbe altresì che ogni cittadino si sentisse parte di questa comunità, della sua cultura, della sua tradizione che per giungere intatta fino a noi si è servita e ancora si serve del suono delle campane”. Una storica locale, dopo un panegirico sulle campane, sostiene: “La comunità si riconosce nel suono delle campane, cancellandolo si elimina una cultura che appartiene a un popolo”. Il presidente dell’associazione artigiani e commercianti di Lavagna giudica “abnorme” la sentenza. E’ necessario ricordare che la sentenza non intende “abolire” il suono della campane, quanto ricondurlo ai limiti di frequenza e di volume ammessi dalla legge, come avviene per qualsiasi altra emissione sonora.
Lavagna (Ge) contro sentenza sulle campane
46 commenti
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ti piacerebbe…..ma esistono anche gli altri, ai quali l’aver imposto negli anni le campane ecc ecc, non fa di loro dei cattolici. La tua idea di comunità esclude gli altri ed ha aperto in passato la porta ai roghi ed ai forni
Adesso Silvio&Co. faranno una legge per aumentare il livello massimo di rumore consentito
Le campane non hanno mai arrecato danni “biologici” alle persone. E’ un argomento che denota molta faziosità, tanta da arrivare all’ottusagine. La signora in questione credo abbia bisogno di un buon psicologo se il suono delle campane la disturba tanto. Sicuramente é affetta da attacchi di anticlericalismo intollerante.
E poi nessuno le impedisce di cambiare casa.
ma non è il comune che deve fare la zonizzazione del rumore?
il sindaco poteva definire, attorno alla chiesa, un indice di rumore pari a quello che c’è attorno agli autodromi, così il suo prete, forse, si sarebbe salvato dalla multa. ovviamente il ricorso sarebbe poi caduto sul comune che avrebbe dovuto pagare, e, vista l’abnormità di dare un alto indice ad una zona residenziale, si sarebbe trattato di danno erariale, quindi la spesa sarebbe poi potuta ricadere sui singoli amministratori votanti tale assurda delibera.
i quali, però, sarebbero stati ben contenti di contribuire, con le proprie finanze, alla difesa delle fondamentali tradizioni cristiane, cultura ed appartenenza delle nostre comunità.
La religione è maestra nel fare vittimismo in questi casi…
spero proprio che i cittadini di Lavagna ale prossime elezioni comunali tengano presente queste assurde affermazioni del sindaco quando saranno nella cabina elettorale.
Il grado di civiltà dei cattolici è a dir poco pessimo, se riescono a fare affermazioni del genere, ed è ancora più triste che le facciano dei rappresentanti del popolo come i sindaci.
Purtroppo i credenti da sempre sono autoritari, e dei diritti del resto della cittadinanza se ne sono sempre altamente fregati. Ecco come si spiega che l’Italia sotto il profilo civile, è arretratissima rispetto agli altri stati europei.
Come poi si possa dire che le campane appartengano non alle manifestazioni religiose, ma alla cultura di un popolo, questo sarebbe tutto da capire.
Si scambiano le manifestazioni religiose e rituali con la tradizione e la cultura.
Esiste una cultura di tutti, cioè il folklore di un territorio, sentito da tutti perchè laico (come i festeggiamenti civili di una festa in onore di un santo, come il palio di siena, come le giostre medievali), ed esiste una tradizione esclusivamente appartenente ai credenti, che come al solito, hanno la prepotenza di far valere per tutti.
La cultura di un popolo secondo me ha poco a che vedere con la religione, la seconda non implica la prima e sono due aspetti separati. Le tradizioni sono sì radicate anche nella religione in alcuni casi, ma ci sono tradizioni che noi atei e agnostici non facciamo proprie, se non come momento pittoresco di un luogo.
Il suono delle campane non è pittoresco per il solo fatto che produce dei suoni e invade forzatamente la sfera privata del cittadino che non vuole parteciparvi, e in un paese civile e democratico mi sembra il minimo che il volume di questi oggetti sia portato alla normale tollerabilità.
Siccome vive l’eguaglianza, e tutti hanno pari diritti, allora ogni ateo potrebbe mettere alla sua finestra un altoparlante ad orari prestabiliti, e mettere un cd a tutto volume con lettura di testi atei.
Sono sicuro che nessuno riconoscerebbe questo diritto, sin dal primo giorno, e fioccherebbero multe.
Noi invece riconosciamo il diritto ai cattolici di suonare le loro campane, da secoli, stoicamente e democraticamente.
Lo stesso dicasi per i crocefissi in luoghi pubblici, con il povero “martire” del giudice Tosti che si è visto negare il diritto di esporre i simboli dell’uaar.
La legge è uguale per tutti, ma è più uguale per i cattolici.
Ditemi voi chi sono i cittadini civili in questa nazione: i cattolici, o i razionalisti???
Io la risposta ce l’avrei, ma qui mi sembra di vivere nel paese dei balocchi dove ogni ovvietà legale e civile sembra essere vista come una lamentela capricciosa.
allora per par condicio apriamo una bella moschea e deliziamo il sindaco, con gli stessi decibel inneggianti, invece che al suo dio ad allah per vedere se apprezza… 🙂
Esiste la legge e va rispettata.
Non credo ci siano altre argomentazioni.
Vergogna, vergogna, vergogna!
ora che lo la gli contrasto le campane della chiesa con quelle di hell’s bells e di altre decine di canzoni metal, tanto sempre campane sono.
…. se passa un ragazzino con il suo motorino rumoroso e fastidioso che di più non si può, siamo tutti pronti a reclamare, giustamente, l’inquinamento acustico è sanzionato. Però la legge di mercato non va dimenticata, si vendono meglio i motorini rumorosi rispetto a quelli silenziosi, il ragazzo si sente figo.
La cosa alquanto triste è che dei cattolici si sentano maggiormente integrati come comunità se le campane suonano a tutto volume, Se poi arrecano fastidio e danni alla salute reclamano che le campane sono la voce del signore e come tale non è nociva.
Era noto che la cattiveria alberga e si genera nella religione, ma a tutto ci dovrebbe essere un limite. Sindaco, usi più buon senso e non si chini troppo al volere ecclesiastico.
Se !parte! della comunità si identifica nel suono delle campane, non vuol dire che l’altra parte della comunità, che non gradisce lo scampanio molesto, debba sopportare in silenzio.
I decibel non sono un’opinione, punto. Il resto è fuffa.
Al filosofo Buttiglione, certamente lei è un filosofo; mi dica dove ha stadiato filosofia. – Vorrei farle presente che negli autodromi si corrre ogni tanto, mentre le campane suonano molto spesso e distarbano molto di più di quel che crede, specie se il campanile è a pochi metri. – Ma è mai possibile che la Chiesa deva avere sempre ragione?
Rispettasse la legge e zitto.
Comunità unita dal suono delle campane? Ma se le chiese sono frequentate ormai solo ed esclusivamente da vecchi? Dubito che il resto della popolazione, che si disinteressa della chiesa, si interessi alle campane.
E comunque se una tradizione, quale che essa sia, lede la salute (se è un danno biologico sarà stato accertato da un medico) dei membri della “comunità”, allora è meglio che la tradizione cambi.
@Mario
la invito a rileggere attentamente le mie parole e coglierne l’aspetto ironico.
l’esempio dell’autodromo era per richiamare un’attività rumorosa, che potrei sostituire con “ditta con piazzale di movimentazione ferraglia e metalli” o qualsiasi altra.
inoltre nell’autodromo vengono effettute corse ufficali ogni tanto (derogabili al rumore fino ad un certo livello in virtù della noma), ma l’uso della pista per esercitazioni e divertimento è svolto di continuo, infatti un autodromo non può stare in una zona a basso impatto del rumore.
infine, certo che sono un filosofo, un filosofo BOTTIGLIONE 🙂
Se ne parla anche qui
http://www.guardian.co.uk/world/2008/sep/03/italy.catholicism/print
mi avete anticipato su tutto, dal muezzin al black metal 😀
Solito sindaco lecchino.
Il sindaco è a conoscenza delle norme del codice civile relative alle immissioni che superano la normale tollerabilità (ad esempio l’art. 844 del cod. civ.)? Le argomentazioni si basano sui fatti e non sulle congetture e pronunciare discorsi emotivi serve solo a trascinare le masse (possiamo parlare di demagogia?).
Il suono delle campane può essere caratteristico e innocuo ad una certa distanza, tipo dalla collina di fronte. Ma se uno abita nei dintorni della campana presumo sia davvero fastidioso, anche perché solitamente suonano anche alle 8 la domenica mattina. Se è uno di quelli che fanno i rintocchi pure di notte è ancora peggio.
Faccio solo notare la gravità del commento di colui che, in base alla legge, è la massima autorità sanitaria del suo comune. O fa rispettare la legge o si dimette, gnurant!
Caro Giuseppe,
io abito in centro e di fronte a casa mia ci sono 2 chiese, belle grasse grosse e ricche.
Però il suono delle loro campane (bellissimo, sono campane “vere”) è regolamentato a ore fisse e non disturba nè il sonno notturno, nè il riposino pomeridiano nè schianta i nervi di nessuno.
Perciò, se la signora si è lamentata (e ha sostenuto i rischi e le spese per la causa), vuol dire che al suo paese le campane spaccano davvero i cosiddetti a tutte le ore.
E la sentenza sembra avallare quest’ipotesi, perchè impone una regolamentazione “di volume e frequenza” a norma di legge.
Eppoi: alla signora la nuova casa gliela trovi e gliela paghi tu o la Chiesa?
@ Giuseppe
“E poi nessuno le impedisce di cambiare casa.”
Evidentemente nuoti nell’oro e puoi permettertelo ogni volta che vuoi. Ma sono costretto a darti una notizia sconvolgente: esistono (ahimè, qualcuno lo spieghi anche a Berlusconi) persone, specialmente anziane, che questo lusso non se lo possono permettere in alcun modo. Ciò non toglie che abbiano anche loro dei diritti (la signora in questione, avendo 70 anni e dunque presumibilmente pensionata, paga le tasse fino all’ultimo centesimo, sempre a differenza di un sacco di altra gente), fra cui il diritto al riposo.
Sono poi d’accordo con Vico: quando il sindaco sarà svegliato dal muezzin alle 5 di mattina forse comincerà a capire.
@ Giuseppe, anche il prete può cosrtuire una nuova chiesa in una zona isolata e andarsene, volendo.
@ Giuseppe
da quando l’anticleicalismo intollerante è una malattia?
evidentemente sindaco, il presidente di artigiani e commercianti e una storica del posto e altri cittadini hanno casa lontana dalle campane….. si una cultura che appartiene a un popolo di suonati….
@ Giuseppe , anticlericalismo intollerante???? acc allora io sono allo stadio terminale
Se gli piacciono tanto le campane, paerchè non fa scambio di casa con chi ha fatto la denuncia?
A giuseppe,
come dice il proverbio ” sono tutti finocchi con il culo degli altri” (non è mia intenzione offendere nessuno, è solo un proverbio). E’ facile x te parlare. Sicuramente non vivi vicino una chiesa. Neanche io, ma immagino quanto possa dare fastidio soprattutto in certi orari. Perchè mai la signora dovrebbe cambiare casa? Il parroco non rispetta la legge e lei deve cambiare casa? Ma stai male o cosa?
la legge sui rumori molesti esiste, e quindi il parroco deve rispettarla! che paghi come farebbe qualsiasi comune mortale! e il sindaco pensi che c sono anche gli atei, a cui le campane rompono le balle!
@ Giuseppe
bella quella della signora che deve cambiare casa.
ennesima dimostrazione di come il rispetto per il prossimo non rientri nei valori dei cattocampanari come te.
TaK
Le campane a tutto decibel non rompono le balle solo agli atei, puoi starne certo. Se è poi solo una suonatina in pp (pianissimo) può anche far piacere. Voglio ampliare la discussione: e le funzioni trasmesse con gli altoparlanti? Di fronte alle mie rimostranze (una lettera all’allora sindaca DS del mio comune), mi fu risposto che servono per raggiungere gli anziani e i malati. Da voi non capita?
Da notizie più approfondite risulta che tali campane suonano per 1 minuti ogni 10 minuti e questo accade interrottamente dalle 7 del mattino alle 9 di sera. La signora in questione, dopo 18 anni di sopportazione, quindi dopo poco meno di 500 mila scampanii, ha deciso di denunciare il parroco e ha ottenuto il riconoscimento di una invalidità subita del 20%. si pensi anche che l’abitazione si affaccia sotto il campanile. I difensori del parroco si difendono dicendo che il campanile era già lì prima ancora che la signora andasse ad abitare in quel posto. Quindi il torto è della signora perché, pur sapendo dell’esistenza del campanile, ha accettato di andare a vivere lì.
“La comunità si riconosce nel suono delle campane, cancellandolo si elimina una cultura che appartiene a un popolo”
Credevo che le persone potessero trovare ideali ben più importanti nel quale riconoscersi.
Certo che bisogna essere veramente dei completi ignoranti per riconoscersi nel suono delle campane. Infatti chiunque abbia un minimo di “cultura” non definirebbe tale il suono di un campanile. La cultura è ben altra cosa, se certa gente andasse a studiare se ne accorgerebbe.
Il sindaco di Lavagna spero si vergogni come dovrebbe. Pone la cieca tradizione al di sopra della salute e della qualità di vita dei cittadini.
Purtroppo in Italia sembra che i nostri governanti li scegliamo appositamente tra il peggio di cui disponiamo. (Forse nel 75% dei casi è proprio così…)
@popinga
qui a forlì zona centro il silenzio regna sovrano, mi è andata peggio in turchia per le vacanze, con altoparlanti da maxi disco e i muezzin che attaccano alle sei. Come sai, sono per la libertà di moschea, ma se si azzardano a fare casino giuro che gli bombardo il minareto 🙂
dunque mettiamoci d’accordo: creiamo una religione che si riconosca culturalmente nella musica degli Slayer, la ufficializziamo come hanno fatto per Scientology e spariamo Extreme Metal dalle 4 del mattino alle 11 di sera a tutto volume, vediamo un po’ cosa direbbero i cattoproni…
@ denis
ok, ecco la prima adesione alla new faith. alle 4 di mattina li si sveglia con angel of death e li si manda a nanna con hell awaits. in mezzo tutto il resto. in fondo non si metteranno proprio loro ad offendere i nostri sentimenti religiosi.
io invece ho creato una religione che si riconosce nella musica hip hop,che verrà sparata e in più lingue a palla dalle 3 alle 24
cercasi sottoscrizioni per un sound system più potente(il mio non è un granchè)
@vico:io col muezzin punterei a usare un cecchino
@ denis e agnese
Purtroppo devo dire che non condivido le vostre musiche sacre. Aspetto l’invenzione di uno strumento in grado di diffondere decibel negativi, in grado di assorbire i rumori di fondo.
Ci pensano già i tamarri in auto con volume a tavoletta e finestrini abbassati a diffondere metal, hip hop, neomelodici napoletani e altro ciarpame musicale (è ovviamente un mio parere personale). Viva l’unplugged.
Effettivamente quelle chiese lì sono parecchio vicine alle case (abito a 5km da Lavagna). Giusta la sentenza, abitassi lì impazzirei. O la smettono con le campane o comprano una casa nuova alla signora (se a lei sta bene), c’ è poco da discutere.
@giuseppe
mi sa che hai sbagliato forum
@watchdogs
Ti sbagli perché in chiesa non ci va solo il prete, ma la gente del paese. Ed é tanta.
Ho vissuto per anni a meno di cento metri da assordanti campane … LE DETESTO 😀
Beh, che ci crediate o no, i miei cani ululano quando lo scampanare diventa insopportabile.
Decisamente i migliori amici dell’uomo 😉
Rabbrividisco a questa frase ‘Mi piacerebbe altresì che ogni cittadino si sentisse parte di questa comunità, della sua cultura, della sua tradizione’.
Viva l’individuo.
@ Giuseppe
Nel mio paese i praticanti sono tanti e tali che di fianco alla chiesa stanno pensando di mettere una sezione perfiferica dell’ASL specializzata in Alzheimer e Parkinson.