Friuli: circoncisioni nelle strutture pubbliche

La Regione Friuli-Venezia Giulia sta avviando un progetto sperimentale per effettuare circoncisioni rituali nelle strutture sanitarie pubbliche. La decisione è stata presa a causa dell’aumento dei nuovi nati tra gli immigrati che seguono tale tradizione etnico-religiosa e per i recenti casi di cronaca che hanno visto la morte di alcuni neonati circoncisi in condizioni igienico-sanitarie precarie.
Il progetto verrà finanziato con 200.000 euro e durerà un anno, con il contributo e la mediazione culturale di associazioni e immigrati, e attuato presso l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) “Burlo Garofolo” di Trieste. Dopo il periodo di sperimentazione, le circoncisioni verranno effettuate a pagamento.

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48 commenti

Otto Permille

Spero che l’atto non venga affidato a medici leghisti.

Popinga

Medici leghisti? E’ come dire atei spiritualisti. Tra un po’ il buonismo italiota finanzierà anche le escissioni del clitoride delle bambine.

Miso

Ma certo, facciamo pure l’infibulazione. Io non ci capisco niente di queste pratiche, non sò tra le due quale sia la peggiore, però mentre l’una fà orrore l’altra sembra una cosa da niente.

cesare

Scusate, ho fatto un errore di battitura. Si scrive :clitoridectomia

stefano

certo se arriviamo addirittura ad offrire le strutture sanitarie pubbliche per queste pratiche orribili siamo proprio messi male.

ignazio

Vorrei chiedere se qualcuno sa … quando finisce il peggio.
Non posso credere al detto che non è mai morto!
Ma è anche vero che la madre dei cretini è sempre incinta.
Mi sorge un dubbio però: la madre degli eletti o degli elettori?

oz

Temo che purtroppo non si possa fare altrimenti. Preferiamo che continuino a morire neonati per operazioni “caserecce”? Certo sarebbe auspicabile tentare di agire a livello culturale contro le mutilazioni rituali, ma con persone immigrate da poco la vedo dura. Non dimentichiamo, tra parentesi, che c’è stato un periodo (credo concluso) in cui molti medici italiani consigliavano la circoncisione per motivi igienici e profilattici, e che negli USA è pratica maggioritaria (anche se mi risulta che il trend sia in decrescita).

oz

Ripensandoci, non vedrei di cattivo occhio la messa al bando della circoncisione rituale, chiedendo ai pediatri (se esistono, come spero esistano, un certo numero di visite pediatriche obbligatorie) di segnalare eventuali infrazioni. Certo non mancherebbero i medici compiacenti che effettuano l’operazione anche senza motivi sanitari, e bisognerebbe fare i conti con la comunità ebraica, ma almeno si darebbe un segnale culturale.

Dario

che vergogna, mutilare un bambino non in grado di decidere quindi doppiamente contro la sua volontà; chissà, potrebbero esserci gli estremi per un reato (già lo è, ma al cospetto di quel maiale di un dio si può fare tutto…)

giuseppe

La debolezza delle nostre radici aprirà sempre più la strada a queste leggi.Il tutto é anche una conseguenza di questo continuo attacco che muovete alla nostra identità.

Otto Permille

Non so se gli amici forumisti saranno d’accordo, però io personalmente sono molto favorevole a queste cose per una ragione molto semplice. Viviamo cioè in un paese postfascista in cui domina in modo prevelente la fobia dell’altro, il terrore dell’altro. Su questo terrore sono nate fortune politiche, carriere miliardarie di onorevoli un tempo ex attacchini leghisti ecc. Il problema di fondo rimane quello di accettare la diversità e riconoscerla come un valore. Quindi, ogni volta che la comunità civile del mio paese riconosce un diritto ad un mussulmano o ad un ebreo e lo rende patrimonio pubblico, io avrò una maggiore garanzia che anche il mio diritto di non cattolico, non mussulmano e non ebreo verrà riconosciuto e rispettato. Stiamo attenti. Oggi è stato proposto di far qualcosa per riconoscere il diritto di voto agli immigrati regolari e residenti. E’ una cosa che ormai si fa in molti paesi civili d’Europa e persino in quelli cosiderati più retrivi. Ebbene, rqui è scoppiato il finimondo, La Lega è entrata in crisi di astinenza e si è dovuta accorere col flit e il ddt e con i sali per soccorrere Bossi. Però, attenti, come possiamo mai rivendicare diritti civili alle coppie di fatto, ai giovani che pretendono un lavoro stabile, alle persone che vogliono portare avanti un vita di contenuti ecc. se non ci alleniamo a difendere i diritti degli altri?

Druso

Se proprio devono farlo: meglio che sia fatto con tutte le debite precauzioni, onde evitare danni permenanti o peggio a bambini che non hanno colpe. Il fatto che sia a pagamento mi sembra il minimo.
Ad oggi, la legge permette la circoncisione religiosa (purtroppo). Confido che un domani si possa eliminare anche questa inutile mutilazione, ma temo (più che pessimista mi sento realista) che arriveremo anche alla liberalizzazione dell’infibulazione, in nome dell’integrazione………………

Appoggio in pieno la tesi di Otto Permille. Naturalmente: non accetterei un cambio delle nostre leggi per andare incontro a deliranti dettami religiosi, già discussi in altri post (chi ha orecchie per intendere…).

Lorenzo G.

Scusate, qualcuno sa qualcosa di (scientificamente) + preciso sulla circoncisione? Quella totale viene effettivamente praticata nelle nostre strutture oppure no? Mia cugina, che é dottoressa in medicina nucleare, una volta mi ha detto che, anche volendo, non si troverebbe nessun medico che la facesse. Esiste a quanto pare solo quella parziale x motivi terapeutici, ossia, se non vado errato, per fimosi, parafimosi e simili. Totale e x motivi religiosi non saprei. Ma a giudicare da questa notizia sembrerebbe di sì, anche se non viene specificata la modalità. E quella totale, religione a parte, può effettivamente provocare danni fisici (a me personalmente l’idea fa abbastanza inorridire, come credo anche a voi)?

Sara

Spero che prima dell’intervento verrà spiegato ai genitori che se ne può tranquillamente fare a meno, anzi, tanto meglio per il pargolo… Certo, piuttosto che farlo fare a domicilio con tutti i rischi del caso, meglio così, ma speriamo che non arrivino mamme che vogliono far infibulare le figlie, perché questo sarebbe veramente troppo…CHE COSA ORRIBILE!!! Uno dei tanti casi in cui la religione mortifica il corpo, e pure tanto!

Aris

Non è una novità ragazzi. La regione Piemonte ha stanziato l’anno scorso 120.000 euro del bilancio della sanità per lo stesso motivo. E per le loro famiglie l’intervento aveva un costo minimo, mi pare intorno ai 300 Euro. Niente in confronto a quello che avrebbero speso nei loro paesi…
Il fatto è che l’unico ospedale cittadino autorizzato a farlo, il S.Anna ha avuto una percentuale altissima di medici cattolici che si rifiutavano di farlo per motivi religiosi: e fin qui hanno fatto bene. Se circoncidiamo i bambini dei mussulmani (ragazzi, gli ebrei lo fanno da anni e privatamente senza rompere le balle a nessuno) per motivi “religiosi” allora anche i medici cattolici possono rifiutarsi di farlo per lo stesso motivo.
Il rifiuto è però giustamente arrivato anche dai medici laici, i quali hanno sostenuto che era una vera ingiustizia stornare 120.000 euro dal bilancio sanità della regione quando non c’erano neanche i fondi per riparare alcune apparecchiature mediche guaste da tempo, e che non essendo un intervento chirurgico necessario per la salute dei bambini, era tranquillamente equiparabile a un intervento di chirurgia estetica che il SSN ovviamente non passa a nessuno: di conseguenza era da intendersi come vero privilegio per gli islamici, che ovviamente ne hanno approfittato subito ben più che contenti.
Per intenderci: i reparti maternità del S. Anna pullulano di straniere, ma le islamiche possono permettersi il lusso di scegliere il medico anzi “la” medico che le visiterà, perchè il loro sacro utero e la loro perfetta vagina deve essere soltanto vista dal legittimo marito o nel caso da un altra donna, ma mai da un altro uomo, anche se è medico ma sopratutto se è cristiano o ebreo…

Altra cosa è l’infibulazione o l’escissione: in Italia c’è una legge che espressamente lo vieta ed è reato penale. Ma voi non trovate assurdo che un paese europeo sia costretto suo malgrado a dotarsi di una legge per impedire che migliaia di immigrati continuino questa pratica violenta, sanguinaria e tribale, visto che in Italia non la si è mai praticata?
Se domani mattina emigrassero da noi i daiacchi del Borneo indonesiano, dovremmo dotarci anche di una legge contro la rituale decapitazione dei loro nemici o familiari (oddio, magari a qualcuno sta anche bene! 🙂 o accettare per un perverso senso di “solidarietà” che almeno lo facciano nelle nostre strutture pubbliche, e a carico nostro?

La risposta secondo me è che quando uno entra in uno stato laico, se prova a sovvertirne le regole passa i suoi seri guai.
Già abbiamo le nostre belle gatte da pelare con il clero…pensate con gli appartenenti a una religione che manco ce l’ha per cui uno una mattina si sveglia con le 00 in giostra e decide di autoproclamarsi imam…per cui: io non sono leghista e anche io per molto tempo ho votato a sinistra, ma credo che la sx italiana si sia letteralmente data la zappa sui piedi pensando di far vacillare il soglio pontificio con l’ingresso di migliaia e migliaia di islamici.
La cura rischia di essere peggio della malattia, perchè con gli islamici non si può discutere, e la finta pax sociale che esiste con loro adesso in Italia è soltanto perchè non hanno ancora raggiunto il numero sufficiente (siamo 60 milioni di italiani, dopo tutto) per sovvertire il potere. Ma i tentativi di instaurare un proprio stato che funzioni con le loro regole religiose in contrasto con la nostra costituzione all’interno del nostro, ci sono e quotidianamente si fanno sentire. Dopodichè ragazzi, sarà la fine anche di questo blog.
Io non sono cattolica, ma non voglio essere costretta a diventare islamica per difendermi da un’altra religione importata. Ne ho abbastanza della mia.

vime

E se poi un bambino diventato adulto dice che non voleva essere circonciso???
Almeno noi possiamo sbattezzarci, ma quegli sfigati cosa faranno?
Secondo me è assurdo che in nome di una religione venga imposto una qualsiasi cosa ai bambini non ancora in grado di decidere.

E… seguendo questo ragionamento perché non creare centri di drogaggio assistito? O riaprire le case chiuse? Tanto la gente si drogherebbe comunque e andrebbe ugualmente a donne…
Non capisco perché questo atteggiamento prevale solo se ci sono di mezzo le religioni altrui.

spaghettovolante

mutilare ritualmente i propri figli non deve essere riconosciuto come un diritto. Dov’è è diavolo è amnesty? Se l’iniziativa può salvare dei bambini da una morte non solo brutta, ma anche abominevolmente inutile, ben venga, ma che non si elevi questa cosa a baluardo dell’ integrazione. E’ una operazione volta a salvare il salvabile, e bisognerebbe farlo sapere.

Leo55

@Ottoper mille

Seguendo il tuo modo di ragionare, per assurdo, si potrebbe anche arrivare a consentire le lapidazioni, le decapitazioni, il taglio delle mani e quant’altro di culturalmente accettato dalla religione islamica.
Ma non ti accorgi che i fatti ti smentiscono in modo drastico: mentre a tutto ciò che ha a che vedere con le religioni, quindi con le favole e le supestizioni, viene assegnato un ruolo privilegiato, condito con il massimo rispetto, di contrappunto ai diritti civili che scaturiscono dal relativismo e dalla razionalità, viene negata qualsiasi considerazione. Il tuo discorso va completamente ribaldato: aumentando lo spazio concesso ai costumi e agli usi figli delle supestizioni, si comprime sempre più la libertà e i diritti civili degli atei.

Leo55

Sempre per Otto per mille.

Il tuo essere antileghista comincia a diventare monotematico. Se milioni di cittadini italiani hanno inteso aderire alle proposte politiche dei vari leader della lega , un motivo ci dovrà pur essere…….oppure sono tutti sottosviluppati mentali quelli che votano lega, mentre la razionalità alberga nelle teste di chi approva i Burqua, le circoncisioni, le preghiere in strada, l’edificazione ad oltranza di moschee (a spese dello Stato) e, tra non molto, appositi spazi da dedicare alle punizioni corporali pubbliche, fustigazioni, amputazioni di mani o piedi e lapidazioni. Ma non ti sei accorto che la stragrande maggioranza di chi vota, ha votato e voterà per la Lega è composta da gente normalissima, desiderosa solo di rispetto, di quello stesso rispetto che si reclama a gran voce verso gli adepti dell’Islam, ogni qual volta ci si permette, rischiando anche di beccarsi una coltellata, di criticare le loro barbarie inumane. Continua pure così…….state facendo un favore elettorale grandissimo alla Lega…..che , per la cronaca, non è più “solo” Lega Nord, avendo ricevuto consensi in ogni altra parte d’Italia.

chiericoperduto

Quoto in pieno quanto detto da Vime
Si tratta di una mutilazione fisica, per piccola che sia, non è come tagliarsi le unghie o capelli, che ricrescono. La Regione Friuli ha presente il risvolto penale di questo aspetto della circoncisione? si chiama lesione volontaria su incapace di intendere e di volere.
Poi..la mia religione impone di cecare un occhio a mia moglie durante la cerimonia nuziale, chiedo l’assistenza di un medico della ASL locale.

Dario

@ottopermille
concordo sui diritti da concedere a chi proviene da altre culture, sono favorevole al voto agli extracomunitari, sono favorevole ad accoglierli e dargli opportunitá, sono favorevole alla costruzione (con le loro risorse) di moschee e stupa, ma in questo caso si parla dei diritti di un bambino!! se uno a vent’anni vuole farsi molare il pisello sono affari suoi, ma nessuna religione dovrebbe imporre questo

Valentino Salvatore

Diciamo pure che c’è una certa differenza tra il buttare un po’ d’acqua in testa e segare un pezzo di … Con lo sbattezzo fai un atto di “riparazione” burocratica, ma con la circoncisione come ripari?
Capisco il dialogo con le altre culture e capisco che è la soluzione meno peggio (perché altrimenti se ne tornano nei paesi d’origine per farlo o lo fanno fare dall’equivalente delle “mammane”), ma si tratta sempre di una menomazione fisica che il bambino evidentemente non può richiedere e che non indispensabile alla salute.
E qui si apre tutto il discorso spinoso del multiculturalismo: quali pratiche sono accettabili? E dove ci si ferma? Perché il problema è che una apparente “parità di diritti” tende presto alla degenerazione: se concedi una certa cosa ad una comunità etnico-religiosa (che significa una autonomia giuridica, di fatto un uscire fuori dalle leggi e l’intastaurazione di una “sacca” di diritto propria), altre fanno lobby per chiedere il rispetto anche delle loro tradizioni (che significa poi, ad esempio, scuole del tutto autonome e fuori controllo dove chissà che si insegna). Quando queste comunità cresceranno un altro po’, sentiremo le conseguenze. Specie in uno stato debole come l’Italia.
Il risultato non è una benefica diversità – come si vorrebbe ottimisticamente – ma la ghettizzazione reciproca su base etnico-religiosa, come succede in altri paesi europei.
Secondo me bisogna fare una distinzione tra diritti individuali e prerogative di comunità: dovremmo puntare a privilegiare i primi, in modo da permettere una maggiore autonomia dei singoli dalle comunità etnico-religiose di appartenenza e anche da queste pratiche.

FaberIptius

Mmmmmmh.
Da un lato vorrei che non fosse praticata la circoncisione (insieme a tante altre cose deleterie); ma mi rendo conto che l’argomentazione della “deriva pericolosa” non regge (mai): non credo che la circoncisione possa essere paragonata alla lapidazione o ad altri efferati omicidi.
Inoltre, se per principio vietiamo per legge la circoncisione, in quanto atto effettuato su una persona ancora incapace di intendere e di volere, allora dovremmo vietare anche il battesimo e gli altri riti di iniziazione su minorenni.

FaberIptius

Ed aggiungo che dovremmo vietare anche l’indottrinamento religioso dei bambini.
Personalmente lascerei crescere i bambini educandoli esclusivamente all’obiettività, al senso critico ed al rispetto degli altri e delle leggi.
Tuttavia un programma del genere non può che essere a lunga scadenza e comporta numerosi problemi. Per buona parte del suo periodo di attuazione sarebbe visto come un sistema di annientamento di tutte le pratiche religiose, il che, per molti, equivale ad un annientamento delle religioni stesse.

FaberIptius

Concordo con Valentino Salvatore, ma in pratica come dovrebbero essere “privilegiati” i diritti individuali? Dovrebbe essere sancito che è vietato qualunque atto che leda l’integrità fisica (e magari psichica) dei minori, anche per motivi religiosi?
Questo equivarrebbe a mettere fuorilegge la circoncisione, quindi a praticarla in privato con tutti i problemi che ne conseguono, come riportato dall’articolo.
Francamente non riesco a vedere una soluzione praticabile…

Alessandro Bruzzone

Non mi si parli di “multiculturalismo” e simili, qui c’è il diritto di un minore ad essere tutelato. Se un adulto decide di mutilarsi, liberissimo di farlo, affaracci suoi, ma NON un minore.
E a chi pratica queste schifezze in casa, presto detto: galera o espulsione. Non capisco proprio perché dobbiamo fare sempre la parte di “quelli che dialogano”, che senso ha parlare di dialogo in questo caso? Solitamente, dialoghiamo tagliando pezzi di pene?

Aris

@ FaberIptius & Valentino Salvatore

Quoto post di Valentino.
La circoncisione non serve alla salute del neonato, quindi se proprio vogliono che almeno se la paghino di tasca propria., come accade negli altri paesi europei che la concedono a pagamento. Il battesimo, se non altro, non è così cruento…
E’ giusto secondo me mettere dei paletti alle richieste degli immigrati affinchè il nostro stato sociale si adegui agli usi e alle tradizioni dei loro paesi di provenienza per “colpa” della nostra democrazia.
Comprendo anch’io la necessità di cercare almeno di dialogare con chi viene a stare nel nostro paese, ma neanche si può ammettere che, a causa del fatto che il Vaticano domina nel nostro paese, la stessa cosa possa essere un domani fatta anche da appartenenti ad altre religioni.
Non so voi, ma io non voglio cadere dalla padella alla brace.
Gli altri stati europei stanno modificando le proprie costituzioni proprio per “difendersi” (in casa?) da questi seri guai, dato che ovunque ci sono grandi numeri di immigrati, sopratutto islamici e praticamente ci sono ovunque, lo “stato di diritto” viene da questi messo seriamente in discussione.
Credo che gli islamici siano generalmente così invisi agli europei perchè hanno un modo quasi maniacale di porsi nei nostri confronti, per cui seguendo il loro ragionamento noi europei “non possiamo” non garantire loro quelli che loro pensano siano i loro diritti anche nel nostro paese (e cioè scuole separate dove si insegna arabo e precetti coranici, maschi e femmine separati già dall’asilo, carne halal nelle mense, piscine pubbliche aperte in certe ore soltanto per le donne mussulmane, esenzione dalle lezioni di anatomie se effettuate su cadaveri maschili per le studentesse mussulmane all’università ecc.) anche se è la nostr stessa cultura e la nostra stessa costituzione che rigetta queste discriminazioni religiosi che sono la norma per loro e solo perchè la “nostra” democrazia non ci permette, sempre secondo loro, di dire “no, questo non potete farlo”. Cioè, mi pare assurdo che un immigrato islamico che emigri in Europa possa pensare che, a causa della nostra democrazia, ottenga automaticamente il lasciapassare per crearsi una sorta di “mondo parallelo” dove prendere i diritti degli uni e degli altri, scordandosi sistematicamente dei doveri conseguenti…
Come dire che siamo tutti cretini. Credo che sia giusto quello che molti users di questo blog hanno postato: se pensiamo che il Vaticano sia indebolito dalla presenza di così tanti islamici sul nostro territorio siam messi male, e avremo soltanto creato le condizioni “sociali” esplosive per una guerra religiosa civile, importataci da altri.
Non occorre mica essere leghisti o postfascisti per rendersi conto che questo è un rischio reale.
In altre parole, non possiamo accogliere e integrare chi con le proprie regole dimostra di volersi separare da noi e dal nostro stile di vita.

Ivo Mezzena

peccato che tutti i bambini circoncsi non possano decidere per loro stessi, quindi vietare sarebbe giusto, dando la possibilità a tutti di raggiungere la maturità per decidere del proprio corpo. La circoncisione, comunque, rimane solo una pratica figlia dell’ignoranza!

Aris

@ Lorenzo G.

Rispondo alla tua domanda perchè so com’è andata a finire al S.Anna di Torino, dove grazie al contributo di 120.000 Euro generosamente elargito dalla Regione Piemonte per evitare che un certo numero di bambini islamici finissero al pronto soccorso con un’emorragia in corso (dato che i loro genitori erano talmente ignoranti da voler perseguire lo stesso la tradizione nelle mani di una mammana) qualcosa s’è fatto.
Stante il fatto che sia i medici cattolici (per motivi religiosi, dato che nel cristianesimo la circoncisione non è prevista) sia quelli laici (i quali hanno detto “perchè non utilizziamo quei fondi per l’intera comunità e non per una sega religiosa di pochi, dato che non è necessario per la salute del pupo e poi manco gli ebrei ce l’hanno mai chiesto eppure se lo fanno a pagamento per conto loro?) si sono categoricamente rifiutati di farlo, gli islamici inseriti nel progetto hanno trovato la soluzione: un medico regolarmente immigrato, di fede islamica,praticante la professione all’interno del SSN e di conseguenza pagato da noi, gabbati due volte: la prima perchè abbiamo pagato i contributi del costo dell’intervento in un ospedale pubblico, la seconda perchè abbiamo pagato il medico che li ha fatti, et voilà: “fatta la legge gabbatu lu santu” direbbe mia nonna.
Capito come funziona? Meditate gente, meditate.

ElanS

Riporto un passo dell’editoriale de “l’express” francese, dal titolo “islam,il tempo della riforma”, del 12/6:
<>

ElanS

Scusate, era saltato il passo…

Cosa chiede la repubblica francese all’islam? Il rispetto d’ un capitolato d’oneri. Che il corano non sia più il “modo d’uso” della vita in società, ma una guida per l’ esistenza spirituale degli individui. Che la legge repubblicana passa prima della norma islamica e prima della tradizione. Che i musulmani, come tutti gli altri che credono, abbandonino la loro religione alla soglia delle case comuni: scuole, municipi, amministrazioni, ospedali…

SilviaBO

@ Otto Permille
Difendere i diritti degli altri? E il diritto del bambino a rimanere come natura l’ha fatto dove lo metti?

@ FaberIptius
Sono contraria anch’io all’imposizione di una religione ai bambini, ma non tutto ha la stessa gravità. Col battesimo al massimo si prende un raffreddore se l’acqua è fredda, mentre qui stiamo parlando di una mutilazione.

La circoncisione, tranne nei pochi casi in cui viene praticata per problemi di salute, non fa affatto bene. Poteva avere un senso 2000 anni fa, per motivi igienici, ma oggi esiste il bidet.
E’ un intervento chirurgico e, come tale, comporta comunque un rischio, anche se praticata in ospedale. Possono sorgere complicazioni, con conseguenti deformità (su internet si trovano immagini, non metto i link perché potrebbero essere considerati di cattivo gusto, ma non è difficile trovarle). Molti uomini circoncisi lamentano problemi di sensibilità della parte durante il rapporto.
Se circoncidersi o no dovrebbe essere una libera scelta dell’uomo adulto, imporla a un bambino è un atto gravemente lesivo della sua persona.
Mi chiedo però perché questa storia sia saltata fuori solo adesso, con gli islamici. Non l’hanno sempre fatto anche gli ebrei, presenti in Italia da molto più tempo?

Lucia

E’ necessario rendere questo servizio pubblico per evitare la morte di neonati innocenti.
Poi sono senz’altro daccordo che sia assurdo fare queste pratiche sui bambini, perché io penso che ognuno sia proprietario della propria vita e del proprio corpo.
Non è assurda come pratica in sé, io penso che però si debba scegliere da adulti a quale religione si vuole appartenere o non appartenere e a quali pratiche ci si vuole sottoporre o non sottoporre.

FaberIptius

A questo punto sarebbe il caso di varare una legge che vieti qualunque pratica, religiosa e non, atta ad alterare permanentemente l’integrità psicofisica dei minorenni. Tra queste pratiche rientrerebbe ovviamente la circoncisione, ma anche il battesimo, in quanto sottopone l’infante al rispetto delle leggi della Chiesa in una età che non permette di capire e decidere.
D’altra parte uno stato laico dovrebbe consentire qualunque pratica religiosa effettuata da e su adulti che non sia illegale, e vietare fermamente le pratiche con effetti permanenti (fisici e psichici) sui minori. Uno stato è laico quando non si ispira a precetti di fede quando i sui rappresentanti legiferano, non quando acconsente a qualunque pratica religiosa. Per quanto riguarda pratiche con effetti fisici, l’alterazione permanente è banale da dimostrare. Più difficile nel caso di pratiche quali battesimo ed indottrinamenti varii, ritenuti facenti parte della “tradizione” e quindi, per la quasi totalità delle persone, pratiche “buone e giuste” (come lo sono d’altra parte per ebrei e musulmani la circoncisione o, peggio, l’infibulazione – per gli estremisti fra questi ultimi).

chiericoperduto

Visto che è un progetto sperimentale, spero che in Friuli, come tanti medici obiettano di eseguire un aborto, ci siano tanti medici che facciano obiezione deontologica (non di coscienza!) alla circoncisione per non prestarsi ad una mutilazione fisica inflitta su minore incapace di intendere e di volere.
Meglio sarebbe un Decreto Legge che includa la circoncisione nella fattispecie di mutilazione, quindi lesione volontaria, ergo reato.
Per evitare circonsioni caserecce basterebbero controlli da parte del pediatra di famiglia e di quello scolastico. Se viene rilevata una circoncisione scatta la denuncia ai genitori. Semplice no?

Alessandro Bruzzone

@ FaberIptius

Io eviterei di parlare di danni “psicofisici”, bensì di danni psichici e danni fisici, che sono 2 cose ben diverse, se non altro perché circa i secondi esiste un possibilità di definizione evidente, mentre per i primi questa possibilità non c’è.
In soldoni: se un genitore gonfia di botte un figlio, oppure lo sottopone a circoncisione, il danno è evidente, e la legge tutela l’integrità fisica dell’individuo, a maggior ragione se minore (se adulto e consenziente il discorso cambia).
Il danno psichico non è prerogativa dell’educazione religiosa in sé: anche un ateo fanatico – per dire – potrebbe rovinare in tal senso il proprio figliolo. Inoltre un bambino costretto a star fuori dalle pratiche della propria famiglia potrebbe comunque uscirne danneggiato… le possibilità sono molte, la psiche è forte e fragilissima nel contempo.
Io non sono a priori contro l’educazione religiosa, ne faccio però una questione di misura. Trovo interessante, come fattore equilibrante, la proposta di Dennet di introdurre nelle scuole una storia delle religioni, a cui affiancherei un aumento delle ore di filosofia e scienza, in modo tale che anche il bambino educato secondo una visione specifica possa comunque confrontarsi con tutto ciò che di valido vi è nella nostra cultura, e quindi emanciparsi da sé.

rolling stone

Grande Aris !
Istruttiva la vicenda, nella regione Piemonte, del medico mussulmano, pagato da noi, per fare la circoncisione musulmana, pagata da noi.

Aggiungo solo che, oltre allo stupro mentale – ossia, l’indottrinamento religioso a cui il bambino è sottoposto (certo non solo con l’islam) – con la circoncisione arriva anche quello fisico. Questo, per il bambino (non bisogna essere Freud per capirlo) è un marchio tangibile, che ufficializza la sua appartenenza di fatto (volente o non volente) alla comunità religiosa islamica.
Con la circoncisione Il bambino si rende conto di essere stato arruolato ufficialmente nell’islam e di non poter disertare, poichè nel caso volesse ripudiare la sua religione sarà, come al fronte, condannato a morte.
Conclusione: con questa bella, democratica e libertaria, iniziativa pagata di tasca nostra due volte (medico e assistito), diamo il nostro modesto contributo all’arruolamento di un soldatino in piu’ nell’esercito musulmano.

#Aldo#

Vista la poca fortuna del mio messaggio di ieri sera, ci riprovo con un linguaggio più morigerato.

A me indigna che per una barbara sciocchezza di questo tipo venga speso l’equivalente di vent’anni di stipendio di un lavoratore di quelli a 5 euro l’ora (e temo che siano più di quanti vien spontaneo pensare). In altre parole, evitando di finanziare pubblicamente quei genitori ansiosi d’affettare il proprio pargolo (dando così prova d’una moralità dubbia) si potrebbe dar di che vivere a un Italiano a basso reddito per vent’anni. Dovendo scegliere, specie in un periodo di “vacche magre”, non avrei dubbi.

enrico mini

Ma in italia non sono ancora penalmente vietate pratiche come la vasectomia o la chiusura delle tube in quanto ritenute mutilazioni sessuali?
O forse sono ancora proibite solo per un ridicolo discorso di salvaguardia della razza? Boh.

rolling stone

un’altra piccola informazione
riguardo al Servizio Sanitario Nazionale italiano e Islam.

Mia figlia, ginecologa in un ospedale della Lombardia,
mi racconta di scene da Far West accadute al pronto soccorso ostericia,
quando lui e lei mussulmani arrivano d’urgenza nel mezzo della notte,
e lui si incazza e dà in escandescenze
poichè il medico di guardia è un uomo e non una donna.

Affinchè il nostro paese diventi multiculturale, democratico e libertario, il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe rivedere tutti i turni di guardia in ogni pronto soccorso ostetricia in tutti gli ospedali del paese, per fare in modo che sia sempre presente almeno una ginecologa. Il ginecologo evidentemente non basta.

FaberIptius

@ Alessandro Bruzzone

Beh, nel mio ultimo post ho affrontato il problema dei danni fisci E psichici
“Per quanto riguarda pratiche con effetti fisici, l’alterazione permanente è banale da dimostrare. Più difficile nel caso di pratiche quali battesimo ed indottrinamenti varii […]”

Riguardo ai danni psichici, ho parlato di indottrinamenti religiosi in quanto principali artefici di indottrinamento, cioè insegnamento di eventi, valori ecc. improntato non alla conoscienza oggettiva e critica ma all’accettazione senza domande e, addirittura, alla venerazione (un conto è dire “i cristiani venerano Cristo”, un conto è venerare Cristo).
Condivido il principio di fondo della proposta di Dennet, vedendolo facilmente applicato a me, che ho studiato storia della filosofia (e no filosofia) al liceo: è la stessa differenza che ci passa tra il conoscere il pensiero dei diversi filosofi inquadrandolo in un contesto storico-geografico, e l’accettare dogmaticamente il pensiero di un unico filosofo ritenendolo l’unico “vero”, estrapolandolo dalla storia ed ignorando quello degli altri filosofi.

#Aldo#

Rolling Stone, c’è gente che deve aspettare mesi e mesi per un esame dal quale potrebbe dipendere la possibilità di curarsi per tempo o una condanna a morte probabile, e dovremmo preoccuparci del sesso dei ginecologi? Non scherziamo, dài. Capirei se stessimo parlando di gente che vuole un ginecologo preparato, ma cedere a sfizi e fisime tipo quelle legate al sesso del medico sarebbe oltremodo demente. A parte che dopo il provvedimento demente da 200.000 euro del quale si parla in questo post, c’è da aspettarsi di tutto. La demenza, come le disgrazie, non viene mai sola (infatti hai citato gente che s’è presentata al pronto soccorso in coppia).

Ma forse anche tu intendevi la stessa cosa.

Alessandro Bruzzone

@ FaberIptius

Veramente nel tuo (ormai pen)ultimo post hai scritto questo:

“A questo punto sarebbe il caso di varare una legge che vieti qualunque pratica, religiosa e non, atta ad alterare permanentemente l’integrità psicofisica dei minorenni. Tra queste pratiche rientrerebbe ovviamente la circoncisione, ma anche il battesimo, in quanto sottopone l’infante al rispetto delle leggi della Chiesa in una età che non permette di capire e decidere.”

Io non metterei le due cose sullo stesso piano. Io sono stato battezzato, ma nulla mi ha impedito di cambiare strada.
M’avessero tagliuzzato lì, qualche problema in più lo avrei… 🙂

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