Benedetto XVI: per superare la crisi del matrimonio serve “catto-terapia”

Il papa, riferendosi all’aumento dei divorzi e delle separazioni, afferma che le coppie possono superare le crisi matrimoniali rendendo il loro rapporto “più profondo”. In particolare, lo fa ricevendo ieri i partecipanti all’incontro internazionale del movimento Retrouvaille, sorto nel 1977 per salvare i matrimoni in crisi: sul sito dell’associazione ci tengono a precisare, comunque, che “coppie di ogni fede e quelle che senza tradizione di fede sono benvenute” e “il programma non è strutturato per promuovere una religione specifica. Atei, agnostici e altri di varie religioni sono rispettati”, sebbene si ammetta che l’associazione sia “in origine cattolica” e le coppie vengano seguite da un “sacerdote” o da un “ministro cristiano con la moglie”.
Secondo Benedetto XVI, la crisi coniugale nella società odierna è considerata come “senza speranza” e il divorzio come la “soluzione più facile”: quindi il papa invita a ricercare “la comunione con Dio, con gli altri e con la Chiesa” e a non “perdere la speranza”, dipigendo i divorziati e coloro che hanno un matrimonio in crisi con toni lugubri. Solo in questo modo sarebbe possibile superare la crisi matrimoniale: “può farlo solo Dio, che vuole servirsi dei suoi discepoli come di validi collaboratori, per accostare le coppie, ascoltarle, aiutarle a riscoprire il tesoro nascosto del matrimonio, il fuoco rimasto sepolto sotto la cenere”. Benedetto XVI elogia quindi il lavoro di associazioni come Retrouvaille, che sarebbero “custodi di una speranza più grande per gli sposi che l’hanno perduta”.

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69 commenti

Bruno Gualerzi

Ma insomma, non si rende conto B16 che quanto propone per salvare il matrimonio in reatà lo porterebbe al fallimento? Come può reggere infatti una relazione matrimoniale impostata su un ‘menage à trois’: marito, moglie e dio (con magari qualche teologo – come a Comacchio, se ricordo bene – che fa le veci di dio)?

Kaworu

oh beh ‘azzi delle sue pecore.

se fuggono dall’ovile, che se ne occupi il pastore, ma lasci stare invece la gente che non fa parte del suo gregge.

giuseppe sbattezzato

altro che dito tra moglie e marito ci vuole dio!!!!!!!

Colapesce

Da sempre la ricetta cattolica per conservazione del matrimonio è basata sulla stoica sopportazione da parte della moglie, ed è evidente che l’occupazione femminile ha reso le donne più autonome e contemporaneamente meno “stoiche”. Secondo voi i cattolici più intransigenti cosa pensano, per esempio, dell’istruzione femminile?

gigetta

se non c’è più l’amore il matrimonio non è altro che una violenza gratuita.
il matrimonio esiste finchè c’ è l’amore il rispetto reciproco il sostegno se no non c’ è matrimonio se non sulla carta.

Agnostica

Ho due amiche che si stanno separando per motivi diversi, ma il principale è che i loro mariti sono due viscidi vigliacchi e immaturi, disposti velocemente a piantare baracca e burattini se le consorti non assecondano i loro capricci. Posso affermare che la loro decisione è stata più che sofferta, considerando che entrambe hanno un figlio, ma dopo aver ceduto su tante cose e non essere venute a capo di niente, la separazione è l’unica cosa. Sicuramente ci sono anche uomini che vivono le stesse problematiche delle mie amiche, ma in tutto questo non riesco davvero a capire come possa centrare Dio o chi per esso. Per far funzionare un matrimonio ci vuole innanzi tutto rispetto per l’altro e amore, da cui derivano poi indulgenza per i difetti (che tutti abbiamo) e desiderio reciproco di percorrere la strada insieme.
Rifiuto di accettare consigli sul matrimonio da chi non è sposato e non ha idea di cosa significhi “condividere un cammino”.

Augusto

Se fosse questa la soluzione ideale per salvare i matrimoni in crisi, come mai, ci si dovrebbe chiedere, anche molti dei matrimoni cattolici falliscono e ricorrono al divorzio?
@ gigetta hai perfettamente ragione.

frescateo

con quello che costa un divorzio??? , serve la accatto terapia……..altro che cavoli..

fresc ateo

il pastore tedesco si dovrebbe occupare di più della mancanza di preti ,poichè i giovani europei sempre meno lo seguono nel pretantato.sempre meno preti sempre meno frequentatori di chiese e cattedrali . sia lodato lo signore x queste defezioni dallo frequenatare lo conventi e chiese….lodato sempre sia lo signore x queste buone cose.

Barbara

Quel che mi stupisce….ma che nesà B16 del matrimonio visto che non lo ha mai sperimentato di persona???!!!!

giuseppe sbattezzato

matrimonio o convivenza o relazione – perché tante distinzioni??????
va da sé che qualcuno ci guadagna in tutto ciò……… e il popolo bue fa il suo dovere.

Stefano Grassino

@ Barbara

I preti sanno tutto quando cofessano le loro parrocchiane (nei propri letti).

andrea pessarelli

(riporto quanto già commentato altrove)
nel libro di dennett “rompere l’incantesimo – la religione come fenomeno naturale” è riportato uno studio (barna, 1999) che mostra come i “brights” (cioè gli atei e gli agnostici) abbiano il tasso di divorzi più basso degli stati uniti, e i cristiani convertiti il più alto.

Tiziano

Secondo me il problema è insito nell’incapacità di una coppia di saper affrontare le difficoltà di una relazione duratura: al giorno d’aggi vengono ancora celebrati matrimoni forzati, oppure non fondati sull’amore ma sulla temporanea infatuazione di uno dei due (se non di entrambi i coniugi). Forse sarebbe il caso di domandarsi vicendevolmente: sono disposto ad amare il/la mio/mia partner e rinuciare a tutti/tutte gli/le altri/altre? Molti rispondono superficialmente alla domanda e si imbarcano in imprese al di là della loro portata (per un fiorire di corna o altri problemi magari più gravi).

L’amore fonda un matrimonio, e nel prato di questo evento devono essere presenti 4 alberi:
– Il rispetto
– La tolleranza
– Il buonsenso
– La collaborazione
Se uno manca o viene a mancare in futuro il matrimonio va automaticamente a rotoli (e spesso l’ex marito diventa l’I.N.P.S. dell’ex moglie, per usare le parole di Luttazzi).
Se si rompe il matrimonio è giusto che ognuno possa continuare separatamente la propria vita (senza dimenticare le proprie responsabilità legali) e divorziare; prima del divorzio le cose erano peggiori e, nei casi più estremi, l’unica soluzione possibile consisteva nella manna di san nicola (uccidere il coniuge e sperare di farsi meno carcere possibile nell’eventualità di venire scoperti).

CandyFruit

la cosa più preoccupante del “ratzingerismo” è questa pretesa di fare del cattolicesimo e dei suoi valori, prettamente religiosi, una ideologia che vale per chiunque, qualunque sia la sua fede, la sua visione del mondo, per questo secondo me il “ratzingerismo” è il totalitarismo del secondo millenio.
Il matrimonio indissolubile è un’invenzione cattolica, presso tutti i popoli della storia due persone stanno insieme finché vi trovano reciproca convenienza, perché il divorzio deve essere trattato come un trauma, come qualcosa da evitare, se non in casi estremi.

CandyFruit

anzi, è colpa della cultura cattolica se molte persone continuano a sposarsi senza mettere in conto il divorzio, qui in Italia, per esempio sono pochissime le persone che stipulano gli accordi prematrimoniali in cui si stabilisce già quale sarà il trattamento in caso di divorzio e anche se stipulati il nostro ordinamento non riconosce loro neppure validità… è ovvio che se uno non mette in conto l’evenienza divorzio al momento di stipulare il contratto matrimoniale, quando la coppia non funziona più viene travolto dalle sue conseguenze materiali ed economiche. è sempre questa mentalità cattolica che spinge le persone ad essere incoscienti e poco previdenti, in materia di filiazione così come di scioglimento del matrimonio…

strangerinworld

ah, Razzinghér! Quali imprevedibili innovazioni sempre ci riserva! ogni giorno una novità, ogni dì una buona novella! Ed è giusto aspettarsi magnifiche soluzione da uno come lui che ha tanto sperimentato il matrimonio nell’arco della sua vita! Sicuramente i suoi provatissimi a prova di bomba consigli saranno utilissimi per le coppie in crisi!……………………ah, no?…………mi dite che era in seminario coi suoi colleghi che sperimentava?……mi scusino, ho sbagliato!……….

CandyFruit

Il divorzio da diritto viene trasformato in trauma, come l’aborto. La cultura cattolica ha castrato questa società, il divorzio è una liberazione. Certo posso capire che magari è doloroso per quello dei dei due che sia ancora innamorato(nel caso in cui la decisione non sia bilaterale), ma la legge può forse supportare la pretesa di un individuo di tenere legato a sé, contro la sua volontà, un altro individuo?

giuseppe sbattezzato

ciò che sostiene questo “papa” è il semplice cattolicesimo non c’è n’è altri – poi sia lui sia altri capi scimmie vorrebbero esestedere il loro dominio fa parte della”natura”; chi sostiene che esiste un altro possibile cattolicesimo è come chi sostiene che possa esitere altro capitalismo diverso da quello di rapina – il semplice capitalismo

Mauro Ghislandi

Ma è stata considerata la percentuale via via crescente di separazioni dovute a motivi di convenienza economica?
A dispetto di quanto sbandierato da destra e sinistra sulle politiche a favore della famiglia, ancora adesso in casi non rari c’è una convenienza non trascurabile a separarsi.

g.b.

Il papa questa volta, mi pare, ha fatto solo il suo mestiere. Molto più grave è il fatto che i mass media amplifichino a dismisura ogni sua parola e che i politici siano sempre pronti a citarlo, almeno tutte le volte che torna loro comodo.

giuseppe sbattezzato

ma lui e i suoi questo già lo sanno e si fregano le mani – vogliono allargarsi sempre di più dominare di nuovo anche politicamente e direttamente l’italia o almeno una sua parte dividendola con la mafia i razzisti i fascisti i “berlusconiani” etc etc

Otto Permille

Grandi stupidaggini completamente prive di senso. Curare il matrimonio con la fede equivale al gesto di coloro che intendevano combattere la peste facendo processioni alla Madonna. Così, facendo processioni, contribuivano a diffondere la peste. Ciò a cui tende la chiesa è di far sì che il coniuge umiliato, bastonato, schiavizzato, non chieda il divorzio, bensì si rivolga a Dio per cercare aiuto e conforto. Così nel caso in cui che entrambi i coniugi si martirizzano, tutti e due, ricorrendo a Dio, trovino la forza di stare insieme. Sarebbe un connubio psichiatrico, ma comunque potrebbe funzionare. Entrambi i coniugi, dopo essersi menati di santa ragione, andrebbero di nascosto in chiesa per pregare Dio di dar loro la forza di stare assieme. Dio darebbe allora la grazia del perdono. così, di nuovo a casa, i coniugi si perdonerebbero piangendo l’un l’altro. Poi, appena uno dei due si azzarda a dire: “Però anche tu…” ecco di nuovo che scoppia la lite furibonda. E dopo tutti in chiesa… E così all’infinito

Molière

Eccolo, adesso proporrà un direttore spirituale alle coppie in crisi. Tartuffe torna di moda!

giuseppe sbattezzato

poi i bizzarri lo mettono in relazione ad altre cose

Stefano Grassino

@CandyFruit

Hai detto cose tanto ovvie quanto inaccettabili per la chiesa; ragionamenti che si contrappongono all’ingenuità del credente (un bambino mai cresciuto) il quale ha bisogno di certezze che non esistono quali dio, la vita eterna, l’indissolubilità del matrimonio, l’infallibilità papale e per i paesani quella del prete. La famosa frase che ha fatto storia tra gli innamorati novelli “ti amerò per sempre” andrebbe cancellata dalla nostra ed altrui cultura. Il problema è che l’essere umano non vuole accettare l’idea che la sua dipartita può avvenira da un momento all’altro, figuriamoci un inizio d’amore tra una coppia.

Massi

g.b. ha in parte ragione (il papa fa il suo mestiere). sono poi i mezzi masmediatici ad amplificare ed estendere i suoi discorsi (e noi sulla loro scia). a renderli “universali” in quanto inseriti nel “villaggio globare” dell’informazione. assunzioni di posizioni che invece avrebbero tutti i motivi di essere inserite in uno spazio di nicchia (riguardante i fedeli di quella data religione). in fin dei conti e meglio guardando, è il mezzo che sopravanza il valore particolare della notizia e lo eleva a “valore universale”: facendolo giungere anche a chi ne farebbe volentieri a meno. però diciamocela tutta: il papa ed il clero su questo ci marciano (e sono ben contenti di marciarci). così oggi “va il mondo”.

tomaraya

ancora sta barzelletta dell’indissolubità del matrimonio? ma che vuole, condannare all’ergastolo due persone che per i loro motivi hanno deciso di separare le proprie strade a stare insieme lo stesso. pensa che bastino le chiacchiere ipocrite di un prete a tenere insieme quello che la vita ha diviso?

Massi

In Italia le battaglie per il divorzio e l’aborto sono state battaglie di civiltà: perchè sono intervenute ad alleviare condizioni preesistenti a vole drammatiche. Mentre la Chiesa cattolica in fatto di oscurantismo e clandestinità ci ingrassa (poiché rende anche moralmente e penalmente ricattabili chi è costretto a subire). Per questo la Chiesa cattolica ha puntato e punta i piedi ogni qual volta una battglia di civiltà pone luce su ciò che essa prima nascondeva e chiamava “virtù” il non vedere.

Kae

Divorziati cattivi e infedeli!! XD
Ma per sistemare un rapporto ormai logoro quindi si deve chiedere aiuto a Dio?
Attenti psicoterapeuti di coppia: ora il vostro lavoro non serve più, l’aiuto arriva dall’Alto!

Lorenzo G.

“La famosa frase che ha fatto storia tra gli innamorati novelli “ti amerò per sempre” andrebbe cancellata dalla nostra ed altrui cultura.”

Ora non buttiamola di fuori. Se no poi dicono che gli atei sono gente arida e via dicendo..

lacrime e sangue

Il papa si è messo a fare concorrenza ai consultori…

Marco.g

Potrebbero cominciare con Fini, Casini e Berlusconi. Dovrebbe bastare a tenerli occupati per un po’.

wolf

Beh, i cattocredenti dovrebbero sapere che il matrimonio contratto in Santa Romana Chiesa è un sacramento che non prevede la rottura di tale legame davanti a Dio ( esclusi annullamenti concessi dalla Sacra Rota, una piccola scappatoia c’è, ah,ah,ah). Il problema vero è che molte coppie in Cattolandiaitalia si sposano perchè e di moda, lo dice la mamma, i parenti e i vicini lo esigono, i “valori” della tradizioni si devono rispettare e se Dio c’è come la mettiamo nell’aldilà. Insomma il solito fardello d’ignoranza e d’ipocrisia crescente in questo ormai poco Belpaese!

dysphoria_noctis

Molière, il matrimonio, in una società come questa, non serve assolutamente a nulla, se non a spillare dei soldi a tutti quegli allocchi che col pretesto del “giorno più felice della propria vita” s’indebitano a dismisura. L’unica cosa sensata sarebbero dei contratti che ogni privato stipulerebbe come più gli aggraderebbe, con lo stato che fungerebbe solamente da “notaio”. Uno stato che dice ad ogni coppia cosa deve e non deve fare al suo interno, è uno stato anacronistico.

L’istituto giuridico matrimonio, come tante altre cose di questa società, va avanti per inerzia storica… ma non durerà molto, credo.

Clotilde

@ Agnostica

Non avrei potuto descrivere i motivi che mi hanno portata alla separata meglio di quanto hai fatto tu.

giuseppe sbattezzato

il matrimonuio permette anche 15 giorni di ferie – anche se non è il primo

giuseppe sbattezzato

per i fedenti paganti c’è anche l’annullamento a disposizione – sono diminuiti i costi per la concorrenza del divorzio – ma vuoi mettere? ritornare a come prima con cattobenedizione……………

Giulio

La soluzione per salvare i matrimoni in crisi secondo B16? dio e madonne varie, possibilmente piangenti, e un pò di sana sottomissione delle donne che devono tornare angeli del focolaio, stare zitte, subire ogni sorta di corna tanto da renderle più simili a ceste di lumache e ogni tanto qualche schiaffo non fà certo male.
In fondo non è sempre stata così la famiglia cattolica fino alle femministe, zitte e obbedire…pveretti che pena che mi fanno B17-1 e tutte le sue pecorelle smarrite…

dysphoria_noctis

giuseppe, e secondo te la gente di sposa per avere 15 giorni di ferie all’anno?

va là che se se le vuole prendere se le prende cmq…

Toptone

Na ‘sto Nazinger quando si trova una donna che lo sopporti e si sposa mettendo in pratica la sua “dottrina”??

Vuole dare lui per primo l’esempio, oppure vale il motto “fai come dico io ma non fare come faccio io”?

Penoso.

venezia63jr

Perche’ non si sposa e la finisce di parlare di crisi?e’ la sua religione che e’ sterile votata all’inutilita’ verso la creazione a lui tanto cara.

franz

La catto-terapia per superare la crisi del matrimonio e la CURA CATTOLICA PER ‘L’OMOSESSUALITA. Annamo poprio bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lorenzo a.

mi sembra che la ccar voglia applicare ai matrimoni la stessa strategia usata per l’interruzione della gravidanza, ossia far passare i coniugi attraverso un filtro di catto-talebani pronti ad usare qualunque mezzo pur di farli desistere dall’intento.

Bruno Gualerzi

OT. Una cattiveria data in pasto agli amici che amano chiamare B16 Nazinger. Ho intravisto in una rassegna stampa TV la testata di un giornale che riportava un’intervista al fratello del papa il quale diceva che il futuro pontefice in realtà voleva fare… l’imbianchino!
Poi qualcuno deve avergli detto che già un altro aveva cominciato così, e allora ha cambiato strada.

rosalba sgroia

APPELLO PER I CATTOLICI:

Ratzi ha ragionissima, se avete scelto di sposarvi in Chiesa con tutti i crismi, DOVETE restare a vita con il coniuge. Non si scappa. Non fate gli ipocriti , non accettate il divorzio come se nulla fosse e lasciate questa possibilità solo a chi si sposa in Comune :-). Ma il Ratzi, per coerenza, dovrebbe anche ELIMINARE il divorzio della SACRA ROTA che è una cosa indegna, che serve a spillare i soldi e basta. Pensate che la S.R ha sciolto il legame matrimoniale anche a Cossiga ( adulto e con figli)!
Carissimi, io non me la prendo con Ratzi, ma con i FALSI cattolici, con i conformisti. Sono loro a far sì che il papa sia costantemente sulla scena. FATE I BRAVI CATTOLICI. niente rapporti pre-matrimoniali, niente carne il venerdì, niente divorzi, un po’ di flagellazione quotidiana e amen!
W il divorzio!

Giulio

@Rosalba Sgroia, sei una grande, finalmente qualcuno che ha espresso a fondo il mio pensiero, non sarei stato capace neppure io…complimenti, pienamente d’ccordo su tutta la linea, B16 dice solo quello che è normale che lui dica…

Bruno Gualerzi

@ rosalba sgroia
“Ma il Ratzi, per coerenza, dovrebbe anche ELIMINARE il divorzio dalla SACRA ROTA, che è una cosa indegna, che serve a spillare i soldi e basta”

Vedi allora che il papa ‘non sa fare il papa come dovrebbe’? Forse i cattolici non seguono i dettami ‘matrimoniali’ di Ratzinger proprio perchè sono lui e i suoi colleghi che l’hanno preceduto i primi a disattenderli.
Battute a parte, bisognava davvero dire ciò che hai detto.

bruno dei

Sposi di tutto il mondo unitevi! Ricercate il fuoco che cova sotto la cenere. Se poi sotto la cenere trovate un sacco di merda, non preoccupatevi… mandatela a Benny e andate ad accendere qualche altro focherello (magari evitando un nuovo matrimonio, errare è umano, perseverare…).

giuseppe sbattezzato

danno agli altri pesi che loro non sfiorano nemmeno, dicono dicesse gesù apostrofando con male parole i preti di allora: uguale come fanno i suoi cosidetti seguaci “preti” cattolici

gigetta

@ Rosalba Sgroia

quelli non sono divorzi sono annullamenti ed è peggio. non c ‘ è nessunissima forma di tutela della parte debole il matrimonio figli o no non c’è mai stato.
magari ammettessero il divorzio!

neoalfa

“Atei, agnostici e altri di varie religioni sono rispettati”
Lo deve specificare. Mica è scontato.

Stefano Grassino

@ Rosalba Sgroia e tutti gli altri

Io e Sonia ci siamo sposati nel Palazzo civico di Siena, costruito nel XIV secolo con merlature ghibelline e circa due anni fà anche il cattolicissimo, baciapile, suddito conclamato di sua maestà il Pontefice, combattente del movimento per la vita, il sempre genuflesso Pierferdy Casini in arte onorevole, si è ivi congiunto in matrimonio (civile). Mò dico io, non poteva scegliere n’altro posto? Doveva rovinare i miei bei ricordi? Questa comunque è la coerenza dei cattolici: più si dichiarano tali, più sono incoerenti. La ccar basa se stessa su un enorme controsenso, un madornale (è il caso di dirlo) equivoco. La chiesa non vuole il divorzio perchè con la sola sacra rota, sarebbe lei a gestire il tutto e sai quanti soldi……… la fede, la fede……..quella va bene per gli ingenui.

rosalba sgroia

@ Stefano grassino
E’verissimo.

@ Gigetta
Vero quello che dici: non è divorzio ma ANNULLAMENTO. 🙂 Ma la sostanza resta: IPOCRISIA e CONTROLLO.

giuseppe sbattezzato

infatti più crescono i divorzi meno costa la sacra rota: concorrenza concorrenza

Giovanna

@ rosalba sgroia
Anch’io ti quoto in pieno!!!

@ Bruno Gualerzi
Carina questa chicca sulle aspirazioni “artistiche” del giovane b16. L’articolo in questione è guarda caso del Giornale http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=293940
Presumo che la redazione del Giornale non si sia accorta del parallelismo con l’altro illustre ex-imbianchino.

Giovanna

@ Bruno Gualerzi
Carina questa chicca sulle aspirazioni “artistiche” del giovane b16. Ho trovato l’articolo, guarda caso è del Giornale http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=293940
Presumo che la redazione del Giornale non si sia accorta del parallelismo con l’altro illustre ex-imbianchino, altrimenti non avrebbero scritto quel titolo.

Toptone

Gli “annullamenti” della Sacra Rota dovrebbero essere chiamati per quello che sono: DIVORZI PAPALI.

E amen!

Andrea

@CandyFruit
Stavo per dirlo io che il matrimonio non deve essere necessariamente “eterno”.
Io lo considero persino inutile. Bisognerebbe legiferare in modo di aiutare le coppie, evitando che per avere dei diritti ci si debba necessariamente sposare.
Tra l’altro l’avevo letto anche in altri contesti, che in media ci sono più divorzi tra gli sposati in chiesa, che in comune, non solo negli USA.
Tra l’altro è davvero forte il dio dei cristiani, perdona davvero tutto, me ne devo inventare anche io uno simile, anzi potremmo fare brainstorming ed inventarcelo tutti assieme.

Ciao a tutti

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