Nel centro commerciale Roma Est-Lunghezza la domenica mattina si fa anche la messa. Per la precisione, dentro il cinema multisala Vis Pathé che sta proprio dentro in gigantesco centro commerciale.
Il sacerdote che celebra la messa aiutato da due seminaristi, don Paolo Lojudice, sostiene: “Vogliamo dire anche a chi viene qui a fare shopping che sì, la loro vita, come quella di tutti noi, è caotica, andiamo tutti di corsa, ma si può sempre restare in contatto con l’Altissimo, ovunque. Ecco, magari per un laico la messa qui può essere un servizio in più offerto ai clienti, per noi è un segnale, un invito”. Rincara il parroco di quella zona, don Fabio Corona: “In fondo anche san Paolo e san Pietro quando andavano nelle piazze a predicare facevano quello che stiamo facendo noi. Le piazze oggi sono i centri commerciali”.
L’iniziativa dovrebbe essere replicata solo domenica prossima, ma i sacerdoti vorrebbero chiaramente farne un appuntamento fisso, dato che la gente invece di andare in chiesa la domenica mattina magari preferisce l’ipermercato.
Roma: messa nel centro commerciale
43 commenti
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cosa c’è di strano? vendono la loro merce come tutti gli altri…
beh certo…
immagino che dal loro punto di vista, questo sia apostolato…
portiamo la parola di dio dove c’è la gente…
C’è un piccolo problema però… nel corso dei secoli la chiesa cattolica ha riempito l’Italia (ed il resto del mondo) ti luoghi di culto, in modo capillare. E’ un dato di fatto che non si può accantonare così facilmente… non possono paragonarsi a Pietro e Paolo così facilmente.
E la differenza sostanziale trasforma la loro bell’iniziativa in una fastidiosissima imposizione, arrogante come sempre: se volessi sentir la messa la domenica, andrei in parrocchia no? Cosa mi resta da fare, se non voglio sentirla, se non cambiar ipermercato? Oppure dovrei piantare una grana e passar per intollerante.
[Quote ON]:”….ma si può sempre restare in contatto con l’Altissimo, ovunque.” [Quote OFF]
Allora perchè andare in chiesa!
Se non sei tu ad andare in chiesa è la chiesa a venire da te.
Amen
Michell
w la libertà w l’ amore libero
Quale sarebbe l’interesse per i non credenti di questa iniziativa?
@nemo
Ho letto l’articolo sul Corriere – la messa la dicono in una sala cinema, chi non la vuole sentire semplicemente non entra nella sala cinema – non la diffondono con gli altoparlanti in tutto l’ipermercato, quindi non c’e’ alcun bisogno di cambiare centro comemrciale.
L’ironia è che i preti dicono che gesù cacciò i mercanti dal tempio… ora portano il tempio dai mercanti!
8)
Mi viene un dubbio… non sarà mica un modo per non far pagare l’ICI al centro commerciale (mi sembra che i locali commerciali ancora la paghino)?
@Giuliana
si, anche il post riportava che la messa è celebrata in un cinema.
Ma credo che leggendo la notizia nel suo complesso sia comunque valida la mia analisi.
Don Fabio Corona dice: “In fondo anche san Paolo e san Pietro quando andavano nelle piazze a predicare facevano quello che stiamo facendo noi. Le piazze oggi sono i centri commerciali”.
A quel punto dovrei cambiare piazza?
Mi pare ovvio che l’intento sia contrastare il disperato disinteresse delle persone verso il rito e la liturgia… ma la scelta individuale che ha rifiutato e rifiuta la chiesa va rispettata. Hai la tua chiesa… se riesci, portaci dentro i fedeli… vuoi predicare nelle piazze? Vuoi predicare per strada… certo, libertà!!! Molto furbi… furbi davvero.
Penso che si intuisca il fatto che nessuno sia costretto ad andare a quella messa: il centro commerciale è enorme, la messa si fa solo dentro il cinema, gli altoparlanti del centro commerciale danno solo l’annuncio della messa.
Si infatti.
Non pensavo ad una costrizione io.
Piuttosto ad una “presenza” comunque invadente ed esplicitamente tendente ad allargarsi.
@ Stefano Bottoni
Per essere esentati non deve esserci solo il luogo di culto, ma lo stabile deve anche appartenere ad un ente ecclesiastico; altrimenti, se così fosse, a neanche un chilometro in linea d’aria da Lunghezza sorge lo stabilimento AMA di ROCCA CENCIA (di 80000 metri quadrati: pensa che bello sarebbe il potersi risparmiare l’ICI di una simile struttura) dove ogni 24 maggio si festeggia la MADONNA DELLA STRADA davanti ad una statuetta di legno della madonna eretta dall’azienda (che per chi non lo sapesse l’AMA è l’unica azienda a Roma che ha il parroco ufficiale) con tanto di messa per i dipendenti che possono parteciparvi in due ore di permesso retribuito, nel senso che chi va a messa viene anche pagato dall’azienda (che è un ente pubblico economico in qualità di Spa che ha come unico azionista il Comune di Roma). Quindi alal fine il tutto a spese vostre !
Che strano ne hanno impiegato di tempo per arrivarci ! E chissà cosa sarà successo al buio in quelle poltroncine durante qualche film diciamo un poco scollacciato? E baci e abbracci e pop corn e qualche parola sconcia che ancora volteggia nell’aria o si é attaccata alle pareti. Volevo suggerire ai celebranti ,che ci sono anche i luna park, i giardini zoologici, le stazioni ferroviarie, i campi di calcetto, gli autogrill autostradali e soprattutto le spiagge in estate, dove si possono celebrare bellissime messe dove celebrante, chierichetti, e celebrati sono in costume da bagno e le ragazze che suonano la chitarra e cantano sono in topless e poi durante lo scambio del segno di pace…………………………………………………………..
Gli edifici adibiti anche parzialmente a scopi religiosi hanno sgravi fiscali, sara’ mica per quello?
Gesù disse “fuori i mercanti dal tempio”… è il momento di dire fuori i sacerdoti dal mercato!
Che tempi bizzarri… 😀
… Se è per questo, all’ospedale CTO di Roma (non mi sembra che sia di proprietà della Chiesa) la domenica mattina viene trasmessa la messa attraverso gli altoparlanti, alla faccia della multiculturalità e del rispetto per la libertà di tutti … Così, anche volendo, non si scappa…
Focaral sei un genio.
Se si può celebrare una messa al cinema senza dover avvisare prefetto, questore, digos,
allora anche la preghiera del venerdì si può organizzare in un corridoio di un qualsiasi centro commerciale (purché abbastanza grande)?
Non spargete la voce, ma c’è da preoccuparsi.
Prima o poi accadrà che il 3×2 te lo fanno se sei stato alla messa a prendere il 3×1 (padre, figlio e ss).
Così svuoti l’anima, riempi il carrello e svuoti anche il portafoglio: per analogia, che l’anima e il portafoglio siano fatti della medesima pelle?
@ Francesco Paoletti
In effetti ho fatto una ricerca più approfondita e hai ragione.
Ma “mi curioserebbe che saprebbi una cosa”. Una messa può essere celebrata in un luogo chiuso e privato (dunque escludendo le piazze) senza che questo sia stato precedentemente benedetto (acqua santa, benedizione et similia)? Perchè parlando di un cinema di questo si tratta.
Se no, allora nulla cambia.
Se sì… allora in quel cinema non potrà mai più essere proiettato nessun film (quale film ormai non offende la “morale cattolica”, magari mostrando una tetta… e i bambini a dire: -Beh? Tutto qui?-?
Spero mi scuserai se non ho avuto adesso il tempo di fare una ricerca in tal senso.
a quando un centro commerciale nelle chiese? Chessò, un alimentari, un chioschetto di gelati, un tabaccaio…
Vorrei vedere se avesseo preso una iniziativa del genere dei musulmani se glielo avrebbero permesso???!!!
Comunque a cosa si arriva in periodo di crisi….crisi delle vocazioni,crisi di fedeli!!!
Di marketing sono dei veri esperti! L’hanno inventato loro!
🙁
E poi dicono che in Italia la stragrande maggioranza della popolazione è cattolica.
Ormai l’Italia si sta scristianizzando e i politici dovrebbero smetterla di pagare, con i soldi nostri, il pizzo al Vaticano.
I primi segnali dell’inizio della fine della Chiesa, bene!
Immagino che l’Italia sia uno dei paesi, o proprio il paese, col maggior numero di chiese.
Chiese che si svuotano sempre di più.
Allora cosa fanno per riempirle? Escono dalle chiese ed invadono con prepotenza luoghi frequentati dalle persone.
(La religione d’altronde è una imposizione…)
Queste attività, raggiungono lo scopo di avvicinare la gente alla religione? Non credo.
Forse un giorno dovremmo provare a fare il contrario: Vendita di jeans, proiezione di film (magari “La Mummia – La Tomba dell’Imperatore Dragone”) e lezioni di biologia in chiesa. Chissà se qualcuno avrebbe qualcosa da ridire se anche noi ci comportassimo come i clericali…
Ma forse ‘sti preti non hanno capito che la gente va a questo multisala e centro commerciale proprio perché non ha bisogno di sentirsi tutti i momenti la lunga ombra di un prete alle proprie spalle a mo’ di avvoltoio (sullo stesso discorso che uno che vuol mangiare non va dal medico ma al ristorante o a casa sua)?!?
Io mi chiedo: avranno loro il coraggio di togliersi la polvere dalle loro scarpe e di andarsene dalla piazza come facevano i primi sottoposti del loro caporeparto quando nessuno li stava a sentire? Perché sarà proprio quello che accadrà…
Come sempre dai.
@ Sabo
Giusto per confermare ciò che dici, l’invenzione della chiesa gonfiabile per celebrare la messa dovunque, anche in spiaggia, esiste già (vedi UAAR “Ultimissime” 31 gennaio 2007)
Lo riporta anche Repubblica:
Se la religione in questione non fosse un’altra, si potrebbe dire: Maometto va alla montagna. Per cercare di arrestare l’emorragia di fedeli che affligge la Chiesa d’Inghilterra, Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, ha deciso di riconquistare gli adolescenti giocando sul loro terreno, cioè portando la religione in luoghi in cui i giovani possano più facilmente sentirsi a proprio agio. Così, disseminate in tutto il Paese, sono nate varie iniziative: le skating-church, che celebrano la messa dentro uno skate park, in cui i ragazzi alternano la recita delle preghiere con acrobazie su tavoletta e biciclette; la night-church, dove la congrega dei fedeli si ritrova nel mezzo della notte; la coffee-church, prevista al bar, all’ora di colazione tra comunioni, cappuccini e succhi d’arancia; la messy-church, dove i bambini, anziché essere costretti a star in silenzio per ascoltare sermoni incomprensibili, possono giocare liberamente tra croci, altari e materassi gonfiabili.
(la Repubblica delle Donne, inserto di Repubblica, 27 maggio 2006)
Scusa il copia-incolla.
Al vaticano dico:rassegnatevi!!!!!
Ad Andrea B.
mi stupisco di questa tua domanda. … Questa iniziativa dimostra, ancora una volta, come la chiesa cattolica voglia a tutti i costi imporre la propria presenza a tutti i cittadini (non credenti compresi). Come è stato giustamente osservato, chi vuole sentire la messa va in chiesa e chi non la vuole sentire deve avere il diritto di essere lasciato in pace.
“L’ironia è che i preti dicono che gesù cacciò i mercanti dal tempio… ora portano il tempio dai mercanti!”
questa è da cornice. Mi piacerebbe un giorno leggerla su un giornale, o sentirla in TV, ma siamo in Italia: ci sarà un po’ da aspettare.
Listino della questua:
una Ave Maria euro 5
due ” ” 8
tre x due ” 9
Pater nostri di stagione euro 10 cadauno
” ” in saldo ” 5 “
Stona il fatto che Paolo e Pietro si vedevano l’un l’altro come il fumo negli occhi: l’uno diceva all’altro che era un falso apostolo, l’altro replicava dando al primo del cane…
… E perchè no in uno stadio di calcio nell’intervallo fra il primo e il secondo tempo? Propongo anche una cerimonia di benedizione del fischietto dell’arbitro, valido presidio contro i possibili errori arbitrali: un fischietto benedetto non sbaglierebbe mai. E i falli dei giocatori si potrebbero estinguere in confessionale, pagando in anni di purgatorio.
FANTASTICO! NON PIù I MERCANTI NEL TEMPIO MA IL TEMPIO E’ ANDATO DAI MERCANTI !
ma – domanda forse inutile – non sarebbe necessario il cambio di destinazione d’uso del locale prima di usarlo x scopi religiosi? in fondo ai gruppi musulmani di diverse città è stato impedito l’utilizzo di locali privati come moschee proprio con questa scusa, no?
Trattandosi di una dichiarata messinscena, direi che il luogo prescelto è più che appropriato.
a quando la messa nelle stalle??????le mucche aspettano in trepidante attesa….
Oddio, già quando vado a fare la spesa e il supermercato è pieno di gente divento matta, se in piu’ mentre sono li’ a cercare di capire quale detersivo mi costa meno o quale cereale voglio mangiare la mattina senza finire sotto le rotelle di un carrello guidato da un bambino impazzito mi sento inni di lode o preghiere corali potrei davvero non rispondere piu’ delle mie azioni.
ma chi ha avuto questa idea orribile? e perchè non esiste piu’ un luogo in cui la chiesa non metta naso? e poi mi unisco al dubbio generale: e se invece che i cattolici fossero stati dei musulmani…
ma la risposta, purtoppo, la sappiamo già.
Ma durante la celebrazione passano con il cestino per la questua?…
che bello i comuni non dovranno più spendere per la costruzione di chiese! ben venga la messa all’ipermercato!!
@ bruno dei
No, per favore!
In primis, ai tempi dei talebani (ma sono poi finiti?) nell’intervallo fra il primo e il secondo tempo venivano eseguite le condanne a morte.
In secundis, ai tempi di Moggi (ma sono poi finiti?) il fischietto che “sbagliava” non pagava, ma veniva pagato… 8)