A Chioggia, un paio di settimane fa, un uomo avrebbe colto in flagrante la moglie mentre lo tradiva con un sacerdote di quella cittadina, un teologo di fama con incarichi universitari.
Il tradito si reca dal vescovo di Chioggia, ma non viene ammesso nella Curia perché ritenuto “troppo agitato” e allontanato a seguito dell’intervento della polizia, con la promessa che la Chiesa avrebbe preso provvedimenti contro il sacerdote in questione.
In seguito, il vescovo Daniel sul settimanale diocesano La Nuova Scintilla in sostanza giustifica il suo sacerdote (“non mancano persone che direttamente o indirettamente spingono il sacerdote a mancare al suo dovere”), facendo intuire che è stato indotto in tentazione dalla donna e citando il vecchio adagio evangelico – riadattabile ad ogni situazione – “Non giudicate se non volete essere giudicati”. Il vescovo si smarca buttandola sulla teologia: “Se la debolezza ci accomuna siamo certi però che c’è per tutti anche la misericordia e quindi il perdono di Dio”.
Chioggia: prete ha scappatella, vescovo lo assolve
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SI SI PERDONO … AL LAVORARE DEVENO ANDARE IL MARITO POVERETTO LA SERA è STANCO LUI IL PRETACCIO NON Fà NULLA TUTTO ILO GIORNO HAI VOGLIA A SALTARE ADDOSSO ALLE SPOSE PIEEEE.
Credo di interpretare la reazione di molti alla notizia, non tanto stigmatizzando la solita ipocrisia tipicamente clericale, ma ponendo in primo piano il comportamento del marito tradito… che si reca a protestare dal vescovo!!!
e ti pareva se non era colpa della donna tentatrice!!!
E’ andato a protestare nella tana topo…quello che infastidisce me è che il prete è stato giustificato,invece avrebbe dovuto essere ripreso in quanto è lui che deve rifuggire le tentazioni o resistergli proprio in quanto prete.Secondo me non è un vero prete,prete solo a parole.Probabilmente non è nemmeno la prima donna che si scopa alla faccia dei voti che ha preso.
Ma che cosa dice il signor vescovo? Che il sacerdote è incapace d’intendere e di volere e che, dunque, non è responsabile delle sue azioni? Gli si nomini un curatore, eh!
Non hanno proprio il senso della dignità. Il prete sarà scusato, perdonato perché, anima pura e timorata, è stato tentato dalla donna famelica e diabolica… Ipocrisia pura.
@ Bruno Gualerzi
Ovviamente il comportamento del marito è assurdo e testimonia un certo tipo di mentalità.
🙁
Come è coerente con tutta la dottrina!!!
@ Bruno Gualerzi
Il comportamento del marito è sintomatico di un certo tipo di mentalità succube e analogo a quanto si è visto per le vittime della pedofilia. Tipicamente queste vittime (e/o i famigliari) non vanno a denunciare a chi di dovere (lo Stato). Non gli passa neanche per la testa che la pedofilia è un reato punibile per legge. Cercano invece una sorta di consolazione spirituale (un perdono? un riavvicinamento?) proprio da chi gli ha fatto il danno, ossia la Chiesa stessa, vista come autorità assoluta. Dopo il danno, la beffa.
La più classica delle vicende boccaccesche. Forse il prete voleva partecipare della sacralità della famiglia.
Nifft scrive: “non vanno a denunciare a chi di dovere (lo Stato)”. Certi amici atei mi lasciano di sale: sono 40 anni che l’adulterio (della donna) non è più reato. Il marito potrebbe chiedere la separazione (e poi il divorzio) addebitandone la colpa (meglio: la responsabilità) alla moglie.
Oppure poteva, per “reazione susseguente ad un comprensibile stato d’ira” (eh eh!) tirare qualche sberla qua e là, stando attento a limitarsi alla violenza privata e alle percosse, senza eccedere nelle lesioni. Se qualcuno aveva l’improntitudine di querelarlo, qualsiasi giudice gli avrebbe riconosciuto tutte le attenuanti del mondo. Invece ha agito da pecora (meglio: da becco).
Fin quando la CCAR si occuperà di “morale” sessuale, fin quando continuerà l’indottrinamento infantile, quello che imprime nella mente dei bambini il concetto di peccato e di tentazione dal “male”, sarà difficile sradicare l’ottusità mentale e la discriminazione tra generi. Meno male che le mie figlie sono sempre state lontane dai preti e dalle suore. Hanno la mente libera da tali condizionamenti mortiferi e sono serene.
Spero che l’impudenza del prete e l’ipocrita paraculaggine del vescovo aprano gli occhi a qualche chioggiotto bigotto sulla vera natura della chiesa cattolica.
vabbè ragazzi, io son dell’idea che se una persona viene tradita, si deve incazzare solo ed esclusivamente con il/la compagno/a traditore.
l’altra persona avrebbe potuto essere chiunque.
si poi nel caso specifico ci sta la solita faccia da deretano dei preti, verissimo.
però se la mia ragazza dovesse tradirmi, la mia “ira” (che poi ho tutt’altro modo di reagire) ricadrebbe su di lei e basta.
@ San Gennaro
Mi hai frainteso. Quando parlavo di denunciare non mi riferivo ovviamente all’adulterio, ma alla pedofilia. Quello che volevo sottolineare è l’atteggiamento succube e la scarsa autonomia di pensiero del cattolico medio di fronte alla Chiesa, in particolare in materia sessuale.
che bravo il vescovo, non giudicare se non vuoi essere giudicato. e chi giudica, pure il teologo è un essere umano, ha semplicemente seguito la sua natura, anzi almeno questo ha scelto di accoppiarsi con una persona adulta. io gli darei una medaglia.
Alcuni cattolici sono davvero terrorizzati dalle donne, altro che satana!
Non riesco a capire il comportamento del marito. Se fosse stato veramente una persona intelligente sarebbe ritornato a casa e avrebbe fatto le valigie lasciando la moglie a gestire lo scandalo derivante dalle sue azioni, questo perchè non c’è nessuna soddisfazione a prendere a sberle un ipocrita che predica in un modo e razzola in un altro, un tizio che invece di adoperare un aspersorio normale per delle benedizioni normali brandisce un altro aspersorio e impartisce benedizioni del tutto particolari.
Forse essendo anche lui un cattolico praticante, pretendeva la sospensione a divinis dell’incornatore, ma se questo era il suo proposito ha di sicuro dimenticato che i preti mentre da un lato condannano una sessualità che non sia da loro controllata mediante l’arma del peccato, arma che viene installata nel soggetto fin dalla più tenera età, dall’altro lato adottano un metro di giudizio differente per quanto riguarda le loro azioni e le loro pulsioni sessuali, di conseguenza quello che ha subito se lo doveva in un certo senso aspettare.
Per questi motivi il comportamento del vescovo non mi stupisce più di tanto, come non mi stupisce la faccia tosta quando cita il famoso “chi è senza peccato…..” è ovvio che non avrebbe punito il suo parroco.
Del resto la ccar punisce i preti pedofili e puttanieri solo quando lo scandalo supera i confini del borbottio e della mormorazione per divenire pubblica notizia.
Anch’io come Dvd 64 spero che una notizia simile apra gli occhi di molti bigotti e snebbi loro il cervello.
Al di là dell’aspetto boccaccesco – come è stato giustamente rilevato – di questa vicenda, mi ha impressionato l’atteggiamento del marito che si rivolge al vescovo, in quanto mi ha ricordato ciò che spesso era accduto durante la I guerra mondiale. Poveri cristi spediti al fronte in una guerra di cui non sapevano le vere ragioni al di là della retorica patriottarda, trattati come carne da macello dalla gerarchia militare, pensavano di ottenere giustizia rivolgendosi con lettere di protesta proprio ad uno dei principali responsabili del massacro… cioè al Re!!
Ogni volta che c’è un tradimento, il tradito se la prende con il “complice” più che col partner traditore. Qualunque logica abbia abbia partorito il gesto del marito, il tentativo di vendetta non è andato a buon fine. Ora, che ad un prete possa venire la voglia ci sta : è un uomo. Che tutti possano sbagliare pure. Che esistano donne traditrici o tentatrici anche. Ma che il sacerdote sia stato complice nel tradimento e, dunque, nel fare del male ad un’altra persona, ad aver avuto un comportamento falso e ad aver mancato alle sue promesse, non è grave? Quanti comandamenti ha violato? Il peccato c’è. E il famoso “non desiderare la donna d’altri?”. Il marito si è gettato un pò nel ridicolo, ma solo perchè chi fa del male la spunta sempre. Io non sono S.Pietro, ma se lo fossi, alla moglie, al prete e al vescovo, non li farei “entrare”. E’ la vittima che decide se perdonare, e ha deciso di no! Il prete dovrebbe per lo meno fare un mea culpa in pubblico, prima di rimettersi ad ascoltare i peccati degli altri. A meno che, per la Chiesa, far soffrire qualcuno, sia un peccato da poco.
Per favore, so bene quanto sia boccaccesca la questione, ma cerchiamo di moderare il linguaggio. Esistono anche dei sinonimi ad “inca–are”, no?
Attenzione: qui si parla di un teologo di fama. Sembra che sia sua la pubblicazione “Se tu vuoi l’assoluzione prendi in mano questo cordone”
siete ridicoli!!
Ma come, siete cosi liberali e vi scandalizzate tanto ? Questo non é un caso di pedofilia. Non giustifico il prete per quello che ha fatto, ma si tratta di una storia di ordinaria amministrazione nella vita di tutti i giorni : uomini che tradiscono le loro donne, donne che tradiscono i loro uomini, contravvenendo ad un patto preciso. E i prete ha “tradito” anche lui una promessa fatta. Che facciamo, lo mettiamo al rogo ? E mettiamo al rogo tutti quelli che hanno avventure fuori dal matrimonio ?
Speriamo almeno che si sia trattato di una bella donna!
Le solite donne, streghe e figlie del maligno! Se fossi una cittadina di Chioggia organizzerei una sollevazione popolare di sole donne con mestoli, pentoloni e tipico cappello a cono in testa ed andrei a manifestare davanti al vescovado. Non dimenticatevi dei gatti neri!
A proposito del marito, non gli rimane che chiedere che la fedifraga venga bruciata sulla pubblica piazza di Chioggia.
* Bruno Gualerzi
I fanti della terza armata sapevano bene che morivano da uomini per rimanere fedeli al giuramento di fedeltà a sua maesta non erano un branco di ignoranti.
Di nuovo la donna tentatrice?
Che p—e…
non so che effetto faccia a voi ma a me questa storia fa leggermente schifo
Perché conviene essere cristiani, meglio se cattolici.
Carissimi ateacci, una volta anch’io ero uno di voi , mai poi ” mi sono redento “.
Ora faccio il prete pertanto:
Trovo tutte le porte aperte ( facilitazion,i soldi, raccomandazioni, niente “ code “, ecc. ), so tutti i c…i degli altri ( confessione ), non pago tasse, non pago affitto, pensione garantita, grande prestigio, protezione e “ copertura “ assicurate ( il mio amatissimo Vescovo ) ed in più mi trombo le mogli degli altri ( che puntualmente assolvo dopo la confessione ) ed evito i conseguenti diverbi invitando i mariti al perdono cristiano!!
Miei cari, non avete capito un c…o della vita !!
io sono un peccatore perchè convivo senza essere sposato, e per di più con una donna divorziata. A me fanno i pipponi, al prete viene concesso il perdono con pacca sulla spalla. Bel modo di predicare, dire vergogna è poco!!
prima uomini che preti come sono sempre stati, continuano a condannare il sesso come peccato ma non per loro che continuano a paraticarlo alla grande facendo becchi poveri imbecilli che invece di prenderli a pedate dopo averli sorpresi in flagrante adulterio vanno dal vescovo a protestare.
cotanta imbecillità è il vero paradosso non il perdono per il prete adultero che in quanto ministro di dio ha solo ceduto, secondo i dettami della teologia cattolica, alle tentazioni della donna, diavolo tenatore personificato.
siamo rimasti culturalmente al 1300.
questo paese non ha futuro.
prima uomini che preti come sono sempre stati, continuano a condannare il sesso come peccato ma non per loro che continuano a paraticarlo alla grande facendo becchi poveri imbecilli che invece di prenderli a pedate dopo averli sorpresi in flagrante adulterio vanno dal vescovo a protestare.
questo è il vero paradosso non il perdono per il prete adultero che in quanto ministro di dio ha solo ceduto, secondo i dettami della teologia cattolica, alle tentazioni della donna, biblicamente parlando il diavolo tentatore personificato.
ci sono pure canzoni popolari che rappresentano il quadretto… titolo: “lu monucu” (il monaco) 🙂
@Bruno Gualerzi
concordo con l’analisi della mentalita’. E’ sconvolgente pensare a tanta ingenuita’.
Incredibile, una donna adulta :|.
… (”non mancano persone che direttamente o indirettamente spingono il sacerdote a mancare al suo dovere”), facendo intuire che è stato indotto in tentazione dalla donna
Giusto!
Venga ripristinato il “delitto d’onore” art 587 Codice Penale, abrogato dalla L. 442 del 05.08.81
… Almeno ci liberiamo di un prete!!!!
direi di ripristinare l’inquisizione visto che la colpa, tanto per cambiare, è della donna istigata dal demonio.
A Chioggia gli asini fanno muuu…
purtroppo abbiamo l’abitudine di appioppare pregi e difetti assolutamente umani alle bestie 🙂
gli asini sono animali intelligenti, gli uomini spesso lo sono molto meno degli asini e dei buoi.
@ stefano
Hai perfettamente ragione.
Chiedo scusa agli asini e ai buoi (e anche al radicchio di Chioggia).
@kefos93
centrato in pieno! Una volta mio zio mi raccontò che, quando stava in seminario ( anni ’60) , un prete gli disse: Vedrai figliuolo! Quando sarai sacerdote tutti ti porteranno rispetto, ti chiameranno Don e avrai di che mangiare…
Mio zio non continuò il percorso di fede e ce li mandò…
e ribaltando la facenda: se fosse accaduta una cosa simile con una suora invece che con un prete? dubito che sarebbe stata “assolta” così, visto quanto è sessista la chiesa…
Caro Giuseppe,
Mi commuove la tu innocenza: qui non si tratta del solito tradimento marito-moglie-amante.
Qui l’amante è il Chiamato, il Diletto del Signore, il Mediatore tra Dio e noi (fecciume peccatore), ovvero il Prete. Con la P maiuscola, perchè Lui è più vicino a Dio, ti assolve dal Peccato, in quanto è il Cancellino di Dio sulla Terra.
Uno così superiore – che ci volta le spalle con la Messa di Ratzy, perchè noi valiamo poco – non può peccare. E’ superiore al peccato, perchè può lavarlo…
Naturalmente se un Prete pecca, non è la sua volontà debole, ma la volontà della demoniaca donna, a essere più forte… Condanniamo la strega al rogo!
P.S.: A tutti gli altri.
Il prete è un telogo e insegna all’università? Mi viene il sospetto che la donnetta di provincia, già abbacinata dalla tonaca, abbia ceduto anche alle seduzioni della eloquenza del Prete accademico.
Meglio i pastori protestanti…almeno vanno a lavorare ed hanno una moglie ( od un marito, visto che ci sono anche le pastore) che le riconduce alla vita quotidiana…invece il pretume si deve inventare figure femminili antievangeliche ( come la Madonna) per coprire e sopire alle turbe sessuali…
(”non mancano persone che direttamente o indirettamente spingono il sacerdote a mancare al suo dovere”), facendo intuire che è stato indotto in tentazione dalla donna. E ti pareva strano che la colpa non fosse della donna. Io odio i preti con tutto me stesso. Fossi stato io il marito avrei fatto due parole col prete
mona: beco e bastonà!
@ giuseppe
Ma voi credenti siete almeno in grado di sostenere le regole che vi vengono imposte dall’alto (prelati o meno) che tanto difendete a spada tratta quando le infrangono tutti gli altri?
Siete i soliti ipocriti: voi siete al di sopra della vostra legge perché dirsi cristiani vuol dire avere morale solo in voce di definirsi tali. Non siete voi ad infrangere le leggi vostre, sono tutti gli altri che ve le fanno infrangere…
… se solo aveste metà della spina dorsale che dovreste avere nel rispettarle, sapreste almeno riconoscere le vostre responsabilità. Da ateo mi sono costruito io (su presupposti assolutamente umani) un mio codice di condotta personale che non impongo a nessuno e me ne guardo bene da andarci contro (riconoscendo nei pochi casi in cui mi sia capitato di trasgredire la mia responsabilità).
Meglio un ateo determinato che un credente di nome senza spina dorsale: infatti i tradimenti si fanno in 2; la donna ha legato ad un letto il “povero prete” e ne ha abusato solo per far un dispetto al marito…
Un rabbino ed un prete, conosciutisi ad un meeting sulle religioni nel mondo, scoperto che vivono abbastanza vicini, decidono di incontrarsi in un secondo tempo per discutere delle questioni teologiche. E cosi’ e’. All’ inizio di una cena che si prospetta succulenta ai due viene offerto dell’ ottimo prosciutto crudo. Il prete vi affonda i denti con aria deliziata ma il rabbino lo rifiuta dicendo con aria sconfortata: “a noi non e’ permeso mangiarne”.
Prete [P]: ma come, ma come, il prosciutto, cosi’ buono…. ma dica la verita’, non lo ha mai nemmeno assaggiato?
Rabbino [R]: (sottovoce)eh.. in verita’… quando ero giovane…. sa… la contestazione…. preso dall’ impeto cedetti alla tentazione e ne assaggiai. ma poi espiai, eh? sisi, confessai ed espiai il mio peccato.
P: ma com’era? buooono, vero?
R: ehh… si, dolcissimo, succulento, gustoso…….
Continua la cena ed i due si abbandonano a discorsi che vanno al di la’ della mia atea comprensione, alla fine escono, si salutano…
R: si, certo, stia bene, e mi raccomando, saluti anche la sua signora.
P: ehmmm…. ma a noi e’ proibito contrarre matrimonio, e ancor di piu’ avere rapporti…..
R: ah siiiiii? ma su, si confidi, lei non ha davvero mai…….
P: nono, assolutamente….
R: suvvia, io prima sono stato franco con lei, dai, si confidi!
P: beh… si… devo ammettere… una volta una parrocchiana mi ha tentato……
R: ma… com’era???
P: aaah, celestiale, sublime, mi e’ sembrato di essere in paradiso……
R: MEGLIO DEL PROSCIUTTO?
@ lacrime e sangue
concordo con quanto tu dici riguardo all’eloquenza del tonsurato.
In effetti nella sua possente lotta contro il maligno in sembianze femminee egli ha adoperato la sua divina favella per intrappolare la figlia di Belial, erede di Lilith e ricettacolo di ogni immondo e carnale desio, fomite di ogni sessuale nequizia e vascello di perdizione per l’uomo accostumato e santo.
Di seguito ha caricato il suddetto demonio femmineo del peso del suo inemendabile peccato usando il bastone della fede che gioverà ricordarlo non è un bastone metaforico.
Dobbiamo quindi ringraziare il parroco-accademico per questo suo sacrificio rivolto al bene di noi tutti, e il suo vescovo che ha rimarcato, con un incredibile faccia di c…. il fatto che nel mondo cattolico esistono due pesi e due misure.
@ Rosalba Sgroia
… Non sai quanto mi diverto !!!!
Ciaoo
Viva il Grrrr Uaar!!!!!!!!
Voi non capite… questo è un miracolo, un VERO MIRACOLO.
Perchè:
1) sto rpete è eterosessuale
2) gli piacciono le maggiorenni
Ormai è una bestia rara poverino…. io mi immagino il vescovo quando si è visto arrivare il becco furioso: tutto tremebondo che già pensava “Miii! Il teologo si è fatto suo figlio di 5 anni!”.
All’udire la parola “moglie” avrà stappato una bottiglia di spumante pensando con sollievo alle cause legali e lo sputtanamento mediatico evitato. 😆
Scherzi a parte è il classico caso di catto-ipocrisia: loro esigono di imporre la loro pseudo-morale agli altri, ma loro fanno quel che gli pare…. perchè l’uomo è debole, la tentazione invincibile e poi si possono confessare. A loro tutto è concesso (stupro, omicidio, ladrocinio, ecc) agli altri solo il diritto di dar loro ragione.
@ giuseppe
la cosa di cui ci stavamo lamentando è che il vescovo a dato la colpa alla donna “tentatrice”, invece di dare la responsabilità al prete.
Niente di strano per ciò che è successo, due adulti consenzienti che hanno fatto una certa scelta, ma almeno assumersene le responsabilità come persone adulte dai…
Non sei daccordo?
Un prete di mia conoscenza, a cui avevo chiesto per quale motivo, a suo parere, la chiesa cattolica si ostinasse ad imporre il celibato del clero, mi rispose: “Se noi preti, vescovi o cardinali avessimo ritenuto il matrimonio una condizione giusta e conveniente per il nostro ruolo, non ci saremmo certo fatti mancare il diritto di sposarci e avere figli legittimi”.
Mi ha poi spiegato papale papale che il celibato ecclesiastico, imposto solo nel XI secolo da Gregorio VII (Magno), ha sempre avuto lo scopo principale di evitare la disgregazione dei beni della Chiesa.
Da notare che il prete che desidera e concupisce la donna d’altri è rigorosamente protetto dall’anonimato.
Si sa che ha 53 anni ed è professore di sacre scritture a Padova, alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale.
Chi sarà mai il prete?
Su, riflettete! Il prete si sarà sacrificato per meglio adempiere al suo ruolo, visto il gran da fare che il clero si da nel metter bocca in tema di fecondazione e famiglia, pur essendo i prelati notoriamente a digiuno di certe tematiche, avrà voluto far esperienza!
diavolo di una donna!!!!!!!!!!!! 🙂
@ per giovanna.
L’assurdità del celibato e l’imposizione a rimenere tale per convenienza, lo dimostra che se realmente si attenessero agli scritti sacri, saprebbero che il “loro” primo papa ovvero Pietro, era semplicemente sposato e aveva problemi con la suocera…. 🙂
All’amministrazione e a Sandra:
c’e’ un’altra Sandra?
Non ci dovrebbe essere una corrispondenza nick-email che evita a persone diverse di scrivere con lo stesso nickname?
Comunque, ciao Sandra. Io avrei detto “si e’ cacciato nella tana del lupo” 🙂
Sono d’accordo con chi si stupisce che il marito sia andato dal vescovo!! Comportamento infantile e irragionevole, un tentativo di delegare la soluzione a un’autorita’ esterna al proprio rapporto con la moglie.
Togliessero ‘sta regola del celibato. Cosa vi aspettavate? La colpa è della donna tentatrice, come nelle vecchie visioni del reato di stupro. In finale i preti pedofili li cambiano solo di posto, non pensavate mica che per una semplice trombatina con una donna sposata lo sospendessero a divinis?
@ denis
” saprebbero che il “loro” primo papa ovvero Pietro, era semplicemente sposato e aveva problemi con la suocera…. ”
Lo sanno benissimo, per questo si tengono stretto il celibato di facciata!! Notare poi che per loro l’obbligo di celibato non significa affatto obbligo di castità. Se un prete ha rapporti sessuali infrange semplicemente il comandamento “non commettere atti impuri” come un qualsiasi comune mortale. Basta insomma una normale confessione per lavare la colpa. La scomunica viene solo quando qualcuno di essi si prende una seria responsabilità e decide di sposarsi.
Hahahaha.
Se il teologo fosse stato gay e si fosse fatto il figlio maggiorenne del povero corrudu, il vescovo avrebbe gridato allo scandalo, l’avrebbe sospeso ad perpetuum e gli avrebbe ritirato la licenza di insegnare.
Invece, scandaletto da quattro soldi, la donna è donna, è maggiorenne ergo la colpa è sua. E l’esagitato sia messo alla porta, corrudu e coddau.
POP! Champagne!
@Nietzche
Come speri che un buon cristiano sia d’accordo col buon senso? (mi riferisco al buon Giuseppe).
Siamo noi atei che valutiamo i fatti in modo oggettivo e col nostro cervello, il buon cristiano può solo aspettare che qualcun altro in tonaca gli dica ciò che è giusto o sbagliato.
Ciao a tutti
Scusate se non mi sono trattenuto dal rispondere dopo i primi dieci interventi (che condivido in pieno) e non ho letto ancora tutti gli altri (cosa che farò comunque).
Se fosse capitato a me…
Avrei certamente cercato di avere un quieto chiarimento con mia moglie. Non sarei MAI in grado di fare del male a una donna o a un bambino (a differenza dei gonnellati). Esistono altre soluzioni civili, per quanto certo dolorose. Un divorzio è doloroso, ma può essere civile.
Ma il prete in questione lo avrei invitato a casa mia per… un bicchierino?
Poi lo avrei accompagnato in tavernetta.
Poi… avrebbe cercato di scappare, ma la porta sarebbe già stata chiusa a chiave.
E a quel punto non avrebbe avuto scampo.
Ripeto: fare del male a sangue freddo non lo farei mai, ma quando si viene a sapere di certe cose il sangue si riscalda. E non poco.
E più sono incavolato più la mano resta ferma.
Non so parlando di intrusioni posteriori. Sto parlano di sperimentazioni di punte da cervo o cinghiale.
Con un arco da 150 libbre.
Il solito farisaismo pretesco.