Roma, accoltellato un parroco

Don Canio Canistri, 68 anni, parroco di Santa Marcella, nel quartiere San Saba, a Roma, è stato gravemente accoltellato ieri nella sua chiesa. L’autore del gesto, Marco Luzi, 25 anni, ha sostenuto di essere “l’Anticristo”. Nella sua abitazione è stato rinvenuto del materiale che evidenzia una forte fascinazione nei confronti del “Codice da Vinci” e un morboso interesse per l’Apocalisse, nonché vari suoi scritti ad argomento religioso: “il Cristianesimo andrà rivisto alla luce delle nuove alleanze tra Gesù e la Madonna”.

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68 commenti

Daniele

Chi di spada ferisce, di spada perisce… Scherzi a parte, poveretto, spero guarisca presto

Sydbarrett76

i giornali gratuiti sotto la metro (a roma) titolavano quasi tutti + o – “accoltella un parroco per il codice da vinci”…..non aggiungo altri commenti…

Kaworu

voglio sperare che non si dica che il tipo in questione era un indemoniato, adesso…

Bruno Gualerzi

Andando al di là dell’episodio in sé (per la cronaca: l’atto violento del solito squilibrato), e augurando naturalmente al parroco un rapida guarigione, come commentare simili notizie?
In me nasce sempre – di fronte a queste ricorrenti comparse di ‘cristi’ e ‘anticristi’ e, per estensioni, se così si può dire, di ‘dio’ e di ‘diavolo’ – una concatenazione di domande.
Le butto lì, in tutta la loro indeterminatezza: esisterebbe il Diavolo se non esistesse Dio? Esisterebbe la Dannazione se non esistesse la Salvezza? Esisterebbe il Male se non esistesse il Bene?
Nell’episodio riportato (l”anticristo’ che accoltella il ‘cristo’ raffigurato dal povero parroco) questo nesso strutturale si presenta nella sua forma patologica… ma le guerre che si scatenano periodicamente tra chi è ‘nel giusto’ e chi e ‘nel torto’, ovviamente ogni contendente ritenendo sé nel giusto e il nemico nel torto, non sono pur sempre manifestazione di questa stessa patologia?
E infine, e dunque, non è tutta colpa delle religioni, della mentalità raligiosa, della sua assolutizzazione, idealizzazione, del Bene e del Male in quanto incapace di accettare la condizione umana – con i suoi limiti e l’esigenza di superarli – per quella che è?

Stefano Bottoni

Il ragazzo che ha accoltellato il parroco è evidentemente uno squilibrato fanatico religioso, ma mi aspetto che, essendosi autoproclamato l’anticristo, vengano pubblicati commenti in cui verrà assimilato a noi cattivacci atei, con tutte le logiche conseguenze contro il relativismo etico, di conseguenza quanto è bello e buono e saggio il papa, quindi quanto è cattivo chi non lo vuole ascoltare etc. etc. (ci sono dei pennivendoli che sono dei maghi in questo).

gigi

A forza di puntare il dito e a maledire la Chiesa ecco che arrivano i primi frutti.
Quand’è che ci sarà la notte dei cristalli?

Andrea

Di ateo quel giovanotto ha ben poco, un ateo non solo considera leggenda cristo, ma pura fantasia l’anticristo.

Ciao a tutti

Sara

Come sostiene Gualerzi: dio e il suo ‘opposto’ sono figli della stessa patologia metafisica. Chi non crede in dio non può credere neppure nel demonio, e simili fandonie. Chi crede nel demonio crede prima di tutto in dio. Non per niente ci sono i preti esorcisti, anche quelli credono al demonio. Il bene e il male, la salvezza e la dannazione sono tutte entità metafisiche della stessa risma. Gli opposti stessi, non esistono.
Ma temo anch’io che qualche giornalista commenterà: l’antiscristo ateo ha accoltellato il prete. Tanto per scendere al livello mentale del cosiddetto popolo bue, i giornalisti finiranno per diventare molto peggio, del popolo bue. Una rappresentanza caricaturale (se non lo sono già)

Roberto Grendene

Cure psichiatriche/carcere per l’aggressore
Auguri di pronta guarigione per la vittima

valentina

E’ sicuro che questo avvenimento verrà usato per affermare: “Questo anticlericalismo rinascente sta creando un clima di terrore e diffidenza ….” ecc. ecc.
Inutile sarà ricordare loro che l’ateismo, come da voi indicato, giudica favole sia Cristi che AntiCristi. E lo stesso Codice Da Vinci, per quanto critico con la Chiesa, trova le proprie radici nella loro stessa mitologia fantastica. Un duro lavoro ci aspetta.

ripano

Perché quasi nessuno ricorda che oltre al parroco sono stati accoltellati anche un uomo che era con il parroco stesso e una donna che era appena fuori dalla chiesa?….mi sembra un po’ come quando i media parlano di incidenti aerei con centinaia di morti “ma fortunatamente non ci sono italiani tra le vittime”…vabbè il parroco accoltellato in chiesa che fa notizia, ma gli altri due non sono mica figli di buona donna…(anche se la prossima volta imparano a frequentare certi postacci!)

béal feirste

@ gigi

Nessuno qui ha mai pensato che accoltellare i preti fosse una cosa giusta.
Ma per il tuo piccolo cervello gonfio, probabilmente, contestare l’egemonia della chiesa e ritenere vuote tutte le sue pratiche rituali equivale a volerne eliminare fisicamente i suoi membri.
Vergognati!
Ma prima iscriviti alle elementari: magari là puoi imparare qualcosa!

stefano

se crede nel diavolo non può essere ateo perchè gli atei considerano diavoli satiri fauni ecc. solo cazxate, se invece è schizofrenico come penso allora è un “povero diavolo” da curare in apposite strutture.
comunque auguri di pronta guarigione al sacerdote, spero si rimetta quanto prima.

Massi

La violenza non è meno deprorevole perché usata contro un prete.
Ma ora mi sembra che ad aver bisogno di cure siano in due.

Laurentia

@Bruno Gualerzi: come quasi sempre fai, cerchi di portare la discussione sulle notizie verso una direzione più profonda e meno superficiale. Alle domande che fai potrei rispondere, perché anche io me le sono poste e non da oggi, ma dall’ adolescenza (purtroppo sono passati 40 anni!). Consapevole che le risposte che do’ però, possono essere accettate solo da chi mi somiglia per esperienza di vita e, soprattutto, per chiavi di lettura. Sono le chiavi di lettura dei fatti che fanno la differenza. Ora vorrei rispondere a chi, in precedenza, come Lola, mi chiede da dove mi derivano le certezze, o come faccio a sapere cosa dice o cosa pensa Dio. O a chi mi ha chiesto, semplicemente, chi sia e quale strada seguo. Nella mia famiglia è frequente il dono naturale che, con una brutta parola, i cristiani chiamano negromanzia. E’ un dono gratuito e fra i mie antenati non mi risulta un negromante che si facesse pagare. Due delle mie sorelle vedono frequentemente i morti, specie quelli di famiglia, ma anche altri e spesso ci parlano. Questo fin da bambine. Io non ho questo dono, ma mi sembra ovvio che, fin dall’ adolescenza (sono la sorella maggiore) ho avuto la certezza che oltre la vita esista un’ altra vita. Anche negli anni in cui sono stata femminista militante, pur non essendo cattolica, non mi sono mai dichiarata atea. Ho volutamente rinviato la ricerca di Dio ad anni più maturi, certa che la giovinezza sia riservata a farsi esperienze più che visioni del mondo. Dopo i 40 anni mi è nata la spinta fortissima a non accontentarmi di vivere, ma a cercare di far emergere la mia spiritualità e la mia anima. Ho avuto la fortuna di incontrare le persone e le letture giuste, almeno per me. Oggi ho tante certezze, tra le quali quella che anche voi potete arrivare a elevarvi spiritualmente, magari per vie molto diverse (apparentemente) dalla mia. Su questo caso di tentato omicidio ho, quindi, delle spiegazioni, che mi derivano dalla chiave di lettura mia principale, ovvero che abbiamo un Dio interiore, ma anche un demone interiore.

stefano

riguardo gigi 🙂 poveretto cercate di capirlo, cita la “notte dei cristalli” episodio accaduto nella germania nazista nel 1938 quando vennero infrante tutte le vetrine dei negozi degli ebrei per mano dei nazional-socialisti CHE ERANO NOTORIAMENTE CATTOLICI PRATICANTI IN MASSIMA PARTE accostandolo all’accoltellamento di questo sacerdote per mano di un malato di mente… 🙂

Paolo

Diversi giornali associano l’atto criminale di questo folle, la cui mente e’ stata annebbiata dalla meschinita’ di una vita tra bigotti col su forte carico di simbolismo pro e simbolismo anti, alla visione del codice da vinci in tv.
E’ evidente la forzatura, come e’ evidente che in italia gli organi inquirenti sono formati da persone dalla mentalita’ molto ristretta e troppo religiosa. Mi spiego: e’ chi ha interrogato il ragazzo che ha guardato il codice da vinci, ne e’ rimasto colpito e suggestionato al punto da associare immediatamente le due cose, anche in sede di interrogatorio.
Questa e’ l’unica spiegazione alle parole:
“Le voci mi hanno ordinato di farlo – ha detto il ragazzo al capo della mobile, Vittorio Rizzi – ho portato a termine la mia missione… Sì, l’ho visto, il Codice ma quello è solo un fim…”.
Questo significa che persino la mente annebbiata di una persona che manifesta la schizofrenia paranoide nella sua forma piu’ conclamata riesce ancora a discernere un minimo tra realta’ e finzione, mentre inquirenti e stampa non lo fanno. I primi forse sull’onda dell’emozione (e li capisco sinceramente) i secondi in malafede clerical revanchista.

A conferma della clamorosa montatura installata su questa triste storia potremmo vedere cio’ che scrive la stampa (che peraltro associa gia’ nel titolo “Guarda il Codice da Vinci in tv. Va in chiesa e accoltella il prete”):
“…il giovane, con evidenti disturbi mentali, ha agito così «perchè glielo avrebbero ordinato le voci», forse suggestionato anche dalla visione del film Il Codice da Vinci, in onda in tv, cui l’arrestato ha ammesso confusamente di avere assistito.”
(si notino le ultime parole).

“Il Tempo”, da sempre su posizioni clerico fasciste ben piu’ oltranziste, rimaneggia ulteriormente il fattaccio:
“L’interruttore della follia si è acceso vedendo il film «Il Codice da Vinci» al quale si è ispirato.”
attribuendo del tutto ad un libro che e’ finzione e provocazione il ruolo di istigatore demoniaco.

Quando invece ammetteranno che l’enorme numero di santoni, scemi di paese, pazzi, violenze domestiche e quant’altro e’ semplicemente dovuto alla presenza di certa mentalita’ religiosa impregnante ogni aspetto della societa’? Questo viveva in un paesello, tra santini, lumini ai morti, scampanio continuo e processioni. L’ideale per un giovane che se circondato da na mentalita’ piu’ giovane non avrebbe mai esacerbato la sua debolezza psichica fino a quel punto, vero?

Ragione ha Bruno Gualerzi a dire che le due contrapposte fazioni spiritiste sono la faccia della stessa medaglia, la superstizione (spero di aver interpretato bene).
Speriamo solo che chi e’ stato ferito si rimetta, ed il ragazzo sia trattenuto per non far male ad altri e curato e che si renda conto del male che ha fatto a tutti, compreso se stesso e la sua famiglia.

agnese

come stanno le altre due vittime?nessun tiggì o giornale ne parla…
il codice da vinci in sè non c’entra nulla,un pazzo del genere è capace di farsi suggestionare da qualsiasi scemenza,tipo i puffi o i teletubbies(aaaaargh!io odio i puffi e i teletubbies!animaletti odiosi!)

Angelo Ventura

Ma che centra il “Codice da Vinci” con l’Anticristo? E ovvio che è il un altro disgraziato fuori di melone solo come un cane, lasciato tranquillamente impazzire, che se l’è presa con i primi poveracci che gli venivano a tiro…

Angelo Ventura

Ma che centra il “Codice da Vinci” con l’Anticristo? E ovvio che è un altro disgraziato fuori di melone solo come un cane, lasciato tranquillamente impazzire, che se l’è presa con i primi poveracci che gli venivano a tiro…

steve

Il Giornale dice che il ragazzo è indemoniato. L’ignoranza da quelle parti regna sovrana.

E poi ci meravigliamo se prosperano esorcisti, santoni e fattucchiere.

Asatan

@Laurenzia

Necromanzia= magia dei morti e della morte
Negromanzia= megia nera

Ad ogni modo, stando alla bibbia, che sia necro o negro andrete all’inferno. Di fatti è viatata sia dall’antico che dal nuovo testamento. Le condanne non sono molto allegre.
Mai considerato che in famiglia avete un alto tasso di persone suggestionabili e\o che soffrono di disturbi psicotici?
Oltertutto come fai a conciliare il fatto che per la bibbia le anime finiscono o in paradiso o all’inferno con la visione dei morti? E’ decisamente un grandissima contraddizione….

Gundam

E se la sua avversione per i preti non derivasse dal Codice da Vinci ,ma piuttosto da qualche
spiacevole esperienza avuta in canonica da bambino?
Ma come posso avere simili idee in testa,assurde,invrrosimili,blasfeme!
Che abbia bisogno difarmi psicanalizzare?

Lucia

Auguri di pronta guarigione al prete e agli altri due feriti…

@ Stefano Bottoni

Tutti titoleranno contro il relativismo senza rendersi conto che è invece l’antirelativismo a causare queste vicende.

@ Laurentia

Hai mai fatto una visita neurologica?

TaK

Laurentia scrive:
“Due delle mie sorelle vedono frequentemente i morti, specie quelli di famiglia, ma anche altri e spesso ci parlano.”

no comment.

Nietzche---

quoto Andrea e stefano, un ateo nel vero senso della parola è capace di vedere l’irrealtà nel Codice da Vinci, nell’Apocalisse e nella Bibbia.
Ma è logico che per credere nell’apocalisse bisogna credere anche a Dio, seppure non lo si adora in seso positivo ma si adora il suo opposto, non nel senso di Satana che gli viene dato dal “vero” satanismo, cioè dalle vie della mano sinistra, e cioè di Lucifero, di portatore di luce e conoscenza, ma nel senso di non-Dio, di anticristo quindi, dando una semplice versione antitetica ma a volte complementare dei sacramenti cattolici e degli inni a Dio.
Si potrebbe far notare che se non esistesse il concetto di Dio non esisterebbe il concetto di Satana, e quindi questo povero pazzo non avrebbe avuto un modello da seguire così violento, ma ovviamente dai cattolici questa osservazione verrebbe vista come un “offesa”…

Bruno Gualerzi

@ Paolo
Oltre l’ottima puntualizzazione in merito al come è riportata la notizia (in fondo più ‘lucido’ nella sua follia lo squilibrato in termini di distinzione tra realtà e fiction che non inquirenti e stampa), hai interpretato benissimo.

Bruno Gualerzi

Cara Laurentia, non voglio certo invadere la tua sfera privata e tanto meno cercare spunti per impiantare facili polemiche, ma – visto che partecipi a questo blog UAAR e che pertanto potrebbe essere di interesse culturale per tutti – potresti accennare, se non alle persone (o se ti va, anche) quanto alle letture che ti hanno confermato nella interpretazione delle tue esperienze?
Ribadisco: se pensi – e per come parli e scrivi sono sicuro che intendi il senso di quanto ti propongo – che possa essere di un qualche interesse per i frequentatori del blog.

bruno dei

Se si volesse parafrasare il mitico vescovo veneto che di fronte al prete che fa sesso con una donna sposata reagisce sostenendo che ci sono persone che fortemente tentano le virtù dei bravi parroci, potremmo dire che ci sono parroci che fortemente tentano la sanità mentale precaria di poveri cristi (o anticristi, che fa lo stesso), sospingendoli a commettere reati. Ma certo non ci abbasseremo a quell’infimo livello etico e intellettuale!!! Qui c’è in gioco il delirio, la follia bella e buona di cristi ed anticristi (che sono la stessa cosa…). Dall’alto del nostro forte mondo etico guardiamo a questi fatti come agli effetti dell’imbarbarimento irrazionale e superstizioso di cui menti deboli (di cristi ed anticristi) sono evidentemente vittime, e non possiamo che compatirle. Auguriamo quindi al prete di rimettersi quanto prima, e che non invochi miracoli per la propria avvenuta salvezza, ma magari, piuttosto, che so, la bravura dei medici e di chi lo ha assistito. Saluti…

Stefano Bottoni

@ Lucia

Infatti era esattamente la mia opinione. Ascoltare “le voci” una volta era considerato un “signum”: dall’orecchio sinistro=voci diaboliche; dall’orecchio destro=voci angeliche (la stereofonia non era ancora stata inventata, non parliamo poi del dolby surround 5.1).
Naturalmente ogni malattia era considerata una prova o una punizione divina.
Oggi sappiamo che ascoltare “le voci” è una malattia che può essere fisiologica (danni al cervello per un trauma o per un tumore) o psichiatrica. Comunque ne conosciamo le cause.
Ma chi subisce il lavaggio del cervello (e quel ragazzo certamente lo ha subìto) crede che la causa sia sovrannaturale. Mai si rivolgerebbe a un medico per farsi visitare. E le conseguenze sono queste.
Alla faccia di chi afferma che la causa sia il costante attacco contro la chiesa (ma da parte di chi??? Non mi risulta che l’UAAR sia tanto citata nei TG, nei GR o nei quotidiani).

Stefano Bottoni

@ bruno dei

“Auguriamo quindi al prete di rimettersi quanto prima, e che non invochi miracoli per la propria avvenuta salvezza, ma magari, piuttosto, che so, la bravura dei medici e di chi lo ha assistito”

Mi unisco agli auguri di pronta guarigione nei confronti del prete: nonostante ciò che pensa gigi, qui nessuno augura la morte di nessun altro.
Non sono così ottimista sulla seconda parte del tuo intervento, purtroppo.
Cito una frase che non è mia, ma che mi trova totalmente d’accordo.
“Se il paziente guarisce, si ringrazia dio. Se muore, si fa causa al medico”.

Andrea

Di pazzi squilibrati come questo ragazzo ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. L’unica medicina che abbiamo per impedirgli di fare del male a qualcuno è sfiancarli, renderli ridicoli anche ai loro stessi occhi, e il solo modo è ironizzare sulle convinzioni idiote in cui tanto credono. Proprio stamattina ho trovato questo video che secondo me illustra bene la situazione e ridicolizzandola ne potrebbe anche sminuire gli effetti sociali. Guardatelo attentamente fino alla fine. Ciao a tutti!!!

http://it.youtube.com/watch?v=VP6G_TqyFwc

bruno dei

@stefano bottoni
Beh, non è che io sia più ottimista di te, visti i tempi oltretutto… Sono tristemente quasi certo che il prete, o chi per lui, di fronte ad una guarigione, griderà al miracolo. Il bisogno di miracoli oggi è divenuto addirittura ossessivo. Però, sai come si dice, spes ultima dea. Dopo di essa non ci resta che l’auspicio, che è l’anticamera della resa…

bruno dei

@ beal feirste
grazie per la notiziola interessante… Ma non dimentichiamo mai, anzi, scriviamolo a caratteri cubitali dove possiamo sempre leggerlo: la democrazia, nella strutturale ecclesiale, è solo un optional assolutamente marginale, del tutto non necessario. Mr. Mattiazzo rappresenta in pieno, in modo degnissimo, un modo di pensare, di agire, di sentire che nella Chiesa è assolutamente dominante. E io, tutto sommato, nemmeno mi scandalizzo più di tanto: in chiesa comanda lui, e che comandi pure quanto gli pare, del resto non è che io ci vada così spesso. quindi…

#Aldo#

Viene da chiedersi perché a psicolabili potenzialmente pericolosi venga permesso di circolare liberamente nel nome di leggi basate su un’ideologia chiaramente priva di fondamento (e il riferimento non è a ideologie di carattere politico, ma etico). Per la tutela loro ed altrui chi soffre di turbe che lo rendono potenzialmente pericoloso dovrebbe essere messo in condizione di non nuocere. E non raccontiamoci che l’episodio non è stato preceduto da segni premonitori, ché non è credibile — piuttosto, possiamo ipotizzare, con buone possibilità di azzeccarci, che quei segni premonitori siano stati volutamente ignorati per le ragioni già esposte.

Laurentia

@Asatan: la parola viene dal greco, la varietà tra “necro” e “negro” è solo una sfumatura popolare; ad esempio in Italiano c’è solo “necrofilia” e non “negrofilia”.Letteralmente significa:vedere i morti. Il discorso della negazione di ogni forma di magìa, ovvero ogni forma di acquisizione di poteri “paranormali” è molto lungo; in due parole Ti dico che non è concessa agli Ebrei, ai Cristiani, ai Musulmani. Io non appartengo ad alcuna chiesa, pur non essendo nemica di nessuna chiesa. Tu mi vuoi per forza mettere in contraddizione con me stessa: niente paura, la mia vita passata e attuale è piena di contraddizioni. Si può ugualmente amare Dio. Le anime, dopo la morte, finiscono, essenzialmente, dove vogliono andare. Noi persone normali restiamo, prevalentemente, legate alla nostra famiglia. I Cristiani, se seguono la religione cristiana, hanno a disposizione luoghi di purificazione riservati da Dio ai Cristiani. In essi sono a contatto con Gesù, la Madonna e i Santi Cristiani.Ti ripeto che io non lo sono. Quanto alla follia, di cui non solo Tu ipotizzi la presenza nella mia famiglia, non metto in dubbio che per un materialista l’ unica giustificazione di questi fenomeni sia la menzogna o la follia. Non Ti voglio convincere di essere sana di mente e non me la prendo né con te né con gli altri. Vi capisco.

Laurentia

@Bruno Gualerzi: sinceramente credo che le letture interessanti per me non possano esserlo per chi ha chiavi di lettura lontane dalle mie. Da un punto di vista di contatto tra Scienza e Religione il libro che mi è più servito è Dio e La Scienza di Jean Guitton (Bompiani). Tra i “Classici” delle religioni il Libro Tibetano dei Morti. Ho trovato tanti punti di contatto con gli scritti di una mistica austriaca morta di recente, Maria Simma. Ma la mistica cristiana ha tanti testimoni di come si vive dopo la morte, da S. Caterina da Genova a Natuzza Evolo (almeno in quello che detta, perché è analfabeta). Spesso vengono criticati da teologi cristiani per le ragioni evidenziate da Asatan. Frequento persone con i miei stessi interessi, alcune sono state studenti in Teologia, altri sono iscritti alla Società di Teosofia. Tutti ci scambiamo esperienze e crediamo nella convivenza delle varietà. Ho letto ovviamente Bibbia, Corano,Veda. Ma è la Meditazione Trascendentale che mi ha dato fiducia e certezze. In genere è lo scambio di amore con Dio che porta allla propria verità.

gigetta

quest’anticristo è solo un pazzo che però è anche dannoso perchè getta tre quintali di m… sopra gli atei che in giro sono visti appunto come anticristi-anticlericali ecc ecc anche se non è vero.
queste notizie sono un toccasana per i vittimisti cattolici. spero di non sentirne altre simili e auguro al prete di guarire al più presto

roberto

possibile che nessun santo abbia voluto fermare la mano del pazzo ? non é giusto !
e l’ angelo custode che faceva ? dormiva ?

Bruno Gualerzi

@ Laurentia
Di tutti i testi da te citati solo casualmente me ne è capitato in mano uno in un momento in cui stavo ‘cercando’: il Libro Tibetato dei morti. Ebbene, è stata anche quella lettura a confermarmi in una scelta atea sempre più consapevole.
Ne avevo ricavato anche un paio di poesie intitolate appunto
Leggendo il libro tibetato dei morti (1 e 2)
Una l’ho già trascritta in un post precedente. Se i moderatori lo ritengono di un qualche interesse non solo per me e per te, trascrivo l’altra.

“Tutte le cose sono soltanto
il mio pensiero
e questo pensiero è vuoto
senza principio e senza fine”

così fa meditare
“il quinto metodo
per ostruire la matrice”
per impedire la rinascita
per morire
per sempre a se stessi.

Salto nel vuoto, buio
totale, distruzione
di ogni esistenza
per non lasciarne altre:
che differenza c’è
tra la fine finale
progettata nella notte
per il giorno dell’apocalisse
costruita
dai figli della tecnica
e lo sforzo disumano
per abolire la sensibile
rappresentazione del mondo?

Antico, nuovo,
l’uomo
è da sempre estraneo
alle sue opere, ama
distruggere ciò che crea,
infine vuol tornare nel niente
da cui come individuo è venuto,
infine vuol essere la terra
che ha calpestato, infine
è schiacciato
dalla vergogna di esistere.

Ma con che cosa guarderò
il mio pensiero svanire,
il giorno farsi notte eterna,
la rinuncia diventare
saggio volere
e la luce restare
senza colore
se non col mio unico
solo vivente
pensiero?

Asatan

@Laurentia

Non girare attorno alle cose. Per la bibbia quello che tu e famiglia fate è da condannarsi con pena capitale. Non centrano il bardo thodol o la meditazione trascendentale, esse stesse pratiche eretiche e stergonesche che ti spediscono all’inferno senza passare dal via.

Come fai a dirti cristiana e violare apertamente i dettami bibilici?

E, te lo ripeto, mai preso in considerazione uno psichiatra? Le cose di cui parli si chiamano schizofrenia e psicosi.

emiddio

il codice davinci è una boiata pazzesca…e chi ci crede è piu ingenuo di chi crede nel cristianesimo!

ANTICRISTO?! (ke vuol dire poi?! puo voler dire KI NEGA L’ESISTENZA DI CRISTO-musulmani, atei, buddisti ecc…ovvero CHI è NATO PRIMA DELLA NASCITA DI CRISTO ecc ecc ecc)

cmq è un pazzo e basta..nn mettiamola sul piano religioso! questa è malattia mentale…

Bartolomuccio Guogguoni

Personalmente sono interessato ad avere contatti con Laurentia. Mi dedico all’antropologia e sicuramente i punti di vista che ha riassunto brevemente in questi interventi sono di mio particolare interesse.

E’ possibile contattarti/contattarla privatamente?

Bruno Gualerzi

@ Asatan
Scusa, ma non mi sembra molto ‘laico’ (per non dire altro) il tuo invito a Laurentia a rivolgersi ad uno psichiatra. Con tutta la buona volontà e la conoscenza di certi meccanismi caratteristici della mente umana, non credo che nemmeno lui possegga la chiave per definire con verificabilità scientifica il limite che separa il ‘sano’ dal ‘patologico’.
E poi, forse non hai letto con attenzione, ma Laurentia ha ripetutamente affermato di non considerarsi cristiana.

Lola

@ laurentia
Ti ascolto. Ti sento vicina, o meglio, il mio sentire è vicino al tuo.
Però nella mia interpretazione dio non esiste; quello di cui parli, per me, non deriva da lui.

Otto Permille

Questa può essere considerata una timida prova che la nascita e la diffusione del cristianesimo è dovuta alla tarda invenzione dei manicomi. Un tempo qualsiasi malato di mente veniva considerato un profeta o un personaggio “ispirato da Dio”. Quasi tutti i santi erano epilettici.

Bruno Gualerzi

@ Otto Permille
Ma a chi ti riferisci col tuo intervento?
In ogni caso, i manicomi, se ‘inventati’ prima, avrebbero impedito la diffusione del cristianesimo? Me che gli è venuto in mente a Baaglia di chiuderli?
Io poi sono proprio sfortunato: mi trovo ad essere epilettico in un’epoca in cui nessuno si sogna di farmi santo.

Maurizio D'Ulivo

Al sacerdote, vittima di un gesto folle, un augurio sincero di rapida e completa guarigione.

L’accoltellatore verosimilmente non è altro che uno squilibrato, e dunque vedo difficile in questo caso attribuire a priori delle responsabilità alle religioni: è probabile che, se non avesse trovato uno sfogo nelle sue superstizioni, avrebbe commesso lo stesso gesto in nome di qualche altro pretesto (il tifo calcistico, la violenza politica, ecc.)

Certo però che per credere nell’anticristo (o credere addirittura di esserlo) occorre prima credere in cristo: in fin dei conti, l’origine delle due convinzioni è la stessa…

Alcinoo

Maurizio d’Ulivi pare molto assennato a differenza di altri … sulla veridicità dell’ultima affermazione, apparentemente inoppugnabile, vorrei però sollevare qualche dubbio: spesso l’abbandono della Fede nell’Unico Dio dischiude soltanto le porte a una folla di Idoli e di Superstizioni. Come spiegare altrimenti la fioritura di mode occultistiche ed esoteriche in concomitanza con il tramonto della cristianità medievale e il diffondersi della mentalità razionalistica e poi scientista?

Bruno Gualerzi

@ Alcinoo
“(…) spesso l’abbandono della Fede nell’Unico Dio dischiude soltanto le porte ad una folla di Idoli e di Sperstizioni. Come spiegare altrimenti la fioritura di mode occultistiche ed esoteriche in concomitanza con il tramonto della cristianità medievale e il diffondersi della mentalità razionalistica e poi scientista?”

Si spiega, e come se si spiega!
Col fatto che in realtà la ‘Fede nell’Unico Dio’ non è stata affatto abbandonata, ma solo sostituita. Perchè superstizione era alla base di ‘quella’ fede, superstizione è alla base della fede negli Idoli di cui parli. La delusione di fronte alle aspettative che si riponevano in ‘quella’ fede, ha spinto a cercare consolazione altrove… ma riponendovi la stessa superstiziosa fiducia (‘Dio è morto’ – ammonirà Nietzsche – “ma dopo di lui ci si è messi ad adorare un asino”). E fra questi nuovi Idoli – spesso in polemica con gli amici UAAR – metto anch’io (ma con significati ben diverso da quello che dai tu) un modo fideistico di concepire e praticare la scienza.

Alcinoo

Dalla sua ansia o libido di spiegare deduco che Lei è un filosofo, caro Gualerzi. La sua tesi non mi pare però convincente, perchè se l’osservazione che le nuove superstizioni vanno a colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa della fede nell’animo umano è di fatto esatta, essa non tiene conto dei nessi culturali storicamente documentabili tra una scienza baconianamente ( o faustianamente ) intesa come potentia o dominio della natura da un lato e magia e occultismo dall’altro.
Puerile e indegna della sua intelligenza è invece l’affermazione secondo cui la fede si fonderebbe sulla stessa superstizione che alimenta astrologia, magia e occultismo ( sia a livello colto che popolare)…
Credere nel Dio Uno e Trino non è lo stesso che credere in un Asino ( o nell’Eterno Ritorno , o ancora nel Superuomo , nella Razza, nella Lotta di classe, nella Scienza con la S maiuscola ): da sempre la Chiesa ha contrastato le superstizioni popolari più dannose e le sopravvivenze del paganesimo, soprattutto dopo la riforma tridentina. Inoltre lei trascura la rationabilitas fidei del Cattolicesimo e il fecondo intreccio della fede cristiana prima con la filosofia platonica o neo-platonica e in seguito con il pensiero aristotelico( quella “ellenizzazione” che i protestanti vorrebbero stoltamente eliminare, cadendo così in un irrazionalismo fideista ). E’ superstizione , Le domando, quella fede che ha abolito la schiavitù e affermato la libertà dell’uomo ( Hegel), è superstizione quella fede che con la sua concezione relazionale e personalistica di Dio ha determinato la nascita del concetto di persona e il principio della sua inviolabilità,è superstizione la religione che ha edificato le università medievali che con l’universitas scientiarum e la Scolastica sono alla base della razionalità moderna, è superstizione, Le chiedo, la fede di Agostino, di Tommaso, di Scoto, di Occam, Buridano, Grossatesta, nonchè dello stesso Galilei?
Lei non può non sapere che è stata la desacralizzazione del mondo compiuta dal Cristianesimo a rendere possibile una fisica quantitativa e meccanicistica come quella moderna e galileiana … lo stesso fondamentale principio d’inerzia, incocepibile per Aristotele e per i Greci e non certo per un difetto di logica, può essere formulato solo dopo la creatio ex nihilo biblica.
Non si possono equiparare duemila anni di cultura, arte e scienza a mera superstizione senza apparire terribilmente ridicoli e antiquati.
Il fatto che, pur da una prospettiva molto distante da quella cattolica, Lei ponga un certo modo fideistico di concepire la scienza fra i nuovi idoli rivela la sua intelligenza e il suo distacco razionale da certe forme di scientismo, ma non dimostra ancora che esista una forma di ateismo (l’ateismo è una fede) e nemmeno di agnosticismo razionalista veramente “scevra o pura di superstizione “. Se si evita di aderire ad una religione una dottrina o sempl. un modello teoretico ( vale a dire una gerarchia di verità), si deve comunque vivere e agire e quindi nella pratica dare il proprio assenso, più o meno consapevolmente, ad una gerarchia di valori.
Una scelta fideistica, un affidamento c’è sempre nell’esistenza e nel sapere umani, a meno che non si tratti della metafisica (intesa in senso classico-tomasiano), l’unica scienza che fonda da sè i propri principi, la quale però, guardacaso, porta ad un Primo Principio e apre la via a quella trascendenza cui ultimamente anche la fede cristiana da lei tanto vituperata conduce.
L’ateismo puro non esiste, l’uomo è un animale “naturaliter” religioso.

juan valdez

Auguro al parroco romano e alle altre vittime dell’aggresione una rapida guarigione, e nello stesso tempo mi auguro per l’accoltellatore delle buone e serie cure psichiatriche.
Condivido quanto detto da Bruno Gualerzi riguardo al dualismo che intercorre tra cristi e anticristi, salvezza e dannazione, religioni e superstizioni. Come nella poesia di Ghoete ” Gingko Biloba” esse non sono altro che la faccia di una stessa moneta o per meglio dire rami dello stesso albero. In quella poesia infatti Ghoete fa dire alla pianta di gingko “…..non vedi che uno e doppio sono” e questo dovrebbe fare riflettere molta gente che chiusa nelle sue certezze non accetta che le stesse siano messe in discussione.
Per essere più chiaro dirò che anch’io mi sono posto la domanda sul perchè uno psicolabile dopo la lettura di un libercolo come il “codice da Vinci”, pieno d’inesattezze storiche e di avventate conclusioni teologico-filosofiche e dopo aver visto il film omonimo va ad accoltellare un prete identificando nello stesso un agente del cardinale Aringarosa? Mi sono risposto partendo dal presupposto che la visione del film e la lettura dell’opera di Brown abbiamo agito da detonante, facendo esplodere una personalità in cui la paura del peccato e l’attrazione verso di esso, in cui la tensione verso il bene e la ricerca del male, in cui l’amore verso dio e l’infatuazione verso il suo opposto, erano un tutt’uno nato fin dalla più tenera età.
Un tutt’uno germogliato nei meandri di una psiche labile, in cui qualcuno ( molto probabilmente una infinità di soggetti) si è divertito consciamente o meno a gettare i semi del peccato, senza sapere che questo avrebbe prodotto una bomba ad orologeria.
Le sindromi paranoidi hanno la loro origine, per quella che è la mia esperienza, avendo avuto amici e parenti aflliti da tali disturbi, da situazioni conflittuali e traumatiche ma anche da esigenze esistenziali non soddisfatte, vissute in stadi differenti della propria esistenza e in questi stadi difficilmente l’insorgere della patologia è dovuto soltanto al sofferente e alla sua predisposizione, subentrano anche e soprattutto dei condizionamenti esterni sociali e familiari che hanno il loro humus in particolari situazioni culturali e sociali e anche religiose, si comprende che il soggeto per potersi liberare da queste situazioni di disagio deve avere una notevole forza di volontà e deve essere conscio che ha bisogno di aiuto perchè consciamente si trova in una situazione di sofferenza e disordine psichico .
Ovviamente sono un profano e ovviamente quanto ho detto è facilmente confutabile.
Vorrei aggiungere che anch’io come Bruno Gualerzi auspico un approccio non fideistico ma razionale al mondo scientifico, proprio perchè l’uomo tende a crearsi dei falsi idoli e la scienza non è un idolo ma un prezioso aiuto all’umano divenire e progredire è necessario secondo me non caricare la stessa di significati e valori che possono essere più totalizzanti di quelli portati dalle religioni.

Bruno Gualerzi

@ Alcinoo
In attesa di una replica più circostanziata (fino a un certo punto comunque, data la mole delle questioni sollevate), così, in tema di superstizione, ti rimando – ben presupponendo che la cosa ti lascerà indifferente in quanto non ti tocca – alla notizia riportata in altro post riguardante la signora Pelin. Candidata alla seconda carica per importanza della nazione più potente del mondo, non una cristiana senza seguito.

Lucia

Per fortuna che siamo razionalisti… Arriva qualcuno che dice di parlare coi morti e tutti dietro a dare solidarietà e a “sentirsi vicini”…

Alcinoo

Forse a difendere la ratio moderna e illuministica( almeno nei suoi aspetti meno effimeri) nel caos epistemologico postmoderno , tra le macerie dei sistemi metafisici e delle grandi narrazioni rimarrà soltanto-suprema ironia della Provvidenza- la Chiesa Cattolica.

Bruno Gualerzi

@ Alcinoo
(Ho cominciato col ‘tu’ e continuo a darti del ‘tu’, nonostante il tuo deferente – e magari involontariamente ironico – ‘lei’) anche perché presumo di essere più anziano)
E’ evidente che alla base di tutto c’è una lettura delle religioni e della loro storia da parte mia difficilmente conciliabile con la tua, e che non è possibile riprendere in un semplice post. Per cui non posso fare altro che rimandarti, se ne vedrai una qualche utilità, ad un mio sito in cui provo a spiegare adottando più prospettive cosa intendo io per ateismo (e per converso per religione).
Qui mi soffermo solo su due punti (facendo mio per altro il contenuto di alcune repliche ai tuoi interventi fatti da altri amici atei) di maggior impatto polemico:
il tema della superstizione
e la riproposta da parte tua – alla conclusione di un altro post – del piuttosto stantio luogo comune secondo cui ‘anche l’ateismo è una fede’.
La religione come superstizione. Dando per scontato – come immagino lo sia anche per te – che certe pratiche para-religiose, tipo quelle cui si è dedicata la signora Palin, siano di natura chiaramente supestiziosa, provo a dire in estrema sintesi in che senso considero ogni religione ‘positiva’ (cioè strutturata come istituzione storica, surrogati compresi) sostanzialmente superstizione.
La condizione umana è caratterizzata, a partire da un certo momento non identificabile cronologicamente dell’evoluzione biologica – dalla consapevolezza della precarietà della vita individuale, con momento culminante la consapevolezza della morte. A questa precarietà la vita biologicamente intesa, per affermare se stessa, si ribella, e impone, sempre per affermare se stessa, la ricerca continua di un rimedio contro la precarietà. Questo rimedio risulta evidente non essere rinvenibile – almeno per quel che riguarda l’esito finale di ogni esistenza individuale – facendo appello alle risorse umane. Si apre allora la strada che porta a puntare su una dimensione trascendente la condizione umana, comunque identificata, nella speranza di trovare là la soluzione. Ora, proprio perché la soluzione in realtà non si trova, le definizione di questa trascendenza si deve sempre più affinare, evolvere, sfruttare tutte le risorse dialettiche di cui si può disporre (ecco la teologia). Non solo, ma diventa sempre più urgente trovare tracce di questa dimensione trascendenze nell’immanenza… ed ecco qui la concezione cristiana, indubbiamente la più raffinata, e proprio là dove fa riferimento – riscrivendo miti platonici spogliati della dimensione mitologica e reificati – ad un dio che, scandalosamente, manda il figlio nella storia a ‘morire’ per avvicinarlo il più possibile alla condizione umana.
E dov’è l’aspetto superstizioso? Per me è evidente: nella speranza che venga CONCRETAMENTE, superata la precarietà della condizione umana. Concretamente, Cioè attraverso pratiche che possono essere anche solo simboliche, rievocative, ma che al fondo debbono far fronte a questa esigenza di riscatto da una condizione di precarietà fisica.
Ecco allora che non è la religione che è connaturata all’uomo (‘homo naturaliter religiosus’ dici tu, che io sostituisco con ‘homo naturaliter philosophus’), ma connaturata all’uomo è quell’esigenza che ha portato a trovare nelle religioni la risposta illusoria all’esigenza.

Mi accorgo che volevo essere sintetico, e invece – pur essndolo al massimo delle mie capacità e disposto a sacrificare tanti altri argomenti – la sto tirando per per le lunghe.
Sarò allora brevissimo a proposito dell’ ‘ateismo come fede’.
Non nego che per tanti sedicenti atei lo possa essere, ma quando così è non succede altro che il verificarsi di quella sostituzione di cui ho parlato per ‘spiegarti’ come e perchè assistiamo al diffondersi di tante superstizioni, appunto, sostitutive.
La vera esperienza atea è proprio l’esperienza tutt’altro che facile – a mio parere però la sola ad esprimere la vera dignità umana – della necessità di liberarsi dall’illusione implicita in ogni fede intesa come superamento dei limiti della ragione.

Asatan

@Alcinoo

Ehhhm! Indemoniati, spiriti del purgatorio che portano cisioni o numeri del lotto, gatti neri, ecc…. tutti prodotti del cristianesimo e dal cristianesimo stetto rinfocolati. Le persone stanno semplicemente spostando il bersaglio della loro superstizione dalle tue fantasie preferite ad altro.

Per TUTTA la storia della ristianità ci sono stati astroligi emaghetti di corte, riti apotropaici di vario genere e natura, messe per comprare il paradiso al caro estinto, indulgenze, riti magici per scacciare gli spiriti maligni (benedizioni, esorcismi, ecc).

Senza offesa ma pur cambiando l’estetica della superstizione i nuclei fondanti restano identici.

Ti ricodo anche che la maggioranza dei trattati di necro e negro manzia sono stati scritti da papi ed eclesiastici vari. Ad esempio il Gimorium Verum.

enrico mini

@ Bruno Gualerzi,

è perfetto PELIN, in diverse lingue slave significa ASSENZIO!

juan valdez

Secondo me è la paura della morte che determina il nascere e il fiorire di religioni e superstizioni varie. Il perchè è evidente.
L’uomo è l’unica razza animale in piena trasformazione psichica e intelletuale da più di 10000 anni, tra tutte le razze animali è l’unica che sia riuscita a superare i limiti angusti della propria esistenza fisica e sia riuscita a elaborare un pensiero creativo e costruttivo, l’unica razza animale che abbia alzato gli occhi verso il cielo ed abbia potuto ammirare le bellezze del mondo naturale e l’infinita grandezza e bellezza di questo mondo.
Parimenti l’uomo è l’unico essere animale che abbia compreso l’irreversibilità della morte e abbia provato verso di essa repulsione, astio, rifiuto e soprattutto paura; paura irrazionale e violenta e agli albori della storia dell’umanità, non mediata da nessuno schermo filosofico o culturale che potesse elaborare e in un certo senso anestetizzare il dolore derivante da questo atto così definitivo dell’umano divenire.
Le religioni sono nate così, per la necessità dell’uomo di superare la paura derivante dalla morte e anche quella derivante dalla primordiale considerazione che la morte stessa era un qualcosa di impuro da cui purtroppo si veniva macchiati e purtroppo questa macchia minacciava il futuro del gruppo sociale oltrechè familiare a cui si apparteneva.
Per questo motivo nacquero le civiltà sciamaniche prima e quelle sacerdotali dopo ed è ovvio che quest’ultime avendo sviluppato la scrittura come metodo per comunicare segretamente le proprie direttive si trasformarono in una casta a cui venivano riferiti tutti o quasi i poteri politici e civili di una società.
La religione è stata quindi fin dal suo apparire un “instrumentum regni”, una formidabile arma da brandire contro le possibili devianze dei membri di un gruppo sociale. Arma formidabile se si pensa che le superstizioni colpiscono anche persone che per cultura ed esperienza dovrebbero essere in un certo senso immuni dal pericolo di essere preda di illusioni.
Arma incredibile per il suo potere autorigenerante, in quanto capace di autoindirizzarsi e ricercare come diceva pressapoco Gualerzi, prove dell’esistenza di un dio che nella pratica è stato definito dall’uomo e dalla sua attività creativa e immaginativa.
Questo per chiarire alcuni concetti riguardanti religione e superstizione, questi due concetti marciano mano nella mano.
Vorrei anche dire la mia su alcuni punti (tra i tanti sollevati da Alcinoo).
1) Il fecondo intreccio tra cristianesimo e filosofia platonica e neoplatonica prima e aristotelica successivamente non è stato un intreccio su basi paritarie. Il cristianesimo di Paolo di Tarso era erede delle teorie apocalittiche essene, teorie in cui due cose erano chiare ed evidenti la certezza della vendetta del dio e l’irrevocabilità della pena comminata ai rei. Troppo poco a livello teologico e filosofico se rapportato alla filosofia greca e a quello che la stessa aveva prodotto nel corso dei secoli.
Il cristianesimo cooptò (si approprio per meglio dire) quindi della grecità classica, perchè non aveva padri nobili da offrire alle elites colte di cui aveva bisogno per affermarsi nell’orbe romano e a quelle stesse elite non poteva proporre i belati di eremiti fuori dalla vita reale e nemmeno le lotte tra doceti e padripassianisti , il cristianesimo aveva inoltre bisogno di un messaggio compresibile da tutti che lo aiutasse a superare anche i suoi dissidi interni e le sue lotte fratricide, appropriandosi della cultura greca raggiunse il suo scopo perchè s’impossessò delle linee guida del pensiero filosofico ellenico trasportandole nell’elaborazione dei suoi dogmi e piegando di volta in volta, per le sue finalità’ quello stesso pensiero filosofico che lo aveva distinto dall’ebraismo.
Inoltre non è vero che il cristianesimo abbia abolito la schiavitù. Giustiniano per quanto bigotto non abolì mai la schiavitù la attenuò soltanto ed essa sopravvisse fin quasi al settecento. I filosofi cinici già prima dei cristiani avevano dichiarato questo stato della persona come contronatura ed erano riusciti a far emanare da imperatori delle “constitutiones” che garantivano lo schiavo e moltiplicavano le sue possibilità di affrancamento.
Per quanto riguarda la fede di Agostino d’Ippona, Tommaso d’acquino e altri filosofi e padri della religione cattolica, essi essendo cattolici testimoniarono la loro fede e cercarono di sviluppare le loro speculazioni nel senso di ciò in cui credevano, con ciò facendo quello che comunemente fa un uomo (anche laico o ateo) che crede nelle proprie idee. Secondo me sbagliavano ma questa è una mia opinione e non pretendo che gli altri la condividano

juan valdez

Vorrei inoltre ricordare che duemila anni di dottrina cattolica non significano necessariamente duemila anni di progresso umano e tantomeno l’affermazione che l’uomo è un essere “naturaliter” religioso.
L’uomo al contrario è e dovrebbe restare “naturaliter”libero di fare le proprie scelte.

P.S.
L’ultima volta che gli aruspici etruschi furono consultati fu durante il sacco di Roma compiuti dai Vandali, a richiedere la loro opera fu il pontefice di allora che chiese agli stessi se avrebbe salvato la pelle.
Quando si parla di superstizione.

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