Il governo britannico presieduto da Gordon Brown sta studiando un progetto di riforma per la legge di successione al trono in modo da consentirne l’accesso anche ai non anglicani, in particolare eliminando il divieto per i cattolici (tra cui anche lo stesso principe William e la sua compagna Kate Middleton).
Il laburista Chris Bryant sta elaborando il progetto di legge: il governo ha intenzione di procedere speditamente.
L’esclusione dei cattolici dalla linea di successione al trono britannico risale alla fine del XVII secolo (in base all’Act of Settlement) ed era accompagnata da altre discriminazioni nei confronti dei cattolici nell’accesso agli incarichi pubblici, come conseguenza della politica anglicana anti-papista dei regnanti locali.
Il governo e molti parlamentari ritengono ormai la pratica obsoleta e discriminante, ma in passato la questione era stata ignorata date le evidenti implicazioni con la Chiesa anglicana, di cui è capo il sovrano inglese: oggi decide di affrontarla e ciò può essere letto come un ulteriore passo nel processo di laicizzazione dello stato inglese, sempre più svincolato dall’anglicanesimo. D’altra parte, quali prospettive e quali problemi potrebbe creare un regnante cattolico in Gran Bretagna?
Gran Bretagna: progetto per cancellare esclusività anglicana del trono
52 commenti
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E cancellare la monarchia no?
Pessima idea.
L’anglicanesimo, con il suo anti-papalismo, è l’ultimo baluardo al controllo da parte cattolica delle leve del potere britannico.
Dalla conversione del Blair le figure chiave britanniche si vanno cattolicizzando ed estremizzando.
Un re anglicano garantiva il controllo contro la piovra cattolica: un re cattolico è un formidabile strumento per ricattolicizzare l’Inghilterra.
E non è un progresso rispetto all’anglicanesimo.
No, assolutamente! Speriamo anzi che i conservatori (con l’appoggio tattico con tutte le forze autenticamente laiche) mantengano fermo l’Act of settlement.
Guai se i papisti dovessero accedere alla successione al trono inglese! La corona britannica ha un prestigio ed una forza morale in Inghilterra che i cattolici non mancherebbero di usare per i loro scopi politici.
Pensate che nella libera Gr.Bretagna si sono potute fare (senza badare alle bizze della minoranza cattolica) le unioni civili ed anche esperimenti sulle staminali.
La Chiesa anglicana è enormemente più progressista e meno invadente di quella cattolica.
No! No! Nessuno spazio al papismo!
Saluti. GdL
Assolutamente d’accordo con Giovanni! Fuori e ben lontani i papisti dalla Corona Britannica!!!
Assolutamente contrario, sia per tutte le giustissime cose sopra esposte da Giovanni da Livorno, sia perché dai, non ha senso, il re è il capo degli anglicani, non può essere cattolico, è come se il papa fosse il Dalai Lama.
Molto molto favorevole: è una ridicola discriminazione contro i cattolici.
Francamente, non so come ci si possa dire laici senza approvare la riforma proposta…
Condivido un pò tutto quanto detto e le preoccupazioni: sarebbe meglio però che vietassero l’ accesso al parlamento di partiti di chiara ispirazione religiosa e vietassero le pubbliche ingerenze clericali di qualsiasi chiesa nella legislazione dello Stato.
Che questo poi sia monarchico o repubblicano ha importanza relativa: la democrazia è nata nell’ antica Grecia e poi è rinata nella moderna Inghilterra.
Sapevo del divieto al trono per i cattolici (che potremmo introdurre, in altre forme, qui da noi 😉 ), ma il divieto ai non britannici mi giunge nuova.
Da quanto ne so, il vero cognome della regina non è Windsor, lei è del casato Sassonia-Coburgo ed i re della precedente dinastia erano degli Hannover, in pratica tedeschi (di nascita il primo salito al trono delle varie dinastie) e non dimentichiamo Guglielmo D’Orange: olandese…
Qualcuno sa illuminarmi in tal merito?
Che grossa ironia: nella sua folle astuzia Enrico VIII aveva fatto qualcosa di buono senza rendersi conto (col pretesto di un divorzio mai concesso, era riuscito a staccarsi dalla chiesa di Roma e fondare una sorta di pseudo-religione più “umanista” che dogmatica) e ora, il parlamento inglese si sta dando tante allegre martellate sui genitali permettendo all’Inghilterra di tornare sotto il giogo di Roma!!!
Enrico VIII si starà rivoltando nella tomba!!!
@ Roberto Grendene
Cancellare la monarchia in Inghilterra significa cancellare l’unico filtro della religione (qualora te ne fossi dimenticato, per gli angicani il capo della religione è il re) e delegare al parlamento (misto e manipolabile secondo le elezioni) i compiti che spettano alla monarchia inglese. Il risultato è garantito: il parlamento finirebbe entro dieci anni in mano ai cattolici e riporterebbero l’Inghilterra sotto la tentacolare ala del vaticano con conseguenza di avere un secondo sistema italia in un paese che può vantare un ordinamento migliore del nostro attuale!!!
Pensaci bene e ti accorgerai anche tu della fondatezza delle mie affermazioni…
Magar si sbaglia. Non si può estendere la tolleranza fino al punto di metterla in pericolo.
Senza la ripulsa del cattolicesimo la democrazia non sarebbe rinata in Inghilterra.
E, siccome i papisti sarebbero pronti ad usare la posizione di potere conseguente a questa nuova (speriamo ipotetica) legittimazione, per tentare di riformare in senso reazionario la legislazione inglese (in materia di aborto, unioni civili, staminali ecc), è evidente che non bisogna concedergli la possibilità di accedere alla successione del trono degli Windsor.
Non posso concedere al mio nemico la possibilità di mettere in pericolo le conquiste sociale e giuridiche già acquisite.
Inoltre, come ho già detto, la Chiesa Anglicana è più liberale e meno invadente di quella cattolica.
Saluti. GdL
Uno stato laico non tratta una parte dei propri cittadini come fossero “di serie B” solo in virtù della loro fede, altrimenti libertà di pensiero, di opinione e di culto vanno a farsi friggere.
Né giudica a priori tutti i cattolici come integralisti cattolici.
L’Act of Settlement è profondamente illiberale.
@magar
dai il potere ai cattolici e questi tratteranno quelli che gli hanno permesso di prendere il potere non come cittadini di serie B, ma proprio come animali o peggio.
L’act of settlement è una necessità, a prescindere dal fatto che sia un pò più o un pò meno liberale.
L’act of settlement è un contemperamento del liberalismo per salvaguardarne la sostanza (è paragonabile all’acqua che si mette nei vini troppo forti).
Saluti. GdL
Qualcuno mi spiega in modo razionale queste due cose, per piacere?
1- Perchè un religioso non può comandare uno stato e uno statista può comandare una Chiesa?
2- che potere ha il sovrano inglese?
@vito
un religioso può comandare uno stato teocratico.
mi risulta che il vaticano lo comandi il papa, per esempio.
non so dirti di preciso i poteri del sovrano inglese, guarda su wiki che è più rapido 😉
Il liberalismo va “temperato” solo un minuto prima dell’apocalisse, i diritti individuali possono essere limitati solo in situazioni di estrema emergenza (ma davvero estrema). Cosa che al momento non si verifica nel Regno Unito.
E le “discriminazioni preventive” contro un’intera categoria di persone non sono roba da stato civile.
ci stanno provando ma non ce la faranno mai. Li’ tutti i cattolici sono fanatici (caro Magar) segui gli interventi del telegraph su “cervical cancer vaccine”, ma sono in minoranza. Se solo si permettessero di mandare il papocchio nostrano od uno dei suoi scagnozzi in televisione/giornali/internet ogni giorno come nella nostra finta repubblica delle banane sotto il papa re, ci sarebbe la rivoluzione. La Gran Bretagna e’ l’unico Stato che non e’ mai stato colonizzato. Ci sara’ un motivo…
@Paolo
Conosci personalmente tutti i 5 milioni (e oltre) di cattolici britannici?
* tutti tranne Magar
Scusate ma trovo surreale quello che dite. In definitiva chiunque tranne un cattolico ( ovvero un battezzato ) potrebbe diventare un capo di stato, se questa è l’ugualianza dei cittadini di fronte alla legge.
Secondo ma allora una cattolico ( ovvero un battezzato ) è solo un fanatico che sogna di perseguitare gli atei?
magar ma chi comanda i vertici cattolici non sono i cattolici da ristorante che ci sono anche qui in italia (si questo dogma mi va bene, no quest’altro no…)
@ Magar
no, certo, ma se *ogni giorno* battono il tamburo della propaganda da quasi due anni su quella faccenda del vaccino (ma non gli rimorde la coscienza?), sono certo ben organizzati. Caro polemista, spiegami che cambia se i fanatici non sono tutti i 5 milioni, ma solo 4 milioni su 5?
Se il sovrano è il capo della chiesa anglicana non si capisce come tale capo possa essere cattolico.
@ vito
ti faccio solo osservare che la Regina d’Inghilterra non prende quasi mai la parola sulle questioni religiose e la sua e’ una carica rappresentativa. I poteri li ha, ma non e’ certo lo stereotipo di un capo religioso di uno stato teocratico.
E non e’ l’unico esempio di capo di stato che e’ anche capo religioso nel nord europa. Altri paesi, stavolta luterani, hanno situazioni simili (wikipedia). Guarda caso, pero’, sono gli stati piu’ evoluti e libertari, a conferma che il peggio ce l’abbiamo noi e qualcuno piu’ a sud, “dove fa molto caldo”.
Non che sia bello per me il concetto di religione di stato, ma dove non e’ intrusiva e’ riuscita a vivere bene senza rovinare la vita dei cittadini.
Anch’io ho il dubbio esperesso a Otto Permille.
Vivo in Danimarca, che come l’UK è una monarchia in cui il re è anche a capo della chiesa di stato.
Come in tutti gli stati non-cattolici europei (per gli USA è un altro discorso), l’apertura mentale e la non interferenza con i fatti politici ed etici è un dato di fatto.
Cercare di “limitare l’ingerenza dei religiosi nella vita politica” di un paese è pua utopia, anche perchè un cattolico di controllerà fin dentro casa tua senza dire che lo fa per la sua fede, ma sempre invocando un “etica oggettiva” che vede solo lui.
Intanto ovunque i cattolici sono (o dicono di essere) la maggioranza il libero pensiero va a farsi benedire, per restare in tema.
Solo la Spagna si sta smarcando dalla direzione imposta dai cattolici, ma al prezzo di abbasarne il potere reale acquisito sotto Franco.
Per l’UK abolire quel’atto sarebbe di fatto la fine di un popolo, senza esagerare.
L’orgoglio che nel bene o nel male li fa sentire “diversi” e li fa progredire mantenendo le distanze da molte visioni oscurantiste della chiesa cattolica (tralasciando qualsiasi giudizio sui risultati, nel bele o nel – molto – male) verrebbe spazzato via in pochissimi lustri.
a_
P.S. Proprio ora che la chiesa anglicana si è espressa condannando il trattamento che ha avuto per Darwin un secolo e mezzo fa…. L’unica voce contraria è stata di una ex monistra.
Cattolica.
Strano, mi risulta che il capo della Chiesa Anglicana sia proprio il sovrano britannico. Come può essere? Cosa c’è sotto?
@Paolo
Che in tal caso un milione di cattolici non fanatici ha diritto a non essere trattato come fossero i figli della serva.
Nessun paese civile al mondo chiede ai seguaci di una fede di abiurarla, per poter accedere alla carica di capo dello stato.
E prendere le persone “a mucchi”, etichettarle in base alla denominazione religiosa che scelgono, giudicarle in base al numero di sacramenti che gli gira di praticare, è la negazione più totale della cultura illuminista dei diritti individuali.
Non per niente, le leggi come l’Act of Settlement del 1701 risalgono alla fine dell’era buia delle guerre di religione.
@Kaworu
Quella legge, ipoteticamente, impedirebbe di salire sul trono anche al marito di una cattolica “da ristorante” come quelli che in Italia resero possibile le vittorie referendarie del 1974 e del 1980…
Signori, i sovrani britannici REGNANO, ma NON GOVERNANO.
Il sovrano di Roma, invece, REGNA e GOVERNA (e vorrebbe regnare e governare tutto il mondo, in prospettiva).
Una volta che i suoi manichini si sono infiltrati nella stanza dei bottoni, la Curia di Roma sarà il loro telecomando.
Esattamente com’è successo in Italy…
Però il nodo gordiano dell’Act of Settlement non si può sciogliere se non abolendolo. Infatti, se sono illegali le discriminazioni contro le minoranze etniche e sessuali, lo devono essere anche contro le minoranze religiose. Non c’è storia.
E questo purtroppo è il grimaldello con il quale i cattolici entrano nei posti di comando, per poi eventualmente introdurre norme discriminatorie verso tutti quelli sgraditi al regime di Roma, che vuole tutti i diritti per sè negandoli nel contempo a chi vuole. Gli Ebrei ne sanno qualcosa.
Considerazione a-storica, a-politica, ‘a’ tutto quello che si vuole, sicuramente rozza e semplicistica relativamente a questa vicenda così ben sviscerata sotto tanti aspetti nel post… ma ‘a-teisticamente’ – credo – con una sua consistenza:
ma tutto questo attorcigliarsi intorno alla corona e alla legittimità o meno di chi deve mettersela in testa nel XXI secolo, non vi sembra un retaggio COMUNQUE religioso? A me – ripeto, in quanto prima di tutto ateo (e qui di religione si tratta, no?), e anacronismo dell’esistenza ancora di ‘case regnanti’ a parte, e a parte anche la validità o meno dei regnanti come persone, che possono essere anche migliori dei capi di stati democraticamente eletti – sembra che a dominare ci sia ancora una cultura religiosa in grado di condizionare ogni dimensione della vita di una nazione.
a Paolo
” La Gran Bretagna e’ l’unico Stato che non e’ mai stato colonizzato. Ci sara’ un motivo…”
Forse la domanda è: perchè la G.B. è lo Stato che ha colonizzato la maggior parte delle colonie?
Magar fa una questione di principio. Non vuol capire il pericolo che una fazione particolarmente portata all’esercizio del potere come quella cattolica potrebbe fare in Gran Bretagna dopo secoli di digiuno.
L’identita protestante del popolo inglese è poi un elemento che non deve essere tralasciato; un sovrano cattolico (o la possibilità stessa di un sovrano cattolico) potrebbe scatenare pericolose tensioni.
Perchè i cattolici avrebbero diritto di difendere le radici cattoliche di una nazione papista e gli inglesi non dovrebbero poter difendere le loro radici culturali protestanti?
John Locke diceva giustamente che i cattolici vogliono la libertà religiosa quando sono in minoranza ma non la concedono quando sono maggioranza.
Insomma: la laicità dello stato inglese è una cosa troppo importante perchè non vengano posti dei contemperamenti alla legge di successione sulla base della confessione religiosa, e, si giunga in nome di un lodevole principio di equivalenza davanti alla legge, a mettere in pericolo detta laicità.
Noi non conosciamo tutti i cattolici inglesi, ma è evidente che se capitasse un papista fervente il quale prendesse ordini da Roma (e laddove i cattolici sono minoranza è frequente che siano fanatici, proprio per il fatto di essere sotto attacco) ci sarebbe il rischio di gravi involuzioni e frizioni.
Non si può affermare un principio senza curarsi delle conseguenze pratiche, caro/a Magar!
Saluti. GdL
A riprova di quanto affermato leggiti l’articolo poco più sopra (sulle ultimissime) sul ministro cattolico inglese che si è dimesso per questioni di principio!!
Ri-saluti. GdL
A integrazione del mio precedente intervento.
Tutti a favore della laicità, ma nel contempo a dibattere se sono meglio i cattolici, gli anglicani, i protestanti…
Ma siamo tornati ai tempi di J. Locke, in un contesto cioè in cui – pur parlando come meritoriamente faceva lui di tolleranza – era vitale (fermo restando che gli atei non erano ‘tollerabili’) decidere per una religione o per un’altra?
Ringrazio Gualerzi per le sue articolate risposte non prive di spunti interessanti.
Mi ha particolarmente colpito la sua definizione di ateismo; credo tuttavia di cogliere in essa una radice volontaristica ( e quindi irrazionale) … Purtroppo non è questo l’argomento che qui si sta discutendo e devo quindi rimandare ad altra sede.
La ringrazio.
Concordo perfettamente con Magar circa la profonda illiberalità dell’Act of Settlment.
I cattolici inglesi in passato hanno subito pesanti discriminazioni sociali e ancora oggi, per certi aspetti, rimangono dei cittadini di serie B.
L’affermazione di Giovanni di Livorno secondo cui non si dovrebbe estendere la tolleranza sino al punto di metterla in pericolo è auto-contraddittoria. Proprio un sedicente razionalista dovrebbe avere un rispetto assoluto del p.d.n.c. ( principio di non contraddizione)… Siamo di fronte a quell’atteggiamento che io chiamo la fondamentale tracotanza del pensiero debole: si accettano tutte le posizioni, purchè queste evitino di porsi come forti ( e dico forti, non totalitarie).
Ammetto tuttavia che nel Cattolicesimo inglese ( come in tutte le comunità minoritarie e ” di frontiera”) non manca una vena “integrista”, più forte nel passato tuttavia che ai nostri giorni.
Un sovrano cattolico potrebbe favorire un riavvicinamento istituzionale tra chiesa di Stato e Chiesa Cattolica inglese, appoggiandosi sugli anglo-cattolici… Manca però all’Inghilterra e alla Chiesa un nuovo Newman…
Agli amici dell’UAAR chiedo perchè se la prendono tanto con la Chiesa Cattolica, che da due millenni nelle sue più alte espressioni difende la razionalità della fede ( lo dimostrano i numerosi scienziati, filosofi e studiosi cattolici) e non contro l’irrazionalismo aggressivo delle sette.
@ Alcinoo
“si accettano tutte le posizioni, purchè queste evitino di porsi come forti ( e dico forti, non totalitarie)”
il punto e’ che la ccar e’ un’istituzione totalitaria, prova ne sia la battaglia ideologica iniziata dal suo monarca assoluto per ristabilire l’assolutismo (padre e talvolta sinonimo di tutti i totalirismi), sebbene addolcito dalla locuzione “assolutismo dei valori”.
Il relativismo (dei valori o di qualsiasi cosa), che altro non sarebbe che la manifestazione del libero pensiero, viene, a colpi di media e di dichiarazioni, connotato come negativo, associato al “disordine”, a qualche provocazione “oscena” in cortei, e cmq considerato come l’infiltrato nella nostra cultura del male di altre culture sanguinarie, da cui la sola ccar e la “tradizione cristiana” con le nostre campanilistiche “origini cristiane” potra’ salvarci.
Relativismo = (umile dubbio, base di ogni pensiero razionale)+(apertura mentale ad altre opzioni)
Assolutismo = totalitarismo
caro “amico”, per quanto riguarda le sette la mia posizione e’ quella di metterli in manicomio o in galera se iniziano a far danni, ma la ccar e’ una istituzione dal pensiero settario, solo enormemente diffusa.
Per Laura: io non ho mai fatto sfoggio della mia poca cultura, se la pensa così, deve avere, nonostante i suoi altisonanti titoli accademici ( i quai non sono mai stati sinonimo di vera cultura nè tanto meno di intelligenza) qualche problemuccio riguardo alla sua.
Per “Lacrime e sangue” : se mi invia un suo recapito telefonico potrei anche considerare di assumerla come mio segretario/a personale. Vista la sua solerzia nel correggere i miei errori di battitura, sono certo che il suo aiuto potrebbe essermi davvero prezioso. Allora, potrebbe avere forse il tempo di dedicarsi allo studio della filosofia ( Le confesso umilmente di non aver mai sentito parlare filo-teologia : filosofia e teologia hanno statuti epistemologici distinti )… ci sarà da lavorare parecchio sui modi … ma non disperiamo!
Definire il Cattolicesimo una forma di totalitarismo è semplicemente un assurdità dal punto di vista storico.
Il totalitarismo nasce con la modernità e affonda le sue radici nell’assolutismo monarchico settecentesco, che con il suo accentramento amministrativo ridusse progressivamente le autonomie locali e i privilegi dei corpi intermedi.
Il Papa non è mai stato un sovrano assoluto, ” sciolto” da leggi superiori, o un despota. Nella Chiesa, nonostante il suo formidabile apparato burocratico, è sempre esistita una relativa autonomia: ciò è dimostrato dalla possibilità del dissenso interno su questioni importanti che non tocchino i capisaldi della dottrina e della morale.
Tra lo scetticismo radicale e la pretesa di esaurire la totalità dell’essere e il suo infinito mistero nel prorio sistema di pensiero è sempre esistita la linea intermedia ( in medio stat veritas) del realismo metafisico che non costruisce sistemi chiusi e razionalistici, ma ricerca ALCUNE cetezze incontrovertibili a partire dal primum cognitum , l’essere delle cose ( “res sunt”).
Il relativismo ( mi dispiace ricordarvelo ma non potete arruolare tra le vostre file Socrate e il Cusano con la sua “docta ignorantia”) con il suo dubbio radicale e iperbolico nega che si possa pervenire a certezze incontrovertibili, e da ultimo che si possa conoscere la realtà.
Il relativismo con la sua cieca fede nel dubbio assolutizzato e radicale ( non si tratta del doveroso esercizio del dubbio di marca socratica) finisce per essere nocivo non solo per la fede, di cui a lei importa poco, ma anche per la filosofia e per la stessa scienza.
Un giorno forse avrà la soddisfazione di rinchiudere me e tutti i cattolici nelle sue “galere”o in manicomio … ma faccia attenzione, il suo furor anticlericale e anticattolico la fa somigliare ad un fanatico settario … lei, P. , è solo un “prete” del laicismo ( che non è laicità) e non il portavoce della Ragione! Se lo ricordi, per favore.
La Divina Commedia è opera di un settario, le domando ? Le risparmio un elenco di grandi nomi di filosofi, teologi, letterati, artisti, scienziati e politici di sicura fede cattolica che hanno contribuito al progresso della civiltà umana … se non lo facessi, esaurirei lo spazio disponibile per la discussione!
Il suo rifiuto della realtà presente e storica è semplicemente paranoico : in una facoltà umanistica di una qualsiasi università- forse non in una facoltà di fisica, dove non hanno ancora superato l’antica, sterile e tutta italica contrapposizione fra i saperi- lei, per le sue affermazioni sarebbe considerato un ideologo, un ignorante o un minus habens…
Ormai solo un Dio la può salvare, visto che lei ha imbavagliato la propria ragione per dar voce al furor ideologico.
Auguri.
@ Alcinoo
“Il Papa non è mai stato un sovrano assoluto, ” sciolto” da leggi superiori, o un despota. Nella Chiesa, nonostante il suo formidabile apparato burocratico, è sempre esistita una relativa autonomia: ciò è dimostrato dalla possibilità del dissenso interno su questioni importanti che non tocchino i capisaldi della dottrina e della morale.”
certo, il fatto che si possa dire oggi una cosa, imporre le proprie regole e poi cambiarle qualche secolo dopo (nell’ultimo secolo si e’ vista un’accelerazione per cui si potrebbe dire qualche decennio dopo), con sapiente gestione mediatica, potrebbe a prima vista apparire una forma di apertura, una negazione dell’assolutsimo.
E’ invece uno dei piu’ perversi meccanismi del pensiero dicotomico, un valido e potente alleato dell’assolutismo (devo ripetermi, padre di tutti i totalitarismi).
Esempi di pensiero dicotomico:
e’ sbagliato uccidere/e’ giusto uccidere chi non crede nelle mia dottrina (le crociate?)
e’ sbagliato peccare/e’ giusto perdonare chi ha peccato (le malefatte dei preti?)
dio misericordioso/dio punitore
e cosi’ all’infinito, in un castello immondo di baggianate che mirano a rubare la vita alla gente per mantenere in florida vita (ricca di piaceri, anche molto perversi) la casta degli autoproclamatisi intermediari, con corollario di lisciatonaca che hanno bisogno di evangelizzare e convincere il prossimo arrampicandosi sugli specchi per propinargli i loro “mal di testa”. Tutto per l’ASSOLUTO benessere dell’anima, ovviamente.
Vorra’ notare, egregio, la perversa malvagita’ insita nel propinare al popolino superstizioso tale dicotomica visione rimandista dei piaceri della vita (anche i piu’ semplici e naturali come la buona tavola, il sesso, la spensieratezza e perfino il ridere), piaceri che gli intermediari mica si fanno mancare.
Errata corrige : lascio alla “maestrina dalla penna insanguinata” il non facile compito. Quando batto a macchina, non posso evitare di spargere errori a profusione … C’è persino una virgola fuori posto nel messaggio diretto alla barbarica maestrina … L. e S. , prenda nota…
Grazie.
@ Alcinoo
Sì, non è questa la sede… e forse un ‘sede’ per intenderci difficilmente la troveremo.
Solo un rapida replica. Volontarismo come sinonimo di irrazionalità (i termini-concetti della filosofia accademica mi mettono sempre a disagio) è esattamente ciò che io attribuisco alla fede religiosa. Se con volontarismo invece si intende definire certi aspetti del pensiero di Schopenhauer e di Nietzsche, riconoscendomi in questi aspetti (ma non in altri), ritengo il volontarismo quanto di più razionale il pensiero umano sia stato finora in grado di esprimere.
@ Alcinoo
egregio signore, come avra’ notato, mentre lei attacca costantemente sul piano personale ogni partecipante alla discussione, evidentemente per la debolezza delle sue posizioni insostenibili, io non scendo tanto in basso, limitandomi ad esporre il mio pensiero.
Per quanto riguarda la paternita’ delle mie affermazioni, le faccio presente che non ho mai avuto il piacere di leggere un libro di Odifreddi (che lei immaturamente, ed evidentemente alle strette, mette in mezzo ad una discussione con un terzo soggetto). Al contrario dei fortunati come lei, che hanno “conosciuto il cattolicesimo” per le solite vie, comprendenti anche l solite letture, io non ho avuto bisogno di leggere qualche scrittura, sacra, profana, filosofica o goliardica che sia, ma mi e’ bastato vivere, documentarmi, certo studiare (base di tutto) una pluralita’ di materie ed osservare la tracotanza della sua setta, oltre, naturalemente, a studiare la storia, nella quale si evince chiaramente la costante alleanza, se non identificazione della sua estesa setta con alcuni dei peggiori totalitarismi della storia.
Ben aspettandomi l’ennesimo insulto da parte sua, per rispetto ai moderatori del sito, ed al mio tempo (sa io non campo di provvidenza) la chiudo qui. Ma prima di tacciarmi di debolezza, le faccio presente che le sto dando una preziosa opportunita’: dica pure l’ultima parola, ma risponda punto per punto a quanto sollevato, da me e da altri, prima di immaginare, paranoicamente quanto facilisticamente, di trovarsi davanti un gruppetto di invasati da qualche libello anticlericale.
Saluti e se le fa piacere preghi pure per me, ma non me lo dica.
Voglio fare una domanda a tutti i contrari: e se invece di un cattolico fosse eletto un ateo? credo proprio che la libertà ci voglia in questi casi. D’altronde il re ha potere praticamente nullo.
ma perchè questi inglesi non risolvono il problema una volta per tutte ed invece di mantenere re e regine e balle varie non adottano una bella repubblica come tutti gli altri?
Ma perchè non risolvono alla base il problema adottando la repubblica?
@Giovanni da Livorno
Infatti i cattolici non hanno assolutamente il diritto di “difendere le radici cattoliche di una “nazione papista”!!!
Quanto alle conseguenze pratiche (che sono solo a livello simbolico, perché il re non governa), prima di discriminare anche un solo cattolico per bene deve essere imminente la 3^ guerra mondiale. Lo stato è di tutti, atei, anglicani, cattolici, musulmani, etc.!
Altrimenti, a volersi occupare troppo di “conseguenze pratiche”, potremmo vietare a tutti i siciliani l’accesso al Nord Italia, non si sa mai, potrebbe esserci qualche mafioso in mezzo…
Tanto lo sanno tutti che “i siciliani sono tutti mafiosi”, come “i cattolici sono tutti fanatici”!
@Alcinoo
Guarda che tu sei esattamente uno dei cattolici fanatici, totalitari e illiberali che rappresenterebbero un pericolo per qualunque stato: infatti tu vorresti imporre a tutti gli omosessuali la tua etica personale, la tua retorica del “legame di sangue che scorre dal passato attraverso il presente verso il futuro”, impedendo loro di sposarsi.
Sei, insomma, il meno indicato, qui, per difendere la causa dei cattolici britannici e per criticare l’illiberalismo dell’Act of Settlement.
Personalmente eliminare certe discriminazioni mi sembra il minimo, indipendentemente da a chi fossero rivolte.
Certo, da un lato questo rischia di aprire ad una maggiore influenza clericale del cattolicesimo anche in Inghilterra, ma questi problemi dovrebbero essere tenuti a bada con la laicità, democrazia e cultura.
Vorrei sottolineare che “L’act of settlement” venne introdotto negli ordinamenti britannici dopo la seconda rivoluzione inglese e aveva precisi scopi dinastici: impedire ai cattolici Stuart di avanzare qualsiasi pretesa sul trono d’Inghilterra e impedire agli stessi di far ripiombare quella nazione nelle guerre civili e negli odi settari.
Purtroppo gli Stuart non tennero conto di questa volontà del popolo inglese e tentarono per l’ultima volta nel 700 con la sventurata battaglia di Culloden di riprendersi un trono che non meritavano. il risultato fu quello che si vide successivamente, il calvario dei giacobiti scozzesi (impiccati, imprigionati e deportati negli angoli più remoti del globo) e un accentuato e accellerato passaggio degli stessi, cattolici fanatici, alle chiese protestanti ovviamente per motivi di convenienza sociale e di quieto vivere.
Per quanto riguarda la possibilità che un cattolico possa salire al trono d’inghilterra non mi preoccuperei più di tanto, la tradizione religiosa anglicana è troppo radicata nella cultura e nella società inglese perchè un re benedetto da roma possa solo trovare un qualche supporter che possa incardinare un gradimento popolare.
In altre parole gli eredi di Cassivellauno ci tengono troppo alle loro tradizioni relative ai fantocci di quel bombarolo emulo di Ravaillac che risponde al nome di Guy Fawkes e alle marce contro i papisti del 5 novembre di ogni anno.
Non è che la notizia mi preoccupi più di tanto, ma trovo impossibile che un cattolico possa essere il “defensor fidei” di una nazione che ha dominato il mondo in modo più intelligente e costruttivo dei bigotti e genocidari sovrani spagnoli che tra un rosario e una giaculatoria sterminarono in nome di dio e nell’interesse della loro ingordigia i popoli meso e sudamericani e diedero cristianamente il via alla tratta degli schiavi senza ricevere nemmeno una scomunica dai pontefici di roma, alla faccia di Giustiniano che pur essendo bigotto, ispirandosi alla filosofia cinica più che al pensiero cattolico aveva cercato di migliorare la condizione del “servus”.
No! Gli inglesi non accetteranno mai un sovrano cattolico a Buckingam Palace e gli anglicani continueranno ad essere un caso a parte nel quadro delle religioni cristiane.
@ alcinoo
Accusare il pensiero debole di fondamentale tracotanza per non voler essere travolto dal pensiero forte (nella fattispecie il cattolicesimo) è semplicemente ipocrita e menzognero. E’ come se il lupo si lamentasse dell’eccessiva prudenza dell’agnello che gli impedisce di essere mangiato.
Riguardo all’autocontradditorietà del mio pensiero in merito alla tolleranza che non dovrebbe estendersi fino al punto di essere messa in pericolo, rispondo che questa contraddizione la rileva solo te.
Per me è la prudenza sostenuta da Locke nel suo trattato sulla tolleranza.
E voi cattolici laddove dominate non mancate di farne largo uso a Vs. favore.
Un sedicente razionalista non è cretino che si fa mettere in pericolo ciò che ha faticosamente conquistato in secoli di lotte contro di voi.
@ magar
lo stato deve essere di tutti cattolici, musulmani ecc. ma devono essere poste delle limitazioni per salvaguardarne la laicità e la terzietà rispetto ai poteri religiosi.
L’act of settlement è paragonabile ad un’ipotetica norma che impedisse a qualcuno che controlli ampi mezzi di comunicazione di massa l’accesso alle alte cariche dello stato.
Sono norme di prudenza, di contemperamento fra poteri diversi.
Quando sei prossimo alla 3a guerra mondiale non la fermi con leggi di questo genere.
Sono d’accordo con te nelle critiche rivolte ad Alcinoo.
Saluti. GdL
………
“Principiis obsta” (ferma il male all’inizio)
Brocardo latino
Una domanda? la chiesa anglicana è più aperta per ora, ma se in futuro dovesse tornare indietro come sta facendo la ccar? Insomma il Principio dovrebbe essere slegare la religione dal potere, mica metterne una che ci sembra “tranquilla”.
domanda banale ma un non cattolico (un vescovo anglicano od un ateo) potrebbe diventare Capo dello Stato Vaticano?
uno non laureato in medicina potrebbe diventare medico?
se il re o la regina è automaticamente anche capo della chiesa anglicana mi pare logico che debba essere anglicano
se un domani il capo della chiesa anglicana fosse un vescovo anglicano e non il re o la regina allora sarebbe giusto togliere questa regola
infatti potrebbe diventare re o regina anche un erede al trono di fede musulmana
tanto il re d’Inghilterra non ha veri poteri e quindi non potrebbe imporre la sharia