Russia: crociata contro South Park

La Procura generale russa ha definito con una sentenza “offensiva dell’onore e della dignità di cristiani e musulmani e insultante per i sentimenti di credenti di qualsiasi fede” una puntata del cartone animato Sout Park – noto per il suo stile caustico e irriverente – andata in onda sul canale 2X2 il 9 gennaio scorso.
L’episodio, intitolato Mr. Hankey’s Christmas Classic, è stato ritenuto offensivo perché i vari personaggi cantano canzoni di natale rivisitate in chiave grottesca e satirica.
Vari esponenti religiosi hanno chiesto la revoca della concessione alla rete tv.

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27 commenti

Popinga

Brutti bastardi, hanno ammazzato Kenny!
Viva Mr. Hankey, assomiglia a Tremonti. La puntata andò in onda qualche anno fa anche in chiaro su Italia1, ma non ci fu alcuna reazione clericale.

Daniele

Cià cià ciaaooooo…….Mr. Hankey!!!!

Prego Mr Hankey tutte le sere…..sperando che prima o poi vada a fare una visitina anche a don peppino e gli saltelli addosso tutt’intorno a quel suo bel vestitino bianco…….

Druso

Oh no! Hanno ammazzato Kenny!
Non sono un grande estimatore di South Park, mi piaceva all’inizio, poi mi ha stufato… Per quanto non sia un prodotto di prima categoria, non capisco perché scagliarsi contro un programma al cui inizio è specificato che può essere offensivo. Se non piace che non guardassero.
È un cartone animato volgare, blasfemo e irriverente, gli autori lo ribadiscono ad ogni puntata: c’è (almeno all’epoca c’era) il messaggio simile a quello sui pacchetti di sigarette. Se qualcuno si è sentito offeso guardandolo, significa che non ha capito niente.

La censura è sempre una cosa vergognosa e spesso colpisce senza motivo apparente. Consiglio a tutti di guardarsi i dvd di Lupin III, molte scene non sono doppiate perché censurate in Italia…

Flaviana

Ho vissuto a Mosca per un po’ di tempo. La Russia ‘e una spaventosa contraddizione che per molti versi ricorda l’Italia, a volte in peggio. La corsa capitalistica non cancella l’origine contadina piu’ retrograda, anche “all’intellighenzia” dei russi acculturati ed aperti non ‘e mai stata data l’opportunita’ di praticare autocritica ed ironia.
Dobbiamo preoccuparci di casa nosta, l Russia , nonostante i turisti e Forte dei Marmi e le migliaia di BMW, ‘e ancora un altro mondo, stanno facendom passi da gigante, ma non si puo’ pretendere. Noi non abbiamo la stessa scusa.

Lucia

Si arrabbiano perché si rendono conto che South Park nel prendere in giro le religioni fa davvero ridere!
Se non lo avessero trovato convincente non si sarebbero arrabbiati…

Loryz91

Morissero, South Park non si tocca. Mi spiace per tutti i russi che lo amano se non lo faranno più in tv, ma tanto si trova sulla rete.

Paolo

Veramente a me sembra un’altra scusa per il mai defunto kgb staliniano per imporre la censura su una rete. Per averne la conferma, o la smentita, bisognerebbe capire se questa rete e’ scomoda agli attuali reazionari. In russia certi vizietti, come far la pelle a chi dissente, non sono mai spariti ed ultimamente si stanno rafforzando. La questione kodorkovskii e’ per me controversa. Ed i giornalisti ammazzati?
Ma forse continuando si andrebbe a volare in cieli troppo foschi come quelli della politica internazionale con i suoi venti di guerra fredda in arrivo (con i due estremismi violenti dei conservatori russi da un parte quelli americani dall’altra e noi in mezzo).

Per stare invece nel tema del sito, la cosa preoccupante e’ che questi gesti gesti da parte delle autorita’ russe segnalano che anche loro si stanno adeguando alla perversa tecnica di alleare l’autorita’ politica a quella religiosa, cio’ che da tempi immemori fanno santoni e capi tribu’ per inc… il popolo. Cio’ che noi nella itaglietta di peppone e don camillo ben conosciamo…

Maurizio

Hanno eliminato tutti gli oppositori e non sapevano più con chi prendersela… “Guarda la lista, chi è il prossimo?”

terzog

A ma pare una grand stron…., ma se la gente è contenta di guardarlo vuol dire che il loro livello culturale è di pari livello, per cui non val prendersela più di tanto, ma preoccuparsi piuttosto di proporre qualcosa di più bello, interessante e costruttivo. A questo dovrebbero pensarci le TV….ma si sa: la qualità scarseggia (sia in programmi che in spettatori)

cartman666

Si sono scandalizzati per una delle puntate piu’ innocue, adesso vorrei farvi presente per chi non lo sa, che South Park va in onda su Mtv, e hanno trasmesso tutte le undici serie che sono uscite.
Ultimamente sono diventati molto piu’ caustici contro le religioni, in Imaginationland, c’era
Cartman che insisteva per farsi fare un ehm blowjob da Kyle, vestito da Papa, in un’altra puntata “Cartman sucks” si prendevano in giro i campi rieducativi per gli adolescenti omosessuali gestiti dai cristiani. Appunto per questo Italia Uno ha deciso di non trasmetterlo piu’, perche’ gli attacchi contro le religioni erano sempre piu’ virulenti.
Per l’amico Sailor Sun, la puntata che tu cerchi s’intitola Trapped in the closet, gia’ queste parole dovrebbero esserti sufficienti!

Gippo

South Park è uno dei migliori prodotti di esportazione della cultura di massa a stelle e strisce.

Popinga

@ terzog
Il tuo linguaggio non eccelle per laica tolleranza. Purtroppo per te la RAI perbenista di Bernabei non c’è più. Magari su Youtube trovi qualche puntata di “Orizzonti della scienza e della tecnica”.

Alessandro Bruzzone

Inizio a pensare che il maggior problema del comunismo sia stato la sua realizzazione in Russia…

Massi

La Russia di oggi non ha ancora rinunciato al centralismo del potere di ieri ma in compenso ha già inglobato tutti i mali del capitalismo: autoritarismo verso la marginalità ed il dissenso, mafia, dilatazione fra ricchezza e miseria (persino superiore agli altri paesi occidentali e, non è una battuta, c’è ancora chi vi vede “il comunismo”).

Toptone

Ancora un odiosissimo episodio di censura nell’odiosa Russia dell’odioso Putin amicissimo dell’odioso Berluska.

Infatti, guarda caso, leggo che South Park Melmaset non lo trasmette più.

Facciamo due più due e poi ci diciamo chi controlla TUTTA la televisione in Italia?

Giona sbattezzato

Per fortuna non tutti i russi sono cosi’ imbecilli come quelli della procura.

zarathustra

South Park è una delle poche voci ancora libere che esistono.
Io ricordo una puntata in cui un prete invita i suoi colleghi a non compiere più atti di pedofilia, e quelli gli rispondono che la pedofilia è una tradizione millenaria della chiesa, scritta solennemente nella sua legge conservata al Vaticano, e che quindi non si può abolire….viva South Park!

terzog

@Popinga

sono ateo e agnostico, ma non stupido e di bassa lega.

Io non guardo South Park come non guardavao la RAI di Barnabei
semplicemente uso la mia ragione e il mio cuore per vedere e capire
ciò che vale la pena guardare, leggere e assimilare.

Sono ateo ma non per questo conformato. E se critico la chiesa per
il controllo delle persone, critico pure i mass-media per il controllo
delle menti. E non me ne frega niente di quello che ne pensate voi,
perchè io sono certo di quello che penso io.
Quindi la tua pseudo “tolleranza laica” te la puoi tenere e gestire come
tipare, io la mia “tolleranza laica” la gestisco come meglio credo .

Massi

“io sono certo di quello che penso io” è una di quelle frasi che mi attizzano tanto, perché mai nessun altro potrebbe dimostrare il contrario.
Quando si evoca l'”assoluto”, in verità, è a questo piccolissimo dato inconfutabile che bisogna pensare.

terzog

@Massi

stiamo ai fatti, anzichè partire con ragionamenti astratti.

Io ho affermato con certezza che South Park è un programma non degno
di essere guardato, e siccome io ne sono certo , io non lo guardo.

Ora chiunque può cercare di dimostrare il contrario, cioè che invece
è degno di essere guardato, ne porta le motivazioni, e poi chiunque
può riconoscere, dopo aver ascoltato i pareri e/o aver visto alcune puntate di south park, quale delle 2 posizioni gli corrisponde di più.

Io la penso così, poi tu puoi veder evocare l’ “assoluto” dove ti pare, ma devi poi spiegarci dove e perchè.

Massi

terzog,
non ho avuto la minima intenzione di schernirti, bensi rilevare una tua frase che per me riassume con la massima chiarezza (ciò che dirò qui di seguito) che le convinzioni, giuste o sbagliate che siano, non possono essere altro che giuste le proprie per ciascuno (a questo non si può in nessun modo sfuggire). Dopodiché è la disponibilità alla verifica oggettiva che le può rendere più o meno razionali (ma pur sempre non fuori dal convincimento proprio di ciascuno). Per la qual cosa, non posso che condividere quel tuo scritto successivo, col quale mi inviti ad una verifica oggettiva. Per il resto scusa la mia impertinenza nell’aver usato tue parole per sottolineare convincimenti miei. Per quel che concerne invece lo spiegarli è presto detto (si fa per dire): poiché la percezione di ognuno avviene attraverso i propri sensi e i propri sensi mettono in relazione ciascuno con “tutto” ciò che lo circonda, il rapporto sensibile fra se e “tutte le cose” pone anche tutti gli altri (per ciascuno) come all’interno di tali relazioni. Ora se ciascuna cosa, ciascun per sé (in quanto percezione sensibile), è una frazione delle proprie esperienze, anche ciascun altro e, dunque, ciascun pensiero da ciascun altro espresso, viene ad esssere per ciascuno come una frazione esperenziale interna al proprio tutto sensibile.
Questo implica che nessuno pone veramente in parità se stesso a ciascun altro, bensì a “tutti gli altri” (come avviene più ancora nei propri pensieri che attraverso le proprie esperienze).
Solo razionalizzando i pensieri si può intendere che “le cose non funzionano così” è ciascuno è invece parte materiale (in quanto corpo vivente) in mezzo agli altri e alle altre cose: da ciò ne vien fuori una parità oggettiva piuttosto che una “parità” ideale.
Ma se ci si attarda a crede “assolutamente” nella giustezza del proprio sentire come “sopra le cose” (riproponendo tutto ciò che è esperito come “contenuto di sé”) allora, a ciascuno in sé basta preporre il valore “assoluto” del (proprio) pensiero. Ma per gli altri, invece, non bastando questo, occorre anche porre “un dio fuori di sé” (inventato da sé, o adottato fra quelli che ci sono già in commercio) “al di sopra di tutto e di tutti”.
E questo, appunto, spiega molte cose, a pertire da null’altro che dalla totalità senziente di ciascuno per se proprio.

terzog

@Massi

bene, appurato tutto quanto scritto, mi vengono immediate 2 obiezioni:

– in un concetto di relativismo, chi determina ciò che è bene da ciò che è male ?
l’ obiezione è legittima perchè ognuno di noi percepisce e sente le cose in maniera
diversa l’ uno dall’ altro.

– il discorso finale sul “dio fuori di sè” cozza con quanto afferma la chiesa cattolica:
non sono religione in senso stretto perchè la loro tradizione proviene da un dio
incarnato e rivelato in terra, quindi non frutto della creazione umana. Ed è questo
il loro punto di forza.

Massi

@terzog

1) (ci provo) in condizioni di rispetto dell’altro come di sé, ciascuno per se proprio; altrimenti i rapporti di forza fra individui prima e quei rapporti di forza che tendono a costruirsi come “fra due parti” poi (in definitiva ciò che produce le più famose “guerre di civiltà”).

2) balle: “il dio fuori di sé” è proprio quel “dio per il popolo”: perché necessariamente oggettivizzato, per esser reso riconoscibile a un gran numero di persone, in quanto “stesso dio” al quale “tutti” debbono obbedienza. Promosso a questo scopo non solo dalla religione cattolica ma da tutte le religioni monoteiste, per creare così quell’esercito di fedeli, quei rapporti di forza che all’origine non ci sono, se non fra individui (cosi riportando tutto alla seconda parte del punto uno).

Ovviamente questa la mia analisi, fatta sulla base di ciò con cui io (con la mia storia personale) mi sono incontrato.
Dunque quello ” che penso io e di cui io per me sono (fino a qui) certo”.

terzog

@Massi

1) rispondi in modo più semplice e pratico, perchè non è chiaro

2) idem come sopra + non vedo la risposta alla pretesa cattolica di essere figlia di un dio rivelato, sceso in terra di cui esiste una storia di 2000 anni documentata e studiata più di qualsiasi altro fatto storico

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