Giovani italiani bocciati su precauzioni sessuali

La Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) presenta i dati di un’indagine condotta in estate sulle spiagge di tutta Italia con un campione di 1.200 giovani (di cui il 78% ragazze) e presentati a Londra per la Giornata mondiale della contraccezione, oggi 26 settembre.
Secondo la ricerca, il 62% dei giovani ritiene che debba essere la donna a prendere precauzioni in vista del rapporto. Per il 50% l’educazione sessuale è una “perdita di tempo”, per il 27% è un “noioso, ma necessario dovere”. Il 22% sul tema educazione sessuale “non raggiunge la sufficienza nel prendersi cura del proprio corpo”, il 31% “non considera la contraccezione sicura come un modo per rispettarsi e prendersi cura di sé”; solo per il 30% è una “responsabilità di entrambi” i partner – afferma Alessandra Graziottin, direttore del Centro ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele di Milano. “E’ positivo che le ragazze vogliano decidere da sé la propria salute contraccettiva, ma non che considerino il maschio esonerato da qualsiasi responsabilità”, prosegue Graziottin.
Per il 41% dei giovani la gravidanza indesiderata è colpa del partner. Positivo comunque il fatto che diminuisca la diffidenza delle donne riguardo la pillola contraccettiva: “Anche grazie alla disponibilità di formulazioni light un intervistato su tre considera ormai la pillola un’alleata della propria forma fisica. Ma i dati dimostrano che c’è ancora assoluto bisogno di insistere sull’informazione”, soprattutto perché aumenta l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani.

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33 commenti

Nemo

Ci si poteva davvero aspettare un risultato migliore?
Ancora oggi, di fatto, si propugna ad ogni occasione l’assunto secondo il quale la dottrina cattolica sarebbe l’unico fondamento della nostra cultura e l’unico capace di dare dignità all’individuo.
Peccato che tale dottrina conservi e difenda i tabù verso la sessualità, l’autodeterminazione, la conoscenza del proprio corpo, per non parlare di una visione della donna talmente svilente e schifosa da spingersi a chiedere come possano esistere donne cattoliche.

Poi, i risultati. Le ovvie conseguenze.
Come sono ovvie conseguenze i voti imbarazzanti nelle discipline matematiche e scientifiche a partire dai primissimi gradi d’istruzione.

raphael

Ragazzi, sempre dico SEMPRE i fari accesi ed il casco bel allacciato in testa

Andrea

Forse al posto dell’ora di religione sarebbe molto meglio un’ora di educazione sessuale.

Ciao a tutti

Nemo

@Andrea:

già… e dalla più tenera età.
Ma presuppone una concezione etica dell’uomo che lo “veda” per quello che è…
a differenza di quella cattolica che lo distrugge, lo altera… lo riduce ad un’astrazione senza sesso e senza tempo.

Stefano Bottoni

Parliamoci chiaro: una corretta educazione sessuale è senza dubbio indispensabile fin da giovanissimi, ma col cavolo che in Italia sarà istituita come materia scolastica. Non appena il prelato di turno alza il sopracciglio, tutti i politici se la fanno sotto. Così, non rimane che affidarsi all’intelligenza dei genitori (e se i risultati sono quelli dell’inchiesta…).
Parlarne chiaramente senza pruderie, senza essere sconci ovviamente, ma anche senza inutili e controproducenti ipocrisie.

Stefano Bottoni

Tra l’altro mi è tornato in mente un episodio di quanto frequentavo la 4° liceo (più di venti anni fa…).
Due nostri compagni di classe formavano coppia fissa. Ebbene, un giorno lui, che era anche un mio caro amico, mi disse che lei aveva paura di rimanere incinta per un bacio “alla francese”! E si sta parlando di una ragazza di 17-18 anni!
Da non crederci, no?

Nemo

Mi piacerebbe NON crederci…
ma non dubito minimamente di quanto racconti!

Matt

In Inghilterra l’educazione sessuale è molto diffusa, adirittura con trasmissioni televisive in prima serata dedicate espressamente ai giovani che non lasciano nulla ma proprio nulla all’immaginazione. Qui in Italia sarebbero proiettate al massimo in un cinema porno. Eppure al sabato orde di teenagers vanno a fare shopping con i loro pargoli nel passeggino. Ah e le malattie veneree sono ai massimi livelli di diffusione.

Quindi che si deve fare?

Nemo

Agire, parlare, discutere, anche provocare, in ogni ambito in cui si risulta efficaci.
A scuola, in famiglia, con gli amici, nei blog.

Stefano Bottoni

@ Matt

Che si deve fare? Beh, là almeno l’insegnamento c’è. Certo che poi va messo in pratica. Chi non lo fa deve prendersi la responsabilità della propria irresponsabilità (scusa il bisticcio di parole).

Alessia

@ Matt
neanche a me sono chiare le ragioni del “paradosso inglese”, anche se ti posso dire che alzando il gomito come lo alzano oltremanica, la lucidità per infilarsi un preservativo viene meno. scherzi (ma neanche tanto) a parte, se nel resto d’Europa di una ragazza che rimane incinta molto giovane diranno al massimo che è ingenua, qui in Italia il giudizio sociale è formulato su altri parametri: moralità/immoralità, onore/disonore ecc.. proprio perché qui il sesso è 1. tabù 2. faccenda prima pubblica, poi privata – con buona pace di Camila Raznovich 😉

@ Nemo
d’accordo con te. la provocazione paga, perché costringe le persone a rivedere i propri pregiudizi, cioè a ragionare

Nemo

@Alessia:
Grazie. A volte è davvero consolante esser capiti al volo.
Provocare, per me, vuol dire costringere alla riflessione, non certo insultare o offendere gratuitamente. Eppure, quando si parla di religione, anche una battuta provocatoria o un’esposizione tagliente diventano reati contro il buon costume!!!

Giovanna

@ Matt

Faccio una battutaccia trita e ritrita: si vede che in GB i ragazzi preferiscono fare altro che guardare la TV…
Battutaccia a parte, di cui mi scuso, il problema è davvero serio, non solo in GB, Italia, USA, o qualsiasi altro angolo di mondo. Non credo che affidare il compito solo alla scuola o peggio ancora alla TV sia la soluzione più saggia. La scuola può sicuramente fare tanto ma ci vuole, come sottolinea Nemo, un martellamento continuo anche in famiglia, tra amici, ecc. Da quello che noto ancora oggi, e che mi lascia veramente inorridita, molti genitori ammettono apertamente di essere parecchio imbarazzati ad affrontare “certi temi” e delegano volentieri ad insegnanti ed educatori (meglio ancora se cattolici!!!), come se l’argomento “sesso” fosse qualcosa di totalmente estraneo alla vita famigliare.

CandyFruit

@Matt
in Inghilterra spesso le adolescenti scelgono di restare incinte come atto di ribellione, poi lo stato le foraggia bene, il problema è un po’ diverso da quello nostro, se in Inghilterra una ragazza(a meno che non abbia 11 anni) resta incinta non è certo perché le mancano le informazioni o i mezzi, qui in Italia invece spesso è così, basti pensare alle difficoltà che si incontrano per ottenere la pillola del giorno dopo, anche se gli ipocriti antiabortisti vorrebbero far credere il contrario e cioè che chi vuole ha tutti i mezzi a disposizione per evitare gravidanze, ma in realtà non è proprio così, a parte il deficit di informazione, è proprio l’accesso pratico alla contraccezione ad essere ancora troppo macchinoso

Miao

Se volete farvi due risate, toccare con mano la realtà italiana e rabbrividire andate su yahoo answer.

Giusto per citare alcuni estratti:
– Può una ragazza essere incinta se masturba un ragazzo in mare?

– Oggi io e la mia ragazza abbiamo avuto 1 rapporto non protetto, ma a lei gli era appena finito il ciclo, (la mattina le è passato e alla sera lo abbiamo fatto) dunque vorrei sapere se c’è il rischio che la mia ragazza è in cinta x favore rispondente in tanti

– l’ultima mestruazione 01/09/08 e ho avuto un rapporto completo il 05/09/08. Precedentemente mestruazione il 09/08/08, è possibile che ho avuto l’ovulazione proprio mentre avevo il ciclo?

Andrea

Io credo che l’isegnamento a scuola dell’educazione sessuale dovrebbe essere considerato indispensabile, in quanto la scuola dell’obbligo è l’unico modo con il quale lo stato ha modo di informare i giovani e soprattutto essere sicuro di poterli raggiungere tutti.
Affidarsi a genitori, parenti, amici, credo che sia il metodo applicato fino ad oggi, che però non sempre dà risultati soddisfacenti.
Spesso i giovani e giovanissimi considerano il sesso “cose sporche”, proprio perchè erroneamente informati, e non sanno come ottenere un rapporto sicuro, sia per quel che riguarda l’evitare un’eventuale gravidanza non voluta, sia per evitare potenziali trasmissione di malattie.
Probabilmente davvero pochi minori sanno ad esempio che l’interruzione di gravidanza non richiede il parere dei genitori, o che il coito interrotto non dà nessuna garanzia.
Speriamo che qualcosa di positivo in futuro si faccia, ma visto con chi dobbiamo scontrarci in Italia, credo che dovremo aspettare delle normative a livello europeo, e chissà se basternanno.

Ciao a tutti

Entomos (Zena)

Considerata ‘sta generazione e che siamo in Italia,mi aspettavo quasi peggio

Massi

Diversi anni fa, quando io ero ancora giovane, in un paesino di montagna del profondo nord si raccontava che una ragazza era rimasta incinta per essersi lavata nella stessa acqua dove si era lavato il fratello.

Stefano Bottoni

@ Massi

Furba però la ragazza… si è divertita è ha sfruttato l’ignoranza dei paesani.
Se non fosse per il fatto che sarebbe rimasta incinta del fratello… Questo certo le avrà creato qualche problema.

Stefano Bottoni

Scusate… mi è scappata una “è” anzichè una “e”.

Asatan

@Massi

Quella leggenda urbana è diffusa in TUTTO il mondo occidentale con varianti che comprendono madri, cugine e zie (sempre parenti insomma).

Ad ogni modo in UK l’educazione sessuale è molto relativa, l’insegamenteo è scevro del concetto di conseguenze. Me lo garantisce i parentado che ho sù. Ad esempio mia cugina non aveva idea che la sifilide si contraesse a quel modo ne che effetti evesse.
COme diceva poi qualcun’altro ci sono anceh i fattori culto del bere (non avete idea di come si conciano) e ribellione.

In Italia invece il problema è la totale ingoranza in materia.

raphael

* Massi
se è per quello sulle news di google viene riportato che 8 donne (non ragazzine) sul set di un film australiano sarebbero rimaste incinte dopo aver fatto il bagno in un laghetto e che la ex di Tom Cruise (mi sfugge il nome…) anch’essa folgorata l’ ha ribattezzato laghetto della fertilità

eridanus

non è solo colpa dei kattolici italioti…ma anche di una scuola che non insegna piu niente e non sà far ragionare i ragazzi…

kefos93

CONVERTITEVI !!!!

Perché conviene essere cristiani meglio se cattolici.

Carissimi ateacci, una volta anch’io ero uno di voi , mai poi ” mi sono redento “.

Ora faccio il prete pertanto:

Trovo tutte le porte aperte ( facilitazioni, soldi, raccomandazioni, niente “ code “, ecc. ), so tutti i c…i degli altri ( confessione ), non pago tasse, non pago affitto, pensione garantita, grande prestigio, protezione e “ copertura “ assicurate ( il mio amatissimo Vescovo ) ed in più mi trombo le mogli degli altri ( che puntualmente assolvo dopo la confessione ) ed evito i conseguenti diverbi invitando i mariti al perdono cristiano!!

Miei cari, non avete capito un c…o della vita !!

stefano

l’educazione sessuale dovrebbe essere insegnata fin dalle elementari.
le ragazze italiane, che hanno il loro primo rapporto completo intorno ai 13/14 anni, non sanno come è fatto il loro corpo, come si rimane incinta e perchè! sembra una cosa incredibile ma mi è capitato di parlare di sesso con ragazze di 18-20 anni convinte che fare l’amore “in piedi” o “disinfettarsi” (DISINFETTARSI) con una lavanda vaginale a base di coca cola dopo un rapporto prevenisse la gravidanza.
se non siamo ai livelli dell’Africa poco ci manca.

watchdogs

certo se ascoltano gentaglia come questa:

«Ci sono metodi naturali che aiutano ad amarsi, così come ci sono studi scientifici che non vengono conosciuti sul male che la pillola anticoncezionale fa. Su questo non c’è informazione, non si vuole fare informazione. La Chiesa difende il principio del metodo naturale». Lo ha detto monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense e presidente della Pontificia Accademia per la vita nel corso dell’incontro con gli studenti organizzato dall’Osservatorio permanente giovani editori.

e-sugar

Mi è capitato di leggere il blog giovanile Strada Nove, curato dal Comune di Modena, dove si affrontano con il dovuto rigore specialistico anche i temi legati al sesso.
Mi ha stupito la mole di post di ragazzi/e allarmati per il timore di avere contratto l’Aids, altre malattie veneree, oppure di avere dato luogo ad una gravidanza indesiderata.
Tutto ciò per non avere adottato opportune precauzioni. Sono rimasto colpito dalla vastità del fenomeno del “sesso che sfocia in paura”… e anche su questo veniamo tenuti disinformati!

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