Veneto: proposta per Irc obbligatorio

Elena Donazzan, assessore veneto all’istruzione, ha intenzione di proporre un disegno di legge regionale che prevede l’insegnamento obbligatorio della religione cattolica nelle scuole, non rendendola più facoltativa e a prescindere dall’appartentenza etnico-religiosa degli alunni. Donazzan afferma infatti che “La religione insegnata sui banchi non è basata sulla catechesi, ma sulla conoscenza dell’uomo. E’ l’approccio all’umanesimo di cui è intrisa la nostra esistenza”.
La dirigente scolastica della regione Carmela Palumbo frena: “Le norme generali sull’istruzione sono di competenza legislativa statale. Nel caso della religione, poi, questa è materia regolata dal Concordato con la Chiesa. Non è quindi neppure di potestà esclusiva dello Stato, figurarsi di una Regione. […] In base all’art. 117 della Costituzione è vero che le Regioni hanno competenza legislativa sulla scuola, ma per norme, diciamo, di dettaglio, non certo su cose come la religione”. Palumbo afferma che lo Stato non può imporre l’insegnamento di una religione a tutti gli alunni, visto che la Costituzione garantisce la libertà di professare o meno una religione, anche se “diverso potrebbe essere il discorso sull’insegnamento di una ‘storia delle religioni'”.

76 commenti

Flavio

La proposta dell’assessore è delirante. Palumbo ha precedenti molto criticabili (invitò personalmente il vescovo di Padova in visita a una scuola elementare), ma dice bene sul fatto che l’irc sia facoltativa. Le leggi parlano chiaro!

Kaworu

balle.

la religione che si insegna a scuola è catechismo.

che schifo di paese…

HCE

ok per la storia delle religione.

insegnata da insegnanti di storia scelti dal provveditorato secondo le modalità ordinarie.

e natualmente in sostituzione dell'”ora di religione”

Flavio

@ HCE

“Storia delle religioni e delle filosofie non religiose” altrimenti gli atei restano sempre al palo.

Lucia

Fortunatamente la corte costituzionale non glielo lascierà fare.

N2RT

Io sono per l’abolizione ANCHE della storia delle religioni.
Non esistono insegnanti preparati per un argomento del genere, tema delicato che può essere discusso anche in famiglia, dove il figlio può essere seguito dai genitori.

Andrea

Non ci posso credere!
AIUTO! Sono Veneto!
Non voglio che i miei figli siano COSTRETTI un giorno a subire l’insegnamento religioso a scuola!!
No no no e no! Non ci sto!
Ma da chi siamo governati noi veneti!?!?!?!?
Questa persona dimostra di non conoscere, di non sapere, di non aver presente cosa sono i diritti. E poi tutti mi chiedono perchè, da buon veronese, non sono di centro-destra…
Spero solo che rimanga una proposta isolata, non raccolta, ridicolizzata.

N2RT

@ Andrea

Se lo facessero qui da me, probabilmente in quelle ore farei uscire mio figlio da scuola, oppure chiederei di essere presente durante la lezione, per verificare l’insegnamento che viene svolto, con possibilità di intervento. Oltre, intanto, a far mandare decine di raccomandate al giorno dal mio avvocato al Comune, alla scuola, alla Provincia, alla Regione, al Ministero. E non mi fermerei neppure entro i confini nazionali.

Già in passato, quando mio figlio ha iniziato la prima elementare, ho avuto discussioni con l’insegnante di religione che a tutti i costi voleva che mio figlio rimanesse in classe “perchè si parla di pace, di amore…”
Ho detto di no, ed ogni settimana ho verificato che per DUE ORE (dico DUEORE LA SETTIMANA) mio figlio avesse fatto attività alternative: quando sul suo quaderno non c’era nulla, ho chiesto lumi al suo insegnante principale che mi ha spiegato che quella di religione era assente e che le lezioni le aveva tenute lui (ovviamente su altre materie).
Pochi giorni dopo il fatto, scopro l’insegnaIRC fuori da scuola con in mano un libro per bambini intitolato “l’atlante della creazione”. Appena mi ha vista è fuggita nascondendo il libro…. Alla faccia di solo pace e amore!!!!! Quando poi sono andata in classe per il colloquio con gli insegnanti, mi vedo sul muro un cartellone fatto dai bambini con le impronte delle loro mani e con scritto “gesù ti da una mano!!!!!”

E’ una lotta continua.

Ma io non scendo a compromessi. Se devo, mi porto pure dietro la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

scusate lo sfogo

N2RT

Andrea

Più la leggo, ‘sta notizia, e più mi sembra impossibile che nel 2008 ci siano ancora queste intenzioni.

Arrivare a lavorare ad un disegno di legge di questo genere, significa che dietro vi è un sistema culturale e di pensiero che sostiene idee di questo tipo. Ed è questo che preoccupa.
Idee che non tengono conto dei diritti. Del pluralismo. Dei valori democratici.

Lorenzo

Per quanto mi riguarda, dalle medie alle superiori, ho sempre avuto prof. di religione che ti lasciano fare ciò che vuoi durante le lezioni XD
Però se ciò venisse approvato ci sarebbe il rischio di avere prof malati che indottrinano i loro alunni (anche perchè alle volte sono preti).
Se vogliono fare una materia “umanistica” obbligatoria, che insegnino filosofia!

Andrea

Se venisse approvato non ci sarebbe nessun rischio, solo la certezza di calpestare i diritti di libertà, l’indottrinamento sarebbe una becera conseguenza.

raphael

* ANDREA
Non so la tua età ma sono fra coloro i quali subivano (fine anni ’60) l’ora di religione obbligatoria alla elementari. Si iniziava e si finiva con la preghiera (La maestra: tutti in piedi; nel nome del ecc ecc). Un giorno alla settimana veniva anche un parroco per una gara fra di noi sulla conoscenza del catechismo, (il prete: vangelo alla mano, chi ecc ecc?)
Due palle megagalattiche
A nulla valsero le proteste di mio padre…(il preside: il cattolicesimo è religione di stato qui in Italia, lei non è più in Francia)
che mi valse il 7 in condotta (rischiavo la bocciatura ma ero bravo ed avevo un caratterino)
Un’esperienza umiliante che non auguro a nessuno

Massimo

L’indottrinamento può essere effettuato in qualsiasi materia. Ancora peggio perchè presentata senza aggettivi: La Filosofia, La Storia, Le Scienze…
Un insegnante di religione cattolica ha scritto in fronte di che orientamento è. Estrema trasparenza.

L’ora di religione non è catechismo ma affrontamento e discusione razionale-emotiva su temi religiosi. Oggi l’insegnate deve essere cattolico perchè deve garantire condivisione con il progetto e il programma. E allora perchè privilegiare proprio il cattolicesimo? Sbaglio o il Veneto ha come bandiera il Leone dell’evangelista Marco? O che siamo nel 2008 DC? O che la domenica è festa per tutti? O, addirittura, snetndo Michel Onfray, che siamo liberi, che abbiamo una concezione biblica di libertà?

X Andrea:

> Non voglio che i miei figli siano COSTRETTI un giorno a subire l’insegnamento religioso a scuola!! No no no e no! Non ci sto!

Non è che li stai indottrinando?

> Questa persona dimostra di non conoscere, di non sapere, di non aver presente cosa sono i diritti.

Il diritto di consocere dove siamo e che storia abbiamo è altrettanto valido. Se per lavoro abitassi in India vorrei che i miei figli conoscerssero la religione del luogo per sapere che succede quando ci sono le feste, o capire la loro arte, le tradizioni, le usanze… Cultura. Se poi diventeranno induisti, chi sono io per impedirglielo?

Qui da noi a permettere di comprendere il luogo che abitiamo è il cristianesimo. In un confronto aperto con altri sistemi religiosi e filosofici.

Ciao
Massimo (prof di religone)

Asatan

“La religione insegnata sui banchi non è basata sulla catechesi, ma sulla conoscenza dell’uomo. E’ l’approccio all’umanesimo di cui è intrisa la nostra esistenza”.

Isegni mitologia cattolica, dottrina cattolica, dogma cattolici e non è catechismo\lavaggio del cervello. Cosa c’entra poi il cattolicesimo con l’umanesimo\umanismo che semmai è nato in cotrapposizione ad essa?

Ma i concetti di democrazia, liberta religiosa e rispetto sono alieni alla cultura veneta o questa signora è un caso patologico e imbecille di clerico-fascismo?

Siamo propio il paese dei campanelli.

Maurizio

Dopo una sparata del genere, l’assessore all’istruzione del Veneto dovrebbe riconoscere la sua “insanabile incompatibilità con l’incarico assunto” e dimettersi con tante scuse nonchè restituire a titolo di risarcimento danni gli stipendi maltolti con annessi interessi…
🙁

Andrea

Caro Massimo, forse stai confondendo o sovrapponendo concettualmente il diritto di conoscere la storia con il dovere di conoscere una religione.
Forse non ti è chiara la distinzione tra stato e chiesa.
Forse non ti è chiaro che “non costringere” non sigifica “indottrinare”.
E, forse, non ti è chiaro che cattolico non è sinonimo o garanzia di qualità positive.
O, forse, ti è tutto chiaro, ma non vuoi o non sai ammetterlo.

Secondo la tua visione, il diritto di libertà religiosa sarebbe violentato e asservito ad unica religione che, immagino, sia da te considerata l’universale.

Pace e amore.

Maurizio

@ Massimo (prof di religone)
grazie a te e al tuo sgrammaticato intervento per aver fornito un’ulteriore motivo per cui rifiutare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche.

Marco.g

@Massimo

Osservazioni interessanti. Perché non inviti un valdese a scuola durante una delle tue lezioni e non ne discutete con lui? Non ce ne sono dove stai tu?

Giovanni Angelo Meles

@ Massimo, non ci sono dogmi in scienza, storia ecc. ecc. ma un continuo e complesso lavoro di analisi. La fisica è radicalmente cambiata negli ultimi 100 anni, non è stato facile vincere l’inerzia che pure tra i migliori fisici albergava, ma si è cambiato senza mandare nessuno sul rogo. La religione viceversa ha un attributo devastante, ovvero è spesso ‘definitiva’, specie se si è adescati da piccoli.

Nietzche---

@ Massimo
l’ora di religione è ora di catechismo. Punto. E i professori di religione sono parassiti.
Parassiti perchè vengono pagati per un insegnamento facoltativo (che non è compito di una scuola pubblica e obbligatoria pagare).
I professori di religione sono scelti dalla curia, è ovvio che siano cattolici, e per esperienza personali sono tutto meno che aperti al dibattito. Un buon 80% (niente esagerazioni) fa fare agli alunni quello che vogliono, l’altro 20% cerca di indottrinare la classe (che risponde con menefreghismo assoluto) e finisce a litigare (se non a insultarli) con i pochi studenti che la pensano diversamente da loro.

Antonio

La proposta dell’assessore si commenta da sola come assurda, come assurdo è il pensare di insegnare in maniera obbligatoria una scelta che è strettamente individuale e privata.
Quindi penso che la religione possa essere spiegata in maniera altrettanto privata ed in luoghi adibiti ad essa, non in una scuola pubblica, e questi luoghi non mancano certamente!

@Massimo
Se si potesse insegnare la “vera” storia della religione cattolica la chiesa ne uscirebbe con le ossa frantumate, e se non lo si può fare è perchè qualcuno è troppo interessato per poter rischiare che tutto il castello messo in piedi in 2000 anni crolli miseramente.
La nostra storia è impregnata di cristianesimo e cattolicesimo?
Sì, senz’altro, ma non del tipo che hanno sempre insegnato nelle scuole pubbliche, quello si chiama dottrina, non storia.
Ripeto, la storia è tutt’altra cosa!

Menchetti Mattia

che schifo….
già i preti che fanno visita alle scuole mi fa schifo… l’ho visti più volte a benedire la mia classe che a catechismo…

siete ridicoli!!

darth wanax

Sì, sì, storia del cattolicesimo obbligatoria: ovvero come, da una rivolta militare fallita, ti invento un santone pacifista (plagiandolo da fiugure mitologiche e storiche) che rinnega la fede dei suoi padri e poi vendo il brevetto agli imperatori romani…

diabolik

aaaaaaah! roba da rutto! Fra Politici, Ministri e Assessori è tutta una gara a garantirsi la benevolenza e le carezze vaticane. Anche ai miei tempi,anni ’80, avevo la lezione di religione alle scuole medie e alle superiori, dove una insegnante cosidetta Laica ( da ridere), passava le ore a spiegare perchè non si doveva fare sesso, e a indicare i cantanti rock che incidevano nei dischi i messaggi del demoni. PATETICA!
Essendo toscano, dovrei essere ancora al sicuro dall’avere un assessore simile…

Jean Meslier

Come volevasi dimostrare, anche gli insegnanti di religione adottano una prospettiva relativista, quando fa comodo.

Non solo si vuole spacciare l’ora di religione cattolica per un’innocua ora di discussione su temi religiosi (ma allora come si fa a “vantarsi”, poco prima, di avere stampato in fronte il proprio orientamento ideologico, un po’ di coerenza…).

Si finge pure di abdicare alla pretesa di promulgare la Verita’ o per lo meno di insegnare qualcosa di utile, buono o giusto, ben sapendo che in una societa’ pluralista e davvero laica non e’ possibile in nessun modo giustificare il fatto che una particolare confessione religiosa debba essere insegnata nella scuola pubblica e pretendere ora, per giunta, che sia obbligatoria per tutti

E allora ecco il refrain delle “radici cristiane” che sostanzialmente sarebbero una resa, come a dire: “beh si’, nel 2008 DC noi non abbiamo alcun titolo per spacciare la nostra dottrina come fondamentale e vincolante per tutti, pero’ vedete, visto che la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra cultura, poggiano su quell’eredita’, allora dobbiamo continuare a rifarci ad essa, possibilmente per legge”.

Insomma la religione come fatto puramente ereditario, territoriale, da conservare sempre e comunque, vincolante per tutti. Nasci in Italia? Cuccati l’IRC! Nasci in Pakistan? Cuccati l’Islam!

Con questo spirito bene fanno le frange induiste violente a ribellarsi all’inquinamento delle tradizioni locali.

Con questo spirito si giustifica solo la conservazione dell’esistente, non si difendono piu’ le proprie idee in quanto “giuste”, ma solo in quanto “radicate”.

Ma naturalmente questo discorso vale solo finche’ si fa parte di coloro che possono fare leva sulle “radici”; quando si e’ mazziati o semiclandestini come in India o in Cina, allora si invoca la liberta’ di culto.

Quando si dice avere la faccia come il deretano…

Otto Permille

Lo stato deve insegnare la storia e basta, non la storia delle religioni!

rosalba sgroia

ED ORA SI VERSI IN UN IMBUTO LA SACRA SAPIENZA NELLA BOCCA E NELLE ORECCHIE DEI DISSIDENTI!
Puah!
Non ci saranno conseguenze, ma in ogni caso tutto questo è preoccupante al cubo!
Mah!!!
🙁

lumen rationis

@Massimo.
Se la gente conoscesse veramente la storia della religione cattolica, capirebbe cosa c’è dietro le religioni in generale e quella cattolica in particolare: l’esercizio del potere. Allora capirebbe anche il luogo dove abitiamo: l’Italia in declino e verso il ritorno al medioevo culturale.

N2RT

@ Massimo

Quoto quanto dettoti dagli altri ed aggiungo:

“Qui da noi a permettere di comprendere il luogo che abitiamo è il cristianesimo.”

(a parte l’italiano, che da un “insegnante” mi aspetterei un po’ più corretto, ma si vede che per il tuo vescovo questa non è una priorità)

Il luogo che abitiamo è l’Italia, di origini (se proprio la dobbiamo mettere sul religioso) PAGANE: IL CRISTIANESIMO VIEN DOPO, mooooolto dopo (e qui bisognerebbe discutere su COME si è imposto).

Saluti

N2RT

tomaraya

a me pure un prete, di quelli che passano per progressista, durante l’ora di religione continuava a blaterare che non si dovevano usare metodi anticoncezionali, che la sacra sindrome è dell’età di ponzio pilato, che darwin non ha capito niente, che non ha senso studiare la vita degli animali, nè mandare gli uomini nello spazio. a che serve, diceva sempre, spendere così tanti soldi per mandare satelliti in cielo? non bisogna mai scordarsi che lo stipendio lo paga mamma ministero ma i prof li sceglie direttamente la curia, solo ed e non è difficile immaginare che si insegneranno esclusivamente il dogma e fatti mai avvenuti, tipo la strage degli innocenti ordinata da erode morto 6 anni prima. ovviamente senza mettere mai in dubbio niente. tra gli 87.000 insegnanti che la gelmini lascerà a casa quanti saranno quelli di matematica e quanti quelli di religione?

Stefano Bottoni

Per par condicio, dopo l’ora di religione obbligatoria, un’ora di insegnamento di ateismo obbligatorio. Testi di Onfray, Odifreddi, Dawkings e Hitchens.
Scommetto che gli alunni ne saranno molto più affascinati.

Andrea

Il pensiero di queste assessore, come di molti altri che sono sulla stessa linea suppongo, è intriso di un equivoco di fondo, di tipo concettuale: far coincidere la cittadinanza con il cattolicesimo. Pensare l’equivalenza tra cultura civica e religione cattolica.
Questa identità è frutto naturalmente di secoli, se non millenni, di religione di stato e di potere in mano direttametne o indirettamente alla chiesa cattolica, alla religione.
Tuttavia, ci si aspetterebbe uno sforzo maggiore da parte di un cittadino, tra l’altro con ruoli di rilievo come questo assessore, in un contesto democratico che vuole guardare al futuro sulla base di valori quali sono la libertà e il rispetto per l’altro.

Dobbiamo ancora lavorare molto per formare una cultura civica democraticamente orientata in Italia.

Vomitino

Non ho parole, io espatrio, Olanda, Francia, credevo che la facoltatività della scelta di impartire o meno il cateschismo ad i propri figli fosse intangibile, ma vedo che questo paese di mentecatti non smetterà di stupirmi non rimane che vendere le bagattelle e cambiare patria. E se iniziassimo a chiedere l’asilo politico in quanto atei? (non stò scherzando)

g.b.

Non vorrei essere monotono, visto che ho insistito anche altre volte sull’argomento, ma la delirante proposta dell’assessore al’istruzione del Veneto è un assaggio dell’oscurantismo che minaccia la società nel caso prevalessero forme radicali di federalismo.

and the world will be a sone

diverso potrebbe essere il discorso sull’insegnamento di una ’storia delle religioni’”.

Si, mi piacerebbe molto, soprattutto se partissero da Horus, e passando per altre decine di miti, arrivassero a Mitra e poi finalmente Gesù. Chissà cosa penserebbero gli scolari…

Luciano G. Calì

Ecco un breve sunto del Donazzan-pensiero:

«La religione insegnata sui banchi non è basata sulla catechesi, ma sulla conoscenza dell’uomo. E’ l’approccio all’umanesimo di cui è intrisa la nostra esistenza: i nostri principi non sono un dettaglio e vengono da qui, mica da Marte.
Qualche giorno fa guardavo i 5000 volontari di al meeting di Rimini e pensavo che quella maggioranza silenziosa finalmente ha alzato lo testa, si è ribellata. I valori tornano, come un fiume carsico. E allora ben vengano i grembiuli a scuola, il rigore: pensare che la stessa proposta la feci io sette anni fa, per sentirmi dare della fascista».

Per chi non ne avesse ancora abbastanza, qui di seguito il link all’articolo integrale presente sull’edizione on line de L’Espresso.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Religione-per-tutti/2040026/6

Marco

“Non è quindi neppure di potestà esclusiva dello Stato”…laico e sovrano…

Lucy Van Pelt

La precisazione della dirigente scolastica regionale ha il merito di far rientrare il delirio della Donazzan, ma non mi lascia del tutto tranquilla. Questo parere favorevole all’insegnamento della storia delle religioni mi fa temere che che qualcosa che è uscito definitivamente dalla porta possa rientrare sotto altra forma dalla finestra.

Non perdetevi l’articolo dell’espresso. la demente ambiva all’assessorato alla caccia e agricoltura, ma era già occupato, così le hanno dato l’istruzione…

@g.b.
Sono d’accordo con te

RedGod

Preferisco una proposta di espropiazione obbligatoria verso la cricca Vaticana e i suoi sterminati patrimoni.

Massimo

Scusate vado di fretta. Replico ad alcuni post.

>Giovanni: @ Massimo, non ci sono dogmi in scienza, storia ecc. ecc. ma un continuo e complesso lavoro di analisi.

La scienza e il camminare per strada si basano sul fatto che esiste un mondo esterno. Che prova ho che “l’esterno” non dipenda, ancora una volta, da me? Lo accetto per fede/assenso. La fede/assenso è alla base di ogni conocenza.

> lumen rationis @Massimo.
Se la gente conoscesse veramente la storia della religione cattolica, capirebbe cosa c’è dietro le religioni in generale e quella cattolica in particolare: l’esercizio del potere.

Pregiudizi. Scambi gli errori per il tutto. Il male tra uomini di religione avvalora l’idea del peccato originale.

> Meslier: Come volevasi dimostrare, anche gli insegnanti di religione adottano una prospettiva relativista, quando fa comodo.

Se ti riferisci a me non hai capito quel che ho detto. Sostengo che il cristianesimo sia la vera religione e quella più adatta ad aiutare a conoscere il nostro habitat.

Non mi sembra che nessuno abbia discusso quello che mi sta a cuore. Che l’indottrinamento ESISTE anche nelle materie senza aggettivi. LA filosofia ecc.. Lo studente è totalmente esposto e sguarnito dalla critica per paura di ritorsioni. Perchè non raccontate gli indottrinamenti politici e ideologici ricevuti nelle varie materie?

> Maurizio: grazie a te e al tuo sgrammaticato intervento per aver fornito un’ulteriore motivo per cui rifiutare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche

Tu sì che sai dialogare.

> Meslier Insomma la religione come fatto puramente ereditario, territoriale, da conservare sempre e comunque, vincolante per tutti. Nasci in Italia? Cuccati l’IRC! Nasci in Pakistan? Cuccati l’Islam!

Merita approfondimento. Di fatto dove nasciamo ci condiziona. Che lingua ci siamo “cuccati”? Sicuro che una lingua sia solo parole e non anche idee e valori? Che istituzioni abbiamo ecc… Questo non significa che l’esperienza e il ragionamento non portino ad evolvere e cambiare. Uno che crede può smettere di credere se le sue eperienze e ragionamenti lo portano a quella conclusione. Dove sono i dogmi? Tutto cambia. E un convertito, dopo un anno di cammino di fede, non è lo stesso dell’inizio. Ci si evolve. Anche gli stati si evolvono e cambiano. La libertà religisa dei cristiani perseguitati in India dovrebbe stare a cuore anche a voi, e l’argomento non dovrebbe essere tirato fuori solo per dare addosso… ai cristiani
Ciao

Marco.g

Chissà se l’assessore sarà in sinagoga domenica. Non credo. Quest’anno il tema della giornata della cultura ebraica è “musica e parole”. Se ci va mi sa che gliele suonano.

Popinga

@ l’insegnante di religione
Ci sono gruppi di aiuto reciproco che possono aiutarti, qualora decidessi di smettere. Lo so, è difficile uscire dal tunnel.
Dialogare con te? Fiato sprecato.

Maurizio

@ Massimo
> “Tu sì che sai dialogare.”

Osservazione acuta, infatti non era assolutamente mia intenzione cercare il dialogo.
Perdonami, ma non ti ritengo idoneo come interlocutore …non fosse altro che per via di un tuo certo manifesto “conflitto di interessi”.
Ciao

Daniela

questa è proprio pazza, ma che vorrebbe fare farci tornare indietro di anni? S lo può scordare.

Massi

Quanto integralismo c’è in chi gestisce le istituzioni come una clava contro la diversità altrui: certo che “il potere” gli dia questa facoltà e quanta dopiezza c’è in chi supporta questi fanatici, mettendosi alla pari nel dialogo con gli altri ma solo per offrire un supporto ai suoi confedeli che dall'”alto delle istituzioni” obbligano gli altri alla loro fede e poi pur si dichiarano “costretti ad arroccarsi perché attaccati”?
“Povere buone creature”, loro.

enrico mini

Anch’io avrei voglia di piantare tutto e scappare da questo residuo d’italia…Però quando leggo certi commenti mi convinco che qui devo restare e lottare. Nel mio piccolo ovviamente, come hanno fatto i miei genitori e nonni che al fascismo e alla chiesa hanno pagato il loro scotto per le loro idee. Non dobbiamo “scappare” (mollare mi ricordava cose poco simpatiche) per nessun motivo perchè questo è ciò che sperano che noi si faccia. No, io sono determinato, ovviamente in maniera non violenta, a combattere.

Andrea

Non possiamo starcene a guardare.
Dobbiamo attivarci per diffondere i valori democratici, di pluralismo, di diversità.
Non è possibile lasciare una nazione intera in ostaggio di una religione.
In ostaggio di chi ha deciso che la sua visione del mondo è la più giusta e non si discute.
Hanno un bel dire che si può liberamente uscire dalla religione cattolica. In cambio, però, del monopolio delle coscienze.
Questo vogliono, il monopolio delle coscienze. Facile poi dire che tutti sono liberi, quando prima li hai condizionati per bene.

Lola

MIo figlio frequenta la scuola elementare (III) e anche l’ora di religione…..non c’era alternativa. L’insegnante sa bene quale sia la nostra posizione nei confronti della religione; il suo insegnamento è solo una opinione, alcuni valori di cui parla sono già (e meglio) conosciuti in casa nostra pur non riconoscendone la stessa derivazione.
L’ora di religione sfiora appena l’argomento “religioni”: si tratta infatti di pura propaganda a favore del cattolicesimo; una sequela di fatti che non hanno appiglio alcuno con la logica!
Massimo ( se sei tornato dalla messa serale) dicci la verità: ma che faccia ti fanno i bambini quando racconti le favolette???
E un’altra cosa: per rispetto all’India impareresti (spero anche tu, anche se hai parlato dei tuoi figli) le loro tradizioni; e per rispetto alla scuola italiana, che ti paga, non sarebbe corretto imparare l’italiano?

jsm

da buon vicentino, pensare che da queste parti ci sia ancora (tanta) gente così, mi vien da vomitare…
ricordo ancora l’ora di religione obbligatoria: spudorata propaganda cattolica. comunque, se mio figlio dovesse essere costretto a subire una simile porcheria, forse tutto il male non verrebbe per nuocere. gli farei io qualcheripetizione di religione. sapete, fuori il dente fuori il dolore….. tanto in religione non si può comunque bocciare….

Marco.g

@Massimo (il prof, il cui post prima non si vedeva)

Un rimedio elementare all’indottrinamento è sentire più campane, ma nell’ora di religione il campanaro è sempre lo stesso. In storia, filosofia ecc. uno può incontrare prof. di idee diverse lungo il corso di studi.

stefano

la storia delle religioni è materia adatta per ragazzi che abbiano già superato le scuole medie.
io non la insegnerei fino alle superiori per non influenzare le scelte in materia sia di fede che di razionalità.
per quanto riguarda gli insegnanti non conosco il livello di preparazione della classe docenti a riguardo ma l’argomento è delicato e si presta ad essere sempre “distorto” dalle convinzioni religiose dell’insegnante.

dv64

In Veneto si può arrivare a un compromesso soddisfacente: religione cattolica obbligatoria a patto che sia insegnata da Germano Mosconi e suoi discepoli.

enrico mini

Ma IRC è l’acronimo di Indrottinamento Rifondazione Comunista? Se sbalio corigeme.

Il Filosofo Bottiglione

ma sì, ora di religione obbligatoria e preghiera prima delle lezioni, come da tradizione italica, tristemete e follemente dimenticata!
stiamo perdendo le nostre radici, la nostra identità!
dove sono finiti i preti con il sottanone, l’odore umido della canonica, i viottoli con i sassi che crepitavano sotto i piedi?
quest’Italia che ci ha cresciuti robusti, dotati di sani principi. la maestra unica che ci ha educati al timor di Dio e alla venerazione dei Santi, esempi di bontà.
l’Italia dei nostri padri, questa è l’Italia che vogliamo!
viva Cristo Re!
viva la Santissima Vergine di Civitavecchia!

Andrea

Dobbiamo valorizzare l’etica della responsabilità e attenuare l’etica dei principi.
L’etica della responsabilità prevede un comportamento che analizza i mezzi e i fini e valuta le conseguenze del nostro agire.
L’etica dei principi si basa su valori assoluti e le relative convinzioni a prescindere dalle conseguenze: è questa l’etica del religioso che vuole realizzare la parola assoluta di dio.

Maurizio

@ Andrea
concordo perfettamente, ma sarei più estremista e piuttosto che “attenuare l’etica dei principi”, mirerei decisamente ad estirparla 😉

Massimo

Stefano:
> la storia delle religioni è materia adatta per ragazzi che abbiano già superato le scuole medie. io non la insegnerei fino alle superiori per non influenzare le scelte in materia sia di fede che di razionalità.

Invece l’evoluzionismo è adatto dall’asilo nido…

Massimo

Marco g.
> In storia, filosofia ecc. uno può incontrare prof. di idee diverse lungo il corso di studi.

e se non succede?

Massimo

Lola:
> Massimo ( se sei tornato dalla messa serale)

simpatica 🙂

> dicci la verità: ma che faccia ti fanno i bambini quando racconti le favolette???

sono commosssi

> E un’altra cosa: per rispetto all’India impareresti (spero anche tu, anche se hai parlato dei tuoi figli) le loro tradizioni; e per rispetto alla scuola italiana, che ti paga, non sarebbe corretto imparare l’italiano?

Per rispetto dell’India? Non mi importa niente dell’India lo farei per me e i mii figli. Tuno? Rimmaresti scenza connoscere la culura del lugo?

Massimo

jsm:
> ricordo ancora l’ora di religione obbligatoria: spudorata propaganda cattolica.

ricordo ore di marxismo, esistenzialismo ateo, fascismo rosso, anticristianesimo… prendetevela con la pecorella nera dell’Irc.

Massimo

Andrea:
> Non possiamo starcene a guardare.
Dobbiamo attivarci per diffondere i valori democratici, di pluralismo, di diversità.

Sì, inizia con questa lista di commentatori. Parla ad esempio a Popinga o Maurizio…

Vico

me se lo studente si rifiutasse di prendere parte alle lezioni dovrà subire un T.E.O. (trattamento esorcista obbligatorio) dall’usl o verrà bruciato direttamente?
sarebbe opportuno inviare una mail di protesta a Elena Donazzon

elena.donazzan@consiglioveneto.it

Vico

@massimo
!1)hai ragione, seguo la tua linea democratica e ritenendo l’ateismo valore fondante della cultura europea, impongo l’insegnamento obbligatorio dell’insegnamento dell’ateismo con professori scelti dall’uaar e pagati dallo stato. E’ questo il tuo concetto di pluralismo e di diversità?

2)”che l’indottrinamento ESISTE anche nelle materie senza aggettivi. LA filosofia ecc.. Lo studente è totalmente esposto e sguarnito dalla critica per paura di ritorsioni. Perchè non raccontate gli indottrinamenti politici e ideologici ricevuti nelle varie materie?”

Evidentemente hai frequentato strane scuole, perchè io nella romagna rossa non ricordo insegnanti anticattolici, che insegnassero marxismo. Ma, comunque, sarebbero state posizioni personali, condivisibili o meno, non imposte dalla legge. Ho discusso di politica per anni con il mio prof di chimica, o con il mio prof di agraria democristiani doc, gli unici che a scuola parlavano di politica, senza nessuna remora, con il massimo rispetto reciproco. Ma la posizione era in partenza paritaria.

SE INVECE IO INSEGNO MARXISMO PIUTTOSTO CHE RELIGIONE CATTOLICA E’ DI TUTTA EVIDENZA CHE IO PARTO DAL PRESUPPOSTO CHE IL MIO INSEGNAMENTO E’ GIUSTO, SOPRATTUTTO SE RAGIONO PER DOGMI.

capito la differenza?

enrico mini

Mi sà che dei tuoi bambini ti importa tanto quanto dell’india. Complimenti!

paniscus

Vi siete persi il meglio, a quanto pare: dopo la sparata sulla religione obbligatoria a scuola, talmente anticostituzionale da aver messo in imbarazzo perfino Galan che le ha dato una strigliata pubblica, la sarahpalin de noantri si è ripresa subito.

Ha proposto infatti di “accogliere nelle scuole italiane solo i figli degli immigrati regolari”, e anche quelli dopo un rigidissimo periodo di quarantena per verificare che abbiano imparato bene la lingua. E state attenti, la motivazione è per il loro bene: perché altrimenti vanno in frustrazione a sentirsi diversi dagli altri, e si mettono a piangere, e in qualche caso si incazzano pure.

Aho’, ma vi rendete conto? Ci aveva provato la Moratti con gli asili comunali ed è stata stroncata di brutto, e questa si sogna di negare ai ragazzini stranieri la SCUOLA DELL’OBBLIGO?

Se il Veneto ricomincerà a parlare di secessione, alla lunga non mi opporrò più: fuori ‘sta gente pericolosa dall’Italia!

Lisa

paniscus

“ricordo ore di marxismo, esistenzialismo ateo, fascismo rosso, anticristianesimo… prendetevela con la pecorella nera dell’Irc.”

Faccio umilmente notare che se capita un insegnante comunista, fascista, esistenzialista, buddista o scacchista, è un caso individuale, e che se consente alla propria ideologia personale di influenzare troppo le sue lezioni, commette una scorrettezza e può essere sanzionato.

Mentre quello di religione è pagato apposta per essere di parte, ed è previsto per legge che tenga un corso fortemente sbilanciato verso una certa ideologia.

Se a te pare la stessa cosa…

Lisa

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