Vaticano: problemi per ambasciatori da Francia e Argentina

Dopo quasi un anno di travaglio, come ricordavamo ieri, finalmente Vaticano e Francia si sono accordati sul nome di un ambasciatore presso la Santa Sede. Si tratta di Stanislas Lefebvre de Laboulaye (ambasciatore francese a Mosca): non è nè divorziato, nè gay e sembra non avere problemi nel “profilo personale”. Prenderà il posto di Bernard Kessedjian, scomparso nel dicembre 2007.

Anche in Argentina ci sono stati problemi nella nomina del nuovo ambasciatore presso la Santa Sede, a causa dell’intransigenza vaticana nei confronti del divorzio e dell’omosessualità. Nel dicembre scorso l’Argentina aveva proposto l’ex ministro della Giustizia Alberto Iribarne per sostituire Carlos Luis Custer, ma in gennaio il Vaticano aveva respinto la possibilità di nomina del diplomatico, perché divorziato. Dopo l’irrigidimento del governo argentino, Ibarne aveva deciso di tirarsi indietro. Alla fine è stato approvato il nome di Juan Pablo Cafiero, ex ministro e oggi assessore del governatore della Provincia di Buenos Aires, proposto il 19 settembre. Da qualche anno Argentina e Vaticano non hanno buoni rapporti, e la nomina di Cafiero – che ha la fama di “progressista” – dovrebbe servire a ricucire gli strappi: da ricordare infatti le aspre critiche dell’ordinario militare Antonio Baseotto alle iniziative legislative sull’aborto e la contraccezione. Quando il suo posto è rimasto vacante, il governo aveva espresso l’intenzione di sopprimere la figura dell’ordinario militare.

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13 commenti

Bruno Gualerzi

Qualcuno forse sperava che la laicissima Francia, erede dell’Illuminismo, mandasse comunque a quel paese – cioè in Vaticano – qualcuno non gradito? A livello di governi – con l’eccezione (per ora) della Spagna di Zapatero – nessuno intende alienarsi un qualsiasi capo religioso. Nemmeno uno invadente come il re di Roma.

Colapesce

Quindi è definitivamente tramontata l’ipotesi di Obelix ambasciatore. Peccato, eppure Obelix in quanto non divorziato ed eterosessuale aveva tutte le carte in regola…

fabrizio

Ma non capisco bene, cosa sono queste impuntature contro un ambasciatore divorziato o gay? Le regole diplomatiche prevedono che per forza l’ambasciatore debba essere gradito al 100% al paese ospitante? Non è che l’ambasciatore deve esserci comunque, anche se solo passabile dal punto di vista del paese ospitante? Basta che si comporti correttamente secondo la prassi diplomatica, credo. O no? E se l’Arabia Saudita non volesse ambasciatori golosi (in privato) di mortadella? E l’Argentina solo rappresentanti vaticani che sanno ballare il tango? Sospetto che regole del genere valgano solo per il Vaticano, dove gli ambasciatori stranieri non devono fare niente di pratico ma solo le belle statuine nelle grandi occasioni e gli accondiscendenti mediatori nelle piccole e quotidiane.

Giovanna

Il sarkonano non offre alcuna garanzia di laicità, in quanto ad opportunismo è troppo simile al suo italico amico. Ha ragione Bruno Gualerzi, l’unico leader ancora credibile in fatto di laicità è Zapatero. Speriamo non ci deluda.

Giovanna

@ fabrizio

“..Sospetto che regole del genere valgano solo per il Vaticano..”

Non sono affatto esperta di regole diplomatiche però temo che il tuo sospetto sia molto fondato.

fresc ateo

avevano meno problemi quando erano amici delle giunte assassine fasciste.

sunrise

Anche io mi ero già chiesta se fosse prerogativa unica del Vaticano avvalersi di determinate regole diplomatiche, ma non ci sarebbe da stupirsi affatto… Quello che mi delude è che, come dice Bruno Gualerzi, nessuna nazione al mondo tranne la Spagna tenta in qualche modo di contrastare queste insopportabili prepotenze…
Mi chiedo: perchè un “progressista” argentino dovrebbe essere più utile di un conservatore per ricucire i rapporti deteriorati col Vaticano?
E, in ultimo: “…”Quando il suo posto è rimasto vacante, il governo aveva espresso l’intenzione di sopprimere la figura dell’ordinario militare.”
Lo hanno poi fatto davvero? Se fosse vero, l’invidia mi soffocherebbe…

bardhi

Scusatemi l’ignoranza, ma l’Arabia Saudita ha un suo ambasciatore presso la santa sede? se si, l’ambasciatore saudita cosa deve avere o non avere per essere accettato??
e quello del Israele? Cina?

Stefano Bottoni

Ripeto: se non fossi ateo, sbattezzato, sposato solo in comune, iscritto all’UAAR, quel lavoro sarebbe stato perfetto per me.
Ah, dimenticavo… non sono pedofilo…
Accidenti!!!

Stefano Bottoni

Stanislas Lefebvre de Laboulaye??? Ma è ovvio! Egli non è altro che Stanislao Mowlinsky in uno dei suoi più diabolici travestimenti!

Ebbene no, maledetto Carter! Io sono Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo!!! L’allievo prediletto di Stanislao Mowlinsky!!!

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