Argentina: giudice nega aborto per 12enne violentata

Un giudice German Ferrer della provincia di Mendoza (Argentina) ha respinto la richiesta di una donna che chiedeva l’interruzione di gravidanza per la figlia dodicenne, incinta dopo essere stata violentata dal patrigno. Il giudice ha motivato la decisione affermando che il feto va considerato “un essere umano in via di crescita” e che l’aborto avrebbe potuto provocare alla ragazzina “gravi danni psichiatrici”. Il Codice Penale argentino infatti vieta l’aborto, ammettendolo solo nel caso in cui vi sia grave “pericolo di vita o di salute” per la madre o quando la gravidanza sia frutto di stupro su persona affetta da handicap. In questi ultimi anni, altri casi simili hanno risollevato il dibattito tra gruppi “pro vita” e pro choice in Argentina.

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51 commenti

faidate

Con la stessa logica, il giudice non va considerato un essere umano, se pure in via di disfacimento, e quindi se ne può disporre a piacimento, per evitare danni psichiatrici in tutti quelli che con lui hanno a che fare.

Maurizio

un’altro dei tanti abominevoli prodotti della religione…
mi piacerebbe sapere che ne è stato del patrigno 🙁

Sara

Beh, si vede che il fatto di avere un figlio a 12 anni dal patrigno per una dodicenne non sarà mai causa di danni psichici…
Spero che questo giudice faccia la fine di quello di Brassens, violentato da un gorilla, poi vedremo se avrà il coraggio di uccidere il feto.
Ma cosa deve fare la bambina, abortire con le erbe? buttarsi da un albero all’ottavo mese? suicidarsi? io le proverei tutte, in un caso simile.
Che violenza abominevole.

Sandra

Povera ragazza, l’hanno rovinata. Anche la vita del neonato per altro non sara’ molto felice, io non riuscirei a guardare con amore mio figlio se fosse stato concepito con un animale. Un altro triste esempio di come i ProLife mettano sullo stesso piano, e con con conseguenze tragiche, esistenza biologica e scelta di vita.

giuseppe

Che l’aborto, a detta delle stesse donne, procuri danni enormi non ci sono dubbi. E poi perché cercare sempre le soluzioni facili invece di andare alla radice del problema ? Il bambino puo’ essere anche adottato. Il padre andrebbe messo in prigione gettando la chiave per sempre. E la società dovrebbe prevenire queste schifezze.
Ma tutto questo per gli abortisti viene dopo; si uccide un essere innocente e ci si volta dall’altro lato. Il concetto di libertà che avete voi, possibilità di fare tutto solo in forza del principio che i propri desideri vanno assecondati, produce anche queste mostruosità.

Andrea

Queste cose sono per il popolo pure peggio della bancarotta di pochi anni fa.

Ciao a tutti

Roberto Grendene

La “violenza dei Valori” genera questi mostri.

davide

questo dovrebbe bastare per capire che religione è inconciliabile con il diritto e dignità umana

Andrea77

Un chiaro esempio di come morali religiose campate su argomentazioni metafisiche siano lontane dalla realtà e da una razionale risoluzione dei problemi.

RedGod

Mettere in galera il violentatore e chiedere alla ragazzina che cosa vuole fare non sarebbe meglio? Ma credo che come in tutti i paesi cattofascisti succede lasceranno libero il violentatore e obbligheranno la ragazzina a partorire in prefetto stile intimidatorio vaticano. Una Vergogna! Una Vergogna! Se non stiamo attenti arriveremo anche in italia a questo, sempre che già non siamo quasi da quelle parti!
Bisognerebbe fare e firmare una petizione a favore della ragazzina!

Lapalisse

…temo che l’Italia, se continua così, seguirà l’Argentina: crash economico, populismo demagogico e genuflessione alle sadiche pretese della chiesa cattolica

juan valdez

Provo necessariamente schifo (e non sedegno) per un simile sottoprodotto del fanatismo e dell’oscurantismo intellettuale elevato a sistema di giudizio e di condanna.
Obbligare una bambina di 12 anni a portare a termine una gravidanza significa soltanto condizionare, sconvolgere, distruggerele la vita, e di questo il giudice Ferrer deve essere sicuramente ben conscio, così come deve essere conscio di stare adoperando nei confronti di una donna e di sua madre un criterio sessista e discriminante.
Un criterio che per un mal considerato diritto alla vita di un nascituro, mette in pericolo la vita di una bmbina che dalla vita ha ricevuto la più disonorevole delle offese.
Gioverà ricordare a questo giudice però, che i medici sconsigliano gravidanze prima dei 15 anni, visto che un parto prematuro può mettere a rischio la vita della gestante ed ancora che durante il parto la stessa gestante, proprio per la sua precocità, corre il rischio si subire lesioni all’apparato genito-urinario (chiedo scusa alle blogger ma è necessario dirlo), lesioni che sono permamenti e degradanti per gli effetti ad essi connessi (incapacità di contenere e controllare la minzione).
Dopo aver detto questo mi chiedo come farà il giudice Ferrer a dormire tranquillo la notte, pur sapendo quale calvario anche e soprattutto psicologico attende una bambina di 12 anni.

Tiziano

Non mi stupisce che in argentina ci sia un codice penale che calchi il diritto canonico in modo anche più stretto dell’italia: chi non lo sa che la metà della popolazione argentina è composta da migranti italiani che, nell’arco di due secoli, hanno cercato fortuna nelle americhe? L’argentina ha alti tassi di corruzione, disuccupazione e analfabetismo (chi ha dimenticato poi il regime totalitario degli anni ’70 e il collaborazionismo della chiesa cattolica con questo oscuro potere?) molto alti, senza contare la crisi economica recente (e chi aveva i bond argentini ne sa qualcosa).

Ma d’altronde, l’aborto deve essere considerato reato peggiore dell’incesto: se non ricordo male nella bibbia le figlie dil Lot ubriacavano il padre per poter aver con lui rapporti incestuosi, ma nessuna delle loro scritture riporta un aborto di nessun genere…

Posso solo esprimere il mio disgusto nei confronti del giudice e confutare la sentenza: la ragazzina avrà in ogni caso gravi danni psichiatrici per essere stata violentata dal padre e, l’eventuale aborto, non sarà l’aggravante; peggio sarà quando il bambino nascerà e qualcuno dovrà dirgli d’essere figlio di una ragazzina e del padre di lei (senza contare che tra consanguinei il rischio di mettere al mondo figli con qualche malattia genetica è più alto), ad aggravar poi la situazione psicologica della ragazzina sarà la costrizione di portare a termine in giovane età una gravidanza non voluta (con alto rischio per la salute di lei) e (con tutta probabilità) dover separarsi da un bambino che non sarebbe mai dovuto nascere (come lo farà crescere da sola?) ed abbandonarlo in un orfanotrofio.

La morale di questa storia sarà: ma almeno la chiesa avrà modo di lavare il cervello di un bambino (frutto d’incesto) in più e renderlo a vita un proprio contribuente; se venissero svelate tuttle le loro ipocrisie mi chiedo davvero chi vorrebbe farne più parte…

Sara

@ giuseppe
è vero che l’aborto non è una bella cosa, ma la libertà di scelta deve essere rispettata, se vogliamo essere civili. Tu sei uomo e secondo me non ti rendi perfettamente conto di cosa significhi. Avere un figlio che ti cresce dentro può essere una meravigliosa esperienza, ma se sai che quell’essere è figlio di qualcosa di mostruoso e che ti ripugna, potrebbe indurre ad odiarlo. Non è giusto per nessuno, né per la madre né per il povero figlio innocente. Non dobbiamo essere ipocriti o falsi: si sa che va così, se io avessi dentro il figlio di una violenza, non lo vorrei in nessun modo. Se un’altra lo volesse, libera di tenerselo, ovviamente, ma perché mi dovrebbero imporre questa violenza, oltre all’altra?
Questa bambina è stata violentata due volte.

Massi

Quanta violenza contro questa bambina (subita e perpetuata): dal patrigno, dal giudice e da tanti altri che non si schierano mai contro chi la violenza la produce.

Lucia

Cos’hanno da dire i troll su questo??
Come si fa a negare i diritti fondamentali ad una bambina violentata…
Complimenti al vostro dio!

Andrea

@Giuseppe
…. Il padre andrebbe messo in prigione gettando la chiave per sempre. ……

Sai dare un’interpretazione a riguardo dell’omertà e della “copertura” che invece fa la chiesa nei confronti dei preti pedofili?
Sono curioso di sapere cosa ne pensa una persona con questa idea (punizione dura) ma che vede che invece i ministri della propria fede fanno i porci comodi e poi si coprono uno con l’altro.

Ciao a tutti

Miso

Parlo al posto di Papagirl: le donne devono sempre fare bambini, tanto poi in un perfetto paese cattolico, ci pensa il papaboy a lavorare e a mantenerli.

giuseppe

Andrea scrive:

18 Settembre 2008 alle 12:22
@Giuseppe
…. Il padre andrebbe messo in prigione gettando la chiave per sempre. ……

Sai dare un’interpretazione a riguardo dell’omertà e della “copertura” che invece fa la chiesa nei confronti dei preti pedofili?
Sono curioso di sapere cosa ne pensa una persona con questa idea (punizione dura) ma che vede che invece i ministri della propria fede fanno i porci comodi e poi si coprono uno con l’altro.

Premesso che la tua mi sembra una fissazione patologica ( ad ogni argomento torni sempre sui preti pedofili ) il mio criterio non cambia. Che si tratti di prete o laico, chi commette simili abusi deve essere trattato duramente. Bisogna pero’ accertare la verità. In America, tanto per riprendere il tuo discorso, ci sono state sentenze di tribunale che hanno assolto dei preti per non avere commesso il fatto e processato i calunniatori che volevano spillare soldi alla Chiesa. Ma di questo non amate mai parlarne.

cheStorie!

@giuseppe

Chiariamo due cose:
1) Nove LUNGHISSIMI mesi di problemi anche fisici legati a una gravidanza non voluta non sono pochi. Vorrei vedere te a convivere con un “corpo estraneo” che ti cresce dentro per così tanto tempo.
2) il discorso “il bambino può essere adottato” lo trovo aberrante. Non è che lo sforni e poi non è più affar tuo.

Come donna ti dico che probabilmente la ragazza:
a) ha sofferto per lo stupro
b) Soffrirà per la gravidanza e per il parto (perchè il parto NON è indolore, anzi…)
c) Probabilmente ha sofferto per la decisione del giudice che la considera come un’incubatrice vivente, anzichè come una persona (esattamente come fai tu), e per il fatto di aver subito un’ingiustizia bella e buona.
d) E probabilmente soffrirà comunque dopo aver dato il figlio in affido dopo averlo tenuto in grembo per nove mesi, qualora decidesse di farlo. E se al momento non provasse alcun rimorso a darlo via al primo disposto a prenderselo, non è detto che non provi rimorso molti anni dopo (e probabilmente ci penseranno alcune simpatiche persone, che nelle tragedie altrui sguazzano felicemente, a farle venire i sensi di colpa adatti al caso).
Se non darà il figlio in affido, invece, si rovinerà la vita a dover mantenere un bambino che non ha voluto, rinunciando allo studio e altro.

Conoscendo molte persone adottate ho visto anche che non è infrequente in queste la sindrome del figlio abbandonato/non voluto dalla madre naturale. Per carità, nulla di tragico, ma è comunque un problema in più.

Se abortisci nei termini ragionevoli, sempre che tu lo voglia, il feto espulso non sente niente. (E non tiratemi fuori quelle pseudo immaginine di feti sofferenti, che son balle).
Se non abortisci, perchè non ti danno il permesso di farlo, ci sono tutte queste conseguenze: la vita abbastanza rovinata di almeno 2 persone.

Maurizio

La notizia è perlomeno incompleta, se si può aggiungere al peggio… la famiglia vive in condizioni di estrema povertà, la madre aveva richiesto l’aborto per la figlia con l’intenzione di coprire le malefatte del patrigno. Quest’ultimo avrebbe infierito ripetute volte sulla ragazzina, motivo per cui il giudice ha tolto la patria potestà alla madre trasferendola alla nonna, che è sempre stata d’accordo con la 12enne per proseguire con la gravidanza. O almeno da quando alcuni rappresentanti di un movimento pro-life “Vida Más Humana” (nome che è già un programma) hanno fatto irruzione nell’ospedale in cui è ricoverata per “condizionarla” arrivando a mostrarle immagini di feti e chissà quali argomenti.
Il “giudice di famiglia” ha quindi motivato la sentenza con il rispetto della scelta fatta dalla ragazzina e con il fatto che la sua integrità fisica e psichica non avrebbe corso nessun rischio, e obbliga lo stato a farsi carico della sua assistenza.
Silvina Anfuso del gruppo pro-choice “Juana Azurduy” denuncia “Si obbliga a proseguire una gravidanza imposta da un’atto che viola la legge”.

…questo è quello che sono riuscito a capire, chi legge lo spagnolo meglio di me si può vedere:
http://www.clarin.com/diario/2008/09/17/sociedad/s-01761700.htm

Sandra

Giuseppe, quale sarebbe la radice del problema contro le alternative facili, l’adozione? Ma stai scherzando vero? Non so se tu abbia figli, per esperienza avendo due figli so cosa significano gravidanza e parto. Ti sembra che un figlio sia un mobile che se non sta bene in un posto si possa sistemare altrove?????? Ma ti pare che una bambina di 12 anni, dopo essere stata stuprata da un adulto per legge era anche suo tutore ! – che invece doveva occuparsi di lei, abbia un minimo di serenita’ per affrontare una gravidanza? Fai uno sforzo di immaginazione, e pensa alla sua reazione quando sentira’ muoversi per la prima volta il bambino dentro di lei. Cosa pensi che provera’, gioia o orrore e paura? Visto che si parla di vita prima della nascita, lo stress puo’ gia’ avere influenza sul feto, io al posto della ragazzina per esempio credo avrei problemi a mangiare o a dormire, quindi il feto non se la passera’ molto bene. Poi appena nato, invece di ritrovare il seno della mamma e subito il calore della propria casa, dovrebbe, secondo la tua soluzione radicale, trovarsi in un istituto in attesa di una famiglia che lo voglia adottare. Ma un bambino e’ una persona o un’entita’ soggetta alle leggi di mercato? E di fronte a questa bambina c’e’ gente che pensa che l’aborto sia la soluzione facile….o un danno enorme. Il danno enorme e’ il giudice, era quello che poteva portare un futuro migliore a questa ragazzina, e non le ha dato scelta, le ha imposto il suo volere, proprio come il patrigno.

agnese

e la mia stima per i cattolici va giù giù giù giù giù…
chissà quanto sarà contenta la bambina di avere un figlio in simili condizioni di miseria,frutto di uno stupro,poi…
obbligano lo stato a prendersi cura della giovanissima madre,loro no,eh!e chi se importa soprattutto del futuro neonato!nel mondo in fondo non c’è mica abbastanza infelicità…
caro giuseppe,sei pregato di non fare certi ragionamenti.in un contesto come quello che caldeggi tu,il bambino rimane per forza con la madre stuprata.più violenze carnali,più gravidanze indesiderate,violenza domestica a gogò.ah sì,è se la donna viene stuprata è colpa sua,chè è una troia tentatrice(e perciò figurati se qualcuno la aiuta)
un mio amico sostiene che i pro-life anti aborto vadano eliminati dalla terra.ha ragione!

MetaLocX

@ Giuseppe
Tralasciando la tua superficialità, ti faccio notare solo una cosa: La ragazzina ha dodici anni, è decisamente troppo giovane per subire un parto!

rosalba sgroia

Poveri bimbi: la madre (appena dodicenne ) e il figlio che dovrà nascere!
Questa ragazzina avrà impressa nella mente e nel cuore, nel suo corpo questa doppia violenza BEN PIU’ grave dell’aborto. Sicuramente questo le causerà più di qualche problema psichico.

Quoto anche io SARA per ciò che ha scritto.

Nietzche---

@ giuseppe
una madre di DODICI anni, dodici.
E tu vorresti distruggerle la vita più di quanto non lo sia ora, cancellandole così ogni barlume di speranza nel riprendere una vita normale, a causa di un figlio non voluto, e che le ricorderà per sempre dello stupro subito? Wow, che umanità.

denis

Per salvare un feto distruggiamo una vita, almeno quel feto nascerà in condizioni tali per cui non potrà che essere suddito devoto della chiesa e facilmente abbindolabile dalle promesse di quest’ultima.

Stefano Bottoni

Le precisazioni poste da Maurizio aggiungono orrore all’orrore.
Ma non speriamo di far cambiare idea ai cattotalebani. Loro sono indottrinati. Per di più, o sono agiati (e allora non si pongono problemi) o non lo sono e allora a spese di tutti vengono aiutati (e allora non si pongono problemi).
Della vita reale non sanno nulla. E si vede.

zarathustra

Chi è contro l’aborto in questi casi ha i paraocchi; preferisce credere a dei princìpi senza senso piuttosto che guardare in faccia la realtà.

Axenoir

Ma che razza di Codice Penale hanno in Argentina?
Mi sembra assurdo che l’aborto sia concesso solo alle vittime di stupro che abbiano un qualche handicap… Povero mondo….

Andrea

@Giuseppe
Peccato che continui a sgattaiolare dalle domande precise, peccato davvero.
La pedofilia dei preti non è una mia fobia, perchè i miei figli non ce li mando davvero in chiesa.

—————–
A proposito, come è che Papagirl sull’argomento non si è ancora pronunciata?

Ciao a tutti

tomaraya

@giuseppe
peccato che sei maschio e non ti possa capitare quello che è successo alla ragazzina.

Mifepristin

L’aborto causa danni psichiatrici! Questa è la nuova balla degli antiabortisti di secondo millennio, invece la gravidanza e il parto forzosi, soprattutto a 12 anni fanno bene alla psiche! Magari sono anche un’esperienza esaltante e formativa. Fossi nella madre io mi attiverei per l’aborto illegale o la porterei in un altro paese, secondo me ha fatto male a credere nella giustizia dello stato antiabortista.

CandyFruit

L’aborto causa danni psichiatrici, questa è la nuova balla dell’antiabortismo di secondo millennio, invece gravidanza e parto forzosi derivati da uno stupro, soprattutto a 12 anni sono un’esperienza che fa bene alla psiche, magari anche formativa ed esaltante…

CandyFruit

comunque anche la datio in adoptionem del neonato indesiderato causa danni psichiatrici sia alla donna che sarà perseguitata per tutta la vita dal fantasma di un figlio che ha dovuto fare per forza e che magari potrebbe camminarle accanto per la strada, essere tra i suoi conoscenti, ricomparirle davanti in futuro in qualsiasi momento, sia per il figlio visto che tutti gli adottati prima o poi cominciano ad avere il desiderio ossessivo di conoscere l’identità della madre biologica, cercando anche di violare le leggi che impongono il segreto, con conseguenze che potrebbero essere devastanti, immaginate che una donna stuprata a 12 anni che credeva di essersi messa tutto dietro le spalle dopo 20 anni si vede ricomparire il frutto dello stupro che la cerca disperatamente come madre, ma in che mondo vivono gli antiabortisti?

CandyFruit

http://www.clarin.com/diario/2008/09/17/sociedad/s-01761700.htm

stando all’articolo linkato il giudice ha negato l’aborto richiesto dalla madre perché la ragazzina avrebbe manifestato il desiderio di tenere il bambino e quindi per questo motivo la sua salute psichica non sarebbe a rischio, evidentemente la madre voleva che l’aborto fosse autorizzato a prescindere dalla volontà della ragazzina, ma la legge argentina prevede una cosa del genere solo in caso di stupro su una persona affetta da handicap psichico

CandyFruit

se è veramente così, la situazione sarebbe un po’ meno odiosa, ma resta comunque che gli antiabortisti sono degli animali che non si fermano davanti a niente

g.b.

L’autodetermenzione in materia di aborto va garantita a tutte le donne, anche se minorenni(che poi sono proprio quelle che, secondo un elementare buon senso, ne hanno maggiore necessità)

Tiziano

@ tomaraya

Probabilmente giuseppe non potrà restare incinto, ma (messo che esista un uomo attirato sessualmente da lui) può comunque subire violenza!!!

A quel punto, prova ad immaginarti la situazione: la porta del regno dei cieli è troppo stretta perché ci possa passare attraverso uno che cammina a gambe larghe…

Daniela

una cosa abominevole, una ragazzina di 12 anni non ha ne il fisico ne la mente per portare avanti una gravidanza, figuriamoci se questo è frutto di una violenza.

lacrime e sangue

Al liquame morale non c’è fine: i pro-life si intrufolano in ospedale e convincono una bambina – bambina – a portare avanti la gravidanza, mostrandole chissà cosa (foto di feti già fiolosofi?, registrazioni di feti che cantano l’Ave Maria?)

Che dire? Quando si troverà sola, a dover partorire tra dolori atroci che ti spaccano in due, quando dovrà cambiare il neonato, tra fetori immondi di escrementi, quando la chiameranno per strada “la puta”, quando nessun altro la vorrà mai se non per sesso, allora dove saranno i pro-life? Ve lo dico io: a convincere un’altra poveretta a distruggersi la vita.

cheStorie!

Tra l’altro quelli del movimento per la vita a volte fanno delle pressioni psicologiche allucinanti (si può parlare di terrorismo psicologico?).
Poi tanto spariscono, e chi ne rimane vittima non ha più possibilità, una volta nato il figlio, di cambiare idea. A beh, sì, può cristianamente strafregarsene del nato sperando in qualche adozione…E se non trova anime pie, beh ci sono pur sempre gli orfanatrofi…

Maria

Ma chi è il giudice per prendere tale decisione? Ma che si mettessero una maschera in faccia invece di fare i moralisti del cavolo. E’ troppo bello farla facile sui panni altrui.

Andrea

Se quanto riportato dal link di CandyFruit corrisponde a realtà, a questo punto posso solo aggiungere “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Comunque anche in Italia in una situazione identica avrebbe deciso la bambina.

Ciao a tutti

Angela

@ Giuseppe
L’unico danno enorme che provoca l’aborto alle donne è la colpevolizzazione e criminalizzazione che i cattolici fanno nella società dello stesso.
L’aborto è una TUTELA per la salute FISICA E/O PSICHICA della donna, ma anche del futuro essere.
Che bambino felice sarà colui che non è desiderato dalla propria madre?
E non venire a parlare di adozione..

staea

non concordo con quanto detto. il feto è un essere umano ed eseere ateii non significa non riconoscerlo. Il feto è in potenza di diventare uomo e nessuno ha il diritto di violare questa vita, tranne nel caso in cui sia in pericolo la vita della madre.
questa scelta non distrugge la vita… sennò non è scelta l’aborto ma la possibilità di sbarazzarsi di un problema, ma questo problema è un uomo!

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