Si susseguono le critiche della componente cattolica per il progetto di legge sulle convivenze formulato dai ministri Brunetta e Rotondi. Rispondendo indirettamente alle critiche dei giorni scorsi di Giovanardi, Gasparri e Polledri, Rotondi afferma, cercando di rassicurare: “Ai miei amici consiglio più prudenza perché alla presentazione del testo potrebbero stupirsi di registrare anche il loro consenso”. Anche Famiglia Cristiana, “Avvenire” e esponenti vaticani si mostrano però molto critici sulla proposta dei Didore, ma Rotondi chiarisce: “i partiti cattolici europei sono tutti sulla linea che noi stiamo proponendo. […] la nostra legge è la soluzione al tema di disciplinare alcune convivenze, ma è la soluzione data dai cattolici”.
Rotondi conclude dicendo che “è ipocrita dire che l’ordinamento attuale” tutela i conviventi, come vorrebbero i cattolici che criticano le sue aperture.
Rotondi difende i suoi Didore
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Personalmente non vedo la necessità di regolarizzare le coppie di fatto. Se voglio diritti si assumano i doveri ovvero si sposino.
Se dei cattolici sbagliano non è il caso di seguirli nella giustificazione del peccato.
“la nostra legge è la soluzione al tema di disciplinare alcune convivenze, ma è la soluzione data dai cattolici”
considerando che i cattolici manco possono convivere, perche mai i non cattolici dovrebbero accettare la “soluzione” soluzione data dai cattolici?
“è ipocrita dire che l’ordinamento attuale tutela i conviventi”
e’ ipocrita anche sostenere che i cattolici siano disposti a tutelare i conviventi.
So che la maggior parte dei laici non può certo accontentarsi delle conclusioni di Rotondi (è ipocrita dire, ecc) ma io penso (vedi il mio commento al post successivo sul testamento biologico) che una legge sia sempre meglio di una non legge. Pensate se in Italia, ancora, non ci fossero le leggi sulla separazione civile e sulle interruzioni di gravidanza.
È pure ipocrita proporre i Didore dopo aver affossato i DiCo senza fiatare…
Anzi, Brunetta fiatò: per opporsi ai DiCo, in quanto avrebbero aumentato il numero di pensioni di reversibilità, e dunque la spesa pubblica…
Con queste premesse ci si può giò immaginare che (altra) porcata di legge stanno per fare.
Con queste premesse ci si può già immaginare che (altra) carderolarata (po..ta non melo prende: evidentemente lo può dire solo Calderoli) di legge stanno per fare.
Scusate: melo = me lo (non riferito all’albero che fa il mangiare per i porcel).
Per esprimermi aspetto il prossimo acronimo… Tanto vedrete che tra breve ne verrà fuori qualcun altro: i nostri parlamentari sono bravissimi nel crearne ogni giorno uno nuovo. Stanno però attentissimi a privarli di qualsiasi sostanza: ma scherziamo?
Da Brunetta e Rotondi, da Giovanardi e Gasparri (Gesù mio, Gasparri!!!) mi aspetto molto. Facciamo un gruppo di lavoro per i prossimi acronimi, aiutiamoli, poveretti…
@ Laurentia
quelle però sono due buone leggi, mentre quelle che vogliono varare saranno delle pietre tombali sulla libera scelta delle persone in materia di convivenza e fine dei propri giorni.
Che siano rotondi oppure ovali, ciascuno difende i suoi.
Basterebbe che tutti potessero sposarsi civilmente. Non vedo il problema di inventare acronimi, di studiare diverse tipologie di unione, ecc. In più velocizzerei le pratiche per il divorzio, che così lunghe non hanno senso. Se la società necessita di nuove misure, bisognerebbe rinvigorire quelle odierne in base ai tempi, non crearne di nuove discriminatorie.
Per quel che riguarda il problema “adozioni” che verrebbe comunque fuori, sarei dell’idea che, in caso di coppie dello stesso sesso, questa potrebbe avvenire solo con minori di una certa età e con il loro consenso. Sembra semplicistico, lo so, ma a volte mi sembra che l’opzione più semplice sia quella più adatta ed attuale.
Saluti
N2RT
E dalli con l”‘Accatto alla Famiglia” Le famiglie, quelle vere, non avrebbero alcun danno dal riconoscimento delle coppie di fatto, e neppure dal matrimonio gay. Figuriamoci dai DIDORE, che sono totalmente a costo zero! in realtà i cosiddetti “difensori della famiglia” alla Vecchiardi, pardon Giovanardi, difendono solo i proprei pregiudizi. L’Istituto della Famiglia rimarrebbe intatto, se ne contemplerebbero solo delle varianti. Parlare di “attacco alla famiglia” è una disgustosa menzogna.
Ma verrà anche in Italia uno Zapatero!
IPOCRISIA, il più importante valore cattolico!
Lo so l’ho già detto, ma lo farò ancora.
l’ho già scritto anch’io: l’UNICO valore!