Bertone e D’Alema a confronto su religione e politica

Durante un incontro svoltosi oggi a Roma a palazzo De Carolis e organizzato dall’Aspen Institute sul tema religione e politica, il cardinal Bertone ha affermato che “per gestire la globalizzazione, la politica non necessita soltanto di un’etica ispirata alla religione, ma ha bisogno che tale religione sia razionale. Anche per questo, la politica ha bisogno del cristianesimo”. Segue poi il classico resoconto apologetico dell’ascesa del cristianesimo, visto come “originaria novità” che ha “elaborato e approfondito il meglio della sapienza greca e romana, presentandosi proprio come la vittoria del pensiero umano sul mondo delle religioni del tempo” – glissando sul fatto che il cristianesimo deve la sua fortuna soprattutto ad una attitudine sincretica e a decisioni prese dagli imperatori romani del VI secolo.
Il cristianesimo sarebbe quindi la summa della “razionalità divenuta religione”, una “sintesi fra ragione, fede e vita”: sarebbero proprio questi caratteri, secondo il prelato, a “consentire alla verità del cristianesimo di risplendere nel mondo globalizzato e nel processo di mondializzazione”.
Sceso dall’empireo della filosofia e della teologia, Bertone passa alla politica, ribadendo che “sui principi e sui valori non negoziabili il compromesso non è possibile” e che è “diritto-dovere dei cristiani di esprimere la loro opinione quando sono in gioco i diritti della persona e i valori fondamentali, anche per correggere o migliorare le proposte di legge”.
Sulla religione nelle società moderne e ricche, Bertone afferma che “non è appannaggio solo dei paesi poveri o in via di sviluppo, non è l’oppio dei poveri come sembra credere una parte dell’opinione pubblica corrente, è al contrario un fatto che riguarda anche le società opulente e sviluppate”.
Risponde a suo modo Massimo D’Alema – presente al convegno assieme a Giulio Tremonti – rivendicando un approccio laico alla politica: “Nessuno ha mai messo in discussione il diritto della Chiesa a intervenire nel dibattito pubblico; anzi, questa presenza della Chiesa nella vita pubblica, nel dibattito sulle grandi questioni etiche e sui grandi temi della pace, della guerra, della solidarietà, della lotta alle ingiustizie, è un elemento di ricchezza. Ma il problema è che lo Stato deve essere laico e le leggi non possono essere conformate alla convinzione di una parte soltanto ma devono essere per tutti”.
Secondo D’Alema è necessario trovare un equilibrio tra “laicità dello Stato, che è un valore a garanzia del pluralismo su cui si fonda la convivenza” e “la presenza così significativa e rivelante della religione nella sfera pubblica”. “La libertà dei moderni” continua D’Alema “si fonda sull’idea che all’interno di una stessa società si possa convivere anche avendo diverse fedi religiose”: per questo i valori condivisi di una società dovrebbero essere quelli “costituzionali […] a fondamento della nostra vita comune”. Sebbene, a detta di D’Alema, la presenza della religione nella vita pubblica sia crescente e porti “in campo valori etici, elementi di coesione, una carica di speranza di cui la società ha bisogno”, “tuttavia deve essere compatibile con questo pluralismo”.

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30 commenti

Bruno Gualerzi

Si sentiva davvero la mancanza di tante profonde riflessioni, così sorprendenti per novità e spregiudicatezza, una cosa davvero da togliere il respiro…
A questo punto viene quasi da rimpiangere che Tremonti, dato per presente, non sia intervenuto. Meglio qualcuna delle sue stupidaggini che tanta banalità.

Laurentia

Dal riassunto sentito su RAI 3 appena ora, si coglie l’ elemento introdotto dopo che il convegno era stato programmato: l’ urgenza del peggior disastro economico della storia umana ha indotto gli organizzatori a far riferimento ai rapporti tra politica e religione nella gestione delle crisi. Ma nessuno dei relatori, impreparati evidentemente, vi ha poi fatto riferimento. Anche perché avrebbero dovuto fare il mea culpa sia i politici che i religiosi. Nessuno di loro ha saputo, negli ultimi 20 anni, urlare forte alla finanza il non diritto a disporre, in nome della libera circolazione dei capitali, della vita di miliardi di persone. Nessuno ha controllato e vigilato. La maggior colpa è, lo dico con dolore pur non essendo cattolica, dei religiosi, che non hanno ascoltato nemmeno i profeti, di cui la chiesa cattolica dispone forse più di qualunque altra, che andavano preannunciando ciò che ci sta accadendo. E siamo solo agli inizi

MetaLocX

“(…)ma ha bisogno che tale religione sia razionale. Anche per questo, la politica ha bisogno del cristianesimo”
Il cristianesimo NON È razionale, ma una religione basato su paradossi (come tante altre).

“originaria novità”
Se penso al cristianesimo in termini storici, la prima parola che mi viene in mente è “SINCRETISMO”… Sicuramente non “novità”.

Quanto a D’alema, vorrei dire che sbaglia, la chiesa non arrichisce mai il dibattito sui temi etici, politici ed economici in quanto non fa altro che rilasciare affermazioni basate sulla fede, che spesso sono addirittura in contrasto con le evidenze scientifiche.
E come secondo punto: La laicità dello stato È l’equilibrio. Ogni altra cosa è solo un favore gratuite alle illegittime ingerenze della chiesa, insomma, NEGAZIONE della laicità.

Dovremmo tutti ricordarci che le religioni sono basate non sulla logica, ma sulla presunta parola di esseri paradossali comunemente chiamati dei. Dei che sono logici ed apprezzabili, solo quando appartengono al proprio credo.

Andrea B.

“..ma ha bisogno che tale religione sia razionale..”

Vabbè…la inseriamo in Wikipedia alla voce ossimoro.

c.d.

riassunto del confronto:

BERTONE: “sui principi e sui valori non negoziabili il compromesso non è possibile”
D’ALEMA: “ah ok, allora demoliamo la laicita dello stato”

bravo massimo, sempre sulla cresta dell’onda…

x laurentia:
“Anche perché avrebbero dovuto fare il mea culpa sia i politici che i religiosi.”

in questi giorni in cui si cerca di individuare le responsabilita, in cui fioccano analisi economiche, in cui si cerca di trovare una soluzione, giustamente tu ti aspetti che chi non se ne intende se ne stia un po zitto, E INVECE NO, l’ho sentito prima con le mie orecchie, AL TG1, se non sbaglio bertone che diceva chiaro e tondo: LA COLPA E’ DEI CAPITALISTI CHE NON SEGUONO I PRINCIPI CRISTIANI. visto cosa succede a separare la religione dall’economia? la colpa e’ ovviamente dei laicisti…

Sergio

Si può o si deve commentare “tanta banalità” (come ha osservato Bruno G.), ne vale la pena?
Forse è addirittura necessario perché se no queste banalità presto ci seppelliranno (vedi anche i deliri della Alberoni). Citiamo allora una perla di Betori:

«Il cristianesimo sarebbe quindi la summa della “razionalità divenuta religione”, una “sintesi fra ragione, fede e vita”: sarebbero proprio questi caratteri, secondo il prelato, a “consentire alla verità del cristianesimo di risplendere nel mondo globalizzato e nel processo di mondializzazione”.»

Sintesi di ragione fede e vita? La verità del cristianesimo che risplende nel mondo globalizzato? Parole in libertà.

L’insistenza della Chiesa sulla ragione e sulla razionalità è furba: infatti mette tra parentesi “tutto il resto” (che è questione di fede, cioè di adesione acritica e infantile a pure idiozie ottenuta col plagio dei cuccioli dell’uomo).

I politici non credenti hanno vita dura, per non dire impossibile, nel “dialogare” con chi pretende di possedere la verità, pardon la Verità (e che verità! Se la dico interviene Valentino Salvatore e mi censura – anche se la dice la Chiesa, non io.).
La Chiesa ha oggi l’appoggio del potere: i due nani, l’italico e il gallico, intendono compiacere la Chiesa, pur non essendo credenti, perché hanno capito che la religione serve ancora o di nuovo in un mondo superaffollato che si annuncia sempre più turbolento e ingovernabile (crisi energetica, alimentare, idrica, demografica – non solo finanziaria).
La Chiesa – almeno i vertici – si sente lusingata di questo nuovo interesse che le permette di sopravvivere (chi credeva più alle panzane di Santa Madre Chiesa? Solo i cuccioli plagiati e restati cuccioli). Per questo viene accolto in Vaticano col più ampio e benevolo sorriso il più grande detentore di armi di distruzione e sterminio di massa della storia. Perciò l’orribile megera Rice era presente al funerale di GP II.

E d’Alema? Non può dire come sicuramente sa e pensa: ma chi se ne fotte delle vostre ridicole verità di fede! E chissà che anche lui non pensi che sì, la religione può servire anche a lui. E poi suvvia, un po’ di religione non fa male a nessuno. E invece fa male, Massimo.

Viva Carlo Augusto Viano

Dino Licci

E pensare che già Machiavelli aveva introdotto una separazione netta tra politica (l’agire attraverso il potere) e morale (l’agire secondo il sentimento comune). La Storia è costellata da nomi illustri che hanno tentato di fare della politica una Scienza:da Hobbes a Locke, da Bentham a Owen e così via fino a Marx, Smith, Bernstein per citarne qualcuno. Ma la Chiesa ha sempre ritenuto di dover correggere la legge con la propria morale che può rivestire carattere universale solo nell’ambito dei propri adepti, stante la lapalissiana verità che anche la religione è diversamente rappresentata relativamente ai luoghi ed ai tempi di appartenenza di un popolo.

Stefano Grassino

Valentino……………ti prego!!!!!!!!!!!!!!!

Otto Permille

Cristianesimo “…elaborato e approfondito il meglio della sapienza greca e romana”. Questo è matto! Con il cristianesimo è sparita la scienza dalla crosta terrestre per almeno un millennio. Direi che il cristianesimo ha elaborato il “peggio” della cultura greco-romana. La chiesa sta rafforzando il metoto “Berlusconi”. Bisogna contare più balle possibili, l’importante è far sì che la gente ci creda.

Angelo Ventura

Il cristianesimo deve quasi tutto al Mitraismo…liturgia, la comunione, la data di nascita del salvatore, persino la croce. E’ una religione pagana con un po’ di ebraismo spolverato sopra. C’è un libro intitolato “I diciassette salvatori crocifissi”. Dovremmo SECEDERE dai VatiCANI!

fabrizio

Mamma mia quante banalità che dicono questi signori! La razionalità del cristianesimo è una panzana che ci ammanniscono quotidianamente attraverso i media, cercando di riannodare dei fili consunti che risalgono fino alla Scolastica. Ma è uno stadio della razionalità superato dalla storia, dalla riflessione filosofica e dalle ricerche scientifiche già da secoli. BXVI & Company cercano instancabilmente di scavalcare Illuminismo e Positivismo per abbindolare le masse. Non ci si poteva certo aspettare che D’Alema, il “diplomatico” D’Alema dicesse chiaro chiaro “ma quale razionalità?”: eppure, di fatto, è proprio quello che si dovrebbe fare, a muso più o meno duro, come si dovrebbe dire a tizi che parlano di vita come “bene indisponibile” semplicemente che dicono fesserie preconcette: la vita non è un bene ma una condizione di funzionamento di un sistema biologico, ed è perfettamente disponibile, come dimostra il fatto che è tanto semplice uccidere e uccidersi quanto riprodursi, e quindi si tratterà semmai di vedere in che misura se ne può regolare la disponibilità in vista del bene comune e di quello individuale, i quali solo in una percentuale limitata potranno corrispondere al bene insegnato e tendenzialmente imposto da questa o quella religione (in qualche caso, poi, è probabile che non corrispondano proprio per niente, se si usano nella valutazione davvero la ragione e la scienza, e non petizioni di principio “verniciate”‘ di razionalità e scientificità come uso delle chiese e della CCAR in particolare).

Nemo

Ho riletto il post almeno 3 volte.
Sono sbalordito.
Questi due non si pongono come allucinati estremisti o integralisti svitati… sembrano davvero voler incarnare uno spirito razionale e un dialogo costruttivo. E se questi sono i risultati, c’è da piangere. Credo che davvero, quello che si deve contestare, con forza e in ogni occasione non sia tanto il monumentale guazzabuglio di cretinerie e luoghi comuni che i Nostri hanno saputo erigere… quanto l’assunto implicito che il loro sia un discorrere razionale, civile e argomentativo.

Andrea77

A leggere Bertone sembra di assistere ad un delirio di onnipotenza visionaria.
Mi piace che la chiesa si esprima in questo modo, perchè ci si rende conto della smania di conquista delle coscienze insita nelle organizzazioni religiose. Il cristianesimo (ovviamente quello cattolico) è visto come l’unica vera ideologia religiosa che tutta l’umanità deve seguire (e siamo alle solite).
E’ facile pensare che se persone come Bertone avessero il potere di decidere le sorti dell’umanità non esiterebbero a togliere le libertà personali, ad imporre la religione, a tornare, insomma, all’epoca d’oro del dominio della chiesa.
Ed è bene ricordare sempre ce se oggi la chiesa è limitata nel suo potere temporale rispetto ai secoli scorsi, lo si deve non certo ai suoi sforzi che sono sempre stati rivolti a mantenere questo potere. Ma lo dobbiamo al libero pensiero della società civile e della politica. La chiesa si è sempre e solo adeguata opportunisticamente, non potendo fare altro.

Cosimo

“il cristianesimo deve la sua fortuna soprattutto ad una attitudine sincretica e a decisioni prese dagli imperatori romani del VI secolo”
E aggiungo anche sulla eliminazione fisica di chi aveva opinioni differenti dagli esponenti della Chiesa, sulla messa all’Indice dei libri pericolosi per il regime ecc….
Se in Italia le persone fossero interessate almeno un po’ alla loro storia certi personaggi della sfera religiosa e politica la finirebbero di dire cretinaggini

Matteo

@ Angelo Ventura
ho cercato su google il libro di cui parli ma non ho trovato nulla. potresti darmi qualche informazione su editore/autore? grazie.

Per quanto riguarda il post sento di condividere il pensiero di Nemo. Il fatto che certa gente abbia la possibilità di sparare talmente tanto boiate in un discorso tinto di finto razionalismo e lucida riflessione (finta anch’ essa) dimostra che, finchè la maggior parte della gente resterà ignorante e priva della capacità di analisi, altra gente potrà fare un pò quel che gli pare.

raphael

Il richiamo alla ragione ed anche alla scienza di questi ultimi anni credo debba servire anche a recuperare i giovani d’oggi i quali avvezzi ad usare oggetti tecnologici fra i più disparati sono più consapevoli della giustezza della scienza di quanto lo siano di un miracolo di Lourdes certo più dei loro nonni e forse anche dei loro genitori

Alessia

equilibrismi dalemiani a parte (che noia! dire che la chiesa svolge un ruolo di coesione morale è come dire che gli ultras neofascisti svolgono un ruolo di salvaguardia della tradizione… ma lasciamo stare..) vi invito a informarvi sulla “faccia oscura” dell’Aspen Institute. Ufficialmente si definisce “un’associazione internazionale non-profit dedicata alla discussione, all’approfondimento e allo scambio di conoscenze, informazioni e valori” (http://www.aspeninstitute.it/) ma non si tratta certo di una Onlus bensì di una organizzazione trasversale che -come il dio spaghetto- ha lunghi e potenti tentacoli.
Vi rimando a questa pagina http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=70

fabrizio

@Alessia

Nonostante qualcuno possa lanciare accuse di dietrologia, concordo del tutto con te e con l’articolo di Canisciolti riguardo all’opportunità di essere perlomeno molto, ma moooolto sospettosi nei confronti dell’Aspen Institute e di tutte le attività che vi si connettono. Non sono cose che si scoprono ora. Da quelle parti sta la quintessenza delle nuove oligarchie “America oriented”, che progettano le nuovissime e future, alla faccia di ciò che è rimasto della democrazia occidentale (abbastanza poco, bisognerebbe avere il coraggio di prenderne atto). Per il bene di noialtri pestamerde, ovviamente, ci mancherebbe altro! Farebbe piacere sapere quanto spazio sia lasciato dall’Istituto alla partecipazione di gerarchi ecclesiastici. Ma la discrezione farà trapelare solo quello che vorranno farci sapere. Cioè niente, o fregnacce tipo questo bel duetto.

fabrizio

@Alessia

Nonostante qualcuno possa lanciare accuse di dietrologia, concordo del tutto con te e con l’articolo di Canisciolti riguardo all’opportunità di essere perlomeno molto, ma moooolto sospettosi nei confronti dell’Aspen Institute e di tutte le attività che vi si connettono. Non sono cose che si scoprono ora. Da quelle parti sta la quintessenza delle nuove oligarchie “America oriented”, che progettano le nuovissime e future, alla faccia di ciò che è rimasto della democrazia occidentale (abbastanza poco, bisognerebbe avere il coraggio di prenderne atto). Per il bene di noialtri, ovviamente, ci mancherebbe altro! Farebbe piacere sapere quanto spazio sia lasciato dall’Istituto alla partecipazione di gerarchi ecclesiastici. Ma la discrezione farà trapelare solo quello che vorranno farci sapere. Cioè niente, o fregnacce tipo questo bel duetto.

strangerinworld

D’Alema vergognoso, senza più coraggio, come tutta la ‘sinistra’. Un tribattito profondo come un quaqquaraquà, un coccodear di polli. C’era bisogno sior baciapile D’Alema che la CC avesse l’ennesima occasione di pubblicizzare la sua nefasta influenza e la sua “assoluta” necessità per mantenere il mondo così com’è? D’Alema stattene a casa! PD, chiudete baracca! Andatevene o cambiate registro!

Stefano Bottoni

Nessuno è più facile da fregare di chi crede di essere il più furbo e intelligente di tutti.
D’Alema crede di essere il più furbo e intelligente di tutti.
E infatti già berluska se ne è approfittato (vi ricordate la bicamerale?).
Ora la chiesa… dietro c’è una fila!!!

Paolo P.

Ma è vero che D’ Alema è un soprannumerario dell’ Opus Dei?

bruno dei

Accidenti… e chi avrebbe mai creduto che D’Alema fosse tanto rivoluzionario? Siamo sicuri che ha pronunciato la parola ‘laico’ di fronte a monsignore?
Facciamo un riassunto del suo discorso: in sostanza credo che al Bertone gli abbia detto ‘volemose bene’… del resto non è la prima volta, è nel suo stile pieno.
Grazie, massimo, sei nei nostri cuori.

Massi

Ma D’Alema si stava confessando, o cosa?
No, perché la Chiesa ascolta, valuta le offerte, ma è restia a “assolvere” e trattare con chi gli promette meno.
Per giunta ponendogli “un sacco” (alcune) di difficoltà.
Così Tremonti tace pubblicamente, ma va a trattare nel retrobottega, ben sapendo quali sono le condizioni e i limiti dell’offerta de “l’uomo più intelligente del mondo”.
E lui e Bertone si fanno anche un sacco di risate su che fine abbiano fatto questi ex mangiapreti del birillo.

Alessia

@ Paolo P.
Riguardo la (brutta) faccenda che va sotto il nome di OPUS DEI, considera che:
– il soprannumerario è “MEMBRO dell’opus dei che è sposato o che può sposarsi. chi non è idoneo a essere ammesso all’opera come numerario/a o aggregato/a può eventualmente diventare soprannumerario/a” (ferruccio pinotti, opus dei segreta).
– i soprannumerari “sono noti solo a chi fa parte dell’Opera, e spesso nemmeno a tutti. Non gira una lista ufficiale, e se esiste è conservata gelosamente negli archivi della sede centrale dell’Opera a Roma”. (ferruccio pinotti, opus dei segreta)
D’Alema appare nelle liste diffuse dall’Opus Dei quale mero “simpatizzante”, ovvero habitué delle iniziative promosse dall’Opera, come ad es. la cerimonia di santificazione di Escrivà De Ballaguer il 6 ottobre 2002.
Per quanto la mia stima per D’Alema sia andata ridimensionandosi negli anni fino a scomparire, dubito che la sua formazione politica lo porti a farsi complice attivo di una macchina finanziare che tra le sue strategie contempla un lavaggio del cervello di stampo mistico-protestante (binomio insolito ma velenosissimo) a danno di cristiani indifesi.
Ma certo l’etichetta di “simpatizzante” non gli fa onore.

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