Caso Crisafulli, interviene Berlusconi

Una lettera personale del premier Silvio Berlusconi è stata consegnata ieri dal sottosegretario ai temi etici Eugenia Roccella ai fratelli di Salvatore Crisafulli, giunti insieme a lui a Roma in camper, diretti all’Abetone. Nella lettera il premier ha assicurato di voler fare tutto il possibile per lenire la situazione dell’uomo, che solo pochi giorni fa (cfr. Ultimissima del 6 settembre) aveva affermato di volersi lasciare morire. L’intervento di Berlusconi sembra essere stato persuasivo: Crisafulli fa ora sapere di voler continuare a vivere.

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41 commenti

vico

falsa notizia, una missiva di silvio ucciderebbe anche superman. a meno che la lettera non parlasse di un intervento della carfagna, che notoriamente è in grado di far risorgere i morti.

gigetta

se vuole vivere buon per lui nessuno gli metterà certo i bastoni tra le ruote. ma quando deciderà che la sua vita non è più vita nessuno potrà fare nulla per aiutarlo neanche san silvio martire cattolico

Kaworu

crisafulli mi sembra francamente un idiota.

o una persona il cui cervello è stato danneggiato in una maniera così irreparabile da essere come un bambino che si fa manipolare da tutti quelli a cui capita in mano.

solito schifo.

Manlio Padovan

E la povera Eluana che non ha le raccomandazioni…poi si chiede qualcuno perché siamo un paese senza futuro.

RedGod

Sua Santità Silvio I ha detto a Crisafulli alzati e cammina ma senza risultato.

Popinga

Ricordo che la voce registrata del divo Silvio ha già fatto tornare dal coma un bambino tifoso del Milan. Con Crisafulli ha applicato la massima che prevenire è meglio di curare.

Entomos (Zena)

Ora conto quanti giorni serviranno al fortunato usufruttore dei Maraservice per bullarsi di ‘sta cosa alla prima intervista (magari su Alitalia,perchè no)…voglio proprio vedere…
@Jean Meslier: eh già…

Stefano Grassino

@ raphael

Sono un antifascista. Mussolini ne ha fatti di errori, per carità ma arrivare ad offenderlo paragonandolo a Berlusconi………………..

Antonio

“Che teatrino” mi pare il commento più appropriato!

Ora pregherei (si fa per dire), visto il risultato raggiunto, tutti i poveri disabili in condizioni pietose e che non ce la fanno più, invitandoli a scrivere una letterina a sua s. Silvio Berlusconi, perchè interceda personalmente affinchè vengano loro lenite le pene di una degenza infame procurate da mancata assistenza od altro, attribuibili peraltro alla disastrosa conduzione del sistema sanitario specialmente nel sud della nostra sfortunata penisola.
La sua intercezione personale è preziosissima perchè ricalca un modus operandi italianissimo, la raccomandazione, che affonda nella nostra storia millenaria creata sulle “radici cristiane”!

cartman666

Crisafulli e’ una larva, manovrata dai fratelli, che, a piu’ riprese dicono di voler farlo morire, per avere l’attenzione sul loro caso. Un pò come la madre di Denise Pipitone che cerca sempre l’attenzione mediatica oramai inutilmente.
Ci vorrebbe un coro di persone che dovrebbe dirgli, “se non ce la fai piu’ suicidati” “tua figlia e’ morta, rassegnati”

RedGod

Comunqu è vero, mi sà che dietro Crisafulli si muovono i familiari che cercano vantaggi e visibilità.

tomaraya

@ cartaman666
e allora in tv che trasmettono? presente quanto l’hanno tirata lunga con i due fratellini di gravina? sai quanti preti, criminologi, parapsicologi e parapsichiatri resterebbero disoccupati? sei proprio crudele, sai cosa vuol dire per certa gente trovarsi un lavoro serio?

Popinga

Caro Antonio, ti ricordi che l’esordiente leader si recò in Puglia quando arrivò la nave degli albanesi (quella della “Merica”) e piangendo grossi lacrimoni “adottò” una famiglia di albanesi? Sai chi pagò il loro soggiorno? Berlusconi? La Fininvest? No, la Regione Lombardia dell’amico Formigoni, con i soldi dei cittadini lombardi.

giuseppe

Segno che se si aiutano le persone a vivere meglio, molti problemi possono essere risolti senza farsi ammazzare. Ma voi preferite a-priori la cultura della morte.

Popinga

@ Tomaraya

Bruno Vespa
con la carta crespa
sagomò un bel bidet
per la faccia di Crepet.

Toptone

Andateci piano e non siate troppo cinici! Crisafulli è in mezzo a una situazione che non augurerei a nessuno. Vorrei vedere quante persone nella sua condizione non oscillerebbero tra la voglia di continuare e la voglia di farla finita.

Lo schifo è, piuttosto, in quei vampiri politici e religiosi che su quel caso (e sui tanti Welby e Nuvoli) ci costruiscono le loro pestifere carriere politiche, poco sante e molto terrene.

gigetta

@ toptone
nel caso in questione non mi pare ci sia la volontà di porre fine alle proprie sofferenze.
un pò come nel caso di Melazzini per ora almeno. Welby e Nuvoli invece erano due persone che avevano le idee chiarissime sul fatto che non volevano più soffrire

#Aldo#

“The majority of people who feel suicidal do not actually want to die; they do not want to live the life they have.”

“La maggior parte di coloro che nutrono sentimenti suicidi non vuole veramente morire; non vuol vivere la vita che si ritrova.”

Lorenzo G.

“….Un pò come la madre di Denise Pipitone che cerca sempre l’attenzione mediatica oramai inutilmente. Ci vorrebbe un coro di persone che dovrebbe dirgli […] “tua figlia e’ morta, rassegnati”

Questa era da evitare. A parte l’affermazione in sè, simili forme di estremismo servono solo a darsi la zappa sui piedi (o da qualche altra parte).

cartman666

x Lorenzo: Si ma non esistono solo Crisafulli e Denise Pipitone in quella situazione. Quanti altri bambini sono scomparsi da anni, e oramai morti. Quanti altri disperati vivono, o vegetano, come Crisafulli e nessuno parla di loro.
Gli investigatori di polizia lo sanno chiaramente, quando scompare un bambino, o si trova subito, o non si trova piu’. Denise e’ oramai morta e sepolta, e la risposta sta negli arresti dei familiari di Piera Maggio, che sapevano che fine ha fatto la bambina. La stessa Piera Maggio, non vuole ammettere, che la morte di sua figlia e’ stata a causa del suo ambiente familiare, piu’ o meno e’ come la mamma di Samuele, sa la verità ma non l’ammetterà mai.

Alessio

Vergognatevi per quello che scrivete: Sappiate che il Crisafulli lotta per sè stesso è per tutti i Crisafulli d’italia, leggetevi attentamente la lettera di Crisafulli, ed evitate di sputare cazzate. Da parte mia sono solidale con la famiglia di Crisafulli, merita invece approfondita riflessione la lettera di Berlusconi, che scive a Crisafulli in questa lettera il Premier è stato chiaro.

Alessio

Proprio sul caso Crisafulli, vi invito a leggere questa intervista rilasciata dal Crisafulli stesso, pubblicata sul “il giornale” di oggi. tratto da:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=290071

La seconda svolta dell’anti-Welby: «Voglio lottare di nuovo per la vita»

da Roma

Uno schianto, e il corpo diventa una prigione. Salvatore Crisafulli ha 38 anni quando a Catania l’11 settembre 2003 un furgone dei gelati travolge lo scooter su cui viaggia col figlio. I danni cerebrali sono gravissimi, la diagnosi spietata: stato vegetativo permanente. Ma sua madre, e i fratelli Pietro e Marcello, non si rassegnano. Quasi due anni dopo Salvatore esce dal coma, e impara a comunicare grazie all’aiuto di un pc con gli occhi e i movimenti della testa. La rivelazione è da brividi. «Ricordo tutto di quando ero prigioniero», racconta, «la disperazione di non poter dire ai medici intorno a me che ero vivo, che le mie lacrime erano di paura, non un riflesso incondizionato».
Lei è diventato una bandiera del diritto alla vita, nonostante la sua gravissima disabilità. Eppure sembrava che volesse gettare la spugna.
«Ero stanco, disperato, andare avanti da soli con un’assistenza domiciliare quasi inesistente fiacca la volontà, toglie il desiderio di andare avanti. D’accordo con mio fratello volevo sospendere l’alimentazione e lasciarmi morire, come ho scritto nella mia lettera al premier Silvio Berlusconi». La stessa scelta di Piergiorgio Welby, che lei però a suo tempo ha contestato. «Sì, con Welby ci siamo scambiati delle lettere, ho tentato di convincerlo a continuare a lottare per la vita, l’ho implorato. Ma alla fine ho compreso e rispettato la sua scelta, dettata dalla disperazione di chi è abbandonato dalle istituzioni. Perché è una sensazione che purtroppo ho provato anche io». Eppure lei ha cambiato idea.
«Sì, la risposta di Berlusconi, che mi ha consegnato il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, mi ha toccato. “Noi la aiuteremo, lei ci aiuti ad aiutarla e continui a combattere”, mi ha scritto. Ero così emozionato che ho avuto un malore. Stasera (ieri, ndr) ripartiamo per la Sicilia, con una nuova speranza. Una speranza che voglio condividere con quanti sono nelle mie condizioni. Le mie battaglie sono un punto di riferimento per tanti, siamo in contatto con 833 famiglie che hanno parenti in coma, in stato vegetativo o paralizzati».
Cosa è cambiato con questo impegno del premier?
«La lettera di Berlusconi ha aperto una nuova strada, è il segno che con la volontà del governo si può voltare pagina sui diritti per i disabili gravi. Mio fratello ha già parlato con il prefetto e con il sindaco di Catania, che hanno assicurato che faranno di tutto per garantire un’assistenza domiciliare adeguata. E so che Berlusconi e la Roccella seguiranno personalmente la situazione. Scrivendo la lettera speravo che qualcosa di smuovesse, ma non ci contavo troppo. Non mi era andata bene con il capo dello Stato e nemmeno con l’ex ministro Livia Turco. Tante belle parole ma pochi fatti. Ora aspetto di vedere se effettivamente arriverà un progetto di assistenza personalizzata, ma sono fiducioso perché Berlusconi si è esposto in prima persona e in grande sintonia con le mie convinzioni».
Cosa non funziona nell’assistenza domiciliare a chi soffre di disabilità gravi?
«Purtroppo quasi niente, eppure è un servizio sacrosanto ed essenziale. Qui in Sicilia è tutto appaltato alle cooperative, il personale è retribuito poco o niente, così spesso non lavora o lavora malvolentieri. Io per viaggiare uso un furgone attrezzato che è costato 33mila euro ai miei familiari. C’è un tale senso di abbandono e di indifferenza da parte delle istituzioni che persino io ero stanco e volevo farla finita. Perché è solo la disperazione che porta alla voglia di morire». E adesso cosa farà?
«Adesso la vita continua, aspetto che alle parole seguano i fatti e poi continuo la mia lotta per la vita, e per il diritto alla vita. Sono convinto che, anche se si è bloccati in un corpo come sono io, con l’amore delle persone care e con la presenza assidua di psicologi, infermieri e personale qualificato, nessuno voglia morire».
Non tutti la pensano allo stesso modo. Qual è il suo punto di vista sul caso di Eluana Englaro? «Ritengo quella sentenza agghiacciante, perché nessuno può sapere se Eluana sia in grado di capire o meno. Anch’io per i medici ero una foglia di insalata, ma sentivo fame, sete, paura. Solo che non sapevo come far capire ai medici che ero vivo, che capivo tutto. Sono stato in contatto con il padre di Eluana, rispetto il suo dolore e capisco la difficoltà della situazione. Ma quando dice che è stata sua figlia a decidere che avrebbe voluto morire in queste condizioni mi chiedo: cosa conta la volontà passata, se lei è prigioniera del suo corpo e non può comunicare, e magari nel frattempo ha cambiato idea?».

RedGod

Nessun scritto di Berlusconi merita attenzione, mi spieghi come mai Sua Santità Silvio I non è intervenuto nel caso Welby? e come mai si è ben guardato dal tacere nel caso Englaro?
@Alessio

RedGod

Silvio Berlusconi ha taciuto nel caso di Eluana Englaro! Questa è la verità!

m.c.

D’accordissimo con Toptone e Lorenzo: x favore, evitiamo certe forme di cinismo.
Anche se anch’io credo che Crisafulli sia manovrato da altri.

Alessio

Bisogna trovarsi in quelle condizioni per potersi esprimere. Riguardo Englaro Berlusconi invece si oppose alla sentenza, dichiarando che non devono essere i giudici con una Sentenza a stabiliare se deve morire oppure no!.
Anchio in quelle condizioni come crisafulli non vorrei viverci, ma bisogna ritrovarsi per poterlo dire con certezza. Evitate invece di fare polemiche. Quest’uomo in fondo chiedeva assistenza per sè, ed altri come lui. Non credo sia manovrato da nessuno, pertanto credo che bisogna tacere….

gigetta

@ Alessio

quello che non mi torna è solo una cosa: perchè quando uno dice (giustamente) di voler vegetare tutti a dire cheha coraggio che è qui che la…e quando uno nn vuole soffrire invece è un povero pazzo?
io non escludo che prima o poi e non certo per mancanza di sostegni anche crisafulli si stancherà come successe tempo fa all anti welby
ma allora, nessuno avrà più pietà di lui. saranno tutti cinici veramente non avrà speranza alcuna di essere ascoltato. ogni cosa per sua natura deve avere un limite. situazioni simili un limite non ce l’hanno. anche io rispetto la sua volontà perchè come ho detto non mi pare ci sia l’intenzione di porre fine alle sue sofferenze. ma quando non sarà più così tutta la pietà di oggi sarà dimenticata anche la pietà di silvio sarà dimenticata e lui verrà trattato come un povero demente e sarà accusato di essere strumentalizzato. qui funziona così da sempre ormai.

ignazio

Povero Berlusconi, cosa gli tocca fare per il bene degli italiani.
SILVIO SANTO SUBITO!
(magari)

elena dobici

Giuseppe, ora smetto di essere misurata e tollerante: chi sono i “cultori della morte”? A chi ti riferisci quando dici quel “voi”? Sicuramente agli atei e a quelli che non la pensano come te. Io sono a favore del testamento biologico, l’ho redatto per me stessa, e dell’eutanasia, ma non per questo mi considero un’assassina. A differenza delle tue amate gerarchie ecclesiastiche, noi non vogliamo imporre la nostra volontà a nessuno, ma vogliamo solo che la nostra volontà per quanto riguarda noi stessi possa essere rispettata. Se sarà approvata una legge sull’eutanasia, tu e tutti quelli come te potrete vivere ancora come vegetali o nei dolori più atroci se lo vorrete, poichè nessuno vi verrà a privare di quella che voi definite vita. Di cosa hai paura, dell’ateo cattivo ammazza-tutti? Vai a ripassare i libri di storia e leggi quante morti ha causato il potere temporale della tua Chiesa, poi tornaci a dire chi sono i veri cultori della morte. Ricordati pure che ci sono molti cattolici favorevoli all’eutanasia e non venirmi a dire che sono eretici o posseduti dal demonio, perchè alcuni di questi sono miei carissimi amici e mi arrabbierei notevolmente, sono stata chiara?

stefania

“cultura della morte”

La morte è una cosa naturale. Accettare la realtà è accettare la morte. Cos’è questa ossessione con l’immortalità? Un po’ arrogante, no?

Renata

Ottima risposta di Silvio Berlusconi, sul caso Crisafulli, credo che tutti noi dobbiamo veramente tacere, (concordo con Alessio) non possiamo esprimere giudizi se non coinvolti in questa tragedia, la tragedia dei Crisafulli è veramente agghiacciante, un uomo prigioniero del suo corpo che ama la vita anche in quelle condizioni, un uomo che urla silenziosamente anche per gli altri disabili gravi. Un uomo credo un SIMBOLO Un portabandiere della vita, chiedeva l’eutanasia perchè veramente disperato. Credo che oa dobbiamo passare ai fatti, caro Silvio mi auguro che le parole scritte nella lettera per Crisafulli sia estesa anche per tutti i Crisafulli che aspettano di essere assistiti.

Noi tutti noi, siamo nessuno di fronte ad un uomo come CRISAFULLI, dobbiamo sostenere anche chi lotta per la vita, chi chiede massima assistenza, è che con trepidazione viene negata.

La cultura della morte, sembra non aver fine.

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