Islanda: apertura del parlamento senza preghiera induista

Da quando ha ottenuto l’indipendenza, nel 1944, il parlamento islandese inaugura il proprio anno con una messa organizzata dalla Chiesa luterana, religione di stato nell’isola. L’attivista indù Rajan Zed ha proposto che, quest’anno, si potesse includere anche una preghiera della sua religione, ma la richiesta è stata respinta: “La tradizione di organizzare messe luterane è molto lunga, e non ci sono programmi per modificare tale tradizione”, gli hanno risposto dal parlamento.

Archiviato in: Generale

10 commenti

davide

mmmmh ma quanto non ricorda una penisola in centro al Mediterraneo. Con la religione tradizionale tutti proni mentre con le altre tutti diventano improvvisi paladini della laicità dello stato

g.b.

@ davide
Attenzione, però. Il multiconfessionalismo può anche essere peggiore della religione di Stato. Quest’ultima infatti prima o poi viene sentita come un’imposizione, mentre il multiconfessionalismo si veste i panni della democraticità e della libertà. Una posizione rigorosamente laica non deve concedere nessun privilegio alla confessione maggioritaria, ma non deve nemmeno dimostrarsi accondiscendente verso le altre confessioni.

lacrime e sangue

Via, siamo seri.
Un Paese libero toglierebbe le preghiere di tutte le confessioni, invece di aggiungerle.

Però, dopo aver letto “Collasso” sulle civiltà che si autodistruggono, ho capito quanto le popolazioni di Paesi isolati o che si percepiscono isolati sono legate al loro passato, alla tradizione e all’identità. Non so se più se sia un bene o un male assoluti o se invece sia necessario saper scegliere caso per caso… (Riflessione filosofica alla Gualerzi [?])

davide

a g.b.
Forse hai capito male il mio commento. La mia era una constatazione dell’ipocrisia che regna sovrana in chi usa due pesi e due misure diverse a seconda del caso e soprattutto di chi ci si trova davanti. E allora se uno stato è laico che sia allora super partes e non clientelare

MetaLocX

“La tradizione di organizzare messe luterane è molto lunga, e non ci sono programmi per modificare tale tradizione”
La solita risposta che non significa niente.
Prepotenti e ipocriti.

raphael

Anche noi usiamo celebrare una messa all’apertura dei lavori?

rolling stone

g,b.
hai espresso chiaramente un problema
che molti, anche nel nostro paese, non hanno capito
grazie

Vico

im un paese laico stato e religione non devono mai coincidere, non sono ammissibili cerimonie religiose in questi contesti.

Druso

Evitare la messa e basta?
Quando leggo le notizie dal mondo, penso che qui siamo messi male, ma altrove non stanno proprio bene…. La laicità, questa sconosciuta!

Stefano Bottoni

Problema risolvibile nella maniera più semplice ed ovvia possibile: nessuna funzione religiosa all’apertura del Parlamento. Così nessuno si sentirà discriminato (o a scelta, sentendosi discriminati tutti i credenti, nessuno potrà dire di essere stato discriminato).

Commenti chiusi.