Associazione Coscioni: “Betori conferma politica prona al Vaticano”

Alessandro Capriccioli, membro della giunta dell’Associazione Luca Coscioni e responsabile di Soccorso Civile, commenta così le affermazioni di ieri di Betori: “confermano che la politica è prona alle imposizioni vaticane e incurante dell’opinione dei cittadini”. Betori infatti ha detto apertamente che la Chiesa non accetta il principio di autodeterminazione del paziente e che una legge è necessaria proprio per impedire certe “derive”, preferendo accantonare il concetto di testamento biologico.
Capriccioli ricorda che il testamento biologico è uno strumento “non necessariamente finalizzato a interrompere la vita, ma piuttosto a decidere ‘come vivere’ (anche nel senso di voler proseguire le terapie anziché interromperle)”. “La contrarietà al principio di autodeterminazione apertamente enunciata da Betori”, prosegue “è il criterio ispiratore, non dichiarato apertamente ma ampiamente sottinteso, sul quale sembrano convergere gli sforzi di ampie parti della politica per raggiungere una cosiddetta ‘mediazione'”.
Capriccioli conclude che negare la possibilità di sospendere idratazione e alimentazione e non voler considerare valide le dichiarazioni anticipate sia “un criterio di stampo marcatamente confessionale, e quindi assolutamente inaccettabile in uno stato di diritto, nel quale le dichiarazioni dei vertici ecclesiastici dovrebbero eventualmente vincolare i comportamenti individuali dei credenti, ma non le scelte operate dai politici; specie alla luce del fatto che una legge integralista e confessionale sul testamento biologico, quale essa si profila a giudicare dalle ultime dichiarazioni di alcuni suoi promotori, sarebbe in contrasto anche nel merito con il parere di gran parte dell’opinione pubblica”.

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21 commenti

Nemo

“un criterio di stampo marcatamente confessionale, e quindi assolutamente inaccettabile in uno stato di diritto, nel quale le dichiarazioni dei vertici ecclesiastici dovrebbero eventualmente vincolare i comportamenti individuali dei credenti, ma non le scelte operate dai politici[]”

Più lucido e razionale di così… si muore!
Voglio tatuarmi questa frase sul braccio… non si sa mai!

kefos93

Intanto la Polizia Postale ha sottoposto ad interrogatorio Luigi Cascioli, quando toccherà a Giancarlo Tranfo, David Donnini ecc.

http://www.clerofobia.it/

E quando gli stessi saranno ” interrogati ” pubblicamente da giornalisti non asserviti al clero ?

Manlio Padovan

Com’è edificante sentire un ateo dire seriamente e sinceramente ciò che pensa, senza circonlocuzioni, senza secondi fini, senza egoismi di qualunque natura e quindi propenso a difendere i diritti altrui senza remora alcuna…comprensibile da tutti…è solo così che si creano masse intelligenti, indipendenti, responsabili…altro che religioni!

Sabo

propongo per il sig. beeeeeetori ( ops mi sono scappate le e , mi ricordano il suono onomatopeico di qualcosa ) un soggiorno in Ecuador, quanto basta per ottenere la relativa cittadinanzae dovere ,per questo, osservare l’illuminata costituzione testè approvata. Il mal di fegato è assicurato.

Alessia

Che polverone!
Curioso che il cristianesimo metta in primo piano la vita ultraterrena quando si tratta di predicare contro l’edonismo e più in generale contro la vitalità, mentre ribadisca la sacralità della vita in casi di malattia e dolore.
Manca quella coerenza che permetterebbe ai cittadini cattolici di “prendere partito” in modo netto. Un testimone di Geova (date anche le dimensioni sociali relativamente ridotte del suo credo – garanzia di integralismo) non ha alcun dubbio “dottrinale” sul da farsi in caso si renda necessaria una trasfusione, e può eventualmente decidere se seguire il dogma o meno. Un cattolico effettivamente NON SA come comportarsi in casi concreti, le sue decisioni sono modellate sul consenso. Le gerarchie ecclesiastiche temono che eventuali leggi in linea con il principio di autodeterminazione inneschino il domino della scristianizzazione sostanziale, proprio perché il fulcro della fede è la delega di ogni decisione etica e politica a una casta che si è fatta furbescamente interprete della legge divina.

Paolo

Sono assolutamente d’accordo con le critiche mosse a Betori, prese di posizione di quel tipo rischiano di far ripiombare il nostro mondo nel medioevo.
Cio’ che mi colpisce e’ l’apatia di molte persone a queste argomentazioni, come se avere delle comodita’ ed il progresso tecnologico comportasse automaticamente che quei tempi bui non possano tornare. Eppure uno stato teocratico puo’ essere ipertecnologico ed usare proprio la tecnologia per controllare la mente delle masse (coi media) ed il loro comportamento, individuale e di gruppo, tramite intercettazioni e delazioni.

Tuttavia, pur comprendendo la genuinita’ della iniziativ di Cascioli, l’aspetto provocatorio (parlo di quella denuncia contro un sacerdote di Viterbo) che, a me sembra volto ad aprire una discussione di tipo storico per svelare la menzogna cristiana, mi dissocio da essa.
Ritengo che la magistratura non possa intervenire su questioni storiche e non possa nominare commissioni d’inchiesta su argomenti storici. Non e’un tabu’, e’ un fatto pratico: quanti e quali storici entrerebbero? Come selezionarli? Chi li seleziona?
A mio parere (ho visto il suo video) la procura ha sbagliato a tentare la strada dell’insabbiamento, trattando con autoritaristica sufficienza la legittima istanza di un cittadino. Doveva semmai spiegare ampiamente le motivazioni per riportare la discussione nella giusta sede. Spiegare non fa mai male, anche se si ha la toga.
Io rispetto molto il lavoro di Cascioli, se si aprisse uno spiraglio di dibattito e ricerca potremmo vederne delle belle, ma forzando l’uso della magistratura si corre il rischio di sembrare come quei brontoloni che querelano tutti. Dobbiamo tenere i nervi saldi se vogliamo portare avanti un messaggio di liberta’ dal giogo mentale.

Alessandro Bruzzone

Tuttavia il problema vero è la classe politica. Con altre persone in parlamento Betori o chi per esso verrebbero semplicemente ignorati.

Lucia aka zeta

“Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra e, mettendo in opera ogni turpe stratagemma propaga, con l’impostura in cui é maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze ai doveri di cattolico; in conseguenza io dichiaro che, trovandomi in piena ragione oggi non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare e che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada.”

Giuseppe Garibaldi

sti.ca1970

@Paolo
ciò che affermi al 1° capoverso del tuo intervento mi richiama alla mente una sola nazione, su tutte,: gli stati uniti d’america.

andrea pessarelli

brrr… oramai l’unica differenza che distingue i cardinali dagli ayatollah e dagli imam sono le guance solitamente glabre dei primi; per il resto parlano con la medesima irritante supponenza per ribadire ogni volta il primato dell’autorità religiosa sul diritto individuale. centimetro su centimetro difendiamo ogni giorno il suolo prezioso della libertà, poi questi entrano con le ruspe a scavarci le fondamenta dello stato – per l’appunto – fondamentalista. l’arroganza di dichiararsi apertamente contro il diritto all’autodeterminazione è uno sfondamento clamoroso di quei confini che in uno stato di diritto non dovrebbero essere mai neppure avvicinati. ma dalle parti delle nostre istituzioni non una voce, non un tremulo belato si alzerà a difendere la costituzione.

Barbara

@Ivo Bezzena

Sì,BASTA!
Ma dobbiamo necessariamente fare qualcosa come UAAr,come cittadini non cattolici,di altre religioni(come me) un referendum sul trstamento biologico credo sarebbe auspicabile!!
Perchè qui in Italia si fanno pochi referendum ,perchè il cittadino italiano ha cosi poca voce in capitolo?Al governo impera la destra che va a braccetto con il Vaticano,la sinistra è inesistente,ma prona anch’essa al Vaticano!!

andrea pessarelli

@ barbara: non si può fare un referendum fino a quando non ci sarà una legge della quale proporre l’abrogazione. l’unico strumento di democrazia diretta praticabile allo stato delle cose sarebbe una proposta di legge di iniziativa popolare, ma a quel punto meglio sarebbe sostenere uno dei tanti ddl da tempo giacenti nei cassetti

Stefano Bottoni

E pensare che gente come Betori la foraggiamo noi con le nostre tasse! Nolenti, certo, ma obbligati!
Mi sovviene la Boètie e il suo trattato “Contra uno”. -Cessate di obbedire al tiranno, e il tiranno cadrà da solo.-
Così bisognerebbe fare.
E invece no… tutti proni a 90 gradi…

Elettra

Non contano nulla.
Sono i politici a renderli visibili e importanti quando seguono pedissequamente i loro diktat,convinti che in tal modo l’elettorato cattolico continuerà a dar loro consenso.
Che illusi!
Ma candidamente chiedo: queste teste d’uovo,Bottoni Stefano, -così ti appellerebbe il Betori per metterti in riga – a furia di stare piegati non dovrebbero soffrire di mal di schiena?

Stefano Bottoni

@ Elettra

“a furia di stare piegati non dovrebbero soffrire di mal di schiena?”

Eh, cosa vuoi… la sofferenza avvicina al signore…
Poi ci sono sempre le cliniche gestite dalle diocesi per ovviare al problema…
Il tutto in conto spese…
Quindi a noi…

Massi

Noi vogliamo una legge per garantire il diritto di scelta e loro, puntualmente: secondo l’adagio “gli estremi si toccano”, da “buoni liberisti” però “devoti”, ne stanno preparando una per impedirlo.

gigetta

macchissenefrega dell opinione pubblica! le leggi si fanno come dice il vaticano chi siamo noi per decidere nel nostro Stato. insomma questa è “casa nostra” tanto per dire infatti si paga costantemente il canone di locazione (8 per mille) sia che si barri la casellina “Chiesa cattolica” sia che si barri l’altra casellina magica “Stato Vaticano” al Vaticano quindi riordiniamo le idee noi siamo in una Terra che non ci appartiene e non abbiamo nessuna voce in capitolo chi decide le regole è il padrone di casa e noi dobbiamo stare zitti.

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