Procura di Roma contro Sabina Guzzanti per “vilipendio” al papa

La Procura di Roma, su iniziativa del procuratore generale Giovanni Ferrara e i pm Angelantonio Racanelli e Sergio Colaiocco, ha chiesto al Guardasigilli l’autorizzazione a procedere contro Sabina Guzzanti per “vilipendio” al papa, a causa della satira su Benedetto XVI durante la manifestazione “No Cav Day” dell’8 luglio. Invece per le frasi Beppe Grillo pronunciate nella stessa occasione contro il presidente della Repubblica Napolitano la stessa Procura ha chiesto al Gip l’archiviazione.

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72 commenti

Bruno Gualerzi

Definire qualcuno ‘assassino’ cosituisce vilipendio? Se sì, perchè non si procede allora contro il papa che continuamente taccia di assassino chi è favorevole all’aborto? Forse perché, essendo la grande maggioranza dei partecipanti ad un referendum popolare, nel caso – si fa per dire – vincessero la causa… per risarcirli si svuoterebbero le casse del Vaticano? Non credo nemmeno in questo caso…
(Facile ironia, lo so, ma cos’altro si può fare?)

Maurizio

…ossia, secondo la legge italiana conta più il papa del presidente della repubblica?
oppure bisognava affondare Sabina Guzzanti, che in quanto donna ha osato deridere il papa?
per Grillo sul presidente, no problem, non esiste il vilipendio al presidente …hm già!

dal corriere:
“L’iniziativa affonda le sue radici nell’articolo 290 del codice di procedura penale e del concordato tra Italia e stato del Vaticano che equipara la figura del pontefice a quella del Capo dello Stato”

Toptone

Bisognerebbe denunciarlo per incitamento alla violenza contro le persone omosessuali (tra le altre cose). Quei due ragazzi a Roma, ieri, ne sanno qualcosa.

Ma Nazinger è “intangibile” e “intoccabile”.

Paolo

scusate, volete dire che nel nostro ordinamento esiste il reato di vilipendio al papa?
io mi sarei aspettato una normale causa per diffamazione, che ognuno puo’ iniziare, se crede di essere stato offeso, salvo poi vedere chi ha ragione…
ma se questo reato esiste e’ veramente grave, altro che stato laico, qui siamo nel peggiore degli stati oltranzisti.

Maurizio

…non si può incriminare il papa perchè coperto da immunità diplomatica, in quanto capo di uno stato estero

ci avevano provato quando era ancora cardinale nei procedimenti contro i preti pedofili in USA, ma si è ben guardato dal mettere piede in America e poi, dopo che l’hanno fatto papa… finalmente ci è andato, e con tutti gli onori :/

Aldissimo

c’è qualche avvocato che può gentilmente spiegarmi perché è richiesta l’autorizzazione di Angelino Alfano?
Io sapevo che per il vilipendio si procedeva d’ufficio (senza denuncia) e senza autorizzazioni.

FaberIptius

Il problema è che esista ancora una norma del codice penale risalente ai tempi in cui esistevano reati d’opinione, prima circoscritti, nel caso della religione, ai rappresentanti del culto cattolico, poi modificati ad includere tutti i culti (il che è già un passo avanti).
Io, tuttavia, ritengo si debba superare il concetto di vilipendio e, in generale, di reato d’opinione. Penso sia un diritto di chiunque esprimere critiche a qualunque religione. In questo senso la Guzzanti, per quanto io la ritenga intelligente, è stata poco costruttiva e molto viscerale. Francamente avrei preferito espressioni meno aggressive.

darik

x maurizio.

quindi si potrebbe pure ipotizzare ke b 16 sia stato fatto papa non per dritta dello spirito santo; bensì come ultima ratio per evitare, se non l’arresto, la clamorosa incriminazione di un cardinale di santa ( 😉 ) romana kiesa.

darik

ignazio

Scommetto 10 a 1 che l’autorizzazione arriverà.
Nel caso arrivi dovremmo far sentire le nostre ragioni nel migliore dei modi.
Sarebbe incettabile non solo per la laicità, ma per la libertà di espressione e la democrazia del nostro paese (ammesso che ne sia rimasta qualcosa).
Non si può tacere in nome di una qualche convivenza civile se il nostro interlocutore è un prepotente incivile!

enrico mini

Non mi pare possa essere considerato offensivo il termine assassino nei confronti di un monarca assoluto di uno stato nel quale è prevista la pena di morte.

darik

i nostri pronipoti metteranno sui calendari laici i nomi di sabina guzzanti e domenico sanna * tra i molti oppositori anticlericali illustri.

darik

* mentre uno studente di Badesi (Domenico Sanna) è andato a cercarsi l’arresto spintonando un carabiniere quando gli annunciava che avrebbe scritto altre ingiurie antipapali sui muri (era già stato fermato poche ore prima). (sic, da un giornale sardo)

Maurizio

Questo è quello che aveva recitato Sabina Guzzanti: “tra vent’anni Ratzinger sarà morto, all’inferno, tormentato da diavoloni e frocioni attivissimi”

…ma il vilipendio al papa o chicchessia, non cozza un po’ con l’Articolo 21 della costituzione?

Benvenuti in Vaticalia, repubblica pontificia!
(come si fa la faccina che vomita? …quella insomma)

Giovanna

Torno a ribadire che bisogna essere piuttosto strani se non si può nemmeno prevedere che un ottantenne possa essere morto tra vent’anni.

Augusto

Questo accade quando uno pretende di farsi chiamare “Sua Santità” e quindi qualsiasi opinione contraria, critica, commento o al limite insulto è demonizzato e condannabile a priori. Sono sempre più convinto che in Italia ci sono tre problemi da risolvere: il potere clericale, la mafia e Berlusca & co.; si potrebbe riassumere in uno solo: la estrema debolezza e mediocrità della sinistra o l’assenza di politici validi di sx.

Massi

…sicuramente i suoi possibili successori sperano prima… molto prima.

Augusto

Ah, aggiungo che sicuramente Sabina Guzzanti se l’aspettava (e volentieri anche) e sicuramente saprà rispondere adeguatamente. Aspettiamocene delle belle.

giuseppe

Le religioni sono l’oppio dei popoli.
La maggior parte delle disgrazie del mondo sono causate da questo oppio.
Che rovina il cervello di tanti politici, magistrati, medici, di destra di sinistra, ecc.

davide

Invece per le frasi Beppe Grillo pronunciate nella stessa occasione contro il presidente della Repubblica Napolitano la stessa Procura ha chiesto al Gip l’archiviazione.
Non è tanto grave che la procura di Roma abbia chiesto di procedere contro la Guzzanti, l’autorizzazione possono considerare di averla già, ma che si sia fatta questa distinzione anche alla luce dell’articolo di legge riportato da Maurizio la cosa diventa tale per cui non si può far finta di nulla: un rappresentante di uno stato estero riveste un’importanza maggiore del capo dello stato. E poi come afferma giustamente faberiptius se ci sono intoccabili e incriticabili pubblicamente allora la democrazia è malata. Degli USA si può dire tutto quello che si vuole, ma lì queste cose qui sono unthinkable

Maurizio

@ darik
infatti in molti hanno ipotizzato che ratzinger sia stato fatto papa proprio per evitare che una catastrofe legata al fenomeno dei preti pedofili si abbattesse sul vaticano, era stato chiamato a testimoniare in quanto ritenuto a conoscenza dei fatti.
“Deliver us from evil” vedere per credere…

@ Aldissimo
per il vilipendio la denuncia può essere presentata da chiunque.
da http://www.uaar.it/laicita/vilipendio/

Antonio

@ Augusto

E già la risposta di Di Pietro è “pesantuccia”…e condivisibile!

strangerinworld

Ma allora cosa dovevano fare a tutti quelli che ne hanno dette di cotte e di crude (con estrema ragione) sul Berlusca e su Bush, per anni? Fucilarli? Sempre di capi di stato si tratta.

Assurdo, più papalini del papa ed orgogliosi d’essere leccapiedi e servi.

Eh, il potere…

giuseppe

Bruno Gualerzi scrive:

10 Settembre 2008 alle 16:08
Definire qualcuno ‘assassino’ cosituisce vilipendio? Se sì, perchè non si procede allora contro il papa che continuamente taccia di assassino chi è favorevole all’aborto? Forse perché, essendo la grande maggioranza dei partecipanti ad un referendum popolare, nel caso – si fa per dire – vincessero la causa… per risarcirli si svuoterebbero le casse del Vaticano? Non credo nemmeno in questo caso…
(Facile ironia, lo so, ma cos’altro si può fare?)

Pur essendo credente non sono d’accordo con l’iniziativa di questi magistrati, anche se puo’ servire da deterrente per tanti che amano sempre calunniare o offendere in modo pesante chi rappresenta le sensibilità di milioni di fedeli. Comunque il papa non é assassino ( provatemi chi ha ucciso visto che parlate sempre di verifiche empiriche ). Al contrario, chi abortisce é evidente che uccide un essere umano. E anche voi lo sapete. Il papa ha solo detto la verità.

WoV

E certo chi se ne frega del Presidente della Repubblica, ma il papa no, quello non si tocca!..

vico

i poveri diavoli frocioni hanno annunciaqto che quereleranno anch’essi sabina per il danno all’immagine, dovuto all’accostamento del loro nome a quello del benedetto pontefice 🙂

Stefano Grassino

@ vico

Mi costringi a fare un atto di fede: viva i diavoli frocioni!!!!!!!!!!!!!

Enrico

* Bruno Gualerzi

Mi spieghi allora cosa compie una donna che abortisce? Inoltre l’aborto è a mip parere un omicidio aggravato dalla crudeltà visto il metodo come viene eseguito.

Miso

La religione si basa sulla fede in cose invisibili e false, se ai sacerdoti di questa fede togli la sacralità e l’intoccabilita, la gente li vedra come comuni mortali, e quindi non avra più rispetto per loro.
La religione è propaganda continua, se tutti si mettessero a criticare e deridere il papa pubblicamente, finirebbe la sua aura mistica e quindi il suo potere.
Credo sia per questo che si può fare satira su tutto meno che sul papa.

Nebo

La cosa incredibile è che una procura della Repubblica Italiana intervenga per difendere da un presunto “vilipendio” un Capo di Stato straniero (che, vogliamo ricordare, prima di salire al soglio pontificio era indagato assieme ad altre persone, da una corte del Texas, per favoreggiamento in una brutta storia di pedofilia. Poi è subentrata l’immunità diplomatica e ne hanno stralciato la posizione)!

Non credo che esista un obbligo simile da parte della procura per nessun altro capo di stato, eccezion fatta per il nostro. Non credo che, se io dichiaro pubblicamente che “Putin è un ladro”, una procura italiana apre automaticamente un’indagine su di me…no? Ci vorrà una richiesta formale dell’ambasciatore russo, come minimo.

Maurizio

…e comunque, mi chiedo: digos e procura di roma sono così sfaccendati da potersi occupare di queste vicende? …o sono pagati da noi per lavorare su priorità dettate da altri?

juan valdez

Ancora una volta si è persa una bellissima occasione per dimostrare che questo è un paese normale e non un possedimento pontificio.
Ancora una volta i cattotalebani hanno dimostrato che in questa nazione non si può fare satira se la satira tocca le scarpette di B16.
Ancora una volta con tutti i ladroni, corruttori e truffatori presenti in questa nazione, con tutti i mafiosi e i faccendieri, a piede libero o rimessi fuori dal gabbio per decorrenza dei termini o perchè il reato è stato depenalizzato da qualche appropriata legge bipartisan, ancora una volta questi grandissimi p…a, se la prendono con una comica che esprime le sue idee, magari con parole grevi e il turpiloquio ma pur sempre con lo stramaledetto diritto di esprimere e far conoscere le proprie opinioni.
Inoltre bisogna dire grazie alla Guzzanti perchè ci ha informato che all’inferno ci sono i diavoli frocioni che con il forcone e……….il bastone perseguiteranno coloro che hanno fatto dell’astinenza sessuale la loro regola di vita, con una perfetta applicazione della teoria del contrappasso.

Bruno Gualerzi

Ma ‘giuseppe’ non è quello che aveva promesso di non partecipare mai più, invitando gli altri credenti a fare altrettanto, a questo blog di manipolatori dei post? Io in ogni caso continuo a darlo per ‘ritirato’.

tomaraya

io vorrei sapere quanti soldi stanno facendo a roma i trafficanti di cocaina, oppure quanti capibastone del crimine organizzato fanno la bella vita nella capitale,giusto così per vedere se due procuratori non hanno di meglio da fare che spendere denaro dei contribuenti per un reato che non si capisce bene da dove salta fuori, ammesso che di reato si tratti.

Lorenzo G.

@ strangerintheworld

Mi sembra si possa dire che, ora come ora almeno, nulla in Italia é più intoccabile della religione, della chiesa e del papa. Si può criticare anche pesantemente chiunque e qualunque cosa, si potrebbero, ad averne la possibilità, rivelare anche le più terribili e inconfessabili verità della nostra storia recente, come quelle dietro le stragi degli anni di piombo e la strategia della tensione (un esempio a caso, probabilmente il più drammatico), che potrebbero avere conseguenze politiche impensabili, roba da sembrare fantapolitica (e probabilmente lo é); ma religione, chiesa e papa, quelli no, quelli sono sempre assolutamente al di sopra di tutto.

darik

juan valdez,
questo non è un paese normale ed è pure un possedimento (kiamiamolo: protettorato) vaticano.
dimostrare il contrario sarebbe oltremodo inesatto.

darik

Aldissimo

Dunque,
ho letto un po’ di informazioni sul caso, in buona sostanza i pm romani hanno deciso di non procedere contro la Guzzanti per vilipendio alla religione (di cui si parla nel sito UAAR), perchè la pena sarebbe stata troppo leggera (una multa)
Hanno invece deciso di puntare su un comma fascista del 1929 che prevede da 1 a 5 anni di galera per il vilipendio del presidente.

Stefano Bottoni

Purtroppo non è ancora tutto. Leggete qui cosa è successo ieri al liceo “Newton” di Roma:

“l’intervento del ministro (durante la presentazione dell’ultimo libro di Giovanni Floris) è stato interrotto dalle contestazioni di alcuni insegnanti precari presenti in sala. “Distruttori”, “state portando allo sfascio la cultura” hanno gridato. Solerti agenti in borghese hanno zittito chi protestava e chiesto loro i documenti: sembra che siano state identificate sette-otto persone.

“Quando è arrivata la Gelmini ero con altri colleghi, le ho detto ‘vergogna’, ‘fateci lavorare’. Subito dopo due agenti in borghese, gentili, ci hanno chiesto i documenti e glieli abbiamo dati” racconta E.W., insegnante precario a Bracciano, aderente ai Cobas. “Colleghi che conosco mi hanno raccontato che, in sala, anche a loro – prosegue E.W. – sono stati chiesti i documenti dopo che avevano interrotto l’intervento del ministro per esprimere la propria opinione. Mi pare un’esagerazione”.

Ormai è ufficiale: viviamo in un regime fascista. Possibile che siamo gli unici ad accorgersene?

vico

“tra vent’anni Ratzinger sarà morto, all’inferno, tormentato da diavoloni e frocioni attivissimi”
e il reato di pessimismo dove lo vogliamo mettere?

béal feirste

@ darik

b16 è stato fatto papa proprio per dritta dello spirito santo: come avrebbe potuto questa ipostasi che esiste solo nelle menti vaticanizzate lasciare che un esponente tanto importante venisse incriminato in un tribunale non riconosciuto dalla chiesa una santa cattolica e apostolica?
Ecco la prova che lo spirito santo esiste… Altro che le pippe mentali della scolastica…

frescateo

non’è possibile una nazione serva di uno che si sente secondo lui vice dio in terra.

Valentino Salvatore

Di imprecisioni ce ne sono in giro: comunque, il procuratore pare si sia appoggiato all’art. 278 del Codice Penale (“Offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica: Chiunque offende l’onore o il prestigio del presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”).
In base al Trattato del 1929 (!), art. 8: “Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Re”. Il problema, appunto, è che parla del re, non del presidente – per ovvi motivi storici.

iononcistopiù

In un paese con “emergenza sicurezza” niente di meno il problema è la SABINONA NAZIONALE che dice cose tra l’altro condivisibili dalla maggior parte delle persone di buon senso!!! Offeso e vilipeso il papa…e noi che dovremmo dire quando parla lui a reti unificate……
Forza SABINA SEMPRE!!
Ma come UAAR non ci si può inventare qualcosa in favore di SABI?

iononcistopiù

@ TOMARAYA
Mi pare che tu l’abbia detta veramente tutta!

Fabio

qualcuno mi puo’ rinfrescare la memoria: quali sono le frasi incriminate?

Maurizio

@ Fabio
Questo è quello che aveva recitato Sabina Guzzanti: “tra vent’anni Ratzinger sarà morto, all’inferno, tormentato da diavoloni e frocioni attivissimi”

…stava scritto anche più su

zivago66

Questa Italia è sempre peggio.Sabina Guzzanti denunciata x vilipendio di un presidente di uno stato estero?? E allora i Leghisti che hanno bruciato la bandiera Italiana?
Ormai viviamo in un regime fascista….anzi cattofascista che è anche peggio….
Saluti

kefos93

Posso capire che B16, in quanto capo di stato, sia intoccabile, ( negli USA l’ha scampata ) però potremmo denunciare i suoi ” ministri ” per diffusione di notizie false tipo ” Fra’ Fenolo da Pietralcina “, ” l’etilica di Lourdes ecc. o no ” ?

Ciao a tutti

kefos93

Maurizio scrive:
10 Settembre 2008 alle 17:25

@ darik
infatti in molti hanno ipotizzato che ratzinger sia stato fatto papa proprio per evitare che una catastrofe legata al fenomeno dei preti pedofili si abbattesse sul vaticano, era stato chiamato a testimoniare in quanto ritenuto a conoscenza dei fatti.
“Deliver us from evil” vedere per credere…

Premesso che non è un’ipotesi, difatti B16 ha dovuto chiedere l’impunità a Bush…
Aggiuncici Ferns Report e il passaporto ( con cambio di nome ) al prete assassino Athanase Seromba !!

Ciao

stefano

come la mettiamo allora con le continue e reiterate offese gratuite della S.sede verso omosessuali e lesbiche, definiti contronatura??? e contro l’ateismo definito il “male del secolo” da b16? è finita, siamo nelle mani di un governo fasciocattolico e di un’opposizione imbelle e imbevuta di clericalismo.
no future for us.

Antonio

Ma soprattutto, perchè aprire un casino simile, quando nessuno ci pensava più e pochissimi ricordavano ciò che ha detto la Guzzanti?

E’ la Guzzanti il vero obiettivo?

stefano

la guzzanti ha avuto il coraggio di dire la verità! la satira consiste in questo e si differenzia per questo dalla comicità spicciola.

Ivo Mezzena

Dovrebbero fare una legge contro il vilipendio della pettinatura della Moira Orfei!

Massi

Poiché il sovrano si riconosce dall’abito regale, il re nudo non è altro che un uomo come tutti gli altri: la religione è quella che confeziona gli abiti regali per i sovrani; la satira invece è quella che glieli strappa via di dosso.
Perciò non ci può esser pace tra il sovrano ed il satiro, se non nella misura per la quale un popolo è abbastanza colto e libero da condizionare il sovrano al rispetto della satira, almeno togliendogli qualche capo di abbigliamento e lasciandolo non più che in brache di tela (ma non sono più questi i tempi).

marco

riguardo la gerarchia eclesiastica dovrebbero usare l’undicesimo comandamento prima di tutto dovrebbero risolvere i loro enormi problemi

anteo

dell’eventuale processo l’attuale maggioranza ha una fifa blu, tanto che tutti si stanno prodigando in dichiarazioni pelose citando a vanvera Voltaire e altro con la stessa foga con la quale a suo tempo stigmatizzarono

io spero proprio che Alfano autorizzi , che si faccia il processo , così che Sabrina possa difendere le sue ragioni , ragioni che faccio mie, ovvero il diritto all’esercizio della libertà di espressione non solo di pensiero ma di espressione senza che qualche ex ministro tacci di idiozia il suo (di Sabrina) o il mio pensiero, il diritto alla critica dei potenti anche quelli dal buffo abito.

p.s. T.Veblen in Teoria della classe agiata (1899) ha scritto cose notevoli sugli abiti del papa, anche lui da denunciare per vilipendio?

Luigi Tosti

La notizia dell’ incriminazione di Sabina Guzzanti l’ho commentato nel mio blog in questo modo:

L’Italia del 1929 e Italia del 2008: due regimi fascisti a confronto.

E’ di ieri, 10 settembre 2008, la notizia che la Procura di Roma ha chiesto al Ministro Angiolino Alfano l’autorizzazione a procedere nei confronti di Sabina Guzzanti, dopo averla incriminata per il reato di “vilipendio” del “Sommo Pontefice”, cioè di Colui che, “a buon diritto”, vanta il titolo di “legale rappresentante di Dio sul Pianeta Terra”, nonché quello di Monarca assoluto dello Stato teocratico del Vaticano. Alla Guzzanti si imputa, grottescamente, di aver pubblicamente stigmatizzato un crimine che è stato e che viene abitualmente perpetrato dal Vaticano e dalla Chiesa Cattolica, ovverosia la discriminazione ai danni degli omosessuali, sanzionata dall’art. 3 della legge n. 654 del 1975 con la reclusione. Le parole che la Guzzanti ha pronunciato per stigmatizzare questo crimine dei cattolici sono state ritenute “offensive” dell’ “onore” dell’autore morale di questo crimine, cioè del “Sommo Pontefice”, al quale la Guzzanti ha auspicato -facendo peraltro rigorosa applicazione della legge del contrappasso- di essere sodomizzato da vigorosi diavoloni, attivi, allorquando potrà anche Lui godere del privilegio di raggiungere quell’amena località, così cara al sadismo ed al masochismo dei Cattolici: l’ Inferno.
Potrebbe suscitare un po’ di sconcerto la circostanza che, anziché indagare sulla discriminazione del Vaticano e della Chiesa ai danni degli omosessuali, i pubblici ministeri indaghino sul conto di chi, come Sabina Guzzanti, stigmatizza questo crimine. Potrebbe anche suscitare un po’ di sconcerto il fatto che nessun pubblico ministero abbia mai attivato procedimenti penali contro il Papa e contro i vertici della Chiesa Cattolica per la loro abituale istigazione del “gregge” dei “credenti” a non far uso del preservativo, anche in presenza del rischio di contagio di malattie mortali, cioè per comportamenti che integrano il reato di istigazione a delinquere.
Però non c’è da meravigliarsi di tutto questo perché, anzi, rientra nella “normalità” dell’Italia: essendo infatti una colonia del Vaticano, è più che “giusto” che le offese al Capo della Madrepatria -cioè al “Sommo Pontefice”- contino di più di quelle al Presidente della Repubblica, che è soltanto il Capo della Colonia.
D’altro canto, la normativa penale che è stata contestata alla Guzzanti è illuminante e dimostra -semmai ce ne fosse bisogno- che è oramai un’impresa titanica stabilire se sia più fascista l’ Italia di Mussolini o quella, Repubblicana, degli attuali governanti, siano essi di destra, di centro o di sinistra.
Ma andiamo con ordine. Alla Guzzanti si imputa la violazione dell’art. 278 del codice penale “ROCCO”, che così dispone: “Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. E allora? Vi chiederete: che “c’azzecca” questa norma col Papa? Il Papa non è mica il Presidente della Repubblica!!
E no: c’azzecca e come!!
Bisogna infatti considerare che la “recentissima” legge 27 maggio 1929 n. 810 -che la Magistratura italiana ha ritenuto tutt’ora in vigore ad onta della nuova forma Repubblicana dello Stato italiano e dei principi costituzionali di eguaglianza dei cittadini e delle religioni- dispone all’art. 8 (si aprano bene gli occhi!!) che -“l’Italia, considerando sacra ed inviolabile la persona del Sommo Pontefice, dichiara punibili l’attentato contro di essa e la provocazione a commetterlo con le stesse pene stabilite per l’attentato e la provocazione a commetterlo contro la persona del re.
Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Re.”
Dunque, avete inteso? La “persona” del cosiddetto “Sommo Pontefice” non è mica una persona come me o come voi: no, “Egli”, come il suo Diretto Superiore, cioè il “Buon” Dio che siede sugli “angeli troni”, lassù nel Ciel, è una persona… “sacra e inviolabile”!!!
E perché la persona del Dalai Lama, vi chiederete, non è altrettanto “sacra e inviolabile” come quella del “Sommo Pontefice”?
No, per carità, non fate obiezioni assurde: non vorrete mica metterli sullo stesso piano? Come da tempo tuonano il Papa, la Chiesa Cattolica, i vertici RAI e gli augusti Governanti di destra, di centro, di sinistra, di centro destra e di centro sinistra, il fatto che la Costituzione sancisca che tutti i cittadini e tutte le religioni sono uguali tra di loro, non significa mica che tutti i cittadini e tutte le religioni debbano essere trattate allo stessso modo! Il Cattolicesimo, infatti, è la religione “Super”, perché è l’unica “Vera” e l’unica “Giusta”, sicché è giusto privilegiarla in tutti i modi, non solo con l’8 per mille, l’insegnamento nelle scuole, le esenzioni fiscali, i crocifissi nei tribunali e negli uffici pubblici, ma anche con la tutela penale esclusiva riservata alla “persona” del “Sommo Pontifex”. In sostanza, i cattolici sono perfettamente d’accordo sul fatto che “siamo tutti uguali”: solo che, però, essi sono più uguali degli altri.
Dunque, se la persona del Dalai Lama non è “sacra e inviolabile” come il Papa, ciò non dipende da una stortura del Trattato lateranense fascista, bensì dal fatto che il Dalai Lama non è il Legale rappresentante di Dio sul pianeta Terra: l’unico ad aver ricevuto la “procura” ,direttamente dal “Buon” Dio, è infatti il Papa e, dunque, i “capi” delle altre religioni e i “capi” delle associazioni atee sono poco meno che delle “merde”. E’ quindi “giusto” che i pubblici ministeri della Repubblica Pontificia Italiana non incriminino penalmente chi offende i “Capi” delle altre religioni, non perché non siano uguali al Papa, ma soltanto perché sono delle “merde” che non appartengono alla “Superiore Razza Cattolica”.
Obietterete: ma la Costituzione non ha forse sancito che l’Italia è una democrazia -e non una monarchia fascista- e che tutti i cittadini e tutte le religioni sono eguali ed hanno pari dignità?
Ma no, che dite, ignorantoni!
I Supremi Giudici della Suprema Corte di Cassazione della Colonia Pontificia hanno infatti sancito, anche se con una datata sentenza della Prima Sezione penale, la n. 7461 del 22/05/1972, che “la disposizione dell’art 8 della legge 27 maggio 1929,n 810 non è in contrasto con la Costituzione, che garantisce nell’art 3 la parità dei cittadini di fronte alla legge e nei rapporti sociali, e nell’art 8 la libertà di trattamento giuridico delle confessioni religiose, poiché la stessa carta costituzionale nell’art 7, secondo comma, impone il rispetto dei patti lateranensi e le norme della legge del 1929, fra cui particolarmente quella dell’art 8, furono emanate in attuazione degli impegni assunti con i menzionati patti.”
Certo, qualcuno potrebbe a questo punto obiettare che questa datata sentenza fa letteralmente a cazzotti con l’orientamento opposto della Corte Costituzionale che, sin dal 1989, ha affermato che “la diversità di trattamento giuridico tra religione cattolica e altre religioni non è giustificato, dal momento l’atteggiamento dello Stato non può che essere di equidistanza e imparzialità nei confronti di tutte le religioni, senza che possano assumere rilievo il dato quantitativo dell’adesione confessionale a questa o a quella chiesa, e la maggiore o minore ampiezza delle reazioni sociali cagionate dall’offesa a questa o quella religione” (sentenze n. 329 del 1997, n. 508 del 2000, n. 327 del 2002 e n. 168 del 2005).
Ma questa è un’altra storia, con la quale la Procura dell’Inquisizione Romana dovrà fare i conti nelle aule giudiziarie, dove intende trascinare Sabina Guzzanti. E, da parte mia, mi auguro che ciò accada al più presto: ovviamente non per spirito malevolo nei confronti di una delle pochissime persone che meritino rispetto in questa Colonia Pontificia mascherata da Repubblica “laica”, cioè Sabina Guzzanti, ma per consentire ai giudici di risolvere il problema della vigenza o meno e quello della compatibilità dell’art. 8 del Trattato fascista con la Costituzione repubblicana.
Questa vicenda, comunque, dimostra -semmai ce ne fosse bisogno- che l’attuale regime in nulla si differenzia dal tanto vituperato (a parole) fascismo, almeno ogni qual volta vi siano questioni religiose legate al Cattolicesimo ed al Papa Re.
D’altra parte, la Storia ci ricorda che “Santo” Pio V, cioè il Papa criminale e sessuofobo, sulla cui coscienza grava lo sterminio di almeno 50.000 ugonotti, che sfogò il suo odio viscerale e il suo razzismo contro gli ebrei cacciandoli da quasi tutte le città italiane, che confiscò i loro beni, che li confinò in ghetti ristrettissimi, che li costrinse a vendere le case sottocosto, che confiscò i loro cimiteri, che punì le fornicazioni con pubbliche fustigazioni, che proibì alle monache di possedere cani maschi per evitare nei conventi l’uso del sesso con le bestie e che vietò il carnevale, ebbene questo “Santo” criminale fece anche impiccare Niccolò Franco perché si ritenne “offeso” da questa pasquinata che ironizzarva sulla sua decisione di affiggere un’epigrafe su una una latrina: “Pio V, avendo compassione per tutto ciò che si ha sullo stomaco, eresse come opera nobili questo cacatoio”.
Questo Papa assassino, che è stato vergognosamente “santificato” dalla Chiesa ad onta della sua sconfinata criminalità, fece anche ardere sul rogo Aonio Paleario, perché si ritenne “offeso” da questo sonetto, scritto per ironizzare sulla persecuzione feroce degli eretici da parte della sua “Santa” Inquisizione: “Quasi che fosse inverno, brucia cristiani Pio siccome legna, per avvezzarsi al fuoco dell’inferno”.
Come si vede, la persecuzione criminale del libero pensiero e delle parole costituisce una costante della Chiesa e dei regimi totalitari che ad essa si ispirano: nessuna meraviglia, dunque, che dopo i roghi di Niccolò Franco, di Aonio Paleario e di Giordano Bruno, la Procura Romana cominci ad accatastare altra legna per arrostire, “cristianamente”, Sabina Guzzanti.
E questo -si badi bene- per “difendere” l’ “onore” della più grande associazione per delinquere e della più grande banda di falsari che abbia funestato la Storia di questo Pianeta: la Chiesa Cattolica.
Giovedì 11 settembre 2008
Luigi Tosti

marco

i signori della chiesa dvrebbero usare l’undicesimo comandamentoio vorrei sapere cosa possono insegnareai poveri bambini gli riempiono il cranio di catechismo

juan valdez

@ Luigi Tosti
Sento il dovere di ringraziarla per le precisazioni di ordine giuridico e storico da lei fornite in questo Blog.
Aggiungo che se la maggior parte degli italiani invece di occuparsi della storia del campionato di calcio e delle relative squadre ad esso partecipanti, si occupasse di studiare la Storia con la s maiuscola, questo stato farebbe un notevole balzo in avanti per cio che attiene allo sviluppo del pensiero critico e dell’indipendenza e libertà di giudizio.
Grazie ancora Luigi lei è un grande.

Giovanna

Sottoscrivo in pieno il commento di juan valdez sull’importanza della cultura storica, indispensabile per qualsiasi approccio critico al presente. Anch’io ringrazio il giudice Luigi Tosti per il suo preziosissimo intervento!

zitello

Corte d’appello di Firenze, 18 ottobre 1993: Satireggiare il Papa non è vilipendio, neppure con riferimenti sessuali

miscredente

Che bello un paese in cui un comico può venir processato per vilipendio al papa in un tribunale dello stato munito di crocefissi alle pareti.
Voglio diventare francese !!!

Giuseppe C.

Sottoscrivo quanto ha scritto ieri Curzio Maltese su “la Repubblica”
La Guzzanti sotto inchiesta per la satira su Ratzinger

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/11/la-guzzanti-sotto-inchiesta-per-la-satira.html

[…]E’ davvero curioso il modo di ragionare di certi magistrati. Diciamo la gran parte dei magistrati, quelli di cui si discute poco o nulla.
Quelli che non si mettono in testa l’insana idea di applicare la legge uguale per tutti, ma si limitano ad applicare la costituzione materiale che protegge i potenti e umilia i poveri cristi.

Poiché il papa non è per l’ appunto un «povero cristo», per lui vale una legge speciale. Si può offendere perfino il presidente, come ha fatto Grillo, dipingendolo come un don Abbondio pronto ad approvare per pavidità qualsiasi porcheria incostituzionale proposta da don Rodrigo Berlusconi. Questa è satira.
Ma se si insinua che il papa possa essere omosessuale, peraltro non (ancora) un reato, allora si finisce sotto processo. In virtù del Concordato, questo catafalco fascista riverniciato da Craxi venticinque anni fa, che garantisce al Papa più rispetto del presidente della repubblica, allo Ior più segretezza delle banche svizzere e alla Chiesa più soldi della «casta».
[…]

Oggi Michele Serra, nella sua “Amaca”, riferisce il pensierino di Franceschini (PD) sulla vicenda. Da far cadere le braccia…

Il PD e’ un partito sempre piu’ allo sbando.
Sempre Maltese oggi sul Venerdi’ di Repubblica “L’opposizione disarmata in tempo di guerra”.

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