Pakistan: ragazza fatta uccidere dai genitori perché voleva divorziare

Saira Nusrat Bibi era stata fatta sposare a nove anni: uno dei tanti casi di matrimonio combinato ancora diffusi in Pakistan. Suo marito aveva 45 anni. Compiuti i 17 anni, Saira aveva deciso di divorziare. Uscita dal tribunale dove stava portando avanti la pratica, è stata circondata da un gruppo di uomini, portata davanti ai genitori (che avevano commissionato la spedizione punitiva) e quindi uccisa.

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48 commenti

ros

Ah, scusate…ma di queste crudeltà, i bravi cattolici, specie quelli ai vertici, si pronunciano o si accaniscono solo contro l’aborto?

Leo55

Cari amici multiculturalisti, come vi atteggiate davanti a certe notizie??
Non pensate che ciò possa accadere anche da noi? Anzi , se non vado errato , mi sembra che sia già accaduto……….

lacrime e sangue

Lei ha disonorato la sua famiglia: non accettando il marito sceltole dal padre, lei ha messo in discussione l’autorità maschile che lui rappresenta.
Non si tratta di lasciare il marito, ma di rifiutare la decisione paterna.

Lei era un oggetto: un oggetto non si ribella.

Qui si vede chiaramente la religiosità islamica: nel corano e negli hadit la donna è esplicitamente sottomessa all’autorità del maschio (padre, fratello, marito), fino alla morte.
L’islam è diverso in questo dal cristianesimo: ufficialmente il padre/marito cristiano non può arrivare ad uccidere, mentre nell’islam se non uccide è disonorato e svergognato pubblicamente e colpevole di non rispettare la legge di dio.
Ed è questa “cultura” che si vuole assorbire nel multiculturalismo, spacciandola per equivalente alla nostra (che non sarà perfetta, ma qui neanche il più reazionario dei preti giustifica l’assassinio di una figlia).

Toptone

La prova provata che l’umanità non ha bisogno nè di dio nè di dei nè di idoli nè dei loro adoratori.

Compreso un certo santone nostrano coperto d’oro e di boria.

Ringraziamo il Risorgimento per aver separato Stato e Chiesa, sennò a quest’ora saremmo al livello di questi pazzi sanguinari.

vico

@leo55
siamo favorevoli agli omicidi di infedeli, naturalmente, nonchè al delitto d’onore e ai roghi delle streghe.

Essere multiculturali significa semplicemente riconoscere agli “altri” gli stessi diritti che vengono riconosciuti a noi, caro Leo.
Quindi mi indigno se si vuole vietare o sottoporre a referendum il diritto di costruire un luogo di culto islamico, mentre tutti tacciono per una chiesa, o se si vuole impedire agli indù di avere una scuola confessionale mentre il nostro paese è pieno di istituti cattolici. E mi indigno, nello stesso modo, quando un articolo del TUPS viene usata in maniera strumentale per multare una trans o una donna velata.

Per quanto riguarda la notizia, solo un cretino potrebbe avere una reazione diversa dallo sdegno e dalla rabbia. Ma è di tutta evidenza che una persona razionale dovrebbe saper distinguere episodi criminali, certo non rari in oriente, ma non esclusivi degli islamici, con l’intera religione che ha aspetti diversi e che andrebbe vista nel suo insieme.

Sempre razionalmente posso anche pensare che il sottoprodotto delle discriminazione religiosa faccia il gioco della religione dominante di questo paese. Gli atteggiamenti dei cattolici oltranzisti e dei leghisti è evidentemente tutta orientata in tal senso, e i risultati in termine di odio razziale sono del tutto evidenti. L’arresto di sandalo che faceva attentati alle moschee, episodi di intolleranza razziale con pestaggi stanno diventando cosa comune in questo paese.

Se poi volessimo leggere le cronache del nostro paese scopriremmo che questi omicidi non sono esclusiva degli islamici e che eventi sono spesso accaduti in realtà italiane in anni recenti.

Quando gli islamici commettono reati vanno puniti esattamente come i cristiani e gli atei, quando si esprimono allo stesso diritto mio e tuo di farlo.

Altrimenti giustifichi quelli che in qualsiasi paese del mondo impongono con la forza la loro posizione religiosa o politica a scapito della libertà degli altri, cosa in cui ad esempio la chiesa cattolica è stata maestra.

vico

@leo 55
dimenticavo:
certo è accaduto da noi, e forse accadrà ancora. Ma noi abbiamo un codice penale proprio per questo e vorrei ricordarti che la responsabilità penale è personale e che se qualche socio dell’uaar sparasse al ponteficie (è un esempio, non un augurio) noi non saremmo in nessun modo responsabili.

Bruno Gualerzi

Ci risiamo con la proposta di queste notizie, subito commentate da qualcuno (Leo55, in questo caso) inveendo contro non meglio definiti multiculturalisti puntualmente sfidati a dire cosa ne pensano.
Io, che, ancor più che multiculturalista, sono stato definito ‘maschilista filoislamico mascherato da ateo’, quindi presumo anche peggio, e perciò chiamato in causa, ecco cosa ne penso:
intanto pregeherei chi propone la notizia di dare anche notizia se questa bestialità è stata o meno considerata reato e perseguita… altrimenti, mi si perdoni, ma sembra solo provocazione;
in secondo luogo di episodi aberranti, se si spulcia la cronaca, ne troviamo quanti ne vogliamo anche nel nostro civilissimo paese (c’è per esempio un coraggioso giovane scrittore – ma questa non è più nemmeno cronaca – che da 14 anni gira con la scorta perché una nostra civilissima isituzione, la mafia, nota devota di Padre Pio, ha giurato di fargliela pagare, più o meno subendo la stessa sorte di chi ha osato insultare Maometto);
in terzo luogo non penso affatto che ciò possa accadere da noi… se non ad una condizione: che si persegua, con una vera e propria campagna xenofoba, una guerra santa che, a parte altre cosiderazioni relative ad una qualsiasi guerra, potrebbe vedere vincitori gli infedeli;
infine – almeno per quanto mi riguarda proprio perché ateo – non ho mai sostenuto alcun multiculturalismo, se con questo si intende multifondamentalismo, o anche semplice pluralità religiosa sovvenzionata in qualsiasi modo dalla collettività. Sostengo invece che, o si riesce ad aprire un dialogo per superare ogni fondamentalismo, o l’alternativa è solo lo scontro.

Manlio Padovan

Caro Leo 55: è già successo da noi e noi ne abbiamo distrutto le fondamenta ideologiche. Certo potrebbe succedere ancora ed è per questo che noi ci siamo.

Ivano

Forse è bene ricordare che anche in Italia, fino a non molto tempo fa, esisteva il delitto d’onore…. Per fortuna siamo un Paese abbastanza Civile per cui detta norma è stata superata e abolita.

tomaraya

anche da quelle parti in teoria sarebbe vietato, in teoria. ma non tutti riconoscono l’autorità delle leggi dello stato. tra una religione barbara e tradizioni radicate ancora più barbare nascere donna in quei posti è una tragedia. nel vicino afghanistan tra i pashtun è consolidata la tradizione di usare le figlie come merce di scambio e compensazione per risolvere pacificamente situazioni che potrebbero sfociare in conflitti violenti. religioni come l’islam e il cristianesimo, quando a rimetterci sono le donne, come nel caso dei delitti d’onore o delle mutilazioni genitali, una volta che si sono insediate nei posti dove succedono ste infamità, hanno pensato bene di conviverci tranquillamente con queste usanze criminali.

vico

@bruno gualerzi
ricambio con affetto il saluto tra maschilisti filoislamici mascherati da atei 🙂

agnese

la religione è amore(questa è la mia barzelletta preferita)
quando mai al cristianesimo gliene è fregato qualcosa delle donne o degli oppressi?????
@ros la seconda che hai detto
i cattolici di queste cose non parlano,le fanno…
@vico ma no filoislamico no(maschilista spero altrettanto no),dai sto ancora ridendo per quella sul secondo battesimo dei nazi

vico

@agnese
ovviamente scherzavo sul maschilista filoislamico. Sui nazisti invece ero serio… 🙂

mirko

ma anziche pensare sempre alle realta’ che non possiamo cambiare, non sarebbe l’ora di chiederci come realmente possiamo mutare la nostra di realta’?!
queste discussioni sono sempre un po fini a se stesse…e tute un po fotocopia di altre…
…una richiesta ai coordinatori del sito:non si potrebbe aprire un forum con dei topics permanenti,sorta di tavoli di discussione un poco piu propositivi?

tomaraya

@ mirko
il problema è che anche in italia una ragazza pakistana è stata uccisa dai suoi familiari perchè non approvavano la sua scelta di vita. due ragazze nella mia città sono arrivate all’ospedale piene di lividi causati dai padri che disapprovavano la loro libertà. certi comportamenti avvengono sia che uno si trovi in pakistan o in egitto che in italia. bisogna invece al contrario vigilare, visto che ad andarci di mezzo di solito sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi.

Sailor-Sun

Nel medioevo se una ragazza faceva troppo di testa sua veniva bruciata, o dall’inquisizione o dai suoi stessi compaesani. E credo proprio che i suoi genitori fossero tra i primi ad accendere il falò.

mirko

forse sono stato un po troppo sintetico e frettoloso.
certamente riaffermare i valori della laicita’ aiuterebbe a creare un clima sociale piu pacifico e meno estremista e di cosnseguenza meno violento. di fatto l’opinine che mi sono fatto dell’eterogeneo e frammentato mondo degli atei e laici sul blog,al momento dell’indignazione non segue mai o quasi un momento propositivo…ma questa è una mia opinione che aspetta di essere confutata

juan valdez

Anch’io concordo con Vico e con Gualerzi. Essere multicuralisti non significa essere multifondamentalisti, non significa accettare pratiche o tradizioni aberranti, non significa giustificare atti come quelli accaduti in Pakistan e che avvengono anche in altri paesi islamici. Devo aggiungere però che mentre ritengo necessario il dialogo tra le culture, non posso fare a meno di notare (con una certa dose di preoccupazione) che quei pochi che nel modo islamico vorrebbero dialogare, vengono messi all’angolo e perseguitati con minacce e arresti, oltre a correre il rischio di venire uccisi o nel migliore dei casi venire additati come dei pericolosi eretici e traditori dell’islam e tutto questo a causa dei rapporti che le elite di potere hanno intrattenuto e intrattengono con i fondamentalisti (si pensi all’appoggio dato dalla monarchia saudita al waabismo che dell’islam è una delle versioni più liberticide e radicali). A tutto questo fa da contraltare il risorgente fondamentalismo cattolico condito da una buona dose di xenofobia e di razzismo alimentati e veicolati da partiti xenofobi e razzisti, come la lega qui in Italia.
Ma ritornando all’argomento del blog devo precisare quanto segue:
in Pakistan l’autorità del governo centrale si ferma ai confini delle zone tribali amministrativamente indipendenti, in acronimo PATA, quindi è possibile oltrechè probabile che gli uccisori di Nusrat non verranno perseguiti ma verranno al contrario considerati degli eroi e protetti dalle loro comunità.
In diversi paesi arabi il delitto d’onore viene “punito” con una detenzione che nella maggior parte dei casi non supera i due anni ma che in realtà si riduce a pochi mesi.
In paesi come la Giordania, l’Iran, l’Arabia Saudita a volte le giovani donne che vogliono divorziare o che si allontanano dal tetto coniugale vengono imprigionate per salvarle dalle loro famiglie che scondo i costumi locali dovrebbero restituire la dote avuta dallo sposo, che in pratica compra la moglie la quale vale di più se è molto giovane.
Consiglierei inoltre di leggere la testimonianza di Suad nel libro “bruciata viva” per farsi un’idea del modo in cui le donne arabe vengono trattate e per ricordarsi che nella cattolicissima Italia il delitto d’onore è stato abolito solo negli anni 60.

Manlio Padovan

Scrivevo non molto tempo fa di una ragazza di 17 anni che si è data lucidamente la morte.
Io accuso l’idealismo della sua morte. Ma ciò che mi preme qui di affermare è che parlando con una amica di quella ragazza sono venuto a sapere che non raramente ella si presentava con botte di vario tipo ricevute in famiglia perché non seguiva una vita irreprensibile sotto il profilo morale che le veniva dettato in base a canoni rigidamente cattoborghesiperbenisti. La famiglia era di nota frequentazione chiesastica.
Vedi, caro Leo 55, che succede ancora da noi e per colpa vostra?

stefano

non è la prima volta che succede.
una ragazza musulmana ma abitante con la famiglia in italia venne uccisa per motivi simili dal padre e dallo zio, è accaduto 3 o 4 anni fa.

tomaraya

@ pietro
cosa fare? bella domanda. qui da noi attivare tutti i controllori, insegnanti e assistenti sociali in primis e monitorare bene soprattutto quelle comunità dove certe pratiche sono diffuse. per quanto riguarda come in questo caso il pakistan, magari si potrebbe cominciare a premere sui nostri governi perchè “adottino” organizzazioni locali che si battono per i diritti umani, garantendo loro soldi e protezione, anche armata, che venga dato tutto l’accesso possibile ai media e a tutti i sistemi per arrivare a parlare con più persone possibili. non vedo altra soluzione, a parte l’omicidio mirato di giudici, politici, poliziotti e tutti quelli che da quelle parti legittimano il perpetuarsi di crimini contro l’umanità.

Alessandro Bruzzone

@ Vico

“Essere multiculturali significa semplicemente riconoscere agli “altri” gli stessi diritti che vengono riconosciuti a noi.”

Assolutamente vero e doveroso, ma riconoscendo tali diritti si entra automaticamente in conflitto con la cultura degli “altri” di turno, cosa che a volte viene considerata “imperialismo culturale”. Quindi non si tratta di un problema a senso unico (noi che non dialoghiamo con gli “altri”) ma a doppio senso (anche gli altri dovrebbero volere il dialogo).

Dirladada

@ mirko
Hai ragione le discussioni sull’islam sono tutte uguali, alla fine non si riesce a non parlare male anche del cristianesimo, danno l’impressione di personaggi ossessionati come se leggendo questi commenti ci si possa convertire al cristianesimo oppure decidere di votare lega. Uno più interessante è quello dello schiaffo che il regista iraniano ha dato all’UAAR. In quello né Gualerzi né Vico (che hanno una certa dose di humor nero per fare battutine sulla morte di una ragazza) si sono fatti vedere.

Leo55

Come volevasi dimostrare, è bastato sfiorare un nervo scoperto che subito si è levato alto il lamento di tutti quelli che amano alla follia il “distinguo”, il “ma anche” di veltrusconiana memoria.
Oltre alle reprimende , ora , e non mi sorprende i vari Gualerzi e Vico si autoincensano sull’altare dell’approfondimento culturale, intendi come sono a portare lontano il discorso critico dall’Islam e dal perverso e barbarico mondo che ospita simili “culture”.
Come più volte precisato, non vedo quale sia il nesso logico e l’utilità, nel rinvangare che anche nel cattolicesimo, nel cristianesimo, ci sono stati i roghi e l’inquisizione, se non a distogliere il ragionamento da una condanna dura , inedubile e senza appello che deve colpire , non le persone, come superficialmente ed erroneamente affermato da alcuni, ma le nefaste e perverse ideologie alla base di simili comportamenti criminali.
Accettare e giustificare certe tradizioni, che sono alla fonte di simili bestialità, è un pò come rendersi complice dei delitti che poi vengono commessi dagli adepti di simili credi religiosi.
Per quanto riguarda l’affermazione che simili episodi sono già avvenuti qui da noi, in Italia, mi riferivo ad un altro episodio di una ragazza uccisa dai genitori perchè non voleva vivere secondo i costumi islamici…………mica pensavo al medioevo.
Comunque ritengo un ben strano modo di manifestare l’ateismo…….a senso unico, direi………guai a chi mi tocca l’Islam, per carità.

Leo55

All’amico Vico, consiglierei, a meno che non l’abbia già fatto, la lettura del libro di Eugenio Lecaldano, “Un’etica senza Dio”, al fine di concordarci sul significato di difesa delle culture e difesa dei valori etici e morali. Diversamente potrei ribattergli che anche il Nazismo può considerarsi una cultura e , di consequenza, aspirare a rispetto e libertà di manifestazione.

Leo55

@Vico e Bruno Gualerzi

Io non vi apostrofo di sicuro come maschilisti mascherati da atei.
Ma sulla simpatia per l’Islam, a giudicare da come scattate come molle, ogni qual volta ci azzardiamo a criticare questo cancro dell’umanità, bhe, avrei qualche piccolo dubbio……..
Spero che riusciate a fugarmelo.

Bruno Gualerzi

@ Dirladada
Non ne posso più di queste accuse assurde, immotivate e in malafede. Mi dici dove, quando in che modo, io avrei fatto delle battutine sulla morte di una ragazza? Un’accusa del genere non è giustificata da nessuna divergenza di opinioni, anche radicale. Passi per il ‘maschilista filoislamico’ (e se per humor nero intendi questo, sappi che si tratta di un’accusa che ho ricevuto, non è una mia battuta), ma dire che ho giocato sulla morte di una ragazza, non te lo posso permettere.
E poi cosa c’entra la vicenda del regista iraniano, sulla quale io e Vico non saremmo intervenuti? Ma in che modo devo dirlo che i regimi teocratici, di qualunque natura essi siano, e primi fra tutti ovviamente quelli che si rifanno all’islam, sono per me quanto di più pericoloso esista per l’umanità intera e che proprio per questo si deve cercare in tutti i modi di smantellarli? E che qui, solo qui, per noioso che tu lo ritenga, esiste tra noi una divergenza legittima di opinioni, cioè circa i modi in cui farlo?
E se parlando dell’islam e delle sue sturture si finisce per parlar male anche del cristianesimo è proprio perché – divergenza legittima di opinioni anche questa – si ritiene insensato e pericoloso stabilire delle graduatorie tra fondamentalismi: diversi, certo, ma sempre fondamentalismi.

Bruno Gualerzi

Caro Leo55, ho appena risposto a Dirladada e a quella risposta, quando e se verrà approvata, ti rimando. In quanto alla ‘scattare’, riflettici un momento, e vedrai da che parte arriva la provocazione.

Bruno Gualerzi

@ Leo55
Ho appeno letto il tuo intervento delle 23, che prima evidentemente non era comparso. Credo comunque che nella replica a Dirladada, ora comparsa, ci sia quanto avrei – toni risentiti a parte, ma vorrei vedere! – replicato in sostanza anche a te.

gigetta

perchè le cinque sepolte vive? sempre in Pakistan “regno dei diritti umani” un pò come tutti i luoghi dove ha la meglio qualche credo religioso.

vico

@leo55
non mi sembra di essere “scattato” ho solo risposto a una tua domanda, che voleva essere un po’ provocatoria e polemica, utilizzando lo stesso tono. Simpatia per l’islam? No, rispetto semplicemente i diritti di tutti, leggi meglio la mia risposta e forse capirai.
Per quanto riguarda l’aspetto etico l’osservazione è giusta, ma si può anche rovesciare. Chi è che può decidere quali sono le culture da escludere? in iran e in arabia lo fanno e scommetto che non sei d’accordo…

@alessandro bruzzone
se gli altri non accettano il dialogo ne pagheranno le conseguenze sociali e legali, non credo potranno imporre cambiamenti al nostro tessuto sociale, e la storia insegna che gli immigrati sono culturalmente più deboli .

@dirladada
il mio commento sul regista iraniano c’era. Non credo si possano imporre i premi.
sulla morte della ragazza la mia opinione è chiara:
“Per quanto riguarda la notizia, solo un cretino potrebbe avere una reazione diversa dallo sdegno e dalla rabbia. Ma è di tutta evidenza che una persona razionale dovrebbe saper distinguere episodi criminali, certo non rari in oriente, ma non esclusivi degli islamici, con l’intera religione che ha aspetti diversi e che andrebbe vista nel suo insieme.”
l’apertura del post era evidentemente riferita a come certi frequentatori del post mi vedono.

Bruno Gualerzi

Ho riletto i commenti di questo post a mente un pò più fredda e – per vedere se e fino a che punto ci si può intendere – chiedo espressamente agli amici Dirladada e Leo55 cosa ne pensano della guerra condotta dagli americani in Iraq.
Io, a più riprese e credo senza equivoci, ho già espresso cosa penso dei regimi teocratici di ispirazione islamica, e chiedo questo non perchè ne voglia trarre chissà quali conseguenze in termini di polemica qualora la risposta fosse di un certo tipo, ma, ripeto, solo per verificare se ci si può intendere o no su certe questioni emerse nel dibattito. Se sì, meglio; se no, al dialogo tra sordi (e uno dei sordi potrei benissimo essere io), preferisco il silenzio.
Grazie.

San Gennaro

Perché portate sempre esempi di ragazze saudite, paki e afghane?
Il 24 marzo 2006 l’italiana Brunetta Morabito doveva morire per mano del fratello italiano, essendo diventata madre senza essere sposata. Non è morta solo grazie alle pronte ed efficaci cure mediche.
C’entra qualcosa la religione (cattolica, in questo caso)? Forse marginalmente.
Con lo stesso metro voglio giudicare analoghi casi non italiani.

Per nostra buona memoria sarà bene citare il vecchio art. 587 c.p.

“Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.”

Come si vede è il comportamento delle femmine che andava sorvegliato.
Analogamente, l’art. 559 configurava come reato l’adulterio della moglie (il marito era libero di …). Questo articolo fu abrogato con sentenza della corte cost. alla fine del 1968. L’art. 587
fu abrogato dalla L. 442/1981 (per la serie: non è mai troppo tardi).
Ma forse sarebbe il caso di reintrodurli “per il rispetto delle nostre tradizioni più autentiche, nonché per salvaguardare il retaggio della nostra antica cultura e delle nostre radici dalle invasioni che minacciano di cancellare il nostro patrimonio etnografico e la nostra identità nazionale”. 😆

Nifft

@Leo, dirladada, ecc…

perdonatemi, ma il vostro modo di assolutizzare l’islam, visto come il “Male” assoluto, mi sa un po’ di xenofobia… Giudicate queste culture “barbariche”. Ma a cosa vi state riferendo?

Lo sapete che il livello di istruzione medio di alcuni paesi a maggioranza musulmana è superiore a quello italiano? Lo sapete che, oltre alle scuole coraniche, in questi paesi esistono università e centri di ricerca? Lo sapete che molte persone musulmane criticano profondamente, spesso rischiando di brutto, i regimi teocratici dove sono prigionieri? Alcune di queste persone le ho conosciute, ricercatori iraniani “fuggiti” in Europa. La cosa interessante è che li ho trovati molto più laici rispetto alla media italiana. Dove per laicità intendo anche rispetto per le diversità e per le diverse culture.

Perchè un regime teocratico ispirato all’islam dovrebbe essere peggiore di un regime teocratico ispirato a qualche altra religione? la religione islamica in sé è pari a quella degli altri monoteismi e ne condivide gli stessi aspetti negativi e perniciosi.

Una nota: rispetto al cottolicesimo, dove è completamente negato, lo sapete che il divorzio islamico è considerato leggittimo? Occorre ovviamente il benestare del marito, che può comunque rinunciare a questo diritto (la decisione di divorziare) per darla alla moglie nel momento del matrimonio, come segno di fiducia.

Ora: qui abbiamo una ragazza uccisa perchè voleva divorziare. Ma abbiamo anche una religione (l’islam) un “tantino” più aperta in questa materia rispetto a quella che consideriamo più “moderna” (il cattolicesimo). Quindi cos’è che dovremmo veramente criticare in questa storia?

Aris

@ Vico
Io credo di aver capito cosa dite tu e Gualerzi. Anche io sono abbastanza d’accordo: “multiculturalismo” e “multifondamentalismo” sono due cose ben diverse. Però, per noi!
E’ troppo facile dire “se gli altri non accettano il dialogo ne pagheranno le conseguenze sociali e legali non credo potranno imporre cambiamento al nostro tessuto sociale”…mi viene da chiedere “Vico! ma ti guardi intorno?”
Gli islamici stanno facendo, nè più nè meno, quello che i cristiani hanno fatto tempo addietro siamo d’accordo. Il delitto d’onore da noi c’era fino agli anni 60 siamo d’accordo e allora?
Cosa vuol dire? Che siccome anche da noi esisteva il delitto d’onore adesso devo accettare che anche qualcun altro, ovviamente non italiano, lo pratichi perchè è insito nella sua “cultura”?
Comne dicevo in un altro thread, l’Italia ha dovuto dotarsi – DOTARSI – di unalegge anti-infibulazione. L’Italia dove questa usanza barbara e brutale non s’è mai praticata. Perchè?
Perchè centinaia di migliaia di immigrati che provenivano da quei paesi dove l’infibulazione è cosa buona e giusta PRETENDEVANO di praticarla anche qui da noi, possibilmente in una struttura sanitaria pubblica, e possibilmente, aggiungo io, a spese del contribuente.
Se ti sembra una sciocchezza questa, sappi che la reg. Piemonte l’anno scorso ha stanziato 120.000 euri dei nostri – stornandoli quindi per attività che sarebbero andate a beneficio di tutta l’utenza – per la circoncisione rituale religiosa di bambini islamici (dato che il migliaio di ebrei circa che risiedono a Torino e la circoncisione relgiosa la praticano da anni a spese proprie senza rompere le balle all’intera comunità non l’hanno mai richiesta, ma da questo momento hanno tutto il “diritto” di farlo, e noi il “dovere” di concederlo…).
Perchè ti dico questo? Perchè è emblematico di ciò che accadrà quando arriveranno – perchè arriveranno stanne certo Vico – altre centinaia di migliaia di immigrati di fede mussulmana che, per effetto della loro forma mentis, non accetteranno mai e poi mai il “dialogo” come lo intendiamo tu e io e tutti quelli che oggi si riempiono la bocca di parole come “solidarietà, tolleranza, multiculturalismo”.

In parole più semplici, tu parli di integrazione. Ma per integrare bisogna essere in due a volerlo e la nostra costituzione non dice “sbattete fuori dal paese coloro che non si integrano”: quelli te li devi tenere, Vico, che ti piaccia o no.
Con questi, e saranno tanti, dovrai in qualche modo conviverci Vico: e con la tua mentalità, è molto più facile che sarai tu a dover rinunciare alla tua laicità, piuttosto che loro alla loro fede religiosa. A partire dal fatto che non ti lasceranno il tempo per criticare nè loro nè la loro religione.

Il fatto è che, come ben dice e pensa qualcuno, Vico, se tu critichi la religione cristiana, il peggio che ti può capitare è una reprimenda sociale o l’isolamento, ma se ti dichiari cristiano o ateo in un paese islamico sei o un apostata o un kufar: in ambedue i casi vai annientato.
Ho già troppo da fare a difendermi dal Vaticano: scusa se, in barba ai tuoi principi multiculturali, rigetto chi italiano come me, vorrebbe che per un distorto concetto di laicità e solidarietà si desse spazio anche a chi quegli stessi principi dimostra praticamente di rigettarli in partenza.
Se “non vorrei” avere l’Italia cattolica e col Vaticano, “non voglio” l’Italia islamica e col muezzin che gracchia anche di notte

Miso

Dalle quattro parole della notizia, sembra che i genitori abbiano ucciso la figlia perche disubbidiente, e disonorava la famiglia, almeno questo viene da pensare visto che è successo in Pakistan, è probabile che sia così; é gente testona come poteva essere un pò di anni fà quì in Italia, ma ci possono essere altri motivi e non li sappiamo.
Se nell’islam il divorzio è legale come dice Nifft: la ragazza era in regola; ma và a capire come funzionano le cose laggiù.

tomaraya

@ Nifft
“Lo sapete che il livello di istruzione medio di alcuni paesi a maggioranza musulmana è superiore a quello italiano”
se però tra i libri di testo trovi i protocolli dei savi di sion come mi hanno raccontato amici miei marocchini allora c’è da chiedersi che gli insegnano, visto che glielo spacciano per roba autentica, la prova provata del complotto ebraico. inoltre il corano è prodigo di consigli su come trattare le donne che non ubbidiscono; l’islam, come il cattolicesimo, non contemplano concetti come la libertà e l’autodeterminazione delle donne, ma le considerano proprietà dei maschi della famiglia. se la condizione delle donne in europa è migliorata sensibilmente rispetto a qualche decennio fa non lo si deve certamente alla chiesa cattolica. mentre in nazioni una volta laiche come iraq e algeria ad esempio, da quando la sharia è tornata ad essere fonte per i legislatori le condizioni delle donne sono drammaticamente cambiate in peggio.

#Aldo#

Tempo fa ho trovato in rete, non ricordo dove (forse su http://www.utopia.it) questa citazione dalla Bibbia. Ammesso che sia esatta, a me sembra indicare che la matrice è simile in modo preoccupante a quella che ha generato l’episodio descritto nel post:

DEUTERONOMIO 22, 13-21 [AT]

Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, le attribuisce azioni scandalose, dicendo: «Non ho trovato tua figlia in stato di verginità»; se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, allora la faranno uscire all’ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso un’infamia in Israele, disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te.

Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, la prende in odio, le attribuisce azioni scandalose e diffonde sul suo conto una fama cattiva, dicendo: «Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non l’ho trovata in stato di verginità», il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità della giovane e li presenteranno agli anziani della città, alla porta. Il padre della giovane dirà agli anziani: «Ho dato mia figlia in moglie a quest’uomo; egli l’ha presa in odio ed ecco le attribuisce azioni scandalose, dicendo: “Non ho trovato tua figlia in stato di verginità”; ebbene, questi sono i segni della verginità di mia figlia», e spiegheranno il panno davanti agli anziani della città. Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo castigheranno e gli imporranno un’ammenda di cento sicli d’argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d’Israele. Ella rimarrà sua.

vico

@aris
integrazione per me vuol dire accettazione delle leggi dello stato, ma libertà di esprimere la propria cultura e tradizione. Mi sembra che tra la costruzione di una moschea e l’infibulazione un pochino di differenza ci sia.
E’ che non sopporto in molti interlocutori del sito questa presumano una superiorità morale dell’occidente, proprio per questo cito il delitto d’onore, o casi analoghi, che dimostrano che tra noi e gli “altri” non c’è una gran differenza.
Non mi sembra che l’italia si stia piegando alle culture immigrate. Mi guardo in giro e vedo desolanti esempi di stupido razzismo. A Forlì ci sono personaggi della sinistra che invocano liste separate per l’accesso all’edilizia popolare, gente che chiede l’intervento della forza pubblica per la presenza di extracomunitari nullafacenti in piazza (una nuova fattispecie di reato), che protestano per la puzza del kebab, come se le piadinare profumassero l’aria….
I tentativi di cambiare la faccia al paese li sta facendo un’altra religione, e quello mi sembra il mio vero nemico, oggi.
Se mai gli islamici cercheranno di imporre la loro sharia sarò in prima fila a combatterli, ma non intravedo questi rischi. Non accetto neanch’io il buonismo del togliamo il presepe perchè ci sono anche i mussulmani, semplicemente vorrei che il presepe venisse tolto dalle scuole perchè noi siamo laici.
Per quanto riguarda la circoncisione, ho già detto che sono contrario che venga effettuata a minori di almeno 16 anni. Ma noto che dopo duemila anni di ebraismo se ne parla solo x gli islamici, chissà perchè?
Anche sui paesi islamici si tende a generalizzare troppo. Moltissimi paesi sono tolleranti forse + di noi verso altre religione, e l’integralismo è esito recente sulla cui origine qualche domanda gli occidentali dovrebbero porsi.

Non sono neanche convinto che per integrarsi serva essere in due. Vedrai come saranno le generazioni dei nati in italia. L’egemonia culturale finisce sempre per avere il sopravvento .

Aris

@ Vico

Appunto, per te e per me “integrazione” vuol dire accettazione delle leggi dello stato. In realtà per molti immigrati non è così. Prendine atto.
Ma le comunità islamiche presenti in Italia, naturalmente non tutte ma alcune rappresentative, hanno già mosso una serie di richieste da far paura, dove la più soft riguarda la rigida divisione tra maschi e femmine già alla scuola materna.
Come la metti con chi entra in Italia e ti dice “lo so che voi italiani non fate così perchè la vostra costituzione e la vostra cultura non lo permetterebbero, ma noi siamo mussulmani prima di tutto e la nostra religione viene prima di ogni altra cosa e della nostra stessa cittadinanza”.
Di conseguenza se nel suo paese si infibula, si circoncide, si picchia la moglie e la si segrega in casa perchè c’è scritto nel Corano, non si impara la lingua del posto se non per una minima questione di sopravvivenza, è più che probabile che il suddetto islamico non accetterà facilmente che tu gli risponda “no guarda, ora sei in Italia e qui da noi queste cose non le puoi fare. Non puoi fare quello che pensi di essere autorizzato a fare dalla tua religione qui da noi, solo perchè mussulmano”, senza che ti sbatta in faccia l’accusa di essere razzista e xenofobo.
Se a Forli ci sono esponenti di sinistra che invocano liste separate per l’accesso all’edilizia popolare a me sta benissimo Vico, perchè l’edilizia popolare nasce dalle tasche degli italiani e si sviluppa per aiutare i cittadini – cittadini italiani o acquisiti – meno abbienti che hanno poche possibilità di acquistare un appartamento.
Se l’immigrato è regolare e paga le tasse come le pago io, ma tuttavia ha un reddito molto basso, rientra nelle liste regolari e io sono d’accordo a che gli venga concesso un appartamento popolare in Italia.
Non sono più d’accordo se invece viene concesso a un immigrato solo perchè tale, ma che lavora al nero (piaga che ha ridotto anche gli italiani in schiavitù. benchè gli immigrati di questo non abbiano colpa) e manda la maggior parte del suo guadagno al suo paese pretendendo per se stesso e la sua famiglia un bene che invece va assegnato a un italiano povero come lui. Quindi ben vengano le liste separate dei richiedenti. Parimenti non vedo perchè dovremmo sempre e soltanto chiudere un occhio, anzi due, sugli immigrati nullafacenti e non chiamare mai la polizia consegnando loro, di fatto, il nostro territorio e l’autorizzazione a farci quello che vogliono e con chi vogliono. La polizia non può fare nulla se non li coglie in flagranza di reato, ma intanto ricordiamo loro che è l’Italia non il deserto.
Questo è il classico esempio di buonismo che detesto!
Se uno è nullafacente in Italia non ci dovrebbe stare, in considerazione dell’alto tasso di “nullafacenti” nostrani che già abbiamo. Un immigrato per stare in Italia non dovrebbe dimostrare che è in grado di mantenersi? E perchè siamo sempre noi, con il nostro welfare che per i cittadini italiani e immigrati regolari ha un costo molto elevato, a doverli mantenere? Se uno viene per diventare un “nullafacente” COSA è venuto a fare qui Vico?
La domanda è un ossimoro, ma la risposta è piuttosto elementare, direi… tralascio le altre lamentele, perchè protesto per l’islamico che ascolta rai alle tre di notte, e urla dal balcone “italiani tutti razzisti” quando la gente protesta per l’orario in cui la gente normalmente dorme, come protesto per il casino che fanno i clienti dei pub che escono ubriachi alla stessa ora senza curarmi della nazionalità di chi lo fa.
Il tuo “vedrai come saranno le generazioni dei nuovi nati in Italia” mi mette i brividi.
Sono le nuove generazioni di immigrati, quelli che non si sentono più figli del paese di provenienza ma neanche figli di quelli adottivi, quelli che di solito causano i problemi più seri dei loro genitori. La recente storia dEuropa insegna. A questo punto mi aspetto una reprimenda che mi dica che non sarà così se sapremo integrarli: cioè siamo sempre noi occidentali, quelli che si devono impegnare. Gli “altri” a quanto pare sono venuti soltanto per essere assistiti. ovviamente gratis.
Con ciò non dimentico la mia battaglia col Vaticano e un governo che spudoratamente lo favorisce in tutto e per tutto. Ma mi sembra che anche la sinistra con la sua visione terzomondista di un mondo utopico che oramai non alberga neanche più nei sogni dei vecchi sessantottini, sia stata tragicamente fallimentare da questo punto di vista, e i risultati ce li abbiamo sotto agli occhi.
Io semplicemente non voglio aggiungere guai ai guai.

Aris

@Vico

Scusa ho dimenticato un pezzo.
“Per quanto riguarda la circoncisione, ho già detto che sono contrario che venga effettuata a minori di almeno 16 anni. Ma noto che dopo duemila anni di ebraismo se ne parla solo x gli islamici, chissà perchè?”

Perchè gli ebrei in Italia sono molti meno degli islamici, e sopratutto l’hanno sempre praticata a spese loro, senza chiedere nulla al SSN, e non pestano i piedi perchè la stessa venga loro concessa a spese del SSN.

Miso

@ #Aldo#

Insomma, alla Bibbia sono meglio le 120 giornate di Sodoma, del marchese De Sade.
Sicuramente a livello filosofico lo sono.

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