Talebani uccidono poliziotta simbolo delle donne afghane

E’ stata assassinata a Kandahar dai talebani Malalai Kakar, capitano della polizia locale e dirigente del dipartimento dei crimini contro le donne, uno dei simboli del riscatto afghano, in particolare di quello femminile, dopo la fine del regime dei fondamentalisti religiosi. Kakar è stata uccisa appena uscita da casa, mentre era in macchina: il figlio, che era con lei ed è stato coinvolto nell’agguato, è ora in coma, in gravi condizioni.
La donna, figlia e sorella di poliziotti e rientrata in Afghanistan dopo essere fuggita a causa dell’avvento dei talebani, era minacciata da tempo. I talebani hanno rivendicato l’atto con parole esplitice: “Kakar era uno dei nostri bersagli e siamo riusciti a eliminarla”, ha affermato seccamente Yusuf Ahmadi, il portavoce talebano.

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16 commenti

Laurentia

Ho sentito un commovente servizio su RAI 3, al telegiornale delle 19. Il coraggio di queste donne è l’ unica speranza di riscatto per la maggioranza delle donne schiave di questi paesi.

Tempesta2008

@Laurentia
Su “le monde” c’era scritto che Malalai era il nome di un eroina Afghana. Speriamo che prendano esempio dal suo coraggio e non si facciano intimorire.

Giona sbattezzato

Uccidendola potrebbero averne fatta una vittima, un simbolo che puo’ fornire un ideale ad altri.
Pero’ resta il fatto che l’hanno ammazzata e chi lo ha fatto, circola ancora, imponendo le use idee con le armi. Se e’ un inizio di riscatto, e’ proprio una strada iniziata in salita.

Stefano Bottoni

Sette anni di “Enduring Freedom” e siamo ancora a questi livelli.
Malalai Kakar diventerà certo un simbolo, ma solo per le donne che abbiano accesso ai mezzi di informazione. E in Afghanistan sono solo un’infima parte, tutte le altre continueranno a restare all’oscuro anche della sua stessa esistenza.

Massi

“La donna figlia e sorella di poliziotti…”: bisognerebbe ricominciassero dalla scuola, non dalle armi e che i figli (femmine e maschi) rompessere con i genitori facendo cose diverse dai genitori. Ma sono (e siamo) distanti milioni di anni luce.

tomaraya

cronaca di una morte annunciata, purtroppo. si sapeva che era un bersaglio ma evidentemente a nessuno è venuto in mente di metterle quattro gorilla armati fino ai denti di scorta. il messaggio che i talebani è questo, se le forze armate afghane e straniere non riescono nemmeno a proteggere se stesse come pensate che possano difendere pure voi. il colpo è veramente duro, primo perchè si è persa una donna di gran valore, una tenace combattente per i diritti dei più deboli. secondo perchè sempre più gente si convince che è meglio non mettersi contro i talebani o meglio ancora arruolarsi, almeno con loro si mangia e si riceve pure un sostanzioso stipendio. complimenti a tutti i protagonisti di questa che la propaganda a stelle e strisce ebbe a definire una storia di successo. ma a loro non capita mai niente?

Cecilia

I veri eroi sono una madre e il suo bambino, massacrati da fanatici riempiti di ideologia religiosa.

Insegnamo ai nostri figli l’orrore per i fondamentalismi sanguinari, ma anche il il senso critico per i fondamentalismi triscianti, come quello della nostra santa romana chiesa…..

lacrime e sangue

Allah, il grande e misericordioso, sempre sia lodato, attraverso i suoi devoti, meritevoli delle vergini del paradiso, ha punito la femmina che osava opporsi al ruolo da Lui, beatissimo e pacifico, assegnatole: serva del marito.

Che Allah/Jahvé/Dio (tanto è la stessa uffa) vi illuminino, miscredenti. Le femmine a casa a lavare e far figli, gli uomini a conversare amabilmente con un bicchiere di thè alla menta. E lavorare? Per quello ci sono gli schiavi (neri e asiatici).

Flaviana

@tomaraya
proprio cosi´. Nessuno ha pensato a doverla proteggere. Il governo attuale mi dá sempre da dubitare

Asatan

Che tristezza… questi porci travestiti da uomini mi fanno profondamente schifo. Troppo deboli, miserabili e patetici per riuscire ad avere un vero rapporto con chiunque (uomo o donna che sia) ricorrono alla violenza per affermare il loro ego e sentirsi grandi… nel frattempo distruggono tutti coloro che in cuor loro sanno essere migliori di loro.

Daniela

una persona coraggiosa e orgogliosa, spero che il figlio sopravviva e non si dimentichi della mamma

antonietta dessolis

onore a Malalai Kakar, troppo c’è da fare e troppo poche malalai ci sono, provo una tristezza infinita e uno sdegno impotente contro gli oppressori di ogni sorta e di ogni
dove :-(((((

tomaraya

@ Flaviana
il governo afghano e le sue forze di sicurezza sono la causa principale della rinascita dei talebani, alti funzionari sono coinvolti in traffico di esseri umani, di droga, sono sempre in prima fila quando si tratta di mettere a piede libero quei pochi stupratori che finiscono in galera, intascarsi tangenti, fottersi gli aiuti umanitati. come dicono a roma il più pulito ci ha la rogna

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