Jawdat Khoudary è riuscito ad aprire, dopo un lavoro di molti anni e la raccolta di un numero consistente di reperti, l’unico museo della Striscia di Gaza. L’ingresso è gratuito e la struttura conserva pezzi che risalgono all’epoca greco-romana. Il museo, che vede l’affluenza di molti visitatori, vuole “dimostrare che Gaza non è solo la città della violenza, del terrore e della povertà”, afferma il direttore Khoudary.
Hamas ha però imposto un rigido conservatorismo religioso nella zona, impedendo l’esposizione di parecchi reperti (tra cui una statua di Afrodite a seno nudo, di epoca romana), dato che l’islam vieta la riproduzione di figure umane. Stessi problemi per oggetti di foggia cristiana ed ebraica.
Il direttore è però speranzoso: “Qui non siamo né a Roma né a Parigi, sarebbe stupido esporre oggetti giudicati riprovevoli da qualcuno, io voglio il confronto con la gente non lo scontro, voglio un cambiamento senza strappi. Sono convinto che le cose cambieranno. Spero un giorno di poter esporre nel Museo anche antichità ebraiche, ne ho davvero tantissime”.
Gaza: museo non può esporre opere “immorali”
17 commenti
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Povero direttore, fa tenerezza! Auguri a lui, anche se la vedo bigia.
Ecco perche in Europa siamo superiori. Ci vorrebbero degli Atei più risoluti nel parlamento europeo, che prendano posizioni ferme contro l’islam, vedi vicenda delle vignette satiriche su maometto.
A Gaza vivono 1.500.000 persone, in un territorio di appena 360 km2.
Si sa che i topi che vivono in gabbie sovraffollate diventano molto più aggressivi. Non sorprende che Gaza sia “la città della violenza, del terrore e della povertà”.
Cioè l’islam non vieta solo l’immagine di maometto o sacra, ma qualunque immagine umana?
Non lasciate un integralista da solo davanti alla gioconda…
Sailor-Sun scrive:
5 Settembre 2008 alle 10:48
In teoria si. In pratica, quando sono in vacanza, la macchina fotografica non manca mai. Anche se… http://1.bp.blogspot.com/_t-zFMe3ahlY/SK5mQ9gxe-I/AAAAAAAAArA/QqLscpe9uj4/s1600-h/muslem-women-photo.jpg
non è una novità che l’islam imponga un iconoclastìa assoluta, non è una novità nemmeno che l’islam sia una religione dogmatica e preistorica alla pari degli altri monoteismi con una punta di fondamentalismo più radicale e violento.
Mi sono sempre chiesto come può un credente spiegarsi che il dio che l’ha creato, lo ha creato con delle parti che devono venire nascoste. Forse la risposta è che il credente non si fà queste domande… Mi aspetto, purtroppo, che tra un po’ anche da noi ricomincino con l’esaltazione del senso del pudore ecc. ecc….
x corrado
non c’è bisogno che ricomincino, lo hanno sempre fatto! nelle località balneari di mezza italia è proibito passeggiare sul litorale in bikini o a dorso nudo o semplicemente indossando solo il costume da bagno e le infradito.
non per niente il turismo in italia è calato del 40% in 10 anni.
viva la spagna! viva zapatero!
x stefano
già, mi ero dimenticato dell’estate pazza dei nostri sindaci-sceriffi….o meglio l’estate dei nostri pazzi sindaci-sceriffi.
ATEISMO O BARBARIE!!!!
Provo una grande tristezza quando mi rendo conto che la cultura deve sottostare alle deliranti idee di altri. Tra i presunti manager della cultura (generalmente una manica di ignoranti impreparati, convinti di guadagnare trasformando musei in parcogiochi), qui in occidente, e i dettami dei religiosi che vietano l’espressione artisitica, in tutto il mondo. Dalla “rana” a Venere, sono tutti sotto la mannaia della censura. Che schifo!
Il Dott. Jawdat Khoudary è una persona di rara sensibilità e levatura culturale, al contrario del direttore del Museo Ca’ Rezzonico di Venezia che ha giustificato l’ingresso di una donna tutta velata, in ignoranza della legge italiana e minacciato di provvedimenti un custode che ha fatto solo il suo dovere.
Propongo lo scambio.
Esperimento coraggioso e da ammirare, purtroppo la raffigurazione di un essere umano è immorale, una cosa di un’assurdità assoluta :-: .
@Loryz91
Il ragionamento è contorto ed è stato valido a lungo anche pe rgli ebrei:
in un comandamento dio dice “non avrai immagine alcuna di me” –> non bisogna raffigurare dio
l’uomo è creat ad immagine e somiglianza di dio –> raffiurare la raffigurazione di dio è come raffigurare dio.
In effetti, da sempre, la rappresentazione dell’uomo è stata un tempo controverso nell’islam. C’ anche chi è ed era della parrocchia “‘l’uomo non è dio ergo non è male rappresentaarlo”, non per niente esisono immagine di uomini( anche di Muhamad) realizzate in seno a paesi islamici.
Il catolicesimo ha re-introdotto l’idolatria nel monoteismo abramitico.
Auguroni al direttore..
Immorale il seno nudo di un’Afrodite di epoca romana???
E Arafat che andava in giro a volto scoperto ed era molto più brutto (non posso nominare la parte anatomica cui assomigliava per ovvie ragioni)?
bellissima iniziativa!è così che comincia l’illuminismo!
@stefano bottoni
eddai arafat non era neanche il più bisognoso di un bel niqab ;-)))